Sri Chinmoy risponde, parte 09

Parte I

SCA 346-351.-it Il 9 dicembre 1998 Sri Chinmoy tenne una meditazione all'"University of Hawaii's Thomas Jefferson Hall", per il personale dell'università ed altri cercatori. Dopo la meditazione invitò il pubblico a porgli domande sulla spiritualità.

Domanda: Negli ultimi due anni abbiamo cercato di creare, in questa università, un gruppo di meditazione, ma non siamo riusciti a trovare partecipanti, non so perché. Potreste darci un consiglio?

Sri Chinmoy: Ci sono due modi. Uno è quello del fiore, l'altro quello della madre. Quando il fiore sboccia, la sua bellezza e profumo attirano le persone ad apprezzarlo, contemplarlo e riceverne gioia. Andiamo in un giardino, ed immediatamente vediamo un fiore, non è il fiore che viene da noi, siamo noi che andiamo da esso, il fiore rimane dov'è, con la sua bellezza, profumo, e con il suo fascino. Andiamo al fiore e ne riceviamo le qualità divine. Questo è il primo modo.

L'altro modo è quello della madre. La madre sente che il mondo intero è una sua creazione. Ogni singolo essere umano è il suo bambino. Quando il bimbo piange, la madre può non essere fisicamente vicina al bambino: diciamo che in una casa ci siano molti piani, il bimbo piange per il latte o per dei giocattoli, quando il bimbo piange, la madre deve andare da lui, non può essere il contrario perché il bimbo è piccolo, sa solo piangere, è la madre che deve andare dal bambino e vedere di che ha bisogno, del latte, giocattoli, caramelle, o qualcos'altro. Sarà la madre a dare al bambino ciò di cui ha bisogno.

Allo stesso modo, alcuni Maestri spirituali pensano che le persone debbano andare da loro. Tali Maestri sono diventati come dei fiori, e le persone devono andare da loro se hanno bisogno di qualcosa. Ancora, altri Maestri pensano che tutti siano loro bambini, e tutti affamati, non tutti con la stessa fame, cosí è assoluto dovere della madre andare dai suoi bambini e dargli ciò di cui hanno bisogno.

C'è ancora una terza categoria di Maestri spirituali, come Sri Ramakrishna, che nella sua vita ha utilizzato entrambi i modi, è stato uno dei nostri Maestri spirituali del piú alto livello. È venuto al mondo nel Bengala, ed anch'io ho avuto lí la mia nascita fisica in quest'incarnazione. Una volta disse: "Agisci come un fiore." Moltissimi cercatori arrivarono a visitarlo, a Dakshineshwar, ma oltre a ciò, intraprese lui stesso vari viaggi, lui stesso raggiunse molti cercatori e molte persone che avevano Luce interiore. Anche se non spirituali nel senso piú stretto del termine, avevano grandi, grandissimi cuori. Sri Ramakrishna andava a visitare persone per aumentare la loro ispirazione, aspirazione e le altre loro buone qualità, per innalzare la coscienza non solo del Bengala, non solo dell'India, ma del mondo intero. Quindi Sri Ramakrishna adottò questi due "metodi."

Io sto seguendo la linea di Sri Ramakrishna. Vivo in America, e qui sono diventato un fiore, persone da tutto il mondo vengono a vedermi, e prendono quello che ho da offrire, allo stesso tempo sono diventato come una madre, vado di luogo in luogo. Sono stato in molti, moltissimi posti nel corso degli anni, durante i viaggi, incontro persone come voi, tali persone vengono da me con tutta la sincerità e la determinazione, non c'è bisogno che siano miei discepoli, lungi da ciò!, ma se riesco ad essere di servizio a questi cercatori, sento di aver fatto "qualcosa" per Dio la Creazione.

Adoriamo Dio il Creatore e serviamo Dio la Creazione. Tutti noi siamo Dio la Creazione. Con la mia "vita di preghiera" sono venuto qui ora per servirvi. Spero di aver chiarito tutto ciò.

Sono venuto alle Hawaii alcune volte, circa venticinque anni fa venni qui per la prima volta, e da allora sono ritornato piú volte. Venni per essere di servizio ai cercatori di qui.

Le Hawaii hanno la qualità di affascinare ed incantare i nostri cuori e le nostre vite. Ancora, sono state benedette in modo speciale, nel mondo interiore, da moltissime figure spirituali, puoi chiamarle dei o dee, ma per me tutti gli dei e le dee sono figure spirituali dell'ordine piú elevato. Cosí, la Hawaii hanno benedizioni molto speciali dall'Aldilà o dal di dentro.

E ancora, le Hawaii giocano un ruolo speciale, non è solo uno Stato di bellezza e fascino, ma è uno Stato capace di offrire illuminazione a quelli che vengono per l'avventura interiore. Per l'avventura esteriore le persone qui vedono tantissime cose affascinanti, incantevoli, ed interessanti, di nuovo, se vengono qui per meditare, riceveranno Pace, Luce e Benedizioni in misura illimitata. Dobbiamo sapere perché siamo venuti qui: per l'attrazione esteriore o per l'illuminazione interiore, o per entrambi. Con il massimo senso di purezza, riceveremo ciò che il mondo esteriore qui può offrire, e con la massima devozione riceveremo ciò che il mondo interiore qui può offrire.

Le chiedo scusa, questa non è la risposta alla sua domanda, ho solo cercato di esprimere i miei sentimenti interiori e le mie osservazioni esteriori su questo luogo.

Domanda: Ho notato che ha un ritratto di Kali sul suo tavolo. Ci sono state moltissime idee sbagliate su Kali, anche tra le persone spirituali.

Sri Chinmoy: Ogni cercatore è nel giusto dal suo punto di vista, non posso dire che ciò che io sento riguardo a Madre Kali sia assolutamente corretto, e che il tuo concetto di Madre Kali sia assolutamente sbagliato: sarebbe la cima della mia stupidità ed assurdità. Posso solo dire cosa c'è nella mia stanza, nel mio appartamento, cosa gli altri abbiano nei loro non posso saperlo, e non sono neanche molto interessato a saperlo.

Per me Madre Kali è il potere dell'Infinità. Il Suo nome è Kali. Kali significa "tempo" e "il tempo che è dell'aldilà", madre Kali porta il messaggio dell'Infinità, dell'Eternità e dell'Immortalità. Ancora, Ella trascende ciò che ha e ciò che è. Per quanto la mia Realizzazione possa dirmi, Lei è l'Assoluto nella Sua Forma femminile, puoi dire che Lei "è" l'Assoluto. Contiene l'aspetto del Potere, come "La Madre", contiene tutto: Pace, Luce, Beatitudine e tutte le altre qualità divine, ma Lei inoltre accelera ogni cosa, una famiglia è composta da molte persone, se chiedi a una di loro un favore, quella persona potrebbe impiegarci cinque anni, mentre se chiedi a qualcun altro, potrebbe darti ciò che hai chiesto in un batter d'occhio, ammesso che il tuo anelito o aspirazione sia sincero.

Questa Madre, Madre Kali, è un aspetto dell'Assoluto Supremo, e allo stesso tempo "è" il Supremo. Se vogliamo separare le parti del nostro corpo, possiamo dire: "Queste sono le braccia, queste sono le gambe, questi sono gli occhi," e cosí via, ma sono tutte parti dello stesso corpo. Se non ho le gambe o le braccia o gli occhi sono imperfetto. Sono tutte le parti insieme a costituire il mio corpo fisico, in modo simile, Lei è allo stesso tempo una porzione dell'Assoluto Supremo e, ancora, "è" l'Assoluto Supremo. Lei è anche la Madre della velocità: fa ogni cosa nel modo piú veloce.

Madre Kali inoltre illumina le nostre imperfezioni. Nel mondo occidentale usiamo il termine "peccato", ma secondo la filosofia spirituale indiana, il peccato non esiste: esiste solo l' "imperfezione." Io sono imperfetto, è per questo che faccio vari errori, e finché rimango imperfetto continuerò a farli, ma cosa intendiamo con "peccato"? Se Dio, l'Assoluto Supremo, che è la nostra Sorgente, è purissimo e ancora piú puro, come possiamo noi sguazzare nei piaceri del peccato?. Possiamo solo dire di non essere perfetti.

Un bambino può imparare "A, B, C", ma può non essere in grado di leggere tutte le lettere, mentre sua madre e suo padre possono leggere tutto. Lentamente e inevitabilmente impara tutto l'alfabeto, ed entro alcuni anni potrà leggere dei grandi libri, ma inizia con l'alfabeto, e qualche volta fa degli errori. Esattamente allo stesso modo, tutti gli esseri umani ora come ora sono imperfetti. La nostra meta è arrivare alla perfezione.

Inoltre, la perfezione non ha limiti fissi. Essa trascende costantemente se stessa. Uno studente può sentire che sarà perfetto quando raggiungerà il diploma superiore o la laurea, poi, ottenuto il suo titolo di studio, vede che c'è molto di piú da imparare, sente di non sapere nulla! La saggezza e la conoscenza sono come un vasto oceano: lo studente sente che la sua laurea è solo una manciata di gocce nell'oceano della conoscenza.

Supponiamo che nel corso degli anni tu abbia fatto molte azioni sbagliate, semplicemente perché sei imperfetta. Se preghi Madre Kali, se la supplichi e la supplichi e la supplichi, Lei illuminerà tutte le tue imperfezioni.

Nella nostra filosofia indiana, Dio, il Supremo, ha tre aspetti: Dio il Creatore, Dio il Preservatore, e Dio il Trasformatore, ma per moltissimi secoli, invece di "Trasformatore" abbiamo usato il termine "Distruttore." La nostra Trinità indiana è Brahma, Vishnu, e Shiva: Brahma è Dio il Creatore, Vishnu è Dio il Preservatore, e Shiva è Dio il Trasformatore. Noi non distruggiamo, trasformiamo solo. Se distruggiamo, cosa ci sarà nella nostra vita? Immagina che io faccia qualcosa di sbagliato: sono arrabbiato con qualcuno e gli do uno schiaffo. Porrò rimedio a questo sbaglio tagliandomi la mano? No! Quell'azione sbagliata è venuta dalla mia mente, devo usare in modo giusto la mia mente, cosí da non picchiare nessuno, al contrario, userò il mio affetto e compassione. Cosicché il terzo aspetto di Dio è Trasformazione e non Distruzione.

Ora, quando Madre Kali interagisce con gli esseri umani, con i cercatori o gli aspiranti, alcuni hanno una grandissima paura del Suo aspetto del Potere. Sentono di aver fatto tantissime cose sbagliate nel corso degli anni, e che Madre Kali invece di offrir loro compassione, li "distruggerà", ma Lei non distrugge: Lei trasforma.

Ci sono quattro aspetti della Madre Divina, la Madre Universale: Maheshwari, Mahakali, Mahalakshmi e Mahasaraswati. Di questi quattro aspetti, Madre Kali è quello per la velocità e l'altezza, l'altezza piú grande del piú grande. Possiamo anche dire che Lei può portarci al Piú Alto velocissimamente. Gli altri aspetti della Madre Divina sentono che la costanza e la lentezza porteranno alla meta, ma questa Madre dice: "Anche se vai veloce, assolutamente veloce, non vuol dire che cadrai!"

Ancora, quello che ho detto viene dal mio punto di vista personale, dalla mia personale realizzazione, ogni persona ha da dire cose diverse su Madre Kali.

Domanda: Molti sono attratti da Maestri spirituali che non sono piú nel corpo, dai loro scritti, ed iniziano a seguire il sentiero di uno di essi, ma dopo un po' sentono davvero di volere un Guru vivente. Sento però che sarebbe una grande slealtà verso il primo Maestro scelto che non è nel corpo, cambiare con uno vivente. Quando una persona inizia a seguire un Guru che non è piú nel corpo, come può decidere se è quello giusto, dato che non può parlargli in un modo comprensibile, sul piano esteriore?

Sri Chinmoy: La prima persona sulla Terra che Realizzò Dio aveva forse avuto un Guru umano? Venne da lui qualcuno fisicamente a dirgli: "Sono Dio"? No! Ricevette la sua Realizzazione da un Dio invisibile. Similmente, ci sono moltissimi cercatori che hanno Realizzato Dio studiando la Bibbia o la nostra Bhagavad Gita. Essi non ebbero un Guru vivente. Adesso il Signore Krishna non è nel fisico, e il Salvatore Cristo non è nel fisico, certo, possono manifestarsi nel "fisico sottile", ma anche se supplichi il Signore Krishna, lui non prenderà un corpo fisico per venire ad insegnarti. Inoltre, gli insegnamenti del Signore Krishna e quelli di Gesú Cristo, la Bibbia, sono diventati parte inscindibile del respiro-di-vita dell'umanità.

Ora, quando leggi il Vangelo o la Bhagavad Gita o altri libri sacri, devi sentire quanta identificazione puoi sviluppare. Dopo aver studiato alcuni dei messaggi nella Bibbia, se senti di poterli praticare nella tua vita quotidiana, vuol dire che non hai bisogno di un Maestro nel fisico, ma devi capire se riesci ad applicare ciò che leggi, nella tua vita. Può darsi che mentre stai leggendo tu ottenga enorme ispirazione e aspirazione, ma non appena entri nel trambusto della vita ti dimentichi di tutto! Leggi qualcosa e poi dopo due ore fai qualcosa di diametralmente opposto, questo è ciò che spesso noi esseri umani facciamo.

Ma c'è un altro modo: pensiamo ora a noi stessi come a piccoli monelli. Il maestro di scuola ci controlla attentamente, cosí dobbiamo comportarci bene, altrimenti ci boccerà, il maestro ispettore vede che non ci stiamo comportando bene, cosí ne abbiamo paura, sappiamo che ci darà uno zero spaccato e noi saremo bocciati. Questo è ciò che accade nel caso dell'insegnante o istruttore, ma esiste anche il tutore privato, il cui preciso dovere è quello di insegnare a casa, privatamente e "segretamente", in modo che l'esame sia superato. Egli non verrà a scuola ponendosi a te come professore o istruttore o ispettore: viene a casa e ti insegna privatamente. Questo è il ruolo che il Maestro spirituale può avere quando è nel fisico.

Noi dimentichiamo che il Maestro spirituale del passato e quello del presente, non sono due entità differenti, e qui facciamo un deplorevole errore. Il Maestro piú elevato sta offrendo con tante benedizioni la Realizzazione che ha raggiunto, a coloro che pregano. In una famiglia, il nonno conosce qualcosa e lo insegna al padre, poi il padre lo insegna ai suoi figli, esattamente allo stesso modo, qualunque Conoscenza e Luce-Saggezza avessero il Signore Krishna, Gesú Cristo ed altri Maestri spirituali, la offrono ai loro discendenti spirituali.

Per fortuna o purtroppo anch'io sono un Maestro spirituale! Non potrò mai separare me stesso dalla coscienza piena di benedizioni del Salvatore Cristo o del Signore Krishna o del Signore Budda, sto facendo solo degli esempi, ci sono molti Maestri spirituali. Qui in Occidente pensiamo sempre a Cristo, mentre in Oriente prendo ad esempio il Signore Krishna. Ogni persona che sia un'anima Realizzata offrirà la sua Realizzazione in tale modo.

Ancora, in molti si dichiarano Realizzati. Dipende da Dio o dai cercatori sentire la verità di ciò che i Maestri spirituali dicono. In India abbiamo avuto una grande figura spirituale di nome Swami Vivekananda, sono sicuro che hai già sentito questo nome, lui andò nel Bengala orientale e lí tutti i cercatori andarono da lui dicendo: "Vieni, vieni a vedere il mio Maestro! Lui è il massimo, è un Avatar, un discendente diretto di Dio!." Cosí Swami Vivekananda disse che in Bengala orientale gli Avatar crescono come i funghi!

Ognuno afferma che il proprio Maestro è un'anima Realizzata e che è un Avatar del piú alto ordine.

C'è, ancora, un altro punto di vista: se prendi il tuo Maestro come il piú alto, le tue preghiere vanno direttamente all'Altissimo. Nella Bhagavad Gita si legge che ogni cosa va all'Assoluto Signore Krishna. Se hai fede, fede implicita, nel tuo Maestro, anche se quello non possiede certe qualità divine, le tue preghiere andranno al Piú Alto Assoluto.

Qui in Occidente usiamo la parola "Padre." Il Cristo disse: "Io e mio Padre siamo Uno." Quando preghiamo sinceramente, le nostre preghiere vanno al Padre. Sul nostro sentiero usiamo il termine "Assoluto Supremo." È l'Assoluto Supremo che riceve le nostre preghiere. Puoi avere un Maestro che non è del piú alto ordine, può non essere un'anima Realizzata o un Avatar, ma se hai fede illimitata nel tuo Maestro, la tua fede va direttamente al vero Maestro, che è Dio.

C'è un solo Guru – il mio Guru, il tuo Guru, il Guru di tutti – e Quegli è Dio. Ora, Dio ha preso forma umana, tu sei una forma umana e io sono una forma umana, ma qualcuno può essere piú qualificato in una specifica materia. Riguardo alla vita spirituale, i Maestri spirituali ne sanno di piú, io sono un Maestro spirituale, se tu sei un ingegnere, se sei un medico, se sei uno scienziato, chi sono io in questi campi? Nessuno! Riguardo a studiare la scienza e tutte queste cose, sono senza speranza! Cosicché, chi vuol sapere qualcosa sulla vita spirituale va da un Maestro spirituale per ricevere delle lezioni spirituali.

Non sarai sleale verso i Maestri che non sono nel fisico se vai da un altro vero Maestro spirituale. I Maestri spirituali vengono dalla stessa famiglia: cosí come hai fratelli e sorelle nella tua famiglia, coloro che hanno Realizzato Il Piú Alto fanno parte della stessa famiglia. Il nostro Signore Krishna disse di venire in forme differenti. Ogni volta, noi stessi prendiamo incarnazione umana con un nome e una forma diversi.

Il cercatore deve sentire la presenza vivente del Maestro, il tuo Maestro può non essere nel fisico, ma se riesci ad avere un contatto diretto con il Maestro, sarà perfetto, ma molte volte è difficile perché la nostra mente si pone in primo piano e dice: "Oh no, non ha detto questo, non ha detto quello!"

Se hai un Maestro vivente, hai un'opportunità speciale. Lui parla la tua lingua, e ti dice: "Questa cosa che fai è giusta, questa cosa che fai è sbagliata." Poi sta a te accettarlo o rifiutarlo. Se il tuo Maestro non è nel fisico e tu non sei altamente avanzato, la tua mente contraddirà il messaggio che ricevi, ora riceverai un'idea e la tua mente dirà che è perfetta, ma dopo due passi in quella direzione dubiterai di quell'idea, poi dopo alcuni altri passi dirai: "Chi sono io per decidere quale idea è giusta e qual è sbagliata? Sono confuso! Non so qual è quella giusta!" Ma se hai un Maestro vivente ed hai fede implicita in lui, udrai le sue parole e dirai: "Questo è giusto!" Se hai fede in lui, farai come dice, cosí avere un Maestro vivente è un grande vantaggio.

Ancora, se non hai fede cominceranno i problemi, ma se hai fede e forza di volontà adamantina, sicuramente non hai bisogno di un Maestro nel fisico. Se hai studiato alcuni libri religiosi, spirituali, scritti da Maestri spirituali che non sono nel fisico, e se hai sviluppato un sentimento interiore intenso tra la tua aspirazione e la loro compassione, non hai bisogno di un Maestro vivente.

Ma la difficoltà sorge se leggi qualcosa e ne sei ispirato, ma poi stai con gli amici o entri nel trambusto della vita esteriore e dimentichi completamente la tua ispirazione. Può succedere che tu non riesca a mantenere quel sentimento, mentre se hai un Maestro spirituale vivente dell'ordine piú elevato, lo vedrai con i tuoi stessi occhi e lo sentirai con il tuo stesso cuore: in questo modo quel sentimento durerà di piú. Se hai l'opportunità di restare in compagnia di un Maestro spirituale vivente e di alcuni suoi discepoli, è un'opportunità in piú.

Ma non dirò mai che per poter Realizzare Dio "devi" avere un Maestro nel fisico. La prima persona che Realizzò Dio, non aveva un Maestro nel fisico. Accadde tutto nel mondo interiore, nel corpo sottile. Allo stesso tempo, Maestri spirituali che hanno Realizzato Il Piú Alto nel corso degli anni, e che parlano lo stesso linguaggio interiore, che stanno ispirando gli stessi sentimenti, e che stanno offrendo in ogni modo possibile lo stesso tipo d'ispirazione, possono essere d'immediato aiuto. Dipende dal proprio sviluppo interiore. Se sono altamente sviluppato e la mia connessione interiore con il Maestro che non è nel fisico è molto forte, va bene, ma se non ho una forte connessione, la stessa lezione può esser data da qualcuno che è nel fisico e che può correggermi e perfezionarmi quando sto sbagliando.

Se vediamo venti persone che nuotano in mare, siamo ispirati a nostra volta a nuotare. Diciamo: "Loro nuotano, anch'io posso farlo!" Ma se non vediamo nessuno, si presentano letargia, paura, ed altre forze negative che ci impediscono d'entrare in acqua. In tal modo, se vediamo un gruppo di persone pregare e meditare, se possiamo essere in compagnia di buoni cercatori, ne siamo ispirati.

Ogni giorno può entrare in noi dell'ispirazione positiva, e ancora, ogni giorno la letargia può entrare in noi. Quando vediamo che delle persone pregano e meditano in gruppo, è piú facile per noi unirci a loro e portare in primo piano le nostre qualità divine, ecco perché sentiamo la necessità del gruppo. Se sei in un gruppo, i membri del gruppo ti ispireranno e tu allo stesso modo ispirerai loro.

Domanda: Circa vent'anni fa un amico mi portò a vederti, stavi meditando in silenzio, ora sembra che tu parli di piú! Puoi spiegare come mai?

Sri Chinmoy: Faccio entrambe le cose. A volte medito per ore con i miei studenti ed altri cercatori, a volte parlo e rispondo a domande, dobbiamo nutrire sia la vita interiore che quella esteriore. Offro anche "Peace Concerts", come quello dell'altro giorno qui alle Hawaii. In quel momento per lo piú restiamo in silenzio, io suono diversi strumenti in una coscienza meditativa, e canto.

Alcuni ricevono piú gioia quando possono udire qualcosa, perché sentono che i sensi esteriori vengono nutriti. Altri ancora sentono che se manteniamo il silenzio, se siamo nel nostro piú alto, nella profondità della nostra meditazione, riceviamo di piú. Il Maestro sente che in una famiglia, se qualcuno vuole un certo frutto e qualcun altro vuole qualcos'altro, lui dev'essere in grado di offrire entrambe le cose. Ci sono due persone che hanno un diverso tipo di fame. È come in un ristorante: entrano moltissime persone, ed ognuna ha un gusto diverso. Il ristorante ha la capacità di dar da mangiare a tutti, assecondando la necessità di ognuno. Quando entriamo in un giardino ci sono cosí tanti fiori! Ogni fiore ha qualcosa di speciale da offrire, ognuno offre bellezza e profumo in un modo diverso.

Cosí, qualche volta resto in silenzio ed in silenzio offro ciò che ho il compito di offrire. Se devo scegliere tra parlare e restare in silenzio, scelgo sicuramente il silenzio, perché nel silenzio la Luce cresce, e cresce la nostra divinità, con una potenza infinitamente superiore.

Suono e silenzio sono come le due facce della stessa medaglia, come la bellezza e il profumo di un fiore, ma di solito le persone ricevono di piú da me quando resto in silenzio ed offro meditazioni per la pace. In passato ho dato conferenze, centinaia di conferenze in tanti luoghi diversi, poi ho cominciato ad offrire concerti per la pace, ne ho tenuti centinaia, per lo piú senza parlare. Sento che i cercatori venuti a sentire la mia musica hanno ricevuto molto piú che se io avessi tenuto una conferenza. Quando faccio un discorso e rispondo a domande, per lo piú questo nutre la mente esteriore, ma quando preghiamo e meditiamo in silenzio, nutriamo la nostra esistenza interiore, i nostri cuori che aspirano.

Ho servito le Nazioni Unite negli ultimi ventisette anni. Prima tenevo discorsi e rispondevo a domande quasi tutte le settimane. Ora, negli ultimi dieci anni, vi sono andato solo per meditare, solo per pregare. Preghiamo e meditiamo in assoluto silenzio, e in questo modo sento di poter offrire di piú.

Domanda: Qui nel nostro gruppo di meditazione abbiamo un indú, vari cristiani, alcuni praticanti zen, ed altri. Ciò che facciamo è sedere in silenzio. Penso che questo ci dia energia al mattino. Sediamo al mattino presto del lunedì e mercoledì prima di andare al lavoro, ma non siamo riusciti a farci conoscere, non so cos'altro fare, è difficile farsi conoscere, ognuno ha cosí tanto da fare, ma sarebbe cosí bello se piú persone potessero unirsi.

Sri Chinmoy: Sono molto lieto che nel vostro gruppo siano presenti tutte le religioni: esse sono tutt'uno, ma sono differenti rami dell'albero della vita. Ce ne sono cosí tanti! E noi sviluppiamo le nostre buone qualità unendoci agli altri.

Circa vent'anni fa, a Porto Rico entrai in una chiesa. Le suore mi videro, sapevano che ero un indú, e inoltre non ero vestito in modo appropriato, secondo quello che loro si aspettavano, divennero furiose! La Madre Superiora mi sgridò moltissimo, perché non ero un cristiano! Ma poi mi perdonò, perché stavo guardando il Salvatore con le mani giunte.

Un'altra volta, circa vent'anni dopo, cosa successe? In Svizzera una Madre Superiora mi invitò a meditare insieme a molte suore. Meditai di fronte a loro e poi tutte loro mi fecero molte domande sul cristianesimo e sul Cristo, loro seguivano la Via di Cristo, ma stavano chiedendo a me! E devo dire, non è che mi facessero domande per esaminarmi, per vedere se avessi studiato la Bibbia o se avessi avuto esperienze personali con il Salvatore: mi facevano domande con la massima sincerità e mi mostrarono tali amore e rispetto! In un luogo una Madre Superiora mi "benedisse", ed in un altro le suore avevano la fame interiore e sentirono che io conoscevo qualcosa, rimasi con loro per circa due ore.

Mahatma Gandhi è conosciuto come il padre della nazione indiana, allo stesso modo in Irlanda c'è stato De Valera. Quando l'ho incontrato era anziano e io avevo circa quarant'anni. Mi si avvicinò con le mani giunte non appena mi vide! Con le mani giunte mi fece domande su Cristo il Salvatore e sulla Bibbia, una dopo l'altra. Una raffica di domande, non con l'intento di giudicarmi, no! Aveva una fame massimamente sincera, e voleva sapere se io potessi essergli d'aiuto! All'epoca aveva ottant'anni.

Alcuni vedono qualcosa in me ed altri non vedono nulla. Se vedono qualcosa in me, sicuramente e con tutto il cuore io sarò loro di servizio, e se non vedono nulla in me, se hanno fame interiore, devono trovare qualcun altro, dovrebbero appagare la loro fame. Se ho fame e un ristorante non mi soddisfa, posso andare in un altro ristorante, andrò in diversi posti, se necessario, per appagare la mia fame.

Tornando alla tua domanda, devi vedere se senti di poter condurre i cercatori e guidarli. Dev'esserci sempre un leader. Se non c'è un leader nulla può crescere. Il leader deve dare luce, delizia, energia, pace e il messaggio dei mondi superiori e dei mondi interiori ai cercatori, altrimenti, perdonami se dico questo, se il leader è semplicemente uno del gruppo, la cosa non funzionerà. Qui siamo tutti democratici, siamo tutti uguali, è vero, ma la coscienza di un leader dev'essere piú alta e piú profonda, cosí che possa essere di servizio a quelli che vengono nel gruppo. In una classe c'è un insegnante: se tutti sono studenti ed ognuno inizia ad insegnare al resto del gruppo, ci sarà il caos totale. Qualcuno deve saperne di piú, deve avere piú saggezza interiore o luce interiore per essere di servizio ai cercatori.

Non ti sto criticando, ma se hai un gruppo dovrebbe esserci qualcuno con la capacità di guidarlo ed ispirarlo. Altrimenti, quando vedono che non c'è un vero leader, potrebbe non crescere. Devono aver fiducia in te, o in qualcun altro. Per poter avere il ruolo di leader, qualcuno dev'essere piú sviluppato spiritualmente, altrimenti le persone assetate e affamate che verranno, chiederanno qualcosa e tu gli dirai: "Leggi la Bibbia, è tutto scritto lí," e loro: "La sto già leggendo senza trovare una risposta adeguata, è per questo che sono qui." Cosa farai quindi? Come potrai soddisfarli, o come potranno loro soddisfare te?

Questa non è una critica personale, ti prego di non fraintendermi, è solo che il leader dev'essere piú avanzato, altrimenti ci sarà il caos. Nessuno ascolterà, vi contraddirete l'un l'altro e gli altri diranno: "Che ne sai tu?", ma se qualcuno è un' "autorità", se qualcuno conosce un po' la spiritualità, dirà: "Segui il mio cammino, oppure seguine un altro, ci sono altri sentieri che puoi seguire, ma devi sceglierne uno." Tutte le strade portano a Roma, ma devi seguirne una sola, non puoi cambiare il tuo sentiero ogni giorno perché non arriveresti da nessuna parte, per te non ci sarebbe piú una meta. Se oggi segui un Maestro, domani quel Maestro e dopodomani un altro ancora, per te non ci sarà alcuna meta.

Domanda: Puoi parlare ancora un po' della tua meditazione, cosa fai quando mediti? Quando io cerco di meditare arrivano moltissimi pensieri.

Sri Chinmoy: Ho risposo a questa domanda moltissime volte, voglio comunque esserti di servizio.

Questa sala ha diverse porte e finestre che possiamo chiudere quando vogliamo. Quando meditiamo, chiudiamo tutte le porte e le finestre della nostra vita interiore. C'è un detto secondo cui siamo sempre alla mercé dei pensieri: da un momento all'altro un pensiero può punzecchiarci da qualsiasi parte, non c'è fine ai nostri pensieri, ma quando meditiamo non dovremmo permettere al minimo pensiero di attaccarci da alcuna direzione. La piú alta meditazione ci sarà quando non c'è alcun pensiero. Quando non c'è alcun pensiero, usiamo il termine "trance."

Dopo la meditazione dobbiamo entrare nel mondo esteriore, stare con i nostri amici, essere nella società, svolgere le attività esteriori, andare al lavoro, e cosí via. Quindi cosa facciamo? Quando meditiamo dobbiamo entrare nella nostra piú alta meditazione. Ognuno ha la propria "piú alta meditazione", la mia piú alta meditazione non è e non può essere la stessa rispetto alla tua.

Una volta che sentiamo di aver raggiunto il nostro "piú alto", dobbiamo ricordare che nella nostra vita interiore abbiamo degli amici, proprio come accade nella nostra vita esteriore, con "amici" intendiamo buoni pensieri, pensieri che elevano, idee positive – l'idea che aiuteremo tale persona e che diventeremo una persona migliore. A questi amici permetteremo di entrare in noi.

Cosicché, quando arrivano idee e pensieri, prima teniamo tutte le porte chiuse, e poi permettiamo l'ingresso solo ai buoni pensieri, quelli che ci aiutano ad innalzare la coscienza dell'umanità. Se vedi che ci sono buoni pensieri, gli permetterai di entrare, non lo farai per gli altri, cioè i pensieri che vengono come forze negative e che ti danno il sentimento di essere superiore a tal dei tali o che tu possa provare a dominare gli altri. Un tipo di pensieri è di desiderio, l'altro è di aspirazione. I primi cercheranno sempre di separarti dagli altri, ti faranno sentire di essere piú che superiore e che gli altri devono essere sempre ai tuoi piedi, ma i pensieri di aspirazione ci dicono che tutti possiamo crescere insieme. In un giardino ci sono molte piante, piante tra le piú belle, esse crescono tutte insieme dando grandissima gioia al giardiniere ed anche a coloro che vengono a vedere il giardino.

Ripeto, per primo devi mantenere la mente assolutamente silenziosa, tranquilla e vuota, e poi permetterai di entrare solo ai pensieri che innalzeranno non solo la tua coscienza, ma anche quella di tutti coloro che ti sono intorno. Permetterai ai pensieri che ti aiutano, di andare dal tuo cuore a raggiungere i piú remoti angoli del mondo, ma prima di ciò non devi permettere l'accesso assolutamente a nessun pensiero. Questa è la piú alta meditazione. Prima raggiungi la tua piú alta meditazione, e poi lasci entrare solo le forze che aiuteranno l'umanità e aiuteranno te a diventare un migliore cittadino del mondo. Questo è il modo in cui io e i miei studenti meditiamo.

Se usiamo il cuore, sappiamo cos'è il perdono.

cco, ho pregato e meditato. Ho cercato di essere di servizio a tutti voi, esteriormente ed interiormente. E sono moltissimo grato a tutti voi per avermi dato quest'opportunità d'oro di essere di servizio al cercatore-di-Dio, al servitore-di-Dio, ed all'amante-di-Dio in voi.

Ora vorrei leggere una preghiera che ho offerto ieri. La mente potrebbe non capirla, ma il cuore certamente ne capirà il significato. Alcune persone usano la parola "Dio", ma io preferisco "Supremo"." Un padre è "papà" per i suoi bambini, "signor" per i suoi impiegati, ed è chiamato in un altro modo dai suoi amici. Se è un giudice di alto livello, le persone lo chiameranno Vostro Onore . Cosí, il mio modo preferito di chiamare Dio è "Supremo", uso il nome "Supremo" invece di "Dio": ricevo molta piú gioia quando uso questo nome. Un bambino riceve molta piú gioia quando chiama suo padre "papà" rispetto a quella che riceve quando lo chiama allo stesso modo degli amici di suo padre. Allo stesso modo, quando uso il nome "Supremo" ottengo molta piú gioia che altrimenti.

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My Supreme, my Supreme, my Supreme,

Your Newness does not satisfy me.

Your Oneness does not satisfy me.

Your Fulness does not satisfy me.

Only Your Forgiveness satisfies me.

Your Forgiveness satisfies me fully,

Integrally and eternally.

My Supreme, my Supreme, my Supreme!

Mio Supremo, mio Supremo, mio Supremo,

La Tua Novità non mi soddisfa.

La Tua Unità non mi soddisfa.

La Tua Pienezza non mi soddisfa.

Solo il Tuo Perdono mi soddisfa.

Il Tuo Perdono mi soddisfa pienamente,

integralmente ed eternamente.

Mio Supremo, mio Supremo, mio Supremo!

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Se usiamo il cuore, sappiamo cosa sia il perdono. Non appena sono perdonato dal Piú Alto Assoluto, sono pienamente soddisfatto. Altrimenti, ora sono del tutto identificato con il Supremo, ma dopo, il mio senso d'identificazione va via. Anche se Lui mi mostra qualcosa di nuovo, anche se mi offre la Sua Unità, la Sua Infinità, la Sua Immortalità o la Sua Eternità, io potrei non essere soddisfatto, ma quando vedo che mi ha perdonato, ricevo gioia illimitata. In quel momento sento d'essere davvero diventato la Manifestazione della Sua Volontà. Se usiamo la mente non capiremo mai questo messaggio, ma se usiamo il cuore, immediatamente ne sentiremo il significato. [Sri Chinmoy si rivolge ad uno dei cercatori presenti, che è discepolo di Pir Vilayat Khan, Maestro Sufi]: Ho i piú profondi apprezzamento, ammirazione, adorazione, e amore e amore e amore, per il mio carissimo amico e fratello Pir, Pir Vilayat Khan. Lui ed io abbiamo stabilito una tale unità, unità inseparabile, sia nel mondo interiore che in quello esteriore. Io gli ho offerto un nome: Saumitra. Significa amico, amico universale, buon, divino, perfetto amico, un amico di coscienza universale. Molti anni fa andai da lui con i miei studenti, e questi ultimi cantarono un canto che avevo composto per lui, Pir Vilayat ed io abbiamo stabilito il nostro cuore-di-unità, la nostra anima-di-unità e la nostra realtà-vita-unità. Recentemente mi ha mandato il suo amore pieno di benedizione.

Parte II

SCA 353-359.-it "University of Hawaii", 10 dicembre 1998, Sala "Thomas Jefferson." In occasione del compleanno di una di loro, Sri Chinmoy invita tutte le "Children Singers" a porre una domanda per una.

Domanda: Quando ho dei problemi interiori e non mi sento abbastanza forte da combatterli, qualunque forma l'ignoranza abbia assunto in quel momento, è abbastanza se piango fisicamente al Supremo e lascio che Lui combatta i miei problemi per me?

Sri Chinmoy: Certo, è assolutamente la cosa giusta! Se qualcuno ti attacca in strada e tu non riesci ad opporti, immediatamente chiami qualcuno che sia fortissimo, o un tuo amico o parente. Chi ti è piú caro è il Supremo. Se sei in difficoltà interiore – se sei in qualunque difficoltà, interiore od esteriore – devi anelare per il Supremo. Tutti dovrebbero fare cosí: cosa possiamo fare con il nostro potere umano? Non possiamo far nulla, nulla, nulla! Anche se ci punge un insetto, iniziamo a piangere! Dobbiamo pregare e pregare: poi quel Potere superiore viene in nostro aiuto. Molto bene! Stai facendo la cosa giusta invocando il Supremo, supplicando il Supremo per il Suo Aiuto. È la cosa giusta che tutti dovrebbero fare!

Domanda: Guru, ho una domanda sulla poesia che hai offerto l'altro giorno, quella sul perdono, nella quale dici che non diamo abbastanza importanza alla Novità o Unità o Pienezza.

Sri Chinmoy: Ho detto che non diamo importanza alla "Novità" o Unità o Pienezza? Ho detto che quelle qualità non mi soddisfano. Non ricevo la massima gioia dalla "Novità", Unità o Pienezza del Supremo. Sento di aver fatto milioni e miliardi e migliaia di miliardi di cose sbagliate in questa vita, cosí, se vedo che il Supremo mi ha perdonato, ricevo grandissima gioia. Posso facilmente essere di fronte al Maestro, guardandolo negli occhi, ma posso dire: "Non sento la tua "novità", la tua unità dura solo un secondo, quando mi guardi, poi guardi Paree, poi guardi qualcun altro: che unità è mai questa?."

Ma se qualcuno va a Dio e riceve il perdono, in quel momento la relazione tra Dio e la persona è diretta. Capisci? Ho fatto delle cose sbagliate, perciò ho bisogno del perdono da Lui. Sento che quando mi perdona, ho la piú grande gioia, perché ora sono totalmente libero dalla notte-ignoranza. Questa è la piú grande gioia e sollievo, è tutto svuotato, ora sono ridiventato un calice nuovo. Quando Dio mi perdona, tutto ciò che è sbagliato nel mio sistema va via, e io sono pronto per un nuovo inizio ed a diventare uno strumento scelto.

Tale nuovo, intimo sentimento viene quando sentiamo di essere stati completamente perdonati dal Supremo, altrimenti la mente torna sempre a dirci: "Ieri ho detto una cosa cattiva, il giorno prima ho fatto qualcosa di peggio" e cosí via. La mia unità con Dio è lí, ma tutte le cose sbagliate che ho fatto nel corso degli anni, o anche cinque minuti fa, vengono da me e mi tormentano. Cosicché la cosa migliore è se ricevo l'assicurazione che Dio mi a perdonato, per il mio passato vicino o remoto, o anche per il mio futuro.

Domanda: Guru, come possiamo portare "novità" quest'anno nelle nostre vite?

Sri Chinmoy: Al mattino presto, alzati e guarda fuori dalla finestra. Anche se tutti i giorni ti alzi e guardi dalla stessa finestra, riuscirai a scoprire qualcosa di assolutamente nuovo. Guarderai lo stesso albero di fronte alla casa, o altri oggetti che vedi tutti i giorni, e quella cosa, non la vedrai allo stesso modo in cui la vedi al mattino presto, perché la notte durante il sonno, vengono da te molti esseri luminosi. Vengono anche degli esseri cattivi ad attaccarci, ma il piú delle volte a visitarci sono degli esseri luminosi: moltissimi esseri luminosi. Possiamo chiamarli angeli, o in qualsiasi altro modo. Ci visitano in silenzio, noi non li vediamo. Se sei un Maestro spirituale, lo sai che vengono e ci donano qualcosa, immettono alcune qualità positive in noi. Cosicché, anche se guardiamo lo stesso albero o la stessa pianta o la stessa casa, avremo un sentimento nuovo. Tale sentimento in realtà non arriva dall'oggetto, ma dobbiamo guardare a qualcosa di specifico, in realtà il sentimento viene da dentro di noi (ma è piú facile quando guardiamo un oggetto). Perché gli esseri luminosi, i visitatori divini, sono venuti da noi ad aiutarci. Guardi la stessa cosa che hai visto tutti i giorni, ma avrai un sentimento di novità dagli esseri che quella notte sono venuti a visitarti e a benedirti.

Domanda: Guru, perché io voglio sempre un trattamento speciale?

Sri Chinmoy: Se vuoi un trattamento speciale vuol dire che vuoi implementare il tuo ego, ti piace separarti dagli altri, non c'è neanche bisogno degli altri per la separazione: se la tua coscienza è focalizzata sui tuoi occhi, penserai che essi siano molto piú belli del tuo naso o delle tue orecchie, dipende da dove hai focalizzato la tua coscienza, se prendi il tuo braccio destro e la tua coscienza è focalizzata lí, sentirai che esso dovrebbe essere infinitamente piú forte del tuo braccio sinistro.

Quando vuoi ricevere un trattamento speciale, vuol dire che ti stai separando dalla tua amica Bimbika e da tutti gli altri. Quando vogliamo un trattamento speciale, dobbiamo immediatamente sentire che stiamo separando la nostra esistenza, interiore ed esteriore, dagli altri. Apprezzo ed ammiro profondamente la tua sincerità, ma purtroppo ti separi. Come ho detto, il tuo naso ti appartiene, i tuoi occhi ti appartengono, le tue mani ti appartengono, ma dov'è la tua coscienza? Può esser focalizzata su una particolare parte del corpo o sul tuo intero corpo. Quello che fai è separare te stessa dal resto del mondo, ma se prendi il resto del mondo come intimamente tuo, non sarai interessata ad un trattamento speciale. Se il Maestro ti dà un trattamento speciale, va bene, ma se lo vogliamo, significa che in un certo modo vogliamo porre la nostra supremazia, vogliamo dimostrare di essere migliori, superiori.

Di nuovo, la radice del problema è che ti stai separando dal resto del mondo, dagli altri. Quando hai il desiderio di essere speciale, la cosa migliore è sempre quella di pensare subito agli altri. Pensa a dieci o dodici tue amiche, penserai cosí di essere in un gruppo, Invece di coltivare il senso di separazione o quello che tu sia speciale, dici: "Voglio essere speciale insieme al resto del mondo. Non voglio avere i dolci indiani solo per me, mentre Bimbika può mangiare un hot dog vegetariano! No, se mangio i dolci indiani che mi piacciono tanto, li condividerò con Bimbika! Solo allora sarò molto importante!" Quando le offri una porzione del tuo cibo, il sorriso di Bimbika ti darà molta piú gioia che avresti dal separare te stessa mangiando segretamente tutti i dolci indiani.

Piú possiamo unirci agli altri con preghiera, con l’anima e con amore, piú gioia otteniamo. Cosí, la tua specialità sarà quella di unire, non di separare. Dici a te stessa che vuoi essere speciale includendo Bimbika, Tirtha, e Minati, la tua Center leader. Dici a te stessa: "Voglio includere tutti i miei amici. Voglio essere speciale solo attraverso unendole a me, non separandole da me."

I Maestri spirituali sono speciali. Perché? Perché loro amano tutti. Amano questo Paese, quel Paese, tutti i Paesi, per questo sono speciali. Vero è che l'America è una superpotenza, ma se l'America fosse unita con tutti i Paesi, non sarebbe speciale in un modo unico? Alcune persone insisteranno a voler essere speciali solo dalla separazione. Un modo di essere speciali è attraverso la solitudine: è al di sotto di alcune persone stare insieme agli altri, le quali diventano speciali dalla negazione, non dall'accettazione, ma un altro modo di essere speciali è quello di unirsi con l'intero mondo, diventare parte intima del mondo, abbracciare l'intero mondo.

Quindi il tuo modo d'essere speciale sarà solo quello di accettare tutti come "tuoi", profondamente. Il modo migliore di essere speciale è offrire questa preghiera: "Qualunque sia la Tua Volontà, o Maestro, o Supremo, che sia eseguita in e attraverso di me." In tal modo sei salva. Se dai la responsabilità a Dio, Lui farà qualsiasi cosa Lui senta essere meglio per la tua vita. Questo, ti dico, è il modo assolutamente piú sicuro e perfetto di diventare speciale: dando a Lui la responsabilità di prendersi cura della tua vita.

Domanda: Come si può mantenere la propria ispirazione, specialmente quando tu non ci sei?

Sri Chinmoy: Puoi ricevere ispirazione stando di fronte a un albero, guardando le bellissime foglie, fiori e frutti, ma forse mentre guardi l'albero la tua mente è altrove, posso guardare un albero ma pensare ad una pizza! Ho fame e voglio una pizza, chissà se ci saranno i funghi o la mozzarella. Dov'è allora la mia ispirazione? L'albero è fatto per dare ispirazione, è un bellissimo albero con tantissime foglie, fiori e frutti. L'albero offre immediato silenzio, ma dov'è la mia coscienza?

Se siamo di fronte ad un albero, o ad un fiume o mare o lago, e la nostra coscienza è focalizzata lí, è una cosa molto bella per noi. Quanta ispirazione ne riceviamo! Ma di nuovo, se guardo un laghetto ed invece di apprezzare la bellezza di un pesce che ci nuota felice, sogno di mangiarmelo e leccarmi i baffi, dov'è la mia coscienza? Posso apprezzare la bellezza del pesce e vedere com'è bello il suo nuotare, o posso avere i miei pensieri anti-divini. Dobbiamo vedere dove sia la nostra coscienza.

Ora, tu mi hai visto milioni di volte. Se vuoi vedermi quando non sono fisicamente presente, per avere ispirazione, immagina: "Il mio Guru è di fronte a me."

L'immaginazione non è illusione mentale, mai! L'immaginazione è un mondo reale. L'immaginazione è realtà, ma dobbiamo portarla giú sul piano fisico. Prima portiamo giú l'immaginazione e poi essa diviene solida. Quando scrivo una poesia, quando compongo un canto, quando creo qualsiasi cosa, essa viene da un piano d'immaginazione.

Quando torni a New York, io potrei essere a Singapore o altrove, ma cerca d'immaginare che mi trovi proprio di fronte a te: dov'è il problema? Non è un'illusione mentale. Io voglio vedere un mio parente che amo, mia madre, mio padre, o qualcun altro, anche se non posso vederlo in questo momento con i miei occhi fisici, posso facilmente immaginare quella persona proprio di fronte a me con il mio occhio interiore, con il mio sentimento interiore. Poi renderò quella persona molto vera, molto concreta, nella mia vita.

Qui ti sono seduto di fronte, e qualcuno è ispirato mentre qualcuno è qui solo per vedere chi altro è presente, se "lui", se "lei", è qui. O si dicono: "Se non sono presente cosa penseranno di me?" Ognuno ha le sue ragioni per essere alla presenza del Maestro, ma alcune persone si dicono: "Non mi interessa se altri sono qui o no, questo non è affar mio, a me interessa solo essere con il mio Guru e ricevere ispirazione da lui."

Ora stiamo parlando: da un lato ti sto dicendo cose molto elevate, dall'altro puoi vedere che stiamo conversando in modo molto molto familiare, ancora, tu mi stai facendo domande importanti, ed io sto rispondendo molto seriamente ed in modo sublime. Io ti dico, mia brava ragazza, non importa dove tu sia, portami lí. Quando ripetiamo "Supreme, Supreme", dov'è che sentiamo la Sua Presenza? La sentiamo nel nostro cuore, oppure di fronte a noi stessi. Quando diciamo: "Supreme, Supreme, Supreme", nonostante il fatto che il Supremo sia piú alto del piú alto, sentiamo forse che sia da qualche parte in cima all'Himalaya? No! È proprio qui! Dato che stiamo ripetendo "Supreme, Supreme", Lo sentiamo qui nel nostro cuore o proprio di fronte a noi, molto vicino. In questo modo puoi portare me, non importa dove mi trovi, proprio di fronte ai tuoi occhi od al tuo terzo occhio, e ne sarai ispirata.

Di nuovo, come ho detto prima, posso guardare un albero e pensare a una pizza, e allora non riceverò alcuna ispirazione, o posso trovarmi in un bellissimo giardino ma pensare a qualcuno o a qualcos'altro. Quando abbiamo un Maestro, certamente egli è la piú grande forma d'ispirazione, ma poi noi dobbiamo prendere pieno profitto da tale ispirazione, se sono in un giardino, devo prendere pieno profitto dai suoi bellezza e profumo. Se di fronte a noi c'è l'oggetto o la persona piú ispirativa, dobbiamo accettare da esso ciò di cui abbiamo bisogno, altrimenti potremmo star di fronte a qualcuno o qualcosa di speciale, pensando a qualcos'altro. Il nostro potere-del-pensiero è infinitamente piú forte della nostra vista. Possiamo guardare una persona e pensare ad un'altra, ed ingannare in tal modo cosí tante persone!

Cosí, ti dico che nel tuo caso, anche se fisicamente sei lontana da me, se io sono in un Paese e tu in un altro, puoi facilmente sentire che io ti sono proprio di fronte. C'è una discepola, non voglio dire il suo nome, ma è una signora anziana, mio Dio, dice che dovunque io vada, o dovunque lei vada, da una stanza all'altra, mi vede sempre, mi sente sempre! Ora, dov'è la sua città, e dov'è New York? Non vive a New York, forse in questa vita non la vedrò mai sul piano fisico, mai e mai, ma non è una sua illusione: solo in forza della sua immaginazione, mi vede di fronte a lei, accanto a lei, ovunque si trovi!

Domanda: Come possiamo superare la nostra mancanza di volontà?

Sri Chinmoy: Se sappiamo di dover fare qualcosa di positivo, dobbiamo prendere la mancanza di volontà come un bambino monello, il nostro fratellino dispettoso di quattro anni. Tu gli dici: "Vieni a mangiare, è ora di mangiare!", ma lui corre qua e là e non vuol venire a mangiare, cosa fai allora? Lo afferri e gli dici: "Devi mangiare! Altrimenti non ti faccio piú restare qui!" All'inizio lui si ribellerà, cercherà di colpirti e calciarti e farà i capricci, ma quando vedrà che tu sei molto piú forte di lui, si arrenderà. Ecco, possiamo prendere la mancanza di volontà come una persona, come un bambino molto molto dispettoso e monello.

Devi sentire che la tua forza interiore è infinitamente piú grande di quella di un bambino dispettoso. Tu sai che la tua forza, la tua forza fisica, vitale, mentale, la tua forza in tutto, supera di molto la forza di quel piccolino. Cosí lo afferri, prima lui si ribellerà, ti colpirà, poi si stancherà di farlo, sentirà che sei piú forte, infinitamente piú forte, e vedrà che ciò che gli stai dicendo è la cosa corretta. Quand'è ignorante, non vuol fare la cosa corretta, ma poi la farà volentieri.

Devi essere estremamente severo nei confronti della mancanza di volontà. Se devi alzarti alle sei del mattino, ma arriva la mancanza di volontà o la letargia, immediatamente salta fuori dalle coperte e distendi le braccia e le gambe. Devi essere brusca e molto rapida nei confronti della mancanza di volontà, velocissima, "quicker than the quickest"!

La mancanza di volontà è qualcosa sviluppatasi molto lentamente dentro di noi, ed è molto molto distruttiva. La sorgente della mancanza di volontà è la mente, non il corpo o il vitale. Viene dalla mente che è diventata molto pigra e letargica. Cosicché, al mattino presto o in ogni altro momento, porta in primo piano il cuore e fai in modo di sentire che la forza del tuo cuore è molto piú grande di quella della tua mente riluttante.

Come ho detto, la mancanza di volontà si ribellerà. Il fratellino si ribellerà, ma quando vede che tu sei molto piú forte, si arrenderà e sentirà che quello che gli stai dicendo è la cosa giusta. Quindi prendi sempre la mancanza di volontà come un bambino molto disubbidiente e birichino.

Qui ci sono sette ragazze, ciò significa che andremo in sette mondi superiori all'istante!

[Parlando alla ragazza che compiva gli anni] Ora è è il tuo turno di fare una domanda.

Domanda: Guru, cosa posso fare per compiacerti di piú?

Sri Chinmoy: Questa è una domanda super eccellente! Il solo fatto che tu sia ansiosa di compiacermi, mi appaga moltissimo. Quante persone oserebbero dire, finanche nella loro piú fervida immaginazione: "Come posso compiacerti di piú?" Hanno perso quella possibilità e devono invece dire: "Riuscirò mai a compiacerti di nuovo?" Capisci il mio inglese? Centinaia e centinaia di discepoli devono fare questa domanda: "O Guru, in questa incarnazione, riuscirò mai a compiacerti di nuovo, come facevo trent'anni fa?" Ci sono centinaia di discepoli che sono stati con noi per piú di vent'anni, che dovrebbero, devono porre questa domanda: "Mi darai la capacità, il Supremo mi darà la capacità, di compiacerti ancora, nel modo in cui feci venticinque anni fa, trent'anni fa?" Non oserebbero mai porre la domanda: "Come posso compiacerti di piú?" Non mi stanno compiacendo per niente, come potrebbero quindi chiedermi come compiacermi di piú? Se sono molto severo, potrei rispondere a bruciapelo: "Ricomincia daccapo"!

Ma ti dico, la tua domanda è assolutamente sincera. Sai di aver fatto dei passi positivi e senti che mi stai compiacendo, il che è assolutamente vero: mi stai compiacendo, e mi vuoi compiacere di piú, ma quanti potrebbero fare la tua domanda: "Come posso compiacerti di piú?" Tanto per cominciare, se non mi stanno compiacendo per nulla, come potrebbero chiedermi come possano compiacermi di piú?

Poi arriva l'insincerità. Alcune persone diranno: "Sí, sí, sto compiacendo il mio Guru!" Se vogliono prendersi in giro da soli, chi può impedirgli di farlo? Possono chiedermi: "Come posso compiacerti di piú?", per far sentire al mondo che mi stanno già compiacendo, possono mostrare di essere nella posizione di fare al loro Guru tale domanda.

Sono davvero molto compiaciuto di te, "brava ragazza!" Nella vita ordinaria c'è qualcosa che viene chiamato "troppo." Se ho la capacità di mangiare un solo panino alle melanzane ma ne mangio tre, mi troverò nei guai! La mia capacità è un panino alle melanzane, se ne mangio due o tre soffrirò di mal di stomaco e tanti altri problemi! Se parliamo di qualcosa di materiale o terreno, anche se è molto positivo, dobbiamo sapere che dobbiamo essere davvero molto cauti, ma con le cose spirituali non è cosí. Se preghi Dio di darti Pace illimitata, non aver paura, non dire: "Ho solo la capacità di un pizzico di Pace!" Quando Lui dà, vede se puoi assimilare un pizzico di Pace, o Pace abbondante, o Pace infinita.

La tua domanda era: "Come posso compiacerti di piú?" Guarda le cose che stai facendo ora, da quando sei tornata sul nostro sentiero. Stai facendo cosí tante cose positive, mentre alcuni anni fa eri altrove, eri altrove! Ora che stai facendo cosí bene, sai quali sono le cose buone che stai facendo. Se in un certo momento stai pensando a me vedi quanta sincerità, quanta purezza, quanta vicinanza, e quanta unità stai sentendo dentro la tua mente. Poi aumenta tali buone qualità. Poi, quando riceverai un poco di gioia, che io ti stia sorridendo, o che tu passi di fronte a me, o che i tuoi amici stiano dicendo cose positive su di te, aumenta quella gioia. Ogni cosa è azione e reazione. Tu stai facendo qualcosa di positivo ed è per questo che stai ricevendo un sentimento divino. Sei brava, mi stai compiacendo, quindi devi sentire di poter fare un ulteriore passo.

Nel mondo esteriore, se mangio piú di un panino alle melanzane avrò dei problemi, ma nel mondo interiore se assumo piú pace, piú luce, piú amore, piú delizia dal mio Maestro, non mi ammalerò, questa è la differenza, nella vita ordinaria, nella vita esteriore, se aumentiamo qualcosa in modo sproporzionato, se è troppo, ne soffriremo, ma la spiritualità è qualcosa di totalmente diverso. Nella vita spirituale, se chiedi piú gioia o piú amore o piú pace o piú silenzio, per potermi compiacere di piú e di piú, stai facendo la cosa giusta.

Cosí, ricorda sempre di non aver paura di chiedere di piú: piú luce, piú pace, piú beatitudine, piú compassione, piú benedizioni, piú affetto, piú attenzione premurosa. Queste sono tutte cose divine. Piú riesci a pregare, piú riesci a chiedere queste cose durante la tua preghiera, piú riuscirai a riceverne. Continua solo a fare le cose giuste, come hai fatto finora, queste stesse cose continuerai a farle, ma le farai di piú e di piú e di piú e di piú e di piú. Se stai pregando e meditando al mattino per dieci minuti, cerca di meditare per dodici o tredici minuti. Se al mattino stai facendo qualcosa che senti essere spirituale, falla un po' di piú, un po' di piú, un po' di piú.

La cosa migliore è porti di fronte allo specchio al mattino presto e sorridere per due o tre minuti, piú sinceramente e soulfully possibile. Mentre sorridi con la massima sincerità, con tutta l'anima e in preghiera, devi immaginare che io ti sto guardando e che ti darò un voto, 60, 70, 80, 100, o zero [su cento]. In quel momento la sincerità del tuo cuore e la purezza della tua mente si esprimeranno e si riveleranno attraverso il tuo sorriso.

Poi devi sentire che non stai sorridendo a te stessa, ma a me. In quel momento non farai attenzione ai tuoi capelli o alle tue orecchie o ad alcun'altra tua cosa esteriore, no, devi sentire che stai sorridendo prayerfully, soulfully e self-givingly solo per rendere felice me. Se puoi iniziare con un sorriso al mattino presto, tutte le forze cattive – la frustrazione o la tristezza del giorno prima, quando una tua collega non è stata carina con te – andranno via. Al mattino presto dovremmo cominciare con un sorriso, cosí che tutto il "veleno mentale" acquisito ieri andrà via. Un sorriso è come lo spuntare del Sole del mattino! Quando sorridiamo, non ci sono piú nuvole in cielo. Cosicché, inizia il tuo viaggio con un sorriso, un sorriso molto sincero, molto bello, molto puro. Quel sorriso sarà l'inizio dorato, l'inizio piú potente possibile, per compiacermi di piú, di piú, di piú, abbondantemente di piú, infinitamente di piú, di come tu stia facendo ora.

Parte III

SCA 360-365.-it All'"University of Hawaii's Thomas Jefferson Hall", il 14 dicembre 1998, Sri Chinmoy rispose alle seguenti domande, poste dai suoi discepoli durante un incontro con loro.

Domanda: In una certa incarnazione, c'è una quantità massima di progresso che un'anima può fare?

Sri Chinmoy: Se non hai un insegnante e dipendi interamente da te stesso, allora ogni cosa è limitata, ma quando prendi aiuto da qualcuno o dalla tua anima, vai aldilà di quei limiti. Quando dipendi da te stesso puoi far solo un certo progresso, quando ricevi aiuto dalla tua anima puoi andare piú lontano, ancora, se ti fai aiutare dall'anima, Dio certamente verrà nella tua anima e ti innalzerà, ma se ti fai aiutare da un insegnante, puoi andare ancora piú lontano e piú in alto.

Il progresso del fisico, del vitale e della mente è limitato quando questi dipendono da loro stessi, se il vitale o la mente si fanno aiutare dall'anima, questo accresce la loro capacità. Ora io sto facendo degli esercizi [di allenamento ai pesi], e Unmilan mi sta aiutando. Se Unmilan non è disponibile, anche allora ci sono diverse cose che io posso fare, ma lui mi sta rafforzando, con il suo aiuto. Se non avessi il suo aiuto, riuscirei a sollevare solo venti o trenta libbre.

Se dipendi interamente dal corpo fisico, dal vitale o dalla mente, è tutto limitato: non puoi andare oltre quel limite, ma se ti fai aiutare dall'anima, o da Dio, o da un Maestro spirituale, il tuo progresso diviene illimitato, in quel momento non c'è una regola fissa, se dipendi da una forza superiore, puoi andare al di là.

Domanda: Una volta ho visto un arcobaleno e poi ho visto il tuo volto.

Sri Chinmoy: "È una cosa buona!" Io non sono cosí bello, ma se sono in un arcobaleno divento piú bello! [risate]. Un arcobaleno è composto da sette colori e sette raggi. Un arcobaleno significa sempre, allo stesso tempo, successo e progresso, anche se questi non sono nel mondo esteriore. Un arcobaleno significa successo, progresso, vittoria divina: tutto positivo. Quando vedi un arcobaleno, può darsi che tu non veda il tuo successo nel mondo esteriore, ma nel mondo interiore il progresso si sta verificando, o è in procinto di farlo. Ancora, se non sei destinata ad avere successo o progresso, non vedrai l'arcobaleno, anche se l'arcobaleno è lí, starai guardando altrove, forse in quel momento mentre cammini starai guardando i tuoi piedi per non inciampare, l'arcobaleno è lí nel cielo ma tu non lo vedi, allora per te non ci sarà successo, non ci sarà progresso, se dovrai aver successo o far progresso, allora anche se stai guidando, volterai la testa e lo vedrai, ma se non stai per fare progresso, guarderai altrove, cosicché guarda sempre il cielo, non guardare a terra tutto il tempo.

Domanda: Possiamo fare alcunché per aiutarti a risolvere il tuo dolore al ginocchio?

Sri Chinmoy: Certamente: parlate con il Creatore! [risate (n.d.r nel testo originale)] Se il vostro Bis-Bis-Bisnonno vuole esaudire le vostre preghiere, potrei mai avere alcuna obiezione?

È molto complicato. Questo dolore non è solo fisico, ha a che vedere con il mondo intero. Qualcuno dirà: "È tutta vanteria! Ha del karma negativo dalla sua passata incarnazione, ed ora lo sta pagando!"

Alcuni Maestri spirituali dissero che l'ultimo chakra, o "centro", è appena sotto la spina dorsale, ma altri Maestri spirituali, con la loro visione occulta hanno visto che esistono centri nelle ginocchia, nelle caviglie, nei talloni – ovunque! Questo è proprio vero. Finora la coscienza della Terra ha ricevuto la Luce verso il basso fino alla base della spina dorsale. Quando i Maestri spirituali cercano di portare Luce nella coscienza della Terra al di sotto di quel livello, come soffrono! Quanto ha sofferto Sri Aurobindo! Questo iniziò già con il Signore Krishna. Lord Krishna era onnisciente ed onnipotente: cosa c'era che non andava nel suo piede, nel suo tallone? , quello era il suo punto debole, e lí entrò la freccia dell'arciere.

Se aveste visto quanto pietosamente Ramana Maharshi camminava nei suoi ultimi anni! Molti Maestri spirituali soffrirono cosí. Lord Budda visse circa ottant'anni, aveste visto come camminava dopo i settantatré! Lui incarnava infinita Luce, ma ciononostante come camminava nei suoi ultimi anni! Non solo l'ultimo anno, ma per diversi anni.

Moltissimi Maestri spirituali hanno sofferto in tal modo, nel ginocchio o nella gola o in qualche altro posto. Quando prendi la forma umana, devi pagarne il prezzo. Qualcuno dice che la crocifissione di Gesú Cristo fu il suo supremo sacrificio, ma il dolce messaggio interiore di Madre Maria è: "No, il suo piú grande sacrificio è stato la sua stessa vita umana, il fatto di aver preso incarnazione umana: questo è stato il suo piú grande sacrificio."

Quando i Maestri spirituali vengono ad innalzare la coscienza dell'umanità, la loro stessa esistenza sulla Terra è il loro piú grande sacrificio. Quando viene la morte, è tutto finito: in alcuni secondi o alcune ore vanno via, ma la loro intera vita è sacrificio.

I miei sessantasette anni sulla Terra non sono uno scherzo! I trentatré anni del Salvatore Cristo non sono uno scherzo! L'esistenza terrena di un Maestro spirituale, è il suo supremo sacrificio! Molti diranno della morte del Maestro: "Ha sacrificato la sua vita per la coscienza della Terra!", in un certo senso questo è vero, ma durante la sua vita sulla Terra ha bevuto veleno per salvare i suoi figli spirituali, la sua grande famiglia. La morte è una forma di sacrificio, se bevi una grande quantità di veleno in una sola volta, muori, ma se assumi del veleno lento ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, non è vero che soffri di piú? Questo vale per tutti, non solo per i Maestri spirituali: se sei un grande personaggio, o una buona persona, la tua stessa esistenza terrena è un supremo sacrificio.

Ancora, dov'è mai il sacrificio? Se c'è unità, non c'è sacrificio. La madre fa qualcosa per il suo bambino per via della sua unione con lui. Il bambino fa qualcosa per la madre per via della sua unione. Se separate voi stessi dagli altri, certamente c'è sacrificio. Se separate il Cielo dalla Terra, per certo quando un'anima possente scende dal Cielo, quello è un sacrificio del Cielo, e quando quella persona lascia il corpo, è un sacrificio di Madre Terra, ma se c'è unità tra Madre Terra e Padre Cielo, non c'è alcun sacrificio: ora mia Madre ha bisogno del mio servizio, ed io vengo, poi mio Padre ha bisogno del mio servizio, ed io vado, questo è tutto.

Domanda: Qual è il significato delle comete?

Sri Chinmoy: Quando qualcosa di molto prezioso lascia la coscienza della Terra, una cometa diverrà visibile. Dal punto di vista spirituale, quando vedi una cometa, sulla Terra è accaduto qualcosa di molto significativo. Quando Sri Ramana Maharshi lasciò il mondo, fu visibile a tutti una cometa nel cielo del Sud dell'India.

Domanda: Domanda: Qui sulle isole delle Hawaii la natura è bellissima. Che tale bellezza sia di impedimento alla popolazione, perché entri piú in profondità nel campo spirituale?

Sri Chinmoy: La natura è Dio la Madre. Essa ha il compito di aiutare i figli di Dio, ma Dio la Madre è pronta a dare, cosí come qualsiasi madre umana, se il bimbo vuole qualcosa da sgranocchiare, la madre glielo dà, se vuole dello zucchero, se vuole latte – o nettare – o qualunque cosa lui voglia, la madre glielo dà. Se usiamo la mente e il vitale, la natura ci affascina e ci tenta solamente: userò il termine "tentazione." Se vediamo solo la bellezza esteriore, entrerà la tentazione e noi saremo rovinati, ma se volessimo vedere la bellezza interiore della natura, dovremmo immediatamente pregare e meditare. Se vogliamo apprezzare la bellezza interiore della natura, possiamo pregare e meditare ai piedi di un albero o in riva a un fiume o in un giardino.

Quando vediamo un fiore, dobbiamo scendere in profondità, poi immediatamente dobbiamo chiedere: "Da chi è venuta questa bellezza?" È venuta da Dio, non dal giardiniere. Se preghiamo e meditiamo, apprezzeremo la bellezza interiore del fiore, ma se la bellezza interiore non interessa, quel fiore offrirà solo un certo tipo di fascino, potrebbe creare anche eccitazione vitale: poi inizierebbero problemi.

Qui nelle Hawaii la natura avrebbe potuto essere di grande aiuto: essa è sempre pronta ad esserlo, ma le persone non vengono qui per pregare e meditare, per ricevere Luce interiore o Bellezza interiore, vengono qui per la bellezza esteriore, cosicché questo luogo è come una madre, o come il famoso "albero dei desideri": se chiedi a tale albero di appagare i tuoi desideri, esso lo farà, se gli chiedi di appagare la tua aspirazione, esso lo farà. Otterrai tutto ciò che vuoi.

È come Lord Shiva: il Signore Shiva è pronto a darti tutto ciò che vuoi. Se vuoi il potere di distruggere qualcuno ponendo la mano sulla sua testa, il Signore Shiva ti dice: "Va bene, eccotelo!" Di nuovo, se preghi lo stesso Lord Shiva: "Dammi la Realizzazione prima possibile!", lui dirà: "Prendila!" La stessa "persona" ti concederà entrambi questi doni: cosicché dobbiamo usare la nostra saggezza, se chiedo qualcosa di non buono, dovrò poi gestirne le conseguenze. Lord Shiva dirà: "È colpa tua, mi hai chiesto quella cosa ed io te l'ho data." È cosí anche riguardo alla bellezza della natura: cosa vogliamo da quella bellezza, se vogliamo entrare nel cuore della bellezza dobbiamo pregare e meditare, ma se vogliamo vedere ed apprezzare il "corpo" della bellezza, siamo allora perduti.

Domanda: Cosa succede alla coscienza delle persone che nel mondo esteriore ti vedono sollevare i grandi pesi che sollevi?

Sri Chinmoy: Grazie alla Sua infinita Bontà, il Supremo mi ha dato alcune buone qualità: Lui vuole diffondere la Sua Luce in ed attraverso di me, a volte per il mondo interiore è difficile manifestarsi solo tramite preghiera e meditazione, ma i piani fisico, vitale, mentale, e spirituale, sono "regni" differenti, se il mondo esteriore può avere una certa fede nelle mie capacità fisiche, quello stesso mondo cercherà di avere della fede nelle mie capacità vitali (il quale vitale non è distruzione, ma dinamismo ed entusiasmo), ancora, lo stesso mondo cercherà di aver fede nelle mie capacità mentali e nella mia creatività. Vedranno che ho scritto tanti libri e che ho creato tanti dipinti, canti, e cosí via. Poi, se lo stesso mondo esteriore vuole aver fede nel mio cuore, cercheranno di vedere quanta pace o compassione io abbia. E se il mondo vuole avere fede nella mia anima, cercherà di vedere quanta illuminazione io abbia.

Cosicché, possiamo intendere ogni regno separatamente. Quando si ha successo in un regno, il mondo esteriore sarà ispirato ad apprezzarne anche un altro. In un negozio, il negoziante può avere molti generi di cose: se qualcuno compra qualcosa e poi vede che essa lo aiuta, svilupperà della fede, e comprerà qualcos'altro nello stesso negozio.

La maggior parte dei Maestri spirituali cerca di offrire qualcosa solo dall'anima o dal cuore, non appena arrivano alla mente, inizia la confusione, nel mio caso, il Supremo vuole che io sia di servizio su tutti i piani. Se qualcuno ha fede nel mio sollevamento di un elefante, può sviluppare fede nelle mie capacità spirituali. Alcune settimane fa, alla nostra funzione dedicata al sollevamento pesi, un bodybuilder disse che io non sollevavo solo pesi, ma anche qualcosa di molto piú pesante, cioè lo spirito del pubblico. Pensa! Non era mio discepolo, ma disse che sollevavo lo spirito di cosí tante persone! Guarda quanta saggezza interiore, e quanto abbia riconosciuto interiormente chi sono!

Se non riesci a raggiungermi ad un'altezza molto grande, raggiungimi almeno ad un'altezza inferiore. In questo mondo la gente riesce ad apprezzare la forza fisica o quella vitale o quella mentale, le quali sono ad un livello piú basso, chi è che apprezza invece la forza psichica? La forza psichica è "forza dell'unità". Se usi il tuo potere psichico, interiormente puoi andare in Africa, e stabilire la tua unità con milioni di persone, con la forza psichica puoi andare fin sulla vetta piú alta dell'Himalaya, e da lí puoi mandare ovunque la tua buona volontà. Swami Vivekananda disse che l'intero mondo interiore risuonerà del suono di tale volontà psichica, ma chi crederà a queste cose? Diranno che sono tutte illusioni mentali.

Se le persone non sono pronte per studiare il corso di studio piú avanzato, possono studiare allora qualcosa di molto facile, possono procedere passo dopo passo, se hanno fede nel fatto che io possa fare una certa cosa, cercheranno di credere nelle altre mie capacità: vedranno cosí il mio dinamismo e il mio entusiasmo, e forse potrebbero partecipare alla nostra Peace Run o ad altre nostre attività. Molte persone che hanno apprezzato i miei sollevamenti, non hanno percepito che io sono anche un Maestro spirituale.

Se le persone hanno fede, ad un certo punto possono fare un ulteriore passo avanti, chiedendo: "Ha forse dell'altro da offrire?" Se vai in un negozio e ti piace qualcosa, chiedi al negoziante: "Hai qualcos'altro?" Ma se non ti piace niente, con quel posto hai chiuso. Non ci andrai una seconda volta, no!

Sri Ramakrishna disse una volta che se non hai del potere, perché mai qualcuno dovrebbe fare come dici? Ma questo potere non è quello della distruzione, è quello dell'unità. Se gli altri non vedono o non sentono il tuo potere interiore, devi mostrare una manifestazione di quel potere. Quando Swami Vivekananda andò a Chicago, fece uso del potere-di-unione del suo cuore. Nel momento in cui disse: "Mie sorelle e miei fratelli" [le parole con cui aprí il suo celebre discorso al "Parliament of the World's Religions" del 1893], immediatamente le sue parole entrarono nel vitale dinamico dell'umanità e cosí divenne immortale. Questo fu il suo potere. Il potere è come un coltello: come dico sempre, con un coltello puoi distruggere te stesso e gli altri, o puoi tagliare dei frutti e condividerli con gli altri.

Grazie al potere che uso durante i miei sollevamenti, le persone dicono cose molto belle su di me. Se le persone hanno fede in un aspetto della mia vita, cercheranno di aver fede in un altro aspetto, e poi in un altro ancora. Gradualmente, arriveranno a dire: "In quest'altro aspetto ha ancor piú da offrire al mondo!" Poi entreranno nel mio cuore e nella mia anima. Non c'è paragone tra il mondo esteriore e quello interiore. Nel mondo esteriore sollevo 300 pounds [136 kg], ma nel mondo interiore "300 pounds" sono un gioco. È come una goccia, a paragone di cosa posso sollevare nel mondo interiore. Nel mondo interiore si possono mettere insieme alcuni oceani! Io ho tale capacità. Ancora una volta, le persone diranno che mi sto vantando, perché nel mondo esteriore un goccia è abbastanza per sopraffarmi!

Il mio sollevamento pesi è un'opportunità che il Supremo ha dato a me e ai miei discepoli. Io prego tutti i miei discepoli di usare questa opportunità per portarmi fino ai piú remoti angoli del mondo. Piú mi condividete con il mondo, piú mi otterrete. Quando guardate il Sole del mattino lo dite agli altri perché anche loro lo apprezzino, ogni volta che chiamate qualcuno per mostrargli il Sole, immediatamente il Sole accresce la bellezza e la divinità del vostro stesso cuore. Quando si condividono le buone qualità con gli altri, quando si condivide la divinità con gli altri, si accrescono le stesse proprie capacità.

Possiamo iniziare il nostro viaggio al mattino presto, ma cosa accade alle sei, alle sette o alle otto? Dormono quasi tutti. Se riusciamo ad alzarci presto al mattino, quante cose potremo fare con la Grazia di Dio! Questa mattina all'1:30 ho chiamato mia sorella in India, poi ho meditato un po', alle 3:15 ho iniziato a fare i miei esercizi, mentre li faccio, penso a Dio, al mio Adorato Supremo, ogni giorno dedico diverse ore agli esercizi sul piano fisico, poi compongo dei canti, faccio diverse cose sul piano mentale, ed anche faccio diverse cose sul piano spirituale. Inizio al mattino presto.

Ogni mattina, fai una promessa solenne a te stesso: diventare una persona migliore rispetto a ieri. Se sei una persona positiva, diventa migliore, ogni giorno fai la promessa: "Oggi sarò una persona migliore", quando giunge domani, dici nuovamente: "Oggi diventerò una persona migliore."

Di nuovo, dico che il fisico è della massima importanza. C'è una vecchia teoria indiana: "Non pensare al corpo: lascia che esso si prenda cura di se stesso, pensa solo all'anima e al cuore, il corpo puoi lasciarlo a se stesso", ma io voglio dirvi che se non prestiamo attenzione al tempio, come potremo mantenere l'altare in buone condizioni? Se non c'è il tempio, il vento non spazzerà forse via l'altare? Dobbiamo mantenere in buona salute il corpo fisico. Non sto dicendo di diventare un altro Muhammad Ali, no! Ma la buona condizione fisica è della massima importanza, ed essa include avere entusiasmo, premura, dinamismo, e vigilanza. Puoi camminare, puoi fare jogging, puoi correre, ma dov'è il tuo entusiasmo, dov'è il tuo dinamismo, dov'è la tua prontezza a ricevere la luce?

Per tornare alla tua domanda, come dico sempre, se non riesci ad apprezzare un certo fiore di un giardino, ce ne sono molti altri. Se apprezzi un certo fiore, stai ricevendo qualcosa, qualcosa è meglio di niente! Se le persone non ricevono luce spirituale da me, almeno possono provare a ricevere dell'entusiasmo dalla mia attività fisica.

Tutti noi cerchiamo di essere felici. Se siamo felici, non litigheremo, non combatteremo. Qui io sollevo dei pesi, non combatto con nessuno, sto facendo qualcosa che dà gioia a me, e voi state vedendo qualcosa che dà gioia a voi. Cosicché, se io riesco a dare gioia a voi qui sul piano fisico, e se voi riuscite ad ottenerne, stiamo facendo qualcosa di veramente eccellente.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 09, Agni Press, 1999
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