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Non avrei mai pensato che Dio mi avrebbe reso un artista. In vita mia ho fatto varie cose attraverso la Grazia di Dio. Suono molti strumenti musicali, ma non c'è nessuno ad insegnarmelo. E poi, nonostante io non abbia completato le scuole superiori, la mia filosofia viene insegnata in alcune università, e molte persone leggono i miei libri. Ho studiato un po' di arte a scuola intorno al 1944, ma non ebbi mai una vera istruzione.
Tutto ciò che faccio è interamente il risultato della Grazia di Dio. Per la Sua infinita Compassione, mi benedice con l'ispirazione. La Sua ispirazione, tutto il tempo mi aiuta e mi guida nel mio dipingere ed in ogni altra cosa: perciò non è stato necessario per me vedere le opere di altri artisti, per poter dipingere. Non è perché non li apprezzi, lungi da ciò! Il motivo è che ricevo tutta la mia ispirazione da Dio.Intervistatore: Capisco benissimo. Hai detto ciò che io speravo tu dicessi, perché percepisco le tue opere come del tutto uniche, e diverse dalle altre, cosa che apprezzo.
Sri Chinmoy: Ogni cosa che faccio viene dalla mia vita di preghiera e meditazione. Non uso la mente, uso il cuore. Cerco di rendere il mio cuore uno strumento ricettivo, così che Dio, l'Artista Supremo, possa dipingere in ed attraverso di me. Sono come una penna a sfera. Qualcuno mi sta usando per scrivere qualcosa. Qualcuno sta agendo in ed attraverso di me. Attraverso la mia preghiera e meditazione cerco soltanto di essere ricettivo alla Grazia di Dio, che discende dall'Aldilà. Se qualcuno ci fa un dono, lo riceviamo con grandissima gratitudine. Allo stesso modo, Dio mi sta rifornendo d'ispirazione ed aspirazione, ed io Gli sono estremamente, estremamente grato. So che senza di Lui io non posso far nulla e non sono nulla.
Intervistatore: Non posso immaginare un motivo migliore per creare arte. Sono molto felice di questa risposta. Sono entusiasta delle tue opere! Grazie mille.Noi cerchiamo di vedere il Divino in ogni essere umano. Se in te vedo qualcosa di bello e divino, sarò riempito dall'ispirazione ed aspirazione ad esserti di servizio. E se tu vedi qualcosa di bello e divino in me, allora sarai riempito dall'ispirazione ed aspirazione di essere di servizio a me. In questo modo siamo ispirati a diventare buoni cittadini del mondo ed a servirci l'un l'altro. Altrimenti, esistiamo solo per noi stessi. Come individui, non importa quante cose riusciamo ad avere o quanti desideri riusciamo ad esaudire, non avremo mai felicità durevole a meno che e finché non vedremo che anche gli altri sono felici. Non potremo mai essere soddisfatti della nostra felicità, perché la vera felicità dev'essere onnicomprensiva. Se non l'hanno tutti, non posso averla neanch'io. Anche se Dio soddisfa tutti i miei desideri, ancora non potrò essere felice, perché mi guarderò intorno per vedere se qualcun altro è infelice, e come posso essere felice quando vedo che i miei fratelli e sorelle non lo sono?
Questi uccellini mi ricordano una felicità che è onnipervadente. Guardo da questo lato e vedo uccellini, guardo di là e vedo uccellini. Non importa in che direzione io guardi, vedo uccellini, e questo mi dona una felicità di bambino. Pensa ad un bambino in un meraviglioso giardino, il bambino non resta in un sol posto: guarda un fiore e ne apprezza la bellezza e il profumo; poi corre a guardare un altro fiore, sente grandissima gioia nell'andare di luogo in luogo e nel vedere la bellezza, il profumo, la luce e la delizia in così tanti fiori. Va ovunque nel giardino, è felice, felice, felice! Ma se rimane confinato in un luogo non sarà felice.
Esattamente allo stesso modo, noi esseri umani andiamo da un luogo all'altro apprezzando i vari fiori del giardino-della-vita di Dio. Un fiore è chiamato America, un altro è chiamato India o Francia, ma questi sono solo nomi e forme. Al di là del nome e della forma c'è la realtà, che è tutta unità. Tutti noi apparteniamo ad una stessa famiglia, e riceviamo grandissima gioia quando condividiamo l'amore e delizia del nostro cuore con gli altri membri della nostra famiglia. Ecco cosa cerco di fare con i miei disegni.Io non uso la mente quando disegno perché il processo del pensiero ci lega. Quando uso la mente divento legato e limitato. Non appena pensiamo a qualcosa, ci stiamo limitando. La mente ci sta limitando precisamente perché non ha ancora imparato l'arte del dono-di-sé, che è tutto espansione. È il cuore interiore, il cuore che aspira, che ha imparato l'arte del dono-di-sé. Non appena entriamo nel cuore di qualcuno, anche se quella persona è un nostro cosiddetto nemico, sentiamo immediatamente che anch'egli sta cercando di diventare una persona migliore; ma quando entriamo nella mente di qualcuno, O Dio, vediamo che sta cercando di distruggerci! E se entriamo nella nostra stessa mente, vediamo che anche noi abbiamo gli stessi pensieri distruttivi. Perciò le nostre menti si scontrano sempre. Io voglio governare te, tu vuoi governare me. Quando viviamo nella mente, vogliamo solo esercitare la nostra supremazia; ma quando siamo dentro i nostri cuori, ci amiamo solo l'un l'altro, ed in quel momento il problema della supremazia non sorge neanche. Possiamo risolvere i nostri problemi cercando sempre di rimanere dentro il cuore e sentire la nostra reciproca unità.
Questi uccellini riflettono l'essere tutta unità del cuore. Rappresentano l'unità nella molteplicità. Ogni uccello è diverso, ma quando li osservi senti unità. Un albero ha tantissime foglie e fiori, ma questi sono tutti parte dello stesso albero di unità. Qui ci sono 70.000 uccellini, ma non appena pensiamo alla coscienza-degli-uccelli, diventa un solo uccello. La coscienza-degli-uccelli rappresenta la coscienza della libertà interiore della nostra anima.Intervistatore: Esporrai anche i tuoi dipinti acrilici?
Sri Chinmoy: Saranno esposti solo alcuni dipinti selezionati.Intervistatore: Lo hai chiamato il tuo Padre Interiore?
Sri Chinmoy: Sì, lo chiamo il mio Padre o il mio Pilota Interiore, il Pilota della mia nave-della-vita. Io prendo la vita come una nave e sento che Lui la sta guidando verso la suprema destinazione: la Sponda d'Oro. Lui è il Pilota Supremo e sta guidando le nostre navi-della-vita alla Sponda d'Oro.Intervistatore: Immagino che siano tutti colombi, è così?
Sri Chinmoy: No, sono uccelli della mia immaginazione, di forma e dimensioni tutte diverse. Li ho disegnati con penne a sfera, pennarelli di feltro, pastelli, pennelli e molte altre cose.Intervistatore: Qual è il suo prossimo progetto? Ha qualcos'altro in mente?
Sri Chinmoy: In questo momento non ho niente in mente. Semplicemente faccio le mie normali preghiere e meditazioni, e se è Volontà di Dio mi imbarcherò in qualcos'altro.
Intervistatore: Sri Chinmoy, grazie mille! Sri Chinmoy è un leader spirituale ed ambasciatore internazionale di pace residente a New York. Ha parlato con noi da Suva, Isole Fiji.Nella mia famiglia nessuno era un artista. Mio padre scrisse alcune poesie, ed una delle mie sorelle compose un po' di musica; ma il Supremo, dalla Sua infinita Bontà, mi diede la capacità di creare un oceano nel mondo della poesia, nel mondo della musica, e nel mondo dell'arte. È Lui che mi ha chiesto di fare queste cose, ed è Lui che mi ha dato la capacità di servirlo in questo modo. Tutti questi uccelli dell' anima [soul-birds] che io sto disegnando, sono una Sua creazione, Lui sta creando questi soul-birds in e attraverso di me, in misura della mia ricettività.
Dal punto di vista umano, un milione di uccellini sono più che abbastanza, ma qualunque cosa sia positiva, dovremmo continuare a farla. Dio mi ha comandato di continuare a disegnare: io andrò avanti, avanti, avanti, finché Lui non mi dirà di fermarmi. Il primo e più importante obiettivo nella mia vita è quello di dare gioia al mio Creatore, il Supremo; ma sto anche vedendo che questi innocenti uccellini danno gioia ai miei studenti ed ai miei amici in molte parti del mondo, e questo mi dà un profondo senso di soddisfazione.Dio mi chiese dove io volessi stare. Disse: "Vuoi guardare i Miei Occhi o i Miei Piedi?" Io dissi: "Ricevo più gioia dal guardare i Tuoi Piedi che dal guardare i Tuoi Occhi." Nel Mahabharata, il nostro poema epico indiano, i Kaurava volevano essere presso la testa di Krishna, ma i Pandava volevano essere ai piedi di Krishna. Nel mio caso, ricevo infinitamente più gioia dall'essere ai Piedi di Dio. Preferisco l'aspetto devozionale della vita. L'altro giorno stavo leggendo i Purana, che è uno dei libri sacri indiani. Lì Krishna diceva: "Sono pronto a darti la liberazione, perché è più facile darti la liberazione che darti la devozione." Nella liberazione il cercatore procede a modo suo, l'uccello vola via. Ma se c'è devozione, c'è un'attrazione magnetica tra il Maestro e il discepolo, il sentimento più dolce, ed il Maestro gioca con l'uccello-discepolo nel modo più dolce. Così io sento che la dolcezza della devozione sorpassi ampiamente la grandezza della liberazione.
Signor Clennell: Ciò che ha detto è molto bello.
Sri Chinmoy: Io voglio la dolcezza. Se c'è un bellissimo fiore, mi piace di più di un grande palazzo. Quale bene mi rende vedere un grande palazzo con molte stanze? Ma se vedo un bel fiore, immediatamente dico: "Com'è bello, com'è puro, com'è semplice, com'è dolce!" Queste sono le qualità che voglio far crescere nella mia vita: dolcezza, purezza, semplicità. La mente è attirata dalla vastità, ma il cuore vuole sempre vedere qualcosa di estremamente dolce e affettuoso.
Per questo dico a Dio: "Calciami più forte possibile. Solo allora posso reclamarTi come mio proprio. Se mi dai libertà, ne farò solo cattivo uso. Diventerò 'un toro in un negozio di porcellane' e distruggerò tutto, ma più mi prendi a calci, più diventerò puro." È come la coppa d'oro che diventa brillante, più brillante e sempre più brillante, ogni volta che l'orefice la batte.Noi siamo pellegrini senza nascita e senza morte e camminiamo sulla Strada dell'Eternità. Ogni cosa che abbiamo nel mondo interiore, il mondo dell'anima, è infinito, eterno ed immortale, e queste qualità e capacità interiori cerchiamo di portarle in primo piano. Quando siamo nel corpo, nella mente o nel vitale, ogni cosa è così limitata: siamo chiusi in una cella; ma quando siamo nell'anima, che è la rappresentante diretta di Dio, abbiamo a che fare con l'illimitato.
Ciò che il Supremo sta cercando di fare, è fare in modo che il finito in noi, il fratello minore in noi, cerchi di seguire il fratello grande in noi, che è l'anima. Così, la nostra vita esteriore sta cercando di procedere fianco a fianco con la nostra vita interiore. La nostra vita interiore scorre eternamente in ed attraverso di noi, e noi stiamo cercando di portare in luce le sue illimitate capacità. Mentre disegno tre milioni di uccelli, in quel momento cerco di entrare nella Sorgente illimitata, che tutti abbiamo dentro di noi; cerco di portare in primo piano questa capacità illimitata.
La mente ci dice sempre che possiamo raggiungere solo una certa altezza, ma come possiamo sapere che è l'altezza massima? La mente ci dice che possiamo correre solo 100 metri, ma vedi che delle persone hanno già corso 1.000 miglia! La Visione di Dio è infinitamente più ampia della realtà. Quando Dio creò la realtà, Dio il Creatore divenne Dio la Creazione, ma Dio è infinitamente, infinitamente più ampio del Suo Universo-Creazione. Dio il Creatore, l'Uno che ebbe la Visione, è infinitamente più grande della Sua Creazione. Lei è produttore cinematografico, lei può produrre delle pellicole, ma ciò che produce non può creare lei.La spiritualità non è qualcosa di anormale o innaturale. La spiritualità è più normale e naturale di qualsiasi altra cosa. Dio è senza limiti, infinito, immortale, ed io voglio diventare coscientemente parte intima della Sua Esistenza, così da poterlo servire nel Suo proprio Modo. Allo stesso tempo, l'Uno che è infinito, eterno ed immortale, sta cercando di esprimere Se Stesso in ed attraverso le mie limitazioni. Dice: "Ora voglio esprimere Me Stesso in ed attraverso la tua vita artistica, voglio esprimere Me Stesso in ed attraverso la tua vita di poeta, la tua vita sportiva," ma può farlo solo in misura della mia ricettività. Una madre dà alcune caramelle ad un bambino di tre anni, e gli dice di distribuirle ai suoi amici. Poi quando vede che il bambino sta agendo bene, gli dà moltissimi dolci, così che lui possa nutrire centinaia di persone. In questo modo la madre sta offrendo i dolci agli altri, in ed attraverso il suo bambino.
Dico sempre che il Supremo sta esprimendo Se Stesso in ed attraverso di me, in misura della mia ricettività. Io non sono il colui che agisce. Io non posso rivendicare come miei questi tre milioni di uccelli, e non voglio farlo. Sono grato al Supremo per avermi dato l'opportunità d'oro di servirlo nel Suo proprio Modo. La mia poesia, la mia musica, la mia arte ed ogni altra cosa che faccio, sono solo espressioni di Qualcuno che agisce in ed attraverso di me. Ad ogni istante Lui vede quanta purezza io abbia, quanta umiltà io abbia, quanta sincerità io abbia, quanto ardore io abbia. In misura di queste, Lui riesce ad esprimere Se Stesso in ed attraverso di me.
Qualcuno può dire: "Cosa fa? È un artista, un musicista, un cantante. Perché non si dedica ad una materia e ne trae il massimo?" Ma io non la vedo in questo modo. Un pianoforte ha molti tasti, perché mai il pianista dovrebbe restare su un solo tasto? Se suona solo un tasto, una sola nota, come potrà produrre la melodia cosmica, la melodia universale? In modo simile, sento che l'arte è un tasto, la poesia è un altro tasto, la meditazione è un terzo tasto e lo sport è un quarto tasto. Se premi i vari tasti, produrrai della bella musica; altrimenti non sarà molto bella.
Se voglio essere un fiore nel Cuore-Giardino di Dio, o se voglio essere un fiore posto ai Piedi di Dio, come posso avere un solo petalo? Se un fiore dev'essere bello, deve avere almeno alcuni petali. Se ti porto un petalo su di un gambo, dirai: "E questo sarebbe un fiore?"
Il mio corpo ha mani, gambe, occhi e così via. Dovrei dare importanza solo alle mani? Dovrei renderle più forti possibile, e non prestare attenzione alle gambe? E se presto attenzione solo alle mie gambe e metto da parte la mente, chi mi dirà di camminare? Ancora, se i miei occhi non funzionano, come potranno le gambe portarmi in alcun luogo? Così come il corpo è un insieme completo, anche la vita stessa dev'essere un insieme pieno e completo.
Signor Clennell: Lo ha spiegato in un modo amabile. Ciò che ha detto, che io apprezzo davvero, spiega molto bene alcune cose su di lei.
Sri Chinmoy: Io riesco a parlare a lei in questo modo, da cuore a cuore, perché lei pratica lo yoga. Io vengo a lei con il mio cuore, con ciò che ho e ciò che sono. Lei anche accetta ciò che ho e ciò che sono. C'è una grande differenza tra 'ho' e 'sono'. Quando 'ho' e 'sono' diventano tutt'uno, solo allora possiamo diventare un vero strumento di Dio.Senza la luminosità della mia anima.
Senza la purezza del mio cuore.
Senza la semplicità della mia mente.
Tra gli illuminanti sorrisi della mia anima
Fedeli, instancabili
Un occhio-novità, un cuore-unità
Ed il cuore di un bambino
Si amano l'un l'altro profondamente,
Sono interdipendenti, instancabilmente.
È troppo insignificante
La qualifica.
Questo include la mia Arte.
Il mio cuore dice che ogni cosa io faccia
Perché il Tocco-di-Dio
Inutile a dirsi,
Aderire alla visione
Governa il mondo.
In una barca-sogno familiare
Per una Sponda-Realtà inondata-di-sogno.
Mantengo il giardino-dei-pensieri della mia mente
Da ogni altra cosa,
E dalla fioritura della mia meditazione.
Vedo chiaramente che la mia meditazione-dell'-anima
Le fiamme-d'-aspirazione-del-mio-cuore.
L'Artista in me,
Riesce invariabilmente a prendere
Il volto della bellezza della Terra.
Il cuore della Divinità del Paradiso
"Ciò che è finito è finito.
"Nulla può essere finito in modo permanente,
Perché nel mondo interiore
La perfezione di oggi
Da cui intraprendere un nuovo viaggio
Ecco il messaggio della mia Arte:
Il cuore, il respiro e l'anima
Ci sono due grandi amanti dell'arte:
E il moderno amante dell'arte.
Ognuno voleva dichiarare
Io ero interdetto.
"Per quel che mi riguarda,
Chi è superiore
M'interessa solo
Che mi sta insegnando
L'Arte dell'abbandono incondizionato
in tutte le mie attività."
Rieccheggino i miei pensieri artistici,
E rivelazioni artistiche.
Accetti il servizio-d'-umiltà
Perché ne sia appagata
Piango in preghiera
Quando Dio, l'Artista Supremo,
La mia mostra d'Arte
Fuori, fuori!
Fuori, fuori!
Resta dove sei!
Io ho bisogno di te.
A dipingere e disegnare
Nel Suo proprio Modo
È un passaporto per il mondo
Non più vi terrò in gabbia.
Vi vedrò volare
Nel Cielo-di-Libertà dell'Infinito.
Mio Assoluto Supremo, mio Adorato Supremo,
Grazie alla Tua illimitata Bontà,
Un Tuo strumento scelto.
Attraverso il mio cuore-di-aspirazione
Mio Signore, mio Signore, mio Signore,
Meritevole della Tua infinita Compassione
Mio Signore, mio Signore, mio Signore,
Nel Cielo dell'Infinito.
Nella Pace, Pace, Pace dell'Eternità.
From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 03, Agni Press, 1995
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/sca_3