Sri Chinmoy risponde, parte 36

Parte I

SCA 1202-1205.-it Queste domande furono poste a Davao, Filippine, il 12 Gennaio 1993.

Domanda: Se tu avessi saputo come sarebbero andate le cose, mi avresti accettato lo stesso come discepolo?

Sri Chinmoy: Ti avrei accettato anche se tu fossi stato infinitamente peggiore. Anche se tu diventassi infinitamente peggiore, ti terrei lo stesso, sarebbe solo una mia sfortuna. Non importa dove tu andrai, io sarò con te... ma se tu sei gentile con me come io lo sono con te, allora ogni giorno, ogni ora, ed ogni minuto, cercherai di condurre una vita migliore.

Devi conoscere il valore del mio sorriso ed il valore della mia tristezza. Se dai valore alla mia tristezza, ti asterrai dal fare molte cose non-divine. Diminuiresti le cose che fai che mi rendono triste. E se dai valore alla mia felicità, aumenterai le cose buone che fai. Dirai: "Questa cosa rende felice il mio Guru: lo farò dieci volte, venti volte, cinquanta volte."

Se i discepoli possono diminuire la mia tristezza sarò loro molto grato, e se possono aumentare la mia felicità sarò loro molto grato.

Ancora, devi sapere che c'è uno stadio nella vita interiore che è molto al di là della felicità e infelicità esteriori. Nella mia vita interiore, tristezza e felicità non mi toccano. Io sono molto, molto al di là di queste cose. Non importa quanto tu mi renda arrabbiato o felice, io rimarrò assolutamente tranquillo e calmo. Il profondo autocontrollo infinito [infinite poise] è la qualità più importante della mia anima. Voi tutti avete molte qualità divine. Anch'io le ho; ma nel mondo interiore, la mia assolutamente migliore qualità è il mio profondo autocontrollo interiore, ed esso sorpassa di molto ogni felicità esteriore. Qualsiasi cosa facciate, il profondo autocontrollo interiore della mia anima rimarrà infinito, eterno ed immortale.

Poiché sono sulla Terra in una forma esteriore, desidero che tu e tutti i discepoli diate valore costantemente, sia alla mia felicità che alla mia infelicità. Come potete dar loro valore? Farete le cose che mi rendono felice, e non farete le cose che mi rendono infelice. Se servite il Supremo in me in questo modo, io sarò molto orgoglioso di voi; ma se non date valore alla felicità del vostro Guru e alla Gioia della vostra stessa anima, allora cosa posso fare?

Io non dipendo da nessuno per il mio progresso interiore. Il mio progresso interiore è qualcosa tra me e Dio, dipende solo dalla mia inseparabile unità con la Sua Volontà; ma per il mio successo esteriore e progresso esteriore, dipendo da ciascuno di voi, perché vi ho accettati come miei, assolutamente miei. Se il mio dito mignolo mi fa male, io non posso fare nulla. Ugualmente, se uno dei miei discepoli mi sta creando dolore, anche questo mi frena, ed il mio progresso esteriore diventa alquanto lento.

Ci sono alcuni discepoli che sono contenti solo quando sono infelici. Solo quando sono infelici sentono di aver compiuto qualcosa. Ci sono molti discepoli che non apprezzano il momento in cui, al mattino, le loro menti sono vuote, libere e molto leggere. Sentono che se riescono a rimuginare al mattino presto, se riescono a lamentarsi e ad esitare, ed a porre sulle proprie spalle dei pesanti fardelli e carichi, allora hanno veramente realizzato qualcosa. Le loro anime e la loro esistenza interiore non vogliono questi fardelli, ma la loro esistenza esteriore sente che se non arriva qualche forza sconveniente, negativa, o malsana, la loro vita esteriore non ha alcun valore. La maggior parte dei discepoli agisce in questo modo di tanto in tanto, ma ci sono alcuni sciagurati discepoli che lo fanno regolarmente.

Coloro che coltivano la sofferenza stanno certamente ritardando il mio progresso esteriore, che dipende dalla felicità, dalla buona volontà, e dall'unità di ciascuno dei miei discepoli. Ho bisogno del vostro aiuto per il mio progresso esteriore. Allo stesso tempo voi avete bisogno del mio aiuto per il vostro progresso interiore, perché io gioco il ruolo del ponte tra voi ed il Supremo. Così, lavoriamo assieme, assieme.

Domanda: Oggi sento la presenza della mia famiglia, anche se essi non sono qui fisicamente. È una mia immaginazione, o mi stanno benedicendo nel giorno del mio compleanno?

Sri Chinmoy: Assolutamente, stai ricevendo la benevolenza e le benedizioni della tua famiglia. Anche se tuo fratello non sta pensando a te esteriormente in questo momento, la sua anima sa che oggi è il giorno della tua anima. La sua anima, l'anima di tua madre, l'anima di tuo padre e la tua anima, scelsero di essere assieme in una particolare famiglia. Così, nel mondo dell'anima, le anime dei tuoi cari ti stanno esprimendo la loro felicità, affetto e benevolenza, nel giorno del tuo compleanno. Esse stanno anche rinnovando la loro mutua promessa come famiglia, di diventare buoni cittadini del mondo e fare il lavoro di Dio. In questo momento puoi non essere in grado di vedere i tuoi cari: ma puoi sentire la loro presenza interiore dentro al tuo cuore. Esattamente allo stesso modo, se tu non vedi Dio, non preoccuparti: puoi sentire la Sua Presenza dentro al tuo cuore facendo tesoro dei buoni pensieri e buoni sentimenti, che sono parte integrante della Realtà di Dio. E se puoi sentire la Presenza di Dio dentro di te, allora puoi plasmare e modellare la tua vita in uno strumento di Dio più ricettivo e perfetto.

Ora ti benedico per il tuo compleanno, raccontandoti qualcosa:

Se ti faccio un sorriso o dico qualcosa di bello su di te, che intendo sinceramente, allora senti che hai conquistato il mondo intero! In quel momento non cammini sulla Terra, ti spuntano due ali e voli in Paradiso... Allora entrano in te immediatamente due cose: orgoglio ed un sentimento di compiacenza. Certamente io voglio che tu sia felice, ma quando sei felice in questo modo, inviti la vita di piacere e la vita di orgoglio dentro di te. Purtroppo hai invitato due ospiti sbagliati, e questi ospiti sbagliati sono come veri ladri. Essi ti deruberanno di ogni cosa buona che è dentro di te. Lo fanno segretamente, segretamente, segretamente... Vanno in una stanza non custodita e portano via tutto!

Cosicché, quando dico qualcosa di positivo su di te, devi averne cura e conservarlo. Devi tenerlo al sicuro, puro ed intatto. Almeno, tu non dici al mondo intero ciò che ho detto; ma allo stesso tempo non gli dai valore in modo divino, o non lo usi correttamente. Non utilizzi il mio apprezzamento, il mio incoraggiamento, la mia gioia ed il mio orgoglio in te, per fare progresso.

Se dico cose belle su di te perché hai fatto qualcosa di buono, dovresti dire immediatamente: "Farò di nuovo tante volte quella stessa cosa, o qualcos'altro che sia positivo [good] per il mio Guru"... Ma questo non succede: una volta che ti ho apprezzato, inviti due ospiti ad entrare in te: letargia (o piacere) ed orgoglio. Allora immediatamente il tuo progresso si ferma, e ti ci vogliono mesi e mesi per tornare nella giusta carreggiata.

Domanda: Quale preferisci: l'umorismo o i pettegolezzi [humour or rumour]?

Sri Chinmoy: Alcune persone apprezzano l'umorismo più dei pettegolezzi, mentre altri apprezzano i pettegolezzi più dell'umorismo. Io sono tra quelli a cui piace l'umorismo. Se ti identifichi con l'umorismo, non perdi nulla. È come osservare un bambino che danza nel parco giochi o che gioca in un giardino: sta solo saltando di qua e di là. È completamente innocente... ma nei pettegolezzi c'è tanto veleno! Quando apprezzi i pettegolezzi, la maggior parte delle volte ti identifichi con le qualità negative e distruttive degli esseri umani. Qualche volta trattieni il veleno per alcuni giorni o alcune settimane e poi lo racconti agli altri, ma ogni volta che svuoti te stesso raccontandolo ad altri, assumi più veleno. Ecco perché dico sempre che una delle cose che più spinge giù i cercatori, è quando essi hanno grandissime orecchie ed un grandissimo naso, cioè quando coscientemente apprezzano i pettegolezzi!

Domanda: Perché dobbiamo 'perdonare e dimenticare'? Il perdono in sé non basta?

Sri Chinmoy: Se realmente perdono qualcuno, per quale motivo devo consentire che mi torni in mente quello che fece, distruggendo la mia Gioia interiore? Se lo consento, significa che il mio perdono non era durevole; era solo in attesa che l'individuo facesse di nuovo lo stesso errore: cosicché, dopo alcuni giorni, quando quella persona avrà fatto lo stesso errore, sarà alla mia mercé. La nostra vita umana è così furba in questo! Se non dimentichiamo, il perdono non è perdono. Se perdoniamo qualcuno, allora dobbiamo assolutamente cancellare l'incidente dalla lavagna del nostro cuore, come se non fosse mai esistito.

Parte II

Domanda: Quando dipingi, dici spesso che stai seguendo una striscia di Luce. Quando componi i canti, anche vedi e segui qualcosa?2

Sri Chinmoy: Sì, quando compongo in modo spontaneo, vedo fiamme nel mio cuore... quando compongo in modo spontaneo, ne sono contento. Ad alcune persone questo non piace: pensano che sia tanto meglio, quanto più io mi eserciti all'armonium. Quando uso l'armonium, la maggior parte delle volte vedo le fiamme non dentro di me, ma davanti a me; ma quando canto spontaneamente, in quel momento vedo le fiamme chiaramente dentro il mio cuore. Pochi veloci secondi prima che io inizi, o non appena ho iniziato, vedo almeno una fiamma. A volte vedo due, tre o quattro fiamme. Non appena smetto di cantare ed il canto termina, non vedo più alcuna fiamma per quel canto particolare, si estinguono tutte le fiamme. Poi, quando canto una nuova canzone, in quel momento vedo salire nuove fiamme crescenti.

Quando creo la melodia [tune] sull'armonium, a volte ricevo ispirazione... ma a volte non c'è alcuna ispirazione; è una lotta, perché la macchina distrugge la mia spontaneità. Odo una melodia ma, povero me, non riesco a riprodurla con l'armonium! Poi, quando cerco di trovare una melodia migliore, invece di riceverne una migliore qualche volta rovino l'originale. Ancora, a volte rifiutando una particolare melodia, ne ricevo una migliore.


SCA 1206.-it Questa domanda fu fatta da T. il 25 Novembre 1976.

Parte III

Possano queste fiamme illuminarvi ed immortalarvi nel Cuore del nostro Adorato Supremo3

Ricorderò questo giorno, non solo finché vivrò sulla Terra, ma anche quando sarò sull'altra sponda del fiume della vita. Offro il mio Amore senza precedenti a tutti quelli che hanno più di cento libri. A quelli che hanno più di duecento libri, offro il mio Orgoglio senza precedenti. Ed a quelli che hanno trecento libri, offro il mio Amore, il mio Orgoglio, e la mia Gratitudine senza precedenti.

Ogni libro ha innumerevoli parole e ciascuno di voi ha mostrato più di cento libri. Ciò significa l'Infinito moltiplicato per l'Infinito. Questo Infinito moltiplicato per l'Infinito non è null'altro che i vostri fiori-di-aspirazione che state offrendo al Supremo: e per questo il cercatore in me è tutto Gratitudine per voi.

Posso contare pochissimi giorni sulla Terra in cui io sia stato veramente felice; ma oggi il mio nome è felicità. Felicità, perché i miei cari figlioli hanno dimostrato la loro amorevole premura, la loro amorevole unità con la mia creazione, con la mia creatività, che io vorrei che affermassero come propria, con la massima sincerità. Ciascun libro è la più potente fiamma-di-aspirazione. Possano queste fiamme illuminarvi ed immortalarvi nel Cuore del nostro Adorato Supremo.

Quando completeremo quattrocento libri, avremo un'altra celebrazione e mostreremo la nostra unità con la somma totale... tutto questo non è un [futile] gioco fanciullesco, è invece qualcosa che può essere apprezzata ed amata dal Divino in noi, dal Reale in noi. Ogni altra cosa è senza significato e inutile.

Miei cari figlioli, mi avete realmente compiaciuto nel mio modo preferito. Perdonatemi se dico "nel mio modo preferito" [in my own way]. Ciò che desideravo dire, ciò che volevo dire, è che voi avete compiaciuto il Supremo in me, il Reale in me, nel Suo Modo preferito: e per questo offro il mio cuore di infinita Gratitudine ad ognuno di voi. Per favore sentite che ciascun libro è il mio respiro-di-vita pieno d'Amore, e questo respiro-di-vita pieno d'Amore è tutto vostro, per la vostra aspirazione, per la vostra Realizzazione, per la vostra Rivelazione, per la vostra Manifestazione di quello che siete. Voi siete il Dio non-manifestato.


SCA 1207.-it Sri Chinmoy fece le seguenti osservazioni il 20 Febbraio 1977, alla fine di un evento celebrativo per il completamento di 300 suoi libri. Tutti i discepoli portarono le loro collezioni di libri di Sri Chinmoy alla funzione, e li esposero.

Parte IV

Lo spirito universale di Goethe4

Goethe non fu solo un grande poeta ma anche una figura universale. Egli ha dato contributi all'umanità in molti campi della vita: scienza, arte, ed ogni genere di cultura. La sua contribuzione al mondo si manifestò in molti aspetti, non in un solo aspetto. Fu non solo per la Germania ma per l'intero mondo. Lo spirito universale di Goethe benedice tutti quelli che aspirano per un mondo 'uno'.

SCA 1208.-it On 22 March 1984, Il 22 Marzo 1984, Sri Chinmoy visitò il Goethe Museum a Francoforte, dove porse omaggio all'anima del più grande poeta della Germania.

Parte V

Domanda: Per quanto ho capito, la meta della vita spirituale è essere conscio del proprio Maestro in ogni momento. Come posso avvicinarmi a questo obiettivo?5

Sri Chinmoy: Il mondo interiore ed il mondo esteriore, il corpo fisico e lo spirito, devono essere visti assieme: questo è il modo migliore; ma se, per qualche ragione, non sei in grado di apprezzare il Maestro nel fisico, allora apprezzalo nell'aspetto spirituale. E vice versa, se non sei in grado di apprezzarlo spiritualmente, allora apprezzalo nel fisico.

Lascia che ti dia un esempio. Qui c'è il mio corpo fisico. Se in questo momento non riesci ad apprezzarmi perché sto parlando con i discepoli e così via, se non riesci ad immaginare la mia parte più elevata, se non riesci a sentire la mia parte più elevata, allora entra immediatamente nello spirituale. Cerca immediatamente di vedermi nelle profondità del tuo cuore. Chiudi gli occhi se vuoi; entra nel tuo cuore ed il tuo cuore ti identificherà con me sul piano fisico per vedere il mio 'più alto'; oppure il tuo cuore ti porterà al mio più alto, dove io sono tutt'uno col mio Adorato Supremo.

Quando voglio vedere la divinità nel fisico di un discepolo, nel giorno del suo compleanno o in qualche altro giorno, immediatamente vado al di là del fisico di quel discepolo. Entro nello spirituale. Lì vedo l'anima della persona.

Supponi che tu stia avendo un'esperienza molto elevata, che tu stia sperimentando un'immensa Gioia o una vasta estensione di Luce. Devi sapere chi è il proprietario questa infinita Gioia e Delizia. Qualcuno dev'esserne il proprietario. Se c'è una casa, essa avrà un proprietario. Costui può non essere nella casa, ma essa è una sua proprietà. Allo stesso modo, quando hai l'esperienza di qualcosa di molto profondo, molto alto, molto sublime, puoi dire: "Questa non è una mia proprietà, lungi da ciò; non posso dire che sia mia." Poi se puoi pensare immediatamente che io sono la sorgente della Luce o Pace o Silenzio di cui stai avendo esperienza, sarai in grado di identificarti con me sul piano fisico, qualunque cosa io stia facendo.

Così se tu non riesci ad identificarti con me mentre sto giocando a tennis o chiacchierando con i discepoli, se non riesci a sentire il mio 'più alto' in quel momento, allora vai dentro al tuo cuore e cerca di identificarti con me in un altro mondo, un mondo più elevato. Questo incrementerà la tua devozione e ti darà massima soddisfazione.

Inoltre, se tu sei in quel mondo elevato, devi sapere che dove c'è una proprietà, c'è sempre un proprietario. Quindi qualunque Luce o Delizia tu stia sperimentando, cerca di sentire: "Il mio Guru mi sta dando questa esperienza" che è assolutamente vero. Guarda la goccia e senti che quando questa è moltiplicata, diviene l'oceano; oppure cerca di vedere l'oceano, così da sentire che il corpo è come una goccia. Se vuoi vedere la quintessenza di quell'oceano, ebbene io la contengo. Se vuoi vedere il più grande del più grande, in una forma molto piccola, ecco la risposta: il corpo.

Puoi scegliere uno di questi modi, ma il modo migliore è vedere il mondo interiore ed il mondo esteriore assieme. Se sei nel finito, cerca di udire immediatamente il Canto dell'Infinito. Tu hai una forma fisica, canti delle melodie terrene, ma dentro le melodie terrene c'è la presenza divina delle dee e degli dei cosmici... Ma se è difficile vedere dentro al canto la presenza delle dee e degli dei cosmici, allora entra dentro le dee e gli dei cosmici e cerca di vedere che la melodia, il canto universale, sta venendo da essi.

Se riesci a vedere il mondo interiore ed il mondo esteriore assieme, allora sarai sempre felice; ma se il mondo esteriore ti sta dando dispiacere, allora entra nel mondo interiore. E se il mondo interiore non ti soddisfa pienamente, perché vedi l'oceano di Luce ma non sei in grado di divenire l'oceano di Luce, allora basta che tu dica: "Ciò significa che non sto ricevendo ciò che qualcuno possiede. Cercherò di compiacere quella persona per ricevere ciò che possiede."

Seguendo entrambi questi modi, si può soddisfare la propria promessa e manifestare la propria divinità. Dentro al finito devi udire la musica dell'Infinito. Ed ancora, dentro l'Infinito devi dire che questo Infinito dev'essere manifestato in ed attraverso il finito.

Dio vuole manifestare Se Stesso qui su questo piccolo pianeta Terra. Ci sono altri pianeti, ma Lui non vuole manifestarsi lì, lì sta facendo altre cose. Lui dipende, si affida, a questo pianeta. Vuole manifestare la Sua Visione Trascendentale qui su questo piccolo, minuscolo pianeta Terra.


SCA 1209.-it Questa domanda fu posta il 16 Settembre 1989.

Parte VI

Hai perso il tuo più caro figlio6

Recentemente hai perso il tuo adorato figlio. Anch'io ho perso la mia carissima sorella due mesi fa, e l'anno scorso persi il mio amato fratello. Quindi tu ed io siamo sulla stessa barca.

Dobbiamo conoscere la nostra capacità e la Capacità di Dio. Siccome Lui è Infinito in ogni cosa, anche il Suo Amore per noi è infinito. Noi amiamo i nostri cari in funzione della nostra limitata capacità, ma Dio ama i nostri cari con il Suo infinito Amore. Dio ti fece un dono [gave you a piece of candy], nella forma di un figlio molto promettente. Tu ne fosti estremamente felice. Come Egli dà i Suoi doni, così ha anche il diritto di toglierceli. Se Lui ci porta via qualcosa dopo che ce l'ha dato, non è perché sia dispiaciuto con noi affatto, ma perché vuol darci qualcosa di più bello, più prezioso, e più significativo.

Dio ci sta preparando ad allargare i nostri cuori per identificarci con le sofferenze degli altri, le sofferenze del mondo. Altrimenti, è tutto teorico. Quando udiamo che qualcuno è morto, la nostra mente ne è scioccata... il nostro cuore può soffrire in una certa misura, o anche in grande misura, ma il nostro cuore non nuota nel mare di lacrime. Il nostro cuore non sanguina... Ma quando abbiamo esperienze personali, quando diventiamo vittime di esperienze che ci spezzano il cuore, il nostro cuore si espande in modo inimmaginabile, consciamente o inconsciamente.

Dobbiamo sapere a chi appartiene in realtà nostro figlio. Abbiamo portato il bambino su questo pianeta Terra. Naturalmente possiamo dire che il bambino è nostro. Poi... chi potrà dire lo stesso di noi? Chi potrà dichiarare di essere il proprietario dei nostri antenati? Solo una Persona può affermare giustamente e giustificatamente che i nostri antenati, i nostri padri ed i nostri figli sono Suoi, e quella Persona è Dio Stesso.

Colui che è il vero Proprietario può avere la sua proprietà indietro in qualunque momento lo voglia. Il Proprietario può assumermi, ed Egli ha assunto anche molti altri lavoranti. Supponiamo che il proprietario di una banca abbia designato qualcuno come direttore, ed il direttore vede che tra i collaboratori ce n'è uno molto promettente. Se il proprietario vuole che quel collaboratore promettente vada in un'altra filiale della banca, chi può impedirglielo? Nessuno. Il direttore della banca può pensare che sia un'enorme perdita... ma non è una perdita per il proprietario. Il proprietario aveva bisogno che quel particolare dipendente lavorasse da qualche altra parte. Ora, il direttore si sente estremamente triste di aver perduto un collaboratore molto importante, ma dobbiamo arrenderci volenti o nolenti al Proprietario. E se ci arrendiamo con Gioia, allora il Proprietario sarà molto compiaciuto di noi, e ci trasformerà nel Suo strumento scelto, per la Sua Manifestazione sulla Terra.

Il corpo di tuo figlio non è più con noi, ma lo spirito è qui, lì, ovunque. Se entriamo nella vita spirituale, vediamo che Dio ama ogni essere umano infinitamente più di quanto noi possiamo mai farlo. Ed anzi, Lui li ama infinitamente più di quanto possiamo mai immaginare. Ora, tu come padre di tuo figlio, e tua moglie come madre di suo figlio, avete immenso amore per lui... ma intanto, chi ha dato ad entrambi questo amore? Dobbiamo sentire che il vero Proprietario ha preso indietro la Sua proprietà, per usare la Sua proprietà in un modo infinitamente migliore.

Sappiamo tutti che chi ama moltissimo una persona, merita giustamente quella persona. Dio senza dubbio ama il tuo caro figlio infinitamente più di quanto voi due lo possiate mai amare; ma togliendoci i nostri cari, Dio in un qualche modo ci sta aiutando a diventare non solo impersonali, ma anche universali.

Trent'anni fa andai dal mio dentista. Mi disse: "Ghose, ho un cliente che mi è molto caro. Ieri ha perso suo fratello. Lui e suo fratello erano estremamente uniti tra loro, non potevano stare separati neanche per un'ora... quindi volevo consolarlo... Con mia grande sorpresa, mi ha illuminato! Mi ha detto: 'Vero, mio fratello ed io eravamo quasi inseparabili, ma so che c'è Qualcuno che ama mio fratello infinitamente più di quanto faccia io. E so anche che Egli ha preso mio fratello con Sé, e nessun altro potrebbe osare farlo. Colui che ama mio fratello infinitamente più di quanto faccia io, non renderà mio fratello felice, più felice, massimamente felice? ed al sicuro, più al sicuro, massimamente sicuro? Lo farà certamente. Mio fratello sicuramente sarà felice, perché Qualcuno lo ama infinitamente più di quanto faccia io. Perciò, è andato da Lui; perciò ora io non ho il cuore spezzato. Anche la mia vita finirà all'Ora scelta da Dio. Sarò felice nella Felicità di Dio!'" Così il dentista fu illuminato ed anch'io fui illuminato lì in quel momento.

Tu sei un Reverendo. Hai perso un figlio, ma hai moltissimi seguaci ed ammiratori. Dio vuole che tu abbia tutti loro come tuoi figli. In realtà Dio ti sta dicendo: "Te ne sto portando via uno solo, ma in cambio ti sto dando molti, molti, molti più figli. Per favore assumiti la responsabilità per tutti i Miei figli che incontri sulla Terra che vengono ai tuoi sermoni."

Ora desidero dirti, Reverendo, come tu e tua moglie possiate consolarvi e anche ricevere Gioia interiore dalla vostra perdita esteriore. Per favore tenete attorno a voi più fotografie che potete del vostro adorato figlio in momenti diversi della sua vita. Scrivete i vostri più dolci ricordi del vostro adorato figlio. Poi, di tanto in tanto, leggete quei ricordi e diventate la dolcezza, bellezza, realtà, e divinità della vita di vostro figlio. Mentre state cercando di crescere nei ricordi, sentite che vostro figlio non solo è con voi ed in voi, ma per voi.

Ci sono due modi in cui potete entrare in comunione con vostro figlio nel mondo interiore: con il pianto [cry] del cuore ed i sorrisi dell'anima. Attraverso le preghiere, sviluppiamo il pianto del cuore. Attraverso le meditazioni, sviluppiamo i sorrisi dell'anima. Ciascuno dei due modi può essere applicato per entrare in comunione con il vostro adorato figlio, o per trarre gioia dal solo pensare a lui. Un modo è piangere ed unire a voi [bind] il vostro adorato figlio. L'altro modo è sorridere e sentire che lui sta semplicemente facendo un nuovo viaggio. È come un figlio che va all'università. È stato allevato in un villaggio. Ora è andato in una città lontana per fare un corso superiore. La madre può piangere perché non vedrà il proprio figlio come prima; ancora, il padre può essere contento che suo figlio sta andando molto lontano: diverrà un grande studioso, e la famiglia sarà da lui glorificata.

Perciò, dovremmo sentire che il nostro caro ci ha lasciati esteriormente per eseguire una missione speciale in un altro luogo. Allora, se siamo saggi, se siamo nella nostra anima, gli diremo: "Vai avanti! Stai preparando la strada. Quando ti abbiamo portato giù dal Paradiso su questa Terra, abbiamo preparato la strada per te... Ora tu stai preparando la strada per noi, perché dalla Terra possiamo entrare in Paradiso."

Quando portiamo nel mondo i nostri cari, prepariamo loro la strada. Quando i nostri cari ci lasciano, dovremmo sentire che essi ci stanno precedendo per preparare la strada per noi, e mostrarci che possiamo diventare veri membri della famiglia universale, invece di restare membri di una singola famiglia.

Prima i genitori mostrano la strada al bambino. Poi i figli possono mostrare la strada ai genitori. In quel momento i genitori non si sentono infelici. Dicono a se stessi: "Gli abbiamo dato ciò che avevamo e ciò che siamo. Ora lui ci sta dando ciò che ha e ciò che è."

La vita e la morte sono come due stanze. Andare dalla vita alla morte è come andare da una stanza ad un'altra. La vita è il nostro soggiorno e la morte è la nostra camera da letto. Nel soggiorno dobbiamo lavorare ed essere attivi e farci vedere. Nella camera da letto riposiamo, dormiamo. Lì non dobbiamo mostrare la nostra esistenza a nessuno, siamo solo per noi stessi.

La Vita è la Strada dell'Eternità. Ciascun essere umano è un viaggiatore sulla Strada dell'Eternità. La morte è una serie di fermate, prima che il viaggiatore raggiunga la Spiaggia dell'Immortalità.


SCA 1210.-it Lettera ad un caro amico per la morte di suo figlio in un'incidente d'auto, inviata da Sri Chinmoy il 3 Agosto 1999.

Parte VII

SCA 1211-1217.-it Nei primi tempi in cui Sri Chinmoy era in America, rispose ad alcune lettere scrittegli da suoi discepoli. La seguente raccolta di 7 lettere fu originariamente pubblicata in un libretto intitolato My Letters (le mie lettere) che fu letto al 'New York Aum Centre'.

Distrazione

Cara Susan:

La disperazione tormenta il tuo cuore, la tristezza affligge la tua mente, e tua madre ti sgrida aspramente perché sei molto distratta. Hai anche paura che io possa averti in antipatia per la tua distrazione. Per dirti l'onesta verità, sia la mia simpatia per te che il mio dispiacere di te, non dipendono dal tuo essere distratta. Io ti apprezzo semplicemente perché sei una figlia di Dio. Ti apprezzo precisamente perché mediti.

Dici di essere distratta anche durante la meditazione e sei molto dispiaciuta per questo. Sei sicura di non poter mai avere successo o eccellere nella tua vita, specialmente nell'ambito della spiritualità...

Ora voglio raccontarti un segreto, un assoluto segreto. Alcuni dei miei amici Indiani più intimi erano soliti chiamarmi 'eroe distratto'. Mi davano gioia le loro critiche affettuose e le loro sagge valutazioni! A questo riguardo, sappi che persino oggi, credo proprio oggi stesso, sono arrivato in cima alla lista dei campioni di distrazione. Sì, proprio così! Ciò che ho fatto è comporre il numero del mio stesso telefono, non una ma due volte, mentre stavo cercando di dire un messaggio importante a una mia discepola molto molto vicina. Sai chi è? Alcun'altra che il pronome di seconda persona!

Vedi inoltre che c'è un genere di distrazione di cui tu potresti non essere consapevole. Questo tipo di distrazione è piuttosto inusuale e soprannaturale. Ci sono stati, ed ancora ci sono, grandi Maestri spirituali che si dimenticavano anche i loro stessi nomi, per non parlare dei nomi degli altri, quando uscivano da trance molto potenti. Ci voleva loro un po' di tempo per entrare nella coscienza terrena e cominciare ad operare come un uomo normale; ma questo loro agire, divinamente strano, non dispiace a nessuno, nessuno si prende gioco di loro. Al contrario, le persone li apprezzano, li adorano, non importa quello che dicono, fanno, o diventano.

Quando una persona ordinaria è distratta, la gente non l'apprezza. Inutile a dirsi, in un attimo diventa oggetto di ridicolo, se non di odio; ma questi grandissimi personaggi spirituali, anche quando sono totalmente distratti, sono amati ed adorati non solo dai loro discepoli vicini ma anche dalle persone che non aspirano che non hanno niente a che fare con la spiritualità e la vita interiore. Essi amano ed adorano i Maestri spirituali perché sentono che questi Maestri hanno dato a Dio senza riserve quello che hanno e quello che sono. Sentono che questi Maestri sono diventati ebbri di Dio, ed infine che hanno Realizzato Dio e nuotano nel Mare dell'Infinita Coscienza di Dio.

Questo non significa che la distrazione sia una specie di virtù. No, per nulla. Allo stesso tempo, la distrazione non è né un crimine fatale né un peccato vitale; né inevitabile. È un mero disturbo che può essere facilmente curato dall'Amore e dalla Compassione di Dio. E Dio ha l'Amore e la Compassione necessari, anzi, infinitamente di più di quanto sia necessario, per te e per me. Preghiamo per il Suo Amore e la Sua Compassione. Avremo successo!

Tu vuoi avere successo nella vita... Facci caso, e ricorderai che molti eminenti scienziati, poeti, e filosofi, ed anche uomini di enorme successo in vari campi della vita erano, se mi è consentito dire, ottimi esponenti della distrazione.

Ora, molto spesso quello che tu ed io chiamiamo 'distrazione' nelle nostre vite, altri la chiamano 'negligenza'. E secondo loro, questa negligenza è non solo deplorevole ma anche imperdonabile. Come potremo veramente ed efficacemente liberarci da questi due ladri?

Per liberarci dalle insidie della distrazione, abbiamo bisogno di sentire la necessità spontanea dei nostri costanti raggiungimento ed appagamento. Allo stesso modo, per liberarci dalle insidie della negligenza, dobbiamo essere assolutamente consapevoli del fatto che l'intero mondo non solo chiede, ma ha bisogno e merita la nostra espressa e profonda sollecitudine per il proprio sviluppo e successo.

Yours,

Il tuo amico, con tutto il cuore,

Chinmoy

18 Novembre 1968

Rabbia

Cara Ethel:

La tua intera lettera parlava della rabbia. Sei sicura che la tua rabbia sia la più tremenda... Ti contraddico con un potente "No!" Ho studiato la tua natura. Desidero dire che la tua paura, specialmente la paura di Dio, è delle più tremende. Dici di aver finalmente scoperto che il tuo peggior nemico è la rabbia... La rabbia non è il tuo peggior nemico. Il dubbio, indubbiamente il dubbio, il dubbio-di-sé [self-doubt], è di gran lunga il tuo superlativo nemico. Comunque non sto dicendo che dubbio e paura abbiano causato la tua rabbia; dico solo che devi porre più attenzione al dubbio e alla paura.

Volevi sapere se le persone spirituali possono vivere la rabbia. Ti dico, non solo le persone spirituali ma persino i grandi Maestri spirituali possono avere rabbia. Alcuni hanno Realizzato Dio, ma devono ancora conquistare la loro natura inferiore. Finché non hanno conquistato la natura inferiore, la rabbia può tormentarli e li tormenta, nella loro vita esteriore.

Inoltre, ti devo dire che è estremamente difficile per gli altri sapere se la rabbia di un Maestro spirituale sia genuina o se sia solo una finzione. A volte un Maestro sente che esprimendo una rabbia tempestosa ai suoi discepoli, che considera i suoi più cari, può distruggere la loro notte-ignoranza più velocemente che non usando altri mezzi. Vero, a volte può esprimere una rabbia animale. È ugualmente vero che la sua rabbia è seguita immediatamente dal Flusso-di-Compassione. Tale Compassione è puro Nettare. Bevilo, bevilo finché vuoi! Ecco, la tua vita è cambiata! Totalmente e per sempre.

Cara Ethel, la tua ultima domanda è: come conquistare la rabbia? Ci sono molti modi per conquistare la rabbia, con successo e gloriosamente. Supponi di essere arrabbiata con tuo marito. A proposito, sono sicuro che ti diverti quando chiamo tuo marito Socrate, e te Santippe, del ventesimo secolo! Sì, qualche volta ti arrabbi, ti arrabbi terribilmente, con il mio Socrate. Quando succede, la prima cosa che devi fare è ripetere ad alta voce tre volte: "Forse ha ragione, forse ha ragione, forse ha ragione." Poi, in silenzio, ripeti tre volte: "Ha ragione, ha ragione, ha ragione." Poi dici ad alta voce: "In questo caso, io potrei aver fatto lo stesso. In questo caso, io potrei aver fatto lo stesso. In questo caso, io potrei aver fatto lo stesso." Poi, silenziosamente, dici: "In questo caso avrei fatto lo stesso. In questo caso avrei fatto lo stesso. In questo caso avrei fatto lo stesso."

A quel punto, la rabbia perderà la sua fame per te e non sarà più interessata a divorarti. Ti lascerà, andrà da qualche altra parte a bussare alla porta di qualcun altro.

Ti sei lanciata nel cammino della spiritualità, cara Santippe, hai meditato, stai facendo buoni progressi; per un po' di tempo, concentrati solo sulla Pace divina e lascia da parte tutte le altre qualità divine. Durante la tua meditazione, cerca di portare giù sublime e solida Pace dall'Alto. Il tuo nemico è la rabbia. Il nemico della rabbia è la Pace. La rabbia odia apertamente la Pace. Se invochi la Pace con tutta l'anima, allora la rabbia ti odierà senza pietà e non entrerà mai più in te, nella tua vita, consciamente o inconsciamente. Ancora una cosa: prima che tu invochi la Pace, abbandona il tuo respiro-di-vita dieci volte alla Volontà del Supremo. Non c'è alcun altro modo di diventare uno con la Volontà del Supremo, che abbandonarsi consciamente alla Volontà del Supremo. Il tuo abbandono è la tua salvaguardia. Proprio davanti al tuo abbandono c'è Dio con la Sua Onnipresenza. Con il tuo abbandono c'è l'Onniscienza di Dio. E nel tuo abbandono c'è l'Onnipotenza di Dio.

'Rabbia' [anger]: metti solo una 'd' davanti alla rabbia, e diventa 'pericolo' [danger]. Io non voglio che tu giochi con il pericolo, ma voglio che tu giochi costantemente con l'abbandono della tua anima, l'abbandono del tuo cuore, l'abbandono della tua mente, e l'abbandono del tuo corpo.

Il tuo amico cacciatore-di-rabbia,

Chinmoy

20 Dicembre 1968

Buon senso

Caro Joseph:

Alcune persone scrivono lettere quando non hanno nient'altro da fare. Tu scrivi lettere perché senti, ed anch'io certamente sento (forse più di te) che tu hai qualcosa di speciale da offrire al mondo. Io scrivo lettere perché ho paura che se non scrivo, le persone, specialmente i miei studenti, presenteranno gravi lamentele al Supremo contro di me. Seguire la corrispondenza per me è difficile come trovarmi per strada nella notte più fredda e senza cappotto!

Apprezzo profondamente le tue lettere gentili, riflessive, significative, potenti, piene di benedizioni e di anima. Robert Frost disse una volta: "Per amor di Dio, non smettete di scrivermi semplicemente perché non vi rispondo." Il mio cuore di gratitudine esprime le stesse cose a te.

Caro stimato amico, tu vuoi che io ti racconti quello che penso sul buon senso. Sei arrivato alla conclusione che il mondo è privo di buon senso. Concordo completamente con te. Tu sei certo che il mondo abbia un grande bisogno di buon senso. Concordo con te con tutto il mio cuore e tutta la mia anima. Una delle principali ragioni, se non la principale, per cui le persone mancano di buon senso è che il loro amore di sé [self-love] dura tutta la vita. Pensano che prima si sbarazzano del loro buon senso [common sense], più rapidamente saranno dotati del senso corretto [proper sense]. Quindi vogliono attaccarsi al loro amore di se stessi. Almeno io penso questo, e ne sono convinto.

La ragione principale per cui le persone mancano di buon senso è che gli piacciono le insidie dell'ignoranza, consciamente o inconsciamente. Gli piace accarezzare, ed allo stesso tempo essere accarezzati, dai legami della tentazione. Non hanno il tempo di apprezzare o di godere del mondo della vera realtà. Usano il loro tempo prezioso solo per credere alle finzioni, alle storie inventate. Sono semplicemente innamorati di sguazzare nei piaceri della vera irrealtà.

Sulla scala del senno, il buon senso è solo uno scalino sopra l'assurdo, e il super-senso è solo uno scalino sopra il buon senso. Io cerco di fare del mio meglio, con tutta la determinazione dell'anima di cui dispongo, per mantenere stabile la mia vita sullo scalino del buon senso.

Un uomo può essere insoddisfatto del mondo intero, ma è quasi sempre soddisfatto del misero buon senso che ha già. Pensa che il buon senso che ha, sia più che abbastanza. Sicuramente se qualcuno ha bisogno di buon senso, allora il suo mondo non può avere alcun senso per gli altri, né ha alcun senso in sé stesso.

Il mondo attuale ha un forte bisogno di trattamento psichiatrico. Dio è gentile: ha riempito il mondo, almeno il mondo Occidentale, di innumerevoli psichiatri. Gli psichiatri stanno disperatamente tentando di creare un po' di senno nel loro paziente: il mondo. Tu e gli amici della tua anima non lasciate nulla di intentato per illuminare e rifornire gli psichiatri di un 'senso divino', di un 'senso dell'Aldilà' che sempre-cresce, sempre-risplende e sempre-soddisfa.

Caro amico del mio cuore, hai assolutamente ragione quando dici che il mondo intero ha bisogno di un cambiamento immediato, un cambiamento in meglio naturalmente. Se il mondo lo meriti o meno è una questione del tutto diversa. Sì, il mondo ha necessità di una totale trasformazione interiore ed esteriore. Il problema è che ognuno sente di essere l'uomo più saggio sulla Terra. Mi balenano in mente proprio ora le significative parole di Napoleone, che disse: "L'unico più saggio di chiunque altro, è ognuno."

Voglio raccontarti un mio sacro segreto. Alcuni anni fa, il mio cuore bruciava di desiderio di cambiare il volto del mondo. Dio venne da me e mi disse: "Splendido, figlio Mio, splendido! Tu vuoi cambiare il mondo ed io voglio cambiare te, la tua vita umana e la tua natura terrena, totalmente!"

Per il mio dispiacere, non sono stato in grado di cambiare nemmeno uno iota della natura del mondo. Per la mia Gioia, Dio sta avendo successo nel trasformarmi – la mia natura, la mia intera vita – molto rapidamente. Di recente ho toccato i Piedi del mio Signore e l'ho pregato: "Dio, per favore liberami dalle responsabilità autoimposte. Questo mondo è Tuo e sicuramente non mio. Cambia il volto ed il destino del mondo all'Ora scelta da Te." Finalmente sono felice. Anche Dio è felice perché vede che la saggezza è spuntata sul mio capo devoto.

Nel lontano passato, circa quattromila anni fa, i Veggenti Vedici anelarono molto devotamente e disinteressatamente per un mondo migliore, un mondo di illuminazione. Ora tu stai facendo la stessa cosa. Per non parlare dei politici, anche gli amanti dell'umanità e gli insegnanti religiosi hanno a cuore lo stesso obiettivo, la stessa meta. Auguro a tutti voi il successo.

Penso che non sia inopportuno, a questo punto, dare cordialmente il benvenuto a George Bernard Shaw. Shaw ha osservato: "Ci è stato raccontato che quando Geova creò il mondo, vide che era cosa buona – cosa direbbe ora?"

Sono sicuro che l'immediata risposta di Geova sarebbe: "Il mondo, il Mio mondo, ora è migliore. Un giorno dovrà essere eccellente, perché io non posso essere soddisfatto a meno che e finché non avrò manifestato la Mia perfetta Perfezione sulla Terra."

Shaw va un passo oltre, nell'ispirare le anime umane desiderose di correggere e perfezionare il mondo: "Se non ci fosse niente di sbagliato nel mondo, non ci sarebbe niente da fare per noi."

Bene, da parte mia sento di aver da fare molte altre cose, piuttosto che correggere e perfezionare il mondo. Voglio prima di tutto collaborare con il mio Signore Supremo consciamente e devotamente, nel Suo sforzo instancabile verso l'assoluta trasformazione della mia natura.

Caro riverito amico, noi possiamo non essere perfetti quando gli altri ci criticano; possiamo non essere perfetti quando critichiamo gli altri; ma siamo perfettamente noi stessi, completamente, quando non siamo osservati dagli altri.

Tolstoj era un'anima colossale. Ha enunciato qualcosa di sorprendente: "Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso."

Comunque, in difesa dell'uomo, vorrei dire che l'uomo pensa di cambiare il mondo e non se stesso precisamente perché sente che è infinitamente più facile e più importante cambiare il mondo che cambiare se stesso. Ora, tutti noi sappiamo che il tempo dell'uomo è inimmaginabilmente prezioso ed incredibilmente limitato. Poiché l'uomo non ha tempo per pensare a cambiare se stesso, il povero Dio pensa costantemente all'uomo ed a cambiare la sua natura. Per certo, Dio è destinato ad avere successo.

Il tuo amico ex-sedicente ed autocreato

trasformatore del mondo,

Chinmoy

28 Dicembre 1968

Nervosismo

Caro Robert:

La tua intera lettera potrebbe essere riassunta in una sola parola: nervosismo. Sembra che il dizionario della tua vita alberghi solo questa parola e nessun'altra. Posso certamente chiamarti 'Nervousness A-1'! Ovviamente con il tuo gentile permesso...

Sei venuto al Centro regolarmente, con fede e devozione. Quando ti guardo, o tu mi guardi, diventi il nervosismo stesso. L'altro giorno, ti ho offerto un breve colloquio. Volevi che il tuo cuore mi parlasse; ma purtroppo il tuo nervosismo ha parlato al suo posto. Mi hai fatto sentire come un leone o una tigre. Caro Robert, perché vuoi che io torni indietro alle mie incarnazioni animali, che ho lasciato con indicibili difficoltà molti secoli fa? Sono un semplice essere umano. Tu non hai bisogno e non devi aver paura di me.

Lascia che ti racconti un episodio divertente della mia vita. L'anno scorso a Porto Rico, il mio devoto discepolo N. mi condusse in un'emittente TV. N. è un musicista ben noto a Porto Rico. Stava per presentarmi, quando improvvisamente mi disse: "Maestro, sono nervoso. Tu sai, Maestro, che ho suonato qui in questo studio regolarmente durante i 12 anni passati, ma oggi non so cosa c'è che non va in me. Sono molto agitato! Maestro, sei mai così agitato come sono io adesso?"

Io dissi: "Mio caro N., il tuo Maestro non diventa agitato come te. Sai perché? Il tuo Maestro ha donato tutto il suo nervosismo alla sua vita sportiva. Ha speso tutto il suo denaro-nervosismo facendo atletica. Ma il Supremo, con la Sua infinita Gentilezza, ha rimpiazzato il denaro-nervosismo del tuo Maestro con il denaro-sicurezza."

Caro Robert, ho visto numerose persone diventare agitate in varie occasioni senza alcun motivo o ragione. Non c'è bisogno di dire che io simpatizzo con loro con tutto l'amore e la premura del mio cuore; ma, per essere franco con te, i tristi ricordi del loro impotente nervosismo non hanno un posto permanente in me. Svaniscono lentamente e tristemente.

Eppure non posso dimenticare un'esperienza di emozionalità nervosa [nervousness], che un mio cugino mi ha offerto. Allora avevo sette anni. Mio cugino, Gauranga, ne aveva otto. Imparò a memoria i nomi dei genitori di Vidyasagar (il noto riformatore Bengalese). Il nome del padre di Vidyasagar era Thakurdas e il nome della madre, Bhagavati. Ahimè, ogni volta che il nostro insegnante chiedeva a Gauranga i nomi dei genitori di Vidyasagar, lui diceva che il nome del padre di Vidyasagar era Bhagavati, o qualche altro nome, un semplice nome femminile. Similmente, se gli chiedeva il nome della madre di Vidyasagar, Gauranga diceva Thakurdas o qualche altro nome, un nome maschile. Ahimè, questo si ripeté molte volte. Ci volle un mese completo prima che fosse in grado di dire correttamente all'insegnante i nomi dei genitori di Vidyasagar! Durante questo mese, ogni giorno era picchiato e contuso dal brutale insegnante. In aggiunta, cadde vittima delle risate incessanti degli studenti. La semplice spiegazione era che la sola vista dell'insegnante gettava Gauranga in un oceano di nervosismo.

Questa lettera è indirizzata a te Robert, ma tra i miei studenti, tu non sei il solo ad essere tormentato spietatamente dal nervosismo. Ce ne sono diversi altri che navigano nella stessa barca. Non essere nervoso. Miei dolci figlioli spirituali, non siate nervosi verso di me. Non sono un divoratore di uomini! Ciò che ho è Amore. Ciò che sono è sempre Amore... Niente di più e niente di meno.

Il nervosismo è una cosa deplorevole, ma non è un crimine imperdonabile. Tu devi e puoi conquistare il tuo nervosismo senza dubbio, con successo, e infinitamente più presto di quanto immagini.

Ti dirò come fare: quando sei nervoso, dici immediatamente: "Il mio nome è sicurezza [confidence], il nome della mia vita è sicurezza. Io non sono solo la mia sicurezza, sono anche la Sicurezza di Dio, che-tutto-sa." Poi fai un respiro profondo e dici: "O cuore mio, sono con te. Non essere preoccupato [nervous]. O mente mia, sono con te. Non essere preoccupata. O mio vitale, sono con te. Non essere preoccupato. O mio corpo, sono con te. Non essere preoccupato." Poi, fai un altro respiro profondo e dici: "Il mio corpo è la Sicurezza di Dio che tutto sa. Il mio vitale è la Sicurezza di Dio che tutto abbraccia. La mia mente è la Sicurezza di Dio che tutto illumina. Il mio cuore è la Sicurezza di Dio che tutto appaga."

Ora ti dirò il più grande segreto: quando sei insicuro [nervous], immediatamente implora interiormente: "O mio Guru, ho bisogno di te assolutamente." Prima che tu abbia completato la parola 'assolutamente', uno dei miei esseri interiori verrà in tuo immediato soccorso. Ma una cosa devo dirti: questa promessa non vale per tutti. Questa promessa vale per coloro che si sono abbandonati senza riserve al Supremo in me. Questa promessa vale per coloro che mi hanno accettato veramente come proprio. Questa promessa vale per coloro che pensano e sentono che io penso a loro e sento per loro, più di quanto essi pensino e sentano per loro stessi.

Infine, caro Robert, se vuoi scambiare il tuo costante nervosismo con la fiducia della mia anima, sono disponibile, più che disponibile. Vieni... Sono pronto e impaziente.

Il tuo divino mostro-

divoratore-di-nervosismo,

Sri Chinmoy

5 Gennaio 1969

Umorismo

Cara Elizabeth:

Tu sei estremamente triste che io sia estraneo all'umorismo. Io sono estremamente triste del fatto che la tua laboriosa scoperta non ti permetta di vincere il Premio Nobel, dato che non è fondata sulla verità! In verità io apprezzo l'umorismo. L'umorismo è il sale della vita. Di sicuro Dio non avrebbe conservato questo nostro mondo, che è ignorantemente brillante e brillantemente ignorante, se Lui stesso mancasse di senso dell'umorismo.

Elizabeth, sai che molti filosofi pensano che il mondo sia un grande scherzo, una sofisticata farsa, ed un vuoto spettacolo? Per me, il mondo è reale, assolutamente reale. Non è solo reale, ma anche saggio e significativo. Questo non significa che il mondo debba essere serio, rigoroso e severo per poter vedere il volto della Realtà e potersi sedere ai Piedi di Dio. No, mai. L'umorismo non distoglie e non può distogliere una persona dalla via della vita interiore.

Elizabeth, sei una convinta cristiana, cattolica fino al midollo... Ho diverse battute umoristiche da presentarti. Sento che nessuno sarebbe un destinatario migliore del tuo sé umoristico.

> 1. In chiesa cantiamo, perché non dovremmo anche danzare? –- George Bernard Shaw

Non dobbiamo danzare in chiesa perché Dio danza mentre cantiamo. Noi cantiamo con il nostro volo-di-devozione. Dio danza con la Sua Luce-di-Compassione.

> 2. La paura è un ospite che odiamo. Il Natale è un ospite che adoriamo. A differenza degli altri ospiti, questi due ospiti vengono in segreto ed allegramente, molto prima del loro arrivo effettivo.

> 3. Si dice: "Molti hanno criticato un celebrante, perché per sei giorni è stato invisibile, ed il settimo è stato incomprensibile."

La vittima può facilmente dire ai suoi critici che almeno lui è migliore di Dio, perché Dio è sia invisibile che incomprensibile per loro, ogni singolo giorno della settimana!

> 4. Si dice: "Un ecclesiastico è un uomo la cui madre pratica ciò che lui predica."

L'ecclesiastico è veramente fortunato, e dovrebbe essere orgoglioso del fatto che anche la sua stessa madre ha a cuore, e crede nei suoi insegnamenti. Non solo ciò: ella mette in pratica gli insegnamenti di suo figlio. Noi tutti sappiamo che un profeta non è onorato in patria; ma questa è un'eccezione, una felice eccezione.

> 5. "Il primo ecclesiastico fu il primo furfante che incontrò il primo sciocco." - Voltaire

Io non voglio che uno sciocco rimanga per sempre uno sciocco, ciò semplicemente mi spezzerebbe il cuore! Lo sciocco imparerà almeno qualcosa dall'ecclesiastico furfante, amico di Monsieur Voltaire; e poi, per imparare qualcosa di più, potrà andare da un vero santo.

> 6. Si dice: "Alcune donne portano loro stesse in chiesa, ma la maggior parte porta invece i propri vestiti."

Alcuni uomini lasciano a casa le loro anime, il corpo per strada, la mente alla porta della chiesa e poi, con la carne che non aspira né è ricettiva, ma sudata e maleodorante, ingannevole e minacciosa, entrano in chiesa.

> 7. "Ad un occhio filosofico, i vizi del clero sono molto meno pericolosi delle loro virtù." - Edward Gibbon

Con mio dispiacere, ho dovuto infine imparare questa verità.

> 8. "Devi credere in Dio, a dispetto di ciò che dica il clero." - Benjamin Jowett

Mio caro Benjamin Jowett, almeno io, ascolto il tuo gentile consiglio ogni giorno!

> 9. Non posso biasimare le persone se non vanno in chiesa. Dopo tutto, fin dall'inizio volevano andare, e tuttora vogliono andare in Paradiso e in nessun altro luogo.

Cara Elizabeth, spero di averti donato un po' di gioia! Almeno, penso di aver tolto dalla tua mente un po' di tensione. Così mi puoi essere grata... Prima di finire questa lettera, desidero dirti dal profondo del cuore che apprezzo profondamente la chiesa, il clero e i sacerdoti nei loro sinceri sforzi di portare la vita divina sulla Terra.

Infine, voglio dirti che nessun uomo spirituale ha mai rifiutato l'esistenza dell'umorismo nella propria vita. Come potrei osare essere un'eccezione?

Tuo in Dio, il Supremo Umorista,

C. K. Ghose

12 Gennaio 1969

Figli

Cara Ramona:

Mi hai scritto che tua figlia ti chiede costantemente denaro, mentre tuo figlio ti domanda costantemente tempo. Hai bisogno del mio consiglio. Desidero dirti che dovresti dare denaro a tua figlia quando ne ha 'bisogno', e che dovresti dare tempo a tuo figlio quando te lo 'chiede'. Altrimenti, soffrirai per il resto della tua vita della mancanza d'amore da parte di tua figlia, e della mancanza di conoscenza di tuo figlio.

Il tuo amico donatore-di-saggezza,

Chinmoy

12 Gennaio 1969

Scherzi istruttivi

Caro Joshua:

Vuoi sapere da me se i cosiddetti scherzi stupidi [silly jokes] possono essere istruttivi. Vorrei dirti che a volte possono essere non solo istruttivi ma anche molto istruttivi. Caro Joshua, Ora sei giovane ed inesperto. In questo momento sei al settimo cielo della vita romantica. Sai cosa disse Baudelaire? Disse: "Un innamorato è una bottiglia di vino, una moglie è una bottiglia per il vino." Sono sicuro che sarai d'accordo con Baudelaire; ma voglio dirti che quando cominci a bere la bottiglia di vino, un giorno finirà, e si trasformerà in una bottiglia per il vino. In quel momento, chi potrà essere la tua bottiglia di vino, anzi, di nettare? Dio, e solo Dio.

Non preoccuparti. Un giorno inevitabilmente assaggerai il Nettare di Dio. Ancora, se vuoi la più grande bottiglia di vino divinamente inebriante, che ti soddisfi per tutta la vita, caro Joshua, allora la tua compagna della vita dovrà essere spirituale, assolutamente spirituale.

Joshua, il tuo nome significa 'colui che è stato salvato da Dio'. Sei fortunato! Dio ti ha già salvato dandoti un'anima spirituale, che tu userai per Dio, e che userà te, per Dio.

Sono immensamente felice che Dio ti abbia salvato. Sono sinceramente felice che voi due lavorerete per Dio, il mio Adorato Supremo.

Amore e benedizioni,

Chinmoy

12 Gennaio 1969

Parte VIII

SCA 1218-1225.-it Quest'intervista con Sri Chinmoy è del 6 Agosto 1993, alla sua mostra pittorica "Jharna-Kala Gallery" a Soho dalla Signora Tricia Curry della rivista "The New Yorker".

Intervistatrice: C'è qualcosa che lo ha ispirato nel disegnare tutti questi piccoli uccelli?

Sri Chinmoy: Io sono un cercatore-della-Verità ed un amante-di-Dio. Prego e medito. Dalle mie preghiera e meditazione, ricevo messaggi interiori e ispirazione interiore. Così, dal profondo di me ricevo ispirazione per comporre canti, scrivere poesie, disegnare, e fare varie altre cose. E questa ispirazione mi trasporta. Ascolto questi dettami interiori e cerco di offrire quello che posso al mondo intero, in misura della mia capacità. Cerco di ricevere ispirazione dall'interno e, con questa ispirazione ed aspirazione, cerco di essere di servizio all'umanità in vari modi.

Intervistatrice: Quindi, come parte di questa ispirazione, ha sentito che questi uccelli erano qualcosa che doveva disegnare?

Sri Chinmoy: Per me, gli uccelli hanno un significato molto speciale. Essi incarnano la libertà. Vediamo un uccello volare nel cielo, ed esso ci ricorda la nostra libertà interiore. Come ho detto prima, io sono un cercatore-della-Verità ed un amante-di-Dio. Così sento che dentro ciascuno di noi c'è un'esistenza interiore che chiamiamo anima. L'anima, come un uccello, vola nel cielo dell'Infinito di Dio. Cosicché, gli uccelli che vediamo volare nel cielo ci rammentano il nostro stesso uccello-anima che vola nel cielo dell'Infinito. Se compriamo una gabbia e ci mettiamo dentro un uccello, l'uccello viene limitato, ma se lo liberiamo, andrà in alto, più in alto, altissimo. Quando l'uccello vola nel cielo sconfinato, non c'è alcun limite al suo volo. Quando viviamo dentro la mente, siamo ingabbiati nei pensieri limitati, terreni, pensieri non-divini, impuri, distruttivi... Ma quando viviamo nell'anima, siamo in grado di volare nel cielo della libertà divina. Quando preghiamo e meditiamo, diventiamo semplici, sinceri, umili e puri. Impariamo a vivere nell'anima. Pregando e meditando, sentiamo che possiamo andare al di là dei nostri pensieri ordinari, sciocchi, terreni, e volare nel cielo delle divine illuminazione e perfezione.

Intervistatrice: Condividendo con il pubblico questi uccelli, sta cercando di ispirare le persone con quel messaggio?

Sri Chinmoy: Esattamente. Diciamo che sei andato al mercato e hai comprato un mango. Ora senti che se puoi condividerlo con i tuoi familiari, riceverai più gioia di quanta ne avresti se lo mangiassi da solo. Allo stesso modo, io ho ricevuto ispirazione dal mio Pilota Interiore. Sento che Lui è colui che disegna questi uccelli, in ed attraverso di me, in misura della mia ricettività. Io sono solo un Suo strumento. Così ho ricevuto ispirazione dall'interno e sento che è mio preciso dovere condividerla con gli altri, perché ritengo che l'intero mondo sia un'unica famiglia.

Dentro ciascun essere umano, stiamo tentando di vedere il divino. Se vedo qualcosa di bello e divino in te, allora ricevo l'ispirazione e l'aspirazione per esserti di servizio. E se tu vedi qualcosa di bello e divino in me, allora ricevi l'ispirazione e l'aspirazione per essermi di servizio. In questo modo siamo ispirati a diventare buoni cittadini del mondo ed a servire l'umanità. Altrimenti, esistiamo solo per noi stessi.

Non importa quante cose riceviamo o quanti dei nostri desideri soddisfiamo, non saremo mai felici a meno che e finché non vedremo che anche gli altri sono felici. Non potremo mai essere soddisfatti con la nostra felicità, perché la vera felicità dev'essere onnicomprensiva. Se non ce l'hanno tutti, neanche io posso averla. Persino se Dio soddisfacesse tutti i miei desideri, ancora non potrei essere felice, perché guardandomi intorno e vedrei che qualcun altro è infelice. E come posso io essere felice quando vedo che i miei fratelli e sorelle non lo sono?

Questi uccelli mi rammentano una felicità che è onnipervadente. Guardo da questa parte e vedo uccelli, e guardo da quella parte e vedo uccelli. Non importa in quale direzione io guardi, vedo uccelli, e questo mi dà un genere di felicità fanciullesca. Un bambino è in un giardino che ha molti bei fiori e piante. Il bambino non sta fermo in un sol posto. Guarda un fiore e ne apprezza la sua bellezza e profumo; poi corre ad un altro fiore da qualche altra parte. Riceve enorme Gioia nel vedere la bellezza, profumo, luce e delizia dentro così tanti fiori. Ovunque vada nel giardino è felice, felice, felice! ma se rimane confinato in un sol posto, non sarà felice. Riceve Gioia muovendosi da un posto all'altro.

Esattamente allo stesso modo, noi esseri umani ci muoviamo da un luogo all'altro, apprezzando i differenti fiori del Giardino della vita, di Dio. Un fiore è chiamato America, un altro è chiamato India o Francia: ma questi sono solo nomi e forme. Al di là del nome e della forma viene la Realtà, che è tutta Unità. Noi apparteniamo tutti ad una sola famiglia, e riceviamo gioia sconfinata quando condividiamo l'Amore e la Delizia del nostro cuore con gli altri membri della nostra famiglia. Ecco quindi cosa sto cercando di fare con i miei disegni.

Intervistatrice: Quindi la rende felice vedere che le persone visitano la sua mostra?

Sri Chinmoy: È mia sensazione interiore che quando guardano i disegni ottengono un certo senso di pace. Ho osservato alcuni visitatori ed ho sentito alcuni dei commenti che hanno fatto. Quando guardano questi uccelli, provano un senso di pace. Cosa posso offrire di più all'umanità!? Come essere umano, la più grande ricompensa che io possa avere è l'opportunità di essere di servizio all'umanità. Se vedo che qualcuno sta ottenendo uno iota di Pace dal mio servizio all'umanità: dai miei disegni, dai miei dipinti, dai miei canti, dalle mie poesie o da qualsiasi altra cosa io faccia, allora sento di aver compiuto qualcosa, perché sono stato in grado di condividere la mia ispirazione ed aspirazione con gli altri.

Intervistatrice: Questo luogo è pieno di pace, a dispetto del fatto che siamo nel mezzo della Città di New York!

Sri Chinmoy: C'è pace. C'è solo una cosa di cui abbiamo bisogno qui sulla Terra, e questa è la Pace. Ogni altra cosa è insignificante ed inutile. Possiamo ottenere rispetto, fama, prosperità e ogni altra cosa, ma se non troviamo Pace nei più profondi recessi del nostro cuore, allora non saremo soddisfatti. Solo la Pace può darci vera soddisfazione. Niente dal mondo esteriore può darci soddisfazione durevole, eccetto la Pace. E per questa Pace dobbiamo immergerci profondamente dentro di noi, e pregare e meditare. Così quando le persone guardano i miei disegni e trovano Pace, questo li aiuta a portare in primo piano le qualità della loro stessa anima, e ad aumentare la loro Saggezza e Gioia. Quando guardano questi uccelli e li vedono volare nel cielo-libertà interiore, questo aumenta la Gioia del loro cuore.

Intervistatrice: Quando mi sono avvicinata, lei era semplicemente seduto e stava disegnando. È così che la maggior parte dei disegni è stata fatta, semplicemente da seduto?

Sri Chinmoy: Sì, da seduto. Di solito quando disegno, cerco di essere in uno stato d'animo contemplativo, in una coscienza di preghiera e piena d'anima. Non parlo. Di solito disegno al mattino presto, quando sono per conto mio. A volte disegno in automobile o in aereo. Meno spesso disegno quando ci sono persone attorno e mi trovo nel bel mezzo del trambusto della vita.

Intervistatrice: Ha in mente un particolare uccello quando disegna?

Sri Chinmoy: Non ho nulla in mente. Cerco di tenere la mia mente il più possibile vuota, libera e silenziosa. La mente esteriore è come la superficie del mare. In superficie il mare è pieno di onde e mulinelli, è tutto agitazione; ma quando c'immergiamo profondamente sotto la superficie, lo stesso mare è tutta Pace, calma e quiete, e troviamo la sorgente della creatività.

Non uso la mente quando disegno perché credo che il processo del pensiero ci leghi e ci limiti. Non appena pensiamo a qualcosa, ci leghiamo. La mente ci lega precisamente perché non ha ancora imparato l'arte del dono di sé, che è tutta espansione. È il cuore interiore, il cuore che aspira, che ha imparato l'arte del dono di sé. Non appena entriamo nel cuore di qualsiasi persona, anche se quella persona è un nostro cosiddetto nemico, sentiremo immediatamente che anche lui sta tentando di diventare una persona migliore; ma quando entriamo nella mente di qualcuno, diventiamo consapevoli delle imperfezioni di quella persona, dei pensieri negativi, e così via. Naturalmente, se entriamo nella nostra stessa mente, vedremo che anche noi abbiamo gli stessi pensieri distruttivi. Questo è il motivo per cui le nostre menti sono sempre in conflitto. Ciascuna persona vuole comandare sull'altra. Quando viviamo nella mente, vogliamo esercitare la nostra supremazia; ma quando rimaniamo nei nostri cuori, ci amiamo soltanto l'un l'altro. In quel momento, il problema della supremazia non sorge affatto. Ecco, questo è il modo in cui possiamo risolvere i nostri problemi.

Questi uccelli rappresentano l'unità nella molteplicità. Qui abbiamo 70.000 uccelli. Ciascun uccello è diverso, ma quando li guardi, senti unità. Appena pensiamo alla 'coscienza di uccello' [bird-consciousness], essa è un'unità. La coscienza-uccello rappresenta la coscienza della libertà interiore della nostra anima.

Intervistatrice: Continuerà ad aggiungerne?

Sri Chinmoy: Sì, ne sto facendo ancora. Oggi ne ho completati 76.000. È mio desiderio, per il 19 di Novembre, di mettere in mostra 100.000 uccelli ad Ottawa. Circa diciannove anni fa, entrai nel mondo dell'arte in una stanza di un albergo ad Ottawa. Lì feci il mio primo disegno in Occidente. Ho studenti in Canada, e loro ogni anno celebrano l'anniversario di quel primo disegno. Questo Novembre abbiamo in programma di affittare una grande sala che possa ospitare i 100.000 uccelli. Spero che per la fine di Ottobre riuscirò a completarli.

Intervistatrice: Ha un'idea di quale sarà il suo prossimo progetto quando questo sarà finito?

Sri Chinmoy: Non so quello che succederà finché il mio Pilota Interiore non mi dice cosa Egli vuole che io faccia. Da parte mia, io non lo so, perché è Lui Colui che agisce in me. In misura della capacità della mia ricettività, attraverso la mia preghiera e meditazione, cerco di ricevere i Suoi Messaggi. Lui sa tutto infinitamente, infinitamente meglio di me, ed alla Sua Ora scelta mi dirà di fare questa o quell'altra cosa. So che quando arriva il momento, che io chiamo l'Ora di Dio, è Lui che mi dirigerà.

Intervistatrice: Lo ha chiamato il suo 'Padre Interiore'?

Sri Chinmoy: Lo chiamo il mio Padre o il mio Pilota Interiore, il Pilota della mia barca della vita. Prendo la vita come una barca e sento che Lui sta guidando le barche delle nostre vite verso la Suprema Destinazione, la Spiaggia d'Oro.

Intervistatrice: Ho sentito che darà un concerto a Chicago il 18 Settembre.

Sri Chinmoy: Sì. Quello è un altro modo per me di offrire il mio servizio all'umanità. Per circa due ore, suonerò vari strumenti e canterò. Sarà fatto in preghiera, ed il pubblico pure rimarrà in una coscienza di preghiera e di anima. Sono così grato al pubblico: mantengono un silenzio assoluto e si uniscono a me nelle mie preghiera e meditazione.

Molto spesso dedico i miei concerti a qualche individuo che è responsabile di aver realizzato della Pace nel mondo. Ho dedicato moltissimi concerti al Presidente Mikhail Gorbaciov. È un mio amico molto intimo ed è stato estremamente gentile con me. Ho la più profonda ammirazione per lui. È per merito suo se le due Germanie sono ora diventate una sola Germania, e moltissimi altri Paesi sono stati liberati. Ha lavorato così duramente per la realizzazione della Pace mondiale!

Desidero ringraziarti per le tue domande molto sincere.

Puoi dirmi il tuo nome?

Intervistatrice: Tricia Curry — da Patricia.

Sri Chinmoy: Il Sanscrito è la madre della miriade delle nostre lingue Indiane. In Sanscrito 'trisha' significa 'assetato di Conoscenza, Luce e Pace'.

Intervistatrice: Credo di essere nel campo giusto! Veramente tante grazie e buona fortuna! Spero che raggiungerà la sua meta.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 36, Agni Press, 2004
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/sca_36