Ogni volta che fai qualcosa per tuo figlio, chiedi al Supremo interiormente di fare lo stesso per te. Ogni volta che dimostrate affetto o pensate ai vostri figli, pregate il Supremo che vi benedica, che vi guidi, allo stesso modo. Nel momento in cui pensi a tuo figlio, tuo figlio diventa il tuo signore a meno che tu non abbia prima pensato al Supremo. Per favore, non pensare che se tuo figlio ti sorride, il mondo intero è ai tuoi piedi. Invece, senti che sei il figlio del Supremo e quando Lui ti sorride, quando è contento di te, è allora che ottieni la gioia più grande. Quando ottieni qualcosa dal Supremo, dalla tua preghiera e meditazione, devi sentire che quella è l'unica cosa di cui hai bisogno. Una volta che lo avrai, potrai darlo ai tuoi figli, a tuo marito, ai tuoi cari e vicini. Questa è la cosa migliore. Tutto quello che vuoi ottenere, cerca di ottenerlo dal Supremo e poi dallo ai tuoi cari. Se cerchi di ottenere qualcosa dai tuoi figli, ti legherai soltanto a te stesso.
C'è un'enorme differenza tra il pregare per i propri figli e poi prendersi cura delle loro necessità terrene, e il caso delle persone comuni senza aspirazione, che si prendono cura solo delle necessità terrene dei propri figli e poi pensano che il loro compito sia finito. Il tuo vero compito è la preghiera e la meditazione. Sto dicendo a tutti i genitori, per favore, non pensate che soddisfacendo solo le necessità esteriori dei vostri figli vi state prendendo cura di loro adeguatamente. E per favore non confondetevi pensando che se trascorrete ore con i vostri figli, accontentandoli la maggior parte del tempo a modo loro, accetteranno la vita spirituale. Tu stesso devi essere spirituale. Devi pregare, devi meditare e devi insegnare ai tuoi figli a pregare e meditare. Tutto ciò che è buono devi insegnarlo ai tuoi figli.From:Sri Chinmoy,Educazione dell'anima per il mondo-famiglia, Agni Press, 1977
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