Quando dici che io ti penso più di quanto tu pensi a te stesso, devi sapere che "pensare" non è la parola giusta. "Pensare" qui è il sentimento di unità dell'anima. Nella vita esteriore, nella vita ordinaria, diciamo: "Ti sto pensando." Ma è solo per convincere la mente che parliamo del processo del pensiero. Nel mondo dell'anima non si pensa, è tutta identificazione o si può usare il termine "unità". La tua mente potrebbe dirti: “In questo momento Guru sta parlando con mio fratello, sta facendo questo e quello, quindi come può dire che sta pensando a me?” Ma se conosci il vero significato della parola "unità", allora sarai in grado di convincere la tua mente che ti penso davvero molto più di quanto tu pensi a te stesso. Altrimenti, la tua mente dirà: “Pensa sempre al suo successo, ai suoi progressi, alle sue azioni. Non usa il mio nome nemmeno una volta al giorno." Ma devi sentire che la mia unità con te è infinitamente più sicura e consolidata della tua unità con me. Devi sentire che ho fatto la mia parte e io farò sempre la mia parte. Ora tocca a te fare la tua parte. Se riesci a sentirti in quel modo, qualsiasi cosa tu abbia da offrirmi sarà divina.
Poi, di nuovo, devi sentire che la cosa che tu vuoi darmi, io te l’ho già data. Se senti che io per primo ti ho dato amore divino e devozione, che non è tuo e che me lo stai restituendo, è facile, ma se senti che tu mi stai dando, mentre io non ti sto dando nulla, allora ci saranno delle difficoltà. Ancora una volta, se senti che mi stai dando amore e devozione per la prima volta, naturalmente mi darai amore e devozione legati alla terra, ma se senti che mi stai dando qualcosa che io ti ho già dato, allora arriva a me come qualcosa di divino, perché quello che ti ho dato era divino.From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy parla, parte 08, Agni Press, 1976
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