Domanda: Quando penso a tutti i difetti e a tutte le qualità non divine in me stesso e nei miei amici discepoli, l'illuminazione mi sembra distante milioni di chilometri?

Sri Chinmoy: Quando si è realmente illuminati, non si vedranno gli altri come esseri umani imperfetti o senza speranza. Quando si ottiene l'illuminazione si sentirà la propria reale unità con tutti gli altri, e si vedranno le cosiddette imperfezioni degli altri come una esperienza che Dio sta avendo in o attraverso loro.

Poiché sei mio discepolo, desidero dirti che tu vedi dentro di te più imperfezioni, più limitazioni, più oscurità di quanto io possa mai immaginare. Per me sei assolutamente naturale e normale: sei figlio di Dio, e hai tutte le possibilità e capacità per realizzare, manifestare, soddisfare il Divino qui sulla terra. L'illuminazione è qualcosa che avevi, ma che ora hai dimenticato, non è qualcosa di totalmente nuovo.

Chi ha realmente a cuore l'illuminazione deve sentire che sta crescendo da Luce, a più Luce, verso Luce sempre più abbondante. Se un cercatore sente sempre di essere profondamente immerso nel mare di ignoranza, desidero dirti che mai e poi mai egli riuscirà ad uscire da essa, perché il mare dell'ignoranza è senza fine. Se, invece, sente che sta crescendo da una piccola luce, verso una Luce più elevata ed onnipervadente, immediatamente l’illuminazione gli sembrerà più facile e spontanea.

From:Sri Chinmoy,L’apice della vita divina: SAMADHI e SIDDHI, Agni Press, 1974
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/sgl