Immaginazione, ispirazione, aspirazione e realizzazione1

L'immaginazione è l'inizio invisibile della creazione. L'ispirazione è l'inizio visibile della creazione. L'aspirazione è l'inizio illuminante della creazione. La realizzazione è l'inizio appagante della creazione.

Il poeta immagina. Il cantante ispira. Il cercatore aspira. L'amante realizza. Il poeta qui è il veggente-poeta che immagina le realtà del mondo dell'aldilà. Il cantante qui è il cantante divino che ha libero accesso al mondo della musica celeste. È in sintonia con la musica che eleva la coscienza dell'umanità. Il cercatore qui è colui che si è liberato dal mondo del desiderio, dalle maglie dell'ignoranza. Vuole solo la verità e nient'altro. L'amante qui è un amante di Dio. Qui sulla terra e là in cielo ama solo Dio. Prende ogni creazione di Dio come manifestazione vivente di Dio. In ogni creazione vede e sente la Visione-Silenzio di Dio e la Realtà-Suono di Dio.

L'immaginazione dice all'ispirazione: "Ho scoperto qualcosa di grande: Dio è grande."

L'ispirazione dice all'immaginazione: "Sono pienamente d'accordo con te. La tua scoperta e la mia scoperta sono le stesse. E parli, ne sono sicura, in base alla tua esperienza personale, poiché ho avuto la stessa esperienza: Dio è grande."

A questo punto, l'aspirazione dice all'immaginazione e all'ispirazione: "Amici, voi due avete ragione. Vorrei aggiungere solo una cosa: Dio agisce incessantemente e compassionevolmente."

Poi entra in scena la realizzazione e dice: "Amici, voi tre avete perfettamente ragione. Permettetemi solo di aggiungere qualcosa in più: Dio ci dà tutto senza riserve e incondizionatamente, ma riceviamo secondo la nostra ricettività."

L'immaginazione non è un'allucinazione mentale. L'ispirazione non è autoinganno. L'aspirazione non è negazione della terra. La realizzazione non è la glorificazione del cielo.

L'immaginazione non è un'allucinazione mentale, è la realtà che cresce e splende nella nostra mente fisica all'Ora scelta di Dio. L'immaginazione ha un mondo a sé stante. Da là, la realtà discende nella nostra mente fisica, la nostra mente legata alla terra.

L'ispirazione non è autoinganno. L'ispirazione dimora all'interno e si manifesta nella realtà della nostra stessa esistenza. L'ispirazione ci porta all’Aldilà più lontano, alle vette più alte, alle profondità universali. Ha la capacità di incarnare l'altezza trascendentale e anche di misurare la profondità universale.

L'aspirazione non è negazione della terra, l'aspirazione è l'accettazione della terra. La terra è una creazione di Dio. Se accettiamo Dio come nostro, non possiamo separare la terra dalla sua esistenza. Dio è ovunque in misura maggiore o minore. Un vero cercatore è colui che vede Dio non solo nel piano più elevato della coscienza ma anche nel piano più basso e oscuro della coscienza. Il cercatore entra nel più basso per far scendere la Luce-Realtà dell'Altissimo in modo da poter trasformare il più basso nell'Altissimo. Il cercatore accetta la terra come una realtà e in questa realtà, attraverso questa realtà, il cercatore sa che la Visione di Dio si manifesta.

La realizzazione non è la glorificazione del Paradiso. Alcune persone pensano che se qualcuno realizza Dio, parlerà continuamente delle realtà celesti, poiché solo lui sa cosa sta succedendo in Paradiso. Dal momento che è un'autorità in Paradiso, proverà a glorificare le realtà che esistono in Paradiso. Al contrario, un'anima realizzata è colui che sente che è suo sacrosanto dovere passare la maggior parte del suo tempo a morire di fame con la fame dell'umanità, piangere con le pene dell'umanità e sorridere con la gioia dell'umanità. Servire Dio nell'umanità, mettere in primo piano la Luce divina che l'umanità incarna, è il compito principale della sua anima. Qui sulla terra deve realizzare il sogno di Dio. Per lui, non il Cielo ma la terra è la realtà suprema.

L'immaginazione non conosce ostacoli. L'ispirazione non conosce esitazioni. L'aspirazione non conosce prove. La realizzazione non conosce riposo.

L'immaginazione non conosce ostacoli. Corre, vola, si tuffa. Non c'è nulla qui sulla terra che possa rimanere una lontana impossibilità per l'immaginazione. L'immaginazione ha libero accesso a tutta la realtà di Dio.

L'ispirazione non conosce esitazioni. Una volta che il divino in noi è ispirato, non c'è alcun ritardo, nessuna esitazione di sorta. Corre velocissimo verso la destinazione.

L'aspirazione non conosce prove. Alcune persone sono dell'opinione che Dio esamina la nostra aspirazione, ma questo è assurdo. Dio sa cosa abbiamo e cosa siamo. Non ci esamina mai. Siamo noi che ci esaminiamo, perché non siamo sicuri della nostra capacità, della nostra realtà o realizzazione. Inoltre, ci esaminiamo perché vogliamo dimostrare a Dio e all'umanità il nostro merito e il nostro valore e vogliamo vedere se siamo in grado di opporci alla notte dell'ignoranza.

La realizzazione non conosce riposo. Sarebbe un deplorevole errore giungere alla conclusione che una volta che abbiamo raggiunto la realizzazione, per noi il viaggio è finito. No, la realizzazione è preparatoria alla rivelazione e la rivelazione è preparatoria alla manifestazione. La manifestazione è preparatoria alla perfezione, e la perfezione è il canto dell'eterna trascendenza. La perfezione non è e non può essere un prodotto finito. La perfezione continuamente trascende la propria altezza. Inoltre, la realizzazione di oggi deve essere l'inizio della nuova aspirazione di domani. È un dato di fatto, all'interno della realizzazione, rivelazione, manifestazione e perfezione c'è sempre l'aspirazione.

L'immaginazione, l'ispirazione, l'aspirazione e la realizzazione sono tutte qualità divine, ma l'aspirazione è preponderante. Ha la più grande capacità di sollevare tutto ciò che vede intorno o dentro, per elevarlo all'Aldilà che sempre trascende. Questo è ciò che la nostra aspirazione può fare e fa sempre.

Il bambino divino in noi è l'immaginazione. Il suo stesso essere è sovraccarico di immaginazione. Il cervo divino in noi è ispirazione. Il cervo simboleggia la velocità, che l'ispirazione ha in notevole misura. L'uccello divino in noi è l'aspirazione. Questo uccello vola e vola verso il più lontano Aldilà. Incarna l'ardente anelito interiore che deve raggiungere l'Altissimo, l'Assoluto, il più lontano Aldilà.

L'immaginazione, l'ispirazione e l'aspirazione alla fine ci garantiscono la realizzazione. La realizzazione è la perfezione della nostra natura interiore e la nostra resa cosciente alla Volontà cosmica di Dio. In ogni momento un'anima realizzata sente la sua unità cosciente e costante con la Volontà dell'Assoluto Supremo. Dentro di sé vede un cigno. Questo cigno simboleggia la realizzazione. È il cigno della luce-saggezza, il cigno dell'altezza-vittoria e il cigno della delizia-nettare.

Di solito, l'immaginazione è nella mente, l'ispirazione è nel dinamico vitale, l'aspirazione è nel cuore che anela ed ama e la realizzazione è nell'intero essere. Quando abbiamo immaginazione, sentiamo che possiamo fare tutto, è solo una questione di tempo. All'Ora scelta di Dio saremo in grado di realizzare tutto ciò che vogliamo realizzare. Quando abbiamo l'ispirazione, sentiamo che tutto può essere fatto, perché è quello che la nostra volontà adamantina vuole fare per noi. Quando abbiamo l'aspirazione, sentiamo che Dio farà tutto per noi, perché siamo indifesi, siamo senza speranza, siamo inutili, eppure siamo ancora i Suoi figli amorevoli. Pertanto, con la Sua infinita Generosità farà tutto per noi. Alla fine, quando abbiamo la realizzazione, vediamo chiaramente in termini inconfondibili che Dio ha già fatto tutto per noi. Non c'è nulla che dobbiamo realizzare, tutto è stato fatto per noi da Dio stesso, ora dobbiamo solo condividere la Sua infinita Luce-Saggezza.


SCS 258.-it Sir George Williams University, Montreal, 20 febbraio 1976.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy parla, parte 09, Agni Press, 1976
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