È come camminare attraverso un tunnel. Sai che dall'altra parte ci sarà luce. In questo momento è notte, ma la luce è destinata a venire. Se riesci a prendere la delusione come la notte, saprai che poche ore dopo ci sarà il giorno, ma se senti che esiste solo la notte, che esiste una barriera e non c'è nulla oltre quella barriera, commetti un errore.
Quando ci concentriamo, perforiamo come un proiettile la cosa che ci ostacola, ma quando meditiamo, non rifiutiamo la cosa. Per la nostra unità con Dio, cerchiamo di accettare l'ostruzione e di illuminarla. Tutto ciò che è scoraggiante o distruttivo in noi, non lo scartiamo. Se lasciamo da parte la frustrazione o altri aspetti negativi, essi rimangono sulla terra e disturbano qualcun altro. Quindi, quando si tratta di concentrazione, getteremo via tutti gli ostacoli, ma quando si tratta di meditazione, quando la nostra mente ha raggiunto la vastità, accetteremo gli ostacoli e li trasformeremo. All'inizio, quando vogliamo correre verso la nostra Meta, non teniamo nulla di negativo, ma quando raggiungiamo la nostra Meta, dobbiamo sentire che le cose che abbiamo lasciato da parte possono creare problemi ai nostri fratelli e sorelle. Così, dopo aver raggiunto la nostra Meta, torneremo a illuminarle in modo che non ostacolino gli altri..From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy parla, parte 10, Agni Press, 1977
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/scs_10