Parte VI — Intervista su KPFA Radio
SE 40-50. Il 1 giugno 1973, Sri Chinmoy fu intervistato dalla stazione radio KPFA a Berkeley, in California.
Domanda: Vorrei chiederti qual è il significato della meta di raggiungere l'unità inseparabile con Dio. So che T.S. Eliot disse che alla fine di tutto il nostro viaggio arriveremo al punto da cui siamo partiti, solo per riconoscerlo per la prima volta. È qualcosa di analogo al raggiungimento dell'illuminazione totale?
Sri Chinmoy: È praticamente la stessa cosa. Torniamo alla Sorgente. Ma dobbiamo sapere che non c'è fine alla nostra realizzazione della Sorgente. La Sorgente è in questo momento l'Aldilà, ma dobbiamo renderci conto che questo Aldilà è l'Aldilà sempre trascendente; non è una meta finale.
C'è un impulso interiore nell'umano in noi, così come nel divino in noi, a trascendere se stesso. Come non c'è fine ai nostri desideri umani, così non c'è fine anche alla nostra realizzazione divina. L'Aldilà è la Meta in questo momento, ma quando raggiungiamo l'Aldilà sentiamo che questa Meta può essere trascesa. Dio stesso trascende se stesso in ogni momento. Egli è onnipotente, è onnisciente, è onnipresente; ma Lui stesso trascende sempre la propria Realizzazione e Perfezione.
From:Sri Chinmoy,L'evoluzione dell'anima, Agni Press, 1976
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