Parte IV — Trascendenza e perfezione

Trascendenza e perfezione4

La trascendenza e la perfezione sono due realtà supreme. In questo momento la trascendenza gioca il ruolo del cercatore e la perfezione il ruolo della meta. Il momento successivo la perfezione svolge il ruolo del cercatore e la trascendenza svolge il ruolo della meta, la meta sempre trascendente.

La perfezione e la trascendenza a volte giocano a nascondino. La trascendenza cerca la perfezione. Quando la perfezione è colta, la perfezione si arrende e offre alla trascendenza la sua ricchezza infinita, che è la gioia della Luce. La perfezione cerca la trascendenza. Quando la trascendenza è colta, la trascendenza offre alla perfezione la sua ricchezza infinita, che è la luce della Delizia. In questo modo sia la perfezione che la trascendenza godono di una continua soddisfazione.

Cos'è la perfezione? La perfezione non è e non può essere un prodotto finito; non può essere un'altezza finale che sfida la trascendenza. La perfezione è qualcosa che trascende continuamente la propria realtà, la propria altezza, la propria meta. La perfezione è come un fiume che scorre costantemente verso il mare in continua espansione e trascendente. Non è come una pozza stagnante o un lago; è un fiume dinamico che scorre verso l'Aldilà sempre trascendente.

Qui sulla terra osserviamo la perfezione in due realtà sublimi: il pianto e il sorriso. Quando un bambino piange profondamente, nel suo pianto pieno d'anima osserviamo la perfezione. Quando un bambino sorride profondamente, nel suo sorriso pieno d'anima osserviamo la perfezione. La perfezione è destinata ad essere là dove si profila l'esistenza dell'anima. L'anima è la diretta rappresentante di Dio, la messaggera cosciente di Dio. L'anima è foriera di nuova vita, nuova luce, nuova alba, nuova realizzazione, nuova perfezione sulla terra.

C'è una perfezione interiore e c'è una perfezione esteriore. La bellezza di un fiore è la perfezione esteriore; la fragranza del fiore è la perfezione interiore. Tutto ciò che deve essere trasceso interiormente ci porta il messaggio di perfezione nel mondo interiore. Tutto ciò che deve essere accresciuto, illuminato e realizzato esteriormente ci porta il messaggio di perfezione nel mondo esteriore.

Quando possiamo sentire e vedere veramente ogni individuo come un altro Dio, in quel momento osserviamo la perfezione nel mondo interiore. Vedere ogni individuo sulla terra come un altro Dio significa vedere nient'altro che la perfezione interiore. Di nuovo, vedere e sentire la presenza di Dio in ogni essere umano significa vedere la perfezione esteriore. Nella perfezione interiore vediamo ogni individuo come un altro Dio. Nella perfezione esteriore vediamo Dio e nessun altro dentro ogni individuo.

Cos'è la trascendenza? La trascendenza è un processo di ascesa senza fine, una realtà dinamica. Anche la Meta è una realtà trascendente. Perché vogliamo trascendere? Vogliamo trascendere proprio perché abbiamo bisogno di soddisfazione interiore e di soddisfazione esteriore. Come raggiungiamo la soddisfazione? Raggiungiamo la soddisfazione diventando una fiamma crescente di aspirazione. E quando diventiamo una fiamma crescente di aspirazione, la soddisfazione è raggiunta dall'amante di Dio in noi, il servitore della Verità in noi.

Il nostro mondo ha due realtà che usiamo per trascendere noi stessi. La notte d'ignoranza è una realtà e la luce di saggezza è una realtà. La notte-ignoranza la conquistiamo. Conquistandola trascendiamo la realtà che siamo stati costretti a incarnare per millenni.

La luce-saggezza noi siamo interiormente. Quando diventiamo consapevoli, pienamente consapevoli, della luce-saggezza dentro di noi, trascendiamo la realtà che già siamo e cresciamo in una realtà superiore. Vinciamo l'ignoranza, e vincendola otteniamo soddisfazione. Aumentiamo la conoscenza, e aumentando la conoscenza otteniamo soddisfazione.

La trascendenza e la perfezione ci danno una cosa molto significativa: la soddisfazione. Questa soddisfazione è in Dio, è di Dio, è per Dio e, infine, è Dio stesso. Nel nostro mondo della realtà, ci sono parecchi gradini nella scala della soddisfazione. Inizia con l'immaginazione, poi l'ispirazione, poi l'aspirazione, poi la realizzazione, poi la rivelazione e poi la manifestazione.

L'immaginazione è un mondo a sé stante, che incarna la realtà. Uno scienziato entra in questo mondo di immaginazione e scopre qualcosa di sconosciuto. Poi lo scienziato offre soddisfazione ai membri della famiglia mondiale.

L'ispirazione è un mondo a parte. È un mondo di movimento. O questo mondo entra in noi o noi entriamo in questo mondo. In avanti, verso l'alto, costantemente vuole muoversi e ci invita a muoverci con lui. Ci dice: "Il movimento è soddisfazione. Il movimento è foriero di perfezione."

L'aspirazione è un mondo. Nel mondo dell'aspirazione, Dio, che era all'inizio Uno, ha voluto diventare molti. Quando voleva diventare molti, cantava il canto dell'autotrascendenza. Realizzando se stesso nel mondo della molteplicità, ci offre la danza della perfezione. È nel mondo dell'aspirazione che vediamo Dio l'Uno e Dio i Molti, Dio l'eterno Silenzio e Dio il Suono infinito.

La realizzazione è un mondo. Nel mondo della realizzazione, della perfetta realizzazione, vediamo che il finito e l'Infinito sono inseparabili. Qui sulla terra il finito vuole inconsciamente e consapevolmente mantenere il suo senso di separatività. Ha paura del Vasto, dell'Infinito; sente che solo rimanendo da solo è al sicuro. L'Infinito dice al finito: "Fratello, restando solo non vedrai mai il volto della soddisfazione suprema. Io sono dentro di te e desidero servirti. Permettimi di fare il necessario. Anche la soddisfazione suprema è dentro di te. Abbandona soltanto la tua visione-ignoranza, il tuo modo ignorante di vedere la verità. Senti che il Signore Supremo ha un messaggio speciale da adempiere dentro e attraverso di te. Egli è dentro la piccola formica ed è anche dentro la creazione universale. Ma c'è uno specifico messaggio che Egli vuole adempiere nel e attraverso il finito. Siate coscienti del Suo messaggio e diventate così perfetti. Il mondo della realizzazione è il mondo della perfezione nella più piccola creazione possibile di Dio e anche nella più grande creazione possibile di Dio."

Il mondo della rivelazione è il trattino d'unione tra il mondo della realizzazione e il mondo della manifestazione. Unisce sia la realizzazione che la manifestazione. È l'aspirazione che alimenta la rivelazione. È con la forza dell'aspirazione che la rivelazione può crescere nella manifestazione. Se l'aspirazione viene sottratta ai più intimi recessi della realtà-rivelazione, la realizzazione diventerà senz'anima e la manifestazione diventerà senza speranza.

All'inizio del nostro viaggio ciò di cui abbiamo bisogno è l'aspirazione; alla fine del nostro viaggio, ciò di cui abbiamo bisogno è l'aspirazione. L'aspirazione è la fiamma crescente che non ha né inizio né fine. È una realtà senza nascita e senza morte. Arriva un momento nella marcia dell'evoluzione del mondo in cui cresciamo in questa fiamma di aspirazione sempre crescente che trascende sempre i suoi obiettivi già raggiunti. È l'aspirazione che è la vera soddisfazione nella trascendenza, ed è l'aspirazione che è la vera soddisfazione nella perfezione. Con l'aspirazione Dio ha iniziato il Suo viaggio e con l'aspirazione continuerà eternamente il Suo viaggio, poiché l'aspirazione è trascendenza costante, perfezione costante e soddisfazione sempre crescente della Sua Visione infinita e Manifestazione eterna.


SDW 23. 11 febbraio 1976, 19:30

From:Sri Chinmoy,Scoperta di sé e padronanza del mondo , Agni Press, 1976
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/sdw