Don Antonio Tarzia: La via del cuore!
Sri Chinmoy: Anche a me piace la via del cuore. La via del cuore è la via più sicura. La chiamiamo la via illuminata dal Sole. Quando siamo nel cuore, aneliamo. Piangiamo a Dio di darci Amore, di darci Pace, di darci Gioia. Se il nostro pianto è sincero, Lui ci dà immediatamente ciò che vogliamo.
Qui il cuore gioca il ruolo di un bambino. Quando un bambino piange per il latte o per un giocattolo, anche se sua madre è nell’altra stanza, lei viene immediatamente, di corsa, da lui. Allo stesso modo, se chiediamo a Dio la Sua Compassione ed Amore, con tutta l’anima dal profondo dei nostri cuori, Lui ce li darà immediatamente. Ma il nostro anelito dev’essere sincero, allo stesso modo in cui il pianto di un bambino lo è.
La via del cuore è la via dell’amore. Tu non comprendi l’inglese, ed io non comprendo l’italiano. Ma nonappena ho visto i tuoi occhi, immediatamente ho sentito qualcosa di molto puro e molto pieno d’amore in te. E sento anche che tu vedi qualcosa in me. Quindi stiamo comunicando con i nostri cuori. Il mio cuore è entrato in te, e il tuo cuore è entrato in me.Se vuoi prendere una rosa dal giardino, non puoi prendere solamente il fiore, devi prendere anche lo stelo perché la rosa sia bella, quando prendi lo stelo vi troverai delle spine, ma puoi togliere le spine e mantenere lo stelo e la rosa.
Venanzio Ciampa: Ma come si fa a sapere come rimuovere le spine?
Sri Chinmoy: C’è differenza tra conoscenza e saggezza. Se hai saggezza puoi fare tutto. La saggezza non viene dalla mente, viene dal cuore e dall’anima. Dalla mente viene il ragionamento intellettuale, il massimo raggiungimento della mente è l’intelletto. Ma molto più profonda dell’intelletto, è la saggezza. La vera saggezza viene dalla Luce dell’Anima. Allo stesso modo, c’è qualcosa chiamata ‘volontà’, volontà adamantina. Tale volontà non viene dalla mente: viene dal cuore, dall’Anima.
Per gli esseri umani, saggezza significa avere studiato i grandi filodofi, o Keat e Byron e Shelley. Io vengo da un povero villaggio indiano: qualcuno dirà: "A lui serve saggezza! Dovrebbe andare ad Oxford o a Cambridge, e qualcuno lì gli darà la saggezza". Ma quella saggezza non è saggezza, è solo esercizio della mente: la vera saggezza è nel cuore.Ecco quindi la differenza tra Compassione e Perdono. Qualcuno ha bisogno del tuo aiuto, e tu hai la forza, hai la capacità di essergli di servizio: in quel momento stai mostrando la tua compassione; qualcun altro non riesce a conquistare le sue forze sbagliate: qui offri il tuo perdono.
Queste due qualità divine sono supremamente necessarie ogni giorno nella nostra vita. Il Supremo ha Compassione e Perdono in misura infinita. Con il Suo Occhio-di-Compassione ci segue ovunque; ancora, con il Suo Cuore-di-Perdono perdona tutti i nostri pensieri ed azioni sbagliate.
Vorrei aggiungere qualcos’altro. Non dobbiamo solo perdonare gli altri, dobbiamo anche perdonare noi stessi. Se non ci perdoniamo continuamente, saremo dissoddisfatti di noi stessi. Dobbiamo perdonare noi stessi con la giusta comprensione che non faremo di nuovo lo stesso errore: andremo avanti. Diciamo che alcuni mesi fa ho fatto qualcosa di molto sbagliato. Ora pregherò Dio per il Perdono, Perdono, Perdono, Dio mi ha già perdonato per via delle mie preghiere sincere, ma io non mi sto perdonando, dato che non so affatto se Dio mi ha perdonato, cosicché sono io il colpevole. Dio mi ha già perdonato, ma io non ho perdonato me stesso. Se non perdoniamo noi stessi, non riusciamo ad andare avanti, guardiamo solo all’indietro. Dobbiamo perdonare il nostro passato, altrimenti non potremo entrare nel futuro.Allo stesso modo, se nella famiglia c’è un fratello che ogni giorno ruba e fa cose negative, le persone parleranno male dell’intera famiglia; quindi anche lui sta influenzandoti. Un fratello è molto spirituale, è una fonte d’ispirazione molto molto spirituale per te; quando sei con l’altro fratello, la tua coscienza immediatamente discende, la sua mera presenza ti disturba, perché non sta conducendo una vita morale, una vita spirituale, fa tutto in modo non-divino.
Allo stesso modo, due discepoli sono come due fratelli, un buon discepolo prega e medita, e manifesta l’Amore del Supremo; l’altro non trova il tempo per meditare in tre mesi, non viene al Centro regolarmente, vuoi essere come lui? Non appena lo vedi, la tua ispirazione va via. È molto difficile mantenere l’ispirazione quando vedi qualcuno che non aspira.
Ma quando vedi che qualcuno aspira e manifesta e vive una vera vita spirituale, la sua stessa presenza ti ispirerà. Diciamo che quando sei in strada tre persone camminano verso di te; puoi non saper nulla sulla loro natura, ma puoi sentire immediatamente un’affinità con uno di loro, perché quella persona ha toccato il tuo cuore. Interiormente il tuo cuore sa che lui sta facendo qualcosa di positivo ed in tal modo ispira l’umaità intera.
Sull’albero della vita ci sono molti rami. Se tutti i rami sono in buone condizioni, ne hai gioia; ma se uno o due rami non sono in buone condizioni, non ne hai gioia, lo stesso si applica al nostro corpo: la nostra tendenza umana è di guardare alle parti deboli; non appena vediamo qualcosa di più debole o di difettoso nel nostro corpo, essa attira la nostra attenzione: la natura umana non cerca il lato luminoso, le cose divine; la natura umana vede sempre i difetti.
Quindi la cosa migliore è sempre quella di stare con quelli che sono ispirativi e che tu puoi ispirare; quelli che non aspirano ancora ma che vogliono farlo, dovrebbero cercare di fare amicizia con persone che aspirano. Le persone positive dovrebbero stare con le persone migliori di loro, con le migliori persone, e le persone negative dovrebbero iniziare a stare con le persone positive. Dovremmo sempre cercare di stare insieme a coloro che sono spiritualmente più elevati di noi; non discendere facendo amicizia con persone che non aspirano! Se qualcuno sta annegando, puoi stendere la mano per aiutarlo, ma se entri tu stesso in acqua, chissà cosa accadrebbe? Potresti affogare anche tu.Quindi ora, invece dell’India, pensa ad un altro luogo, il Cielo. Tuo figlio è andato lì per stare con il suo Padre Celeste, che è il Padre di tutti; se Lui è con mio Padre, tuo Padre, il Padre di tutti, come potrai arrabbiarti con il Padre? Lui ha preso tuo figlio con Sé per via del Suo Affetto, della Sua Compassione, del Suo Amore, della Sua Premura per lui. Se qualcuno ha più Affetto, più Compassione, più Amore per tuo figlio, sarai forse gelosa di quella persona? No, puoi essere felice che la persona a te più cara, sia la più cara anche per Qualcun altro.
Ti racconterò una storia, non una storia divertente, ma illuminante. Avevo un dentista… che parlava per un quarto d’ora e lavorava per cinque minuti. Una delle storie che mi raccontò è stata così illuminante! C’erano due fratelli, estremamente legati l’uno all’altro. Si amavano moltissimo. Quando un fratello morì, il dentista chiese all’altro fratello: "Ti manca tuo fratello, che ti era così caro? Come ti senti?" Lui replicò: "Perché dovrebbe mancarmi!" Il dentista fu fortemente colpito, e disse: "Non ti manca il tuo carissimo fratello? Pensavo foste così affezionati l’uno all’altro! Stavate sempre insieme, sembrava che vi amaste così tanto!"
Il fratello disse: "Non capisci: mio fratello aveva tantissimi amici, ma amava me molto intensamente. Il suo amore per me superava ampiamente il suo amore per gli altri: non mi avrebbe lasciato se non avesse trovato Qualcuno che lo amasse molto più di me. Io so che mio fratello è andato da Qualcuno che lo ama infinitamente più di quanto faccia io: quindi se ho vero amore, amore genuino per mio fratello, dovrei essere molto felice che lui abbia trovato Qualcuno che lo ama molto più di quanto lo ami io".
Quando i nostri cari ci lasciano, noi soffriamo… ma dobbiamo sentire che Qualcuno è lì – che sia in Cielo o nei nostri cuori – che ama il nostro caro infinitamente più di quanto facciamo noi. Quando arriva il nostro tempo, anche noi andremo da Lui. Ora il tempo è giusto per quella particolare persona.Tu dai un sorriso spontaneamente, il che è del tutto normale e naturale per te. Il professore ha studiato milioni di libri, conosce il mondo intero a livello intellettuale, ma non appena sorridi, vedrà qualcosa e sentirà qualcosa che non possiede: la tua semplicità. La tua semplicità ha enorme bellezza dentro di sé. In questo campo lui è un mendicante. Se è sincero, realizzerà di non possedere proprio la cosa che sta apprezzando.
Non appena vediamo qualcosa che ha bellezza spirituale, vogliamo che sia nostra. Quando vediamo un bel fiore, non vogliamo forse avere il profumo e la bellezza di un fiore nel nostro cuore? Quando preghiamo e meditiamo, non vogliamo avere la vastità del cielo dentro di noi? Quando gli uccelli volano, non vogliamo sentire che il nostro essere interiore dovrebbe essere libero, così che i pensieri ordinari non possano catturarci?
Apprezziamo e cerchiamo di portare nelle nostre vite tutto ciò che è positivo. Non è che cerchiamo di accaparrarcelo, ma ci identifichiamo con esso. Io sono una persona spirituale e tu sei nella mia barca, vedi qualcosa di buono in me, per questo cerchi di identificarti con la mia coscienza. Se il tuo professore è davvero una persona positiva, nel tuo sorriso pieno d'anima vedrà qualcosa di molto prezioso, la tua semplicità.
Più diventiamo grandi come intellettuali, prima perdiamo la nostra Semplicità, Sincerità, e così via. Si può avere una mente illuminata senza leggere milioni di libri. Quando la mente è pronta a ricevere Luce dall'Aldilà o dal di dentro, quando la mente anela a qualcosa che è aldilà delle sue capacità presenti, allora scende l'illuminazione.
Gli intellettuali sentono sempre di sapere tutto; non hanno la fame interiore di conoscere di più; ma il loro cuore vuole sempre qualcosa di più. Sul piano mentale ci sarà sempre un altro grande intellettuale che ha più conoscenza, e questo è difficile da accettare per le loro menti; ma quando il cuore vede qualcosa di bello o qualcuno che è spirituale, il cuore cercherà di diventare quella bellezza, o di emulare quella persona.
Quindi, per tornare alla tua domanda, la tua mera presenza, la tua vita che è piena di Semplicità, darà gioia al tuo professore, che non ha questo tipo di gioia. E la gioia è ciò a cui tutti noi aneliamo.Non appena vedo l'Anima della Terra, vedo che piange e piange per la perdita della sua Divinità interiore, che è molto, molto più importante dei risultati delle conquiste esteriori. La Terra ha perduto moltissime qualità divine che possedeva fin dall'inizio della Creazione, in certa misura, la stessa Terra è responsabile di questo: all'inizio anch'essa fu tentata di cercare il nuovo, lo sviluppo della scienza, lo sviluppo delle facoltà mentali, delle capacità della mente; la Terra ha visto, con sua estrema tristezza, che nonostante questo sviluppo per certo ha aiutato un poco, molte qualità estremamente, estremamente positive della Terra sono state perdute, permettendo ai raggiungimenti esteriori di dominare la vita interiore.
La natura stessa di Madre Terra è l'anelito. Un tipo di anelito è quello di aspirare a diventare inseparabilmente uno con Dio il Creatore; ma allo stesso tempo la Terra possiede un altro anelito, per riottenere le cose inestimabili che ha perso nel corso dei secoli.Se parliamo di religioni importanti, ci sono per certo alcune religioni che in nessun modo sono contro le altre o cercano di esercitare la loro supremazia sulle altre. Purtroppo, i seguaci di alcune religioni importanti stanno ancora cercando di esercitare la loro supremazia. Invece di cercare di abbracciare l'Universo, hanno paura di perdere la loro cosiddetta supremazia, e così cercano di dominare i seguaci di altre religioni.
Di nuovo, ci sono moltissimi Maestri spirituali che non chiedono né costringono in alcun modo il mondo a seguirli: solamente camminano sulla Strada dell'Eternità; sentono di avere qualcosa dentro di sé, ed altri li seguono perché vedono qualcosa in loro. È vero che alcune delle religioni importanti hanno davvero paura di perdere la loro suprema autorità, cosicché creano problemi; ma credo fortemente che nel futuro vicino o lontano, le barriere che dividono le varie religioni spariranno tutte. A quel punto, non credo che ci saranno molti litigi o malintesi tra le religioni. Quando giungerà quel giorno, se alcuni individui o gruppi di individui potranno rivelare al mondo la loro Luce interiore, il mondo correrà verso di loro, senza preoccuparsi della religione.Quindi, mentre dipingevo, prima vedevo l'anima di un dito e poi quella di un altro dito, poi vedevo quella del mignolo – dolce, molto molto dolce, e bella, molto bella. Stavo usando le mani per dipingere, ma in quel momento non potevo chiamarle mani: erano così belle! A volte durante la notte a un tratto c'è una luce perché arriva una lucciola: le mie mani erano così, quando dipingevo con le dita vedevo le mie mani diffondere Luce ovunque. Le dita erano così belle, tutte e specialmente il mignolo, mi dava così tanta gioia.
Quindi, c'è grande differenza se uso una spugna o un pennello, e quando uso le dita. Personalmente ricevo molta più gioia quando uso le dita, ma in tal modo per fare un quadro ci vuole moltissimo tempo, quanto a lungo potrei continuare?A volte l'anima entra dopo la prima riga; a volte l'intero canto è composto e non vedo ancora l'anima, poi quando lo canto essa arriva: non c'è un momento predefinito. Va bene ogni momento, perché l'anima arrivi; ma quando trovo le note più belle, in quel momento, come un fiore, l'anima sboccia.
Alcuni canti li vedo semplicemente con il terzo occhio, le parole e la musica arrivano insieme immediatamente; invece a volte non creo la melodia nello stesso momento. Uno dei miei canti preferiti è Jiban Debata: la melodia venne immediatamente mentre stavo componendo le parole, ma forse non lo cantai immediatamente.
M'è accaduto moltissime volte che la melodia arrivasse mentre scrivevo le parole. Non canto tra me e me, ma mentre scrivo le parole trovo che la musica è già lì. A volte vedo molto chiaramente la notazione bengalese sulle parole, non appena le scrivo. Ma poi quando la suono con una tastierina per sentire la melodia, a volte la cambio un po'.
Mi piacciono sia i canti lenti che quelli veolci, ma se devo scegliere, preferisco i canti lenti. I canti veloci scuotono solamente l'albero della vita: a volte se vedi scuotere un albero ne ricevi gioia, non è gioia malevola perché sai che l'albero non verrà sradicato, ma viene scosso e tu ne hai gioia. A volte ci piace vedere nella natura una tempesta che colpisce e scuote un albero. Gli alberi non vengono sradicati, ma riceviamo un tipo di gioia solo perché vengono scossi. Ma, negli alberi fermi c'è profondo silenzio, e se io sono ai piedi dell'albero apprezzerò profondamente il Silenzio e la Pace dell'albero.Ad ogni passo, sentite che state ponendo un nuovo fiore di bellezza, purezza, e divinità ai Piedi del nostro Signore Adorato Supremo. Sto usando la parola 'immaginate', ma non è immaginazione: è pura realtà.
Dentro di voi state portando il vostro vitale, mente, cuore, ed anima. Ora cercate di sentire che state portando anche qualcun altro: se riuscite a sentire che state portando me dentro di voi, questo vi darà immensa Gioia. Se riuscite a sentire di portare me in cima alla vostra testa, o sulle vostre spalle, o accanto a voi, o dentro le profondità del vostro cuore, otterrete allora grandissima Gioia. E se state nuotando nel mare della gioia, il problema della distanza, della fatica, della pigrizia – in forma di scontentezza – non potranno mai bussare alla porta del vostro cuore.
Un'altra cosa che potete fare è cantare un qualunque mio canto che vi dia Gioia. Ma dev'essere un canto composto da me, non composto da qualcun altro; e neanche, da voi stessi! Il canto che avete composto di certo è nella hit-parade, ma io non voglio che diventiate cantanti famosi in questo momento! Per energizzarvi potete cantare la sigla scritta da Narada per la Peace Run. Il canto di Narada è molto ispirativo, e se ne compone un altro potrete cantare anche quello.
Ma purtroppo negli anni avete imparato tanti canti stupidi! Molte volte nel mondo interiore ricevo messaggi che mi dicono che voi cantate dei canti che vi abbassano la coscienza: state attenti quindi. Se non volete cantare, ripetete il Nome del Supremo o il vostro stesso nome spirituale. Restate spiritualmente felici. Come potete farlo? Se guardate qualcosa di ispirativo ricevete felicità spontanea, e la felicità spontanea è felicita spirituale. Potete guardare un fiore, il Sole, la Luna, o un albero. Potete guardare qualunque cosa sia ispirativa, per ricevere felicità spontanea; altrimenti cercheremo di creare felicità con la mente, che tutto il tempo dubita delle nostre stesse capacità: un'esperienza dolorosa, così dolorosa!
Ogni cosa riusciate ad offrire al nostro Signore Supremo con felicità e contentezza è ricevuta come un tesoro da Lui. Magari state facendo qualcosa controvoglia, e allo stesso tempo pensate all'apprezzamento da parte degli altri per quello che state facendo. Gli altri possono apprezzarvi perché voi potete ingannare gli esseri umani, ma non potete ingannare Dio, il nostro Pilota Interiore. Se fate qualcosa controvoglia Lui vi darà zero; ed ancora, se non c'è neanche una singola 'anima' che apprezzi il vostro dono-di-sé con tutta l'anima in questa Peace Run, dov'è il problema! Colui che ci ha ispirati, che ci ispira, e che ci ispirerà sempre a Manifestarlo nel Suo proprio Modo, sarà orgoglioso di voi e compiaciuto di voi.
Quando accettiamo la vita spirituale, facciamo una promessa solenne al nostro Pilota Interiore: che compiaceremo Lui. Mai per un solo secondo Gli diciamo: "Compiacerò Te, ma solo se Tu compiaci me". Questo pensiero non viene nelle nostre menti. Quando siamo nella vita di desiderio diciamo: "O Dio, rendimi felice, rendimi soddisfatto!" Ma una volta che accettiamo la vita spirituale la storia cambia e allora diciamo: "Desidero solo compiacere Te. Ti prego dammene la capacità". Ricordate questo per favore. Prima di accettare la vita spirituale avevate un modo di pregare: "Dammi, dammi, dammi!" Una volta accettata la vita spirituale, avete un altro modo di pregare: "Prendimi, prendimi, prendimi! Tu conosci tutte le mie imperfezioni. Tu sai ciò di cui ho bisogno. Voglio solo essere un Tuo perfetto strumento". Quindi, quando partecipate alla Peace Run, pregate sempre: "Prendimi, prendimi, prendimi nel Tuo Cuore Universale, che è inondato di Pace".Dovete agire come un agricoltore: piantate i semi qui e lì, ma dovete prestare più attenzione nei luoghi in cui vi aspettate di ottenere un buon raccolto. Se andate nelle città, potete attirare l'attenzione di persone importanti; se il presidente o il capo di un Paese dice qualcosa di bello sulla nostra Peace Run, immediatamente il resto del Paese lo accetterà, ma se il messaggio viene solo da un luogo piccolo, nessuno gli dà valore.
Dobbiamo sempre usare la Saggezza interiore. Se un bimbo piange dobbiamo dargli il latte, ma se stiamo tutto il tempo con lui non potremo più far niente per l'intera famiglia: cosicché dobbiamo anche prestare attenzione ai membri adulti della famiglia.
Quando pregate e meditate, create il vostro specifico tipo di bellezza. Allo stesso modo mentre correte potete creare un bellissimo giardino nel vostro stesso cuore, e dentro i cuori di coloro che vi vedono correre; ma se passate la maggior parte del tempo in piccoli paesi, non otterrete nulla, non creerete il tipo di bellezza che il mondo intero possa apprezzare.
Dovete rendere voi stessi felici, e la felicità viene dal donare. Sentite costantemente che state donando qualcosa per rendere voi stessi felici. Poi dovete sentire che la stessa cosa che state donando, è già stata donata a voi. Dio il Creatore l'ha data a voi, e voi Gli siete grati perché potete darla a Dio la Creazione. Quando ricevete qualcosa da Dio il Creatore e la date a Dio la Creazione, cosa succede? Con la vostra aspirazione e con la vostra realizzazione state connettendo Dio il Creatore e Dio la Creazione.
Aiutare nella Peace Run significa amare il vostro Guru, e amare il vostro Guru significa servire il nostro solo Guru, il nostro Adorato Supremo. Questo non è un progetto individuale; non è il mio progetto, lungi da ciò! Questo è il Progetto del nostro Signore Adorato Supremo. Io sono il Suo strumento. Ogni individuo è Suo strumento. Ora, dipende da noi quanto sinceramente, devotamente, e con dono-di-sé riusciamo a compiacere il nostro Pilota Interiore.
In ogni secondo sentite che è il vostro progetto, la vostra aspirazione, la vostra realizzazione. Solo allora potrete essere felici; altrimenti penserete: "È il progetto di tale persona, lui si prende tutto il merito!" Non è il suo progetto, non è il mio progetto, ma il più alto Sogno del nostro Adorato Supremo, e Lui ha scelto ognuno di voi per trasformare il Suo Sogno in realtà. Per questo ho bisogno della vostra Unità interiore ed esteriore.Credetemi, proprio ora io posso darvi esperienze molto elevate, alte, altissime, ancora più alte! Sri Ramakrishna aveva la capacità di toccare qualcuno e benedirlo con la più alta esperienza. Naren (Swami Vivekananda) dubitava del fatto che Sri Ramakrishna avesse Realizzato Dio. Quando Sri Ramakrishna toccò la sua testa, lui iniziò ad entrare in trance; poi supplicò: "Ho una madre, ho un padre, portami giù, portami giù!"
La difficoltà è che non siamo pronti. Dio è pronto a dare la Realizzazione di Dio ad ognuno in questo istante, ma chi è pronto? Se metti un dollaro di fronte a un bambino, lui è così felice! Quel dollaro diventa il suo intero mondo; anche se metti di fronte al bambino migliaia di biglietti da un dollaro, a lui non interessa: in questo momento un dollaro è così soddisfacente per lui, che non ne vuole altri. Quindi, per tornare alla tua domanda, esattamente allo stesso modo, il cane è soddisfatto di un'altra incarnazione animale.A volte è questione solo di pochi mesi. Lo scorso Natale quando andai al "World of Birds" in Sud Africa, vidi cinque o sei animali pronti per l'incarnazione umana. Ho potuto vedere che sarebbe stato solo due o tre anni, o anche una questione di mesi, prima che prendessero un'incarnazione umana. In alcuni casi ho visto che non ci sarebbero voluti neanche due settimane perché lasciassero il loro corpo animale.
C'era un motivo speciale per la mia visita lì. Ho potuto dare loro delle speciali benedizioni. Quando ho visto chiaramente che un particolare animale non sarebbe durato più di due settimane, mi sono chiesto: "Perché?" Ma c'era un motivo speciale per cui Dio mi ha mandato a visitare quel luogo particolare. È stato così che ho potuto dare delle benedizioni speciali a quegli animali, altrimenti che ragione ci sarebbe stata per me di andare lì? Non è stato forse ordinato da Dio, pianificato da Dio?
I cani sviluppati possono sentire facilmente qualcosa in te. Non è detto che prendano te, un essere umano, come cane, ma sentiranno in te un amico molto molto intimo. Sentiranno qualcosa di dolce, illuminante, ed appagante. Sentiranno un grandissimo senso di soddisfazione quando ti vedono, se sono molto sviluppati, ma i cani ordinari sentiranno qualcosa solo se gli dai un pezzo di pane.Dal più alto punto di vista spirituale, anche se era solo un bambino, l'anima forse aveva perso un po' di fiducia nella mente, nel cuore, o nel corpo di quel particolare bambino. In generale, quando perdi fede nella tua vita spirituale o perdi fede nel tuo Maestro o perdi fede in Dio, un cane può morderti. La natura stessa del cane è la fedeltà e la devozione: il cane vuol farti vedere che hai perso della fede nella tua vita spirituale, nel tuo Maestro, o in Dio.
Nel caso di persone spirituali tutto questo può accadere, ed accade. L'anima si identifica con il corpo, il vitale, la mente, ed il cuore per dare più fede all'intero essere, ma se il corpo, il vitale, la mente, ed il cuore perdono fede, si può venir morsi da un cane.
E ancora, è possibile che il cane fosse negativo per natura, o che delle forze distruttive, ostili, avessero attaccato il cane ed esso fosse divenuto vittima di tali forze. A volte quando un cane riceve una sensazione molto poco familiare, può attaccare. Non possiamo dire in modo specifico quale sia il motivo, finché non vediamo il cane e non ci concentriamo su di esso; in caso contrario ci sono dieci possibili motivi per cui il povero bambino innocente è stato morso.Nel nostro caso, noi stessi creiamo il peso e ce lo mettiamo sulle spalle! Diciamo: "Sono pieno di problemi. È troppo!" Ma allo stesso tempo c'è un tipo di sciocco piacere, un piacere inconscio, nel portare quel peso. Chi ci ha chiesto di portare questo pesante fardello di fallimento? Dobbiamo immediatamente sentire che è passato, e dobbiamo invocare solo Luce, Luce, Luce. Ogni errore o fallimento del passato, dobbiamo prenderlo come un peso e gettarlo via. A quel punto possiamo correre al massimo.
La filosofia del Salvatore Gesù Cristo è che il pentimento purifica l'anima. È vero, ma la nostra filosofia è quella di pentirsi solo per cinque minuti. Se continui con il tuo pentimento, questo sicuramente, sicuramente indebolirà i tuoi nervi sottili i quali ti aiutano a pregare, meditare, e Realizzare Dio. Il pentimento va bene per cinque minuti o per cinque giorni, ma se continui sbagli.
Diciamo che hai fatto qualcosa di non-divino, o che sei stata gelosa per mesi e mesi, e poi a un tratto ti penti, se sei nel mondo della gelosia per dieci anni, ti pentirai per altri dieci anni? Solo Dio sa quanti anni vivrai sulla Terra, dopodiché andrai da Dio! Ecco perché dopo alcuni giorni devi immediatamente abbandonare il tuo pentimento.
Con il pentimento dobbiamo essere cauti: è stupido versare infinite lacrime di pentimento per la nostra vita di fallimento. Il pentimento va bene per alcuni giorni, o al massimo per una settimana; se porti con te il fardello del pentimento per più tempo, starai camminando su una strada negativa. Sarai scioccata dalla reazione di Dio! Tu dirai: "Ho fatto una cosa sbagliata quindi mi pento", ma Dio dirà: "Vero che hai fatto una cosa sbagliata, ma ti ho forse chiesto di indulgere in un pentimento senza fine? Ora fai qualcosa di buono, qualcosa di positivo! Vai avanti, vai avanti! I tuoi errori passati saranno tutti lavati via".
Prendi il fallimento come dell'inchiostro. Dio ci ha dato la facoltà di usare acqua e sapone per lavar via l'inchiostro dalle mani. Se il palmo della mia mano è pieno d'inchiostro, guarderò quella macchia soffrendo e soffrendo?. No, Dio mi ha fornito acqua e sapone, qual'è il mio problema dunque, perché non la lavo? Dopodiché non permetterò a nulla di non-ispirativo di macchiare di nuovo la mia mano.
Perciò il modo più veloce per accrescere la Prontezza e la Capacità, è dimenticare il passato deplorevole. Che fosse accaduto uno, due, venti, o trenta anni fa, non continuare a pentirti! No, vai avanti! Ancora, quando arriva la depressione o la frustrazione per qualche motivo, neutralizzala con le esperienze più dolci o più elevate della tua divinità. Se la mente coltiva il dubbio-di-sé, o del Maestro, in quel momento porta in primo piano la più alta meditazione che hai avuto in varie occasioni. Immagina semplicemente queste elevate esperienze. E ancora, puoi scrivere tutte le tue migliori qualità e le più alte esperienze: quando hai avuto la più alta meditazione, quando hai avuto l'amore più profondo per il tuo Maestro, quando eri pronta per diventare una discepola incondizionatamente abbandonata. Porta immediatamente in primo piano tutte le buone qualità che avevi venti anni fa o due giorni fa.
C'è sempre una medicina per i nostri malanni. Qualunque cosa ci crei sofferenza, ricordiamoci che la medicina è lì per noi. Questa medicina certamente curerà le nostre tristezza, frustrazione, depressione, e sensazione di fallimento. Ricorda sempre a te stessa le cose che hai già raggiunto, questa è un'eccellente medicina; ma ricorda che non hai ancora raggiunto la tua Meta finale. Il tuo Abbandono, il tuo Amore, la tua Devozione, e la tua Gratitudine: queste qualità divine non ti hanno ancora messo in condizione di raggiungere la tua Meta: devono essere incrementate in misura infinita perché un giorno tu possa arrivare alla Meta.
Il modo più veloce per accrescere le tue Prontezza e Capacità è quello di non indulgere nelle esperienze deplorevoli del passato. Il pentimento si intende solo per un breve periodo. Altrimenti, se dovessimo pentirci per tutte le cose negative che abbiamo fatto, dovremmo tornare indietro alle nostre incarnazioni passate e ricordare le cose negative fatte allora, anche dal momento in cui venimmo al mondo questa volta, abbiamo fatto molte cose sbagliate.
Diciamo che io riesco a ricordare tutte le cose negative e tutte le cose positive fatte dall'età di quattro anni. Ora diciamo che io voglia contarle, mi dico: "Le conto!" Ma se inizio a contare tutte le mie azioni positive e negative, non pregherò neanche per un minuto, sentirò di essere senza speranza e dirò: "Sono cattivo, cattivo! È inutile che ci provi, non posso entrare nella vita spirituale, non è fatta per me!" E Dio mi dirà: "Che sciocco!"Usa sempre il cuore. Se usi il cuore, riuscirai sempre a compiacermi, ma se usi la mente dirai: "No, si è fatto tardi, solo Dio sa se riuscirò a prendere quello che Guru vuole!" Quando inizi ad usare la mente, hai già inquinato la tua aspirazione, hai distrutto al tua ispirazione. Non usare mai la mente! La mente serve solo ad un uso limitato: se vedi un serpente non devi usare il cuore, perché Dio dentro di te sta dicendo alla tua mente che quel serpente ti morderà. Ma ci saranno milioni di occasioni nella vita in cui non vedrai alcun serpente o altri pericoli, e non avrai bisogno della mente. Invece, se usi il cuore, ti troverai nel luogo preciso in cui è stato il serpente, cinque minuti dopo o cinque minuti prima: vedrai che non c'è alcun serpente.
Hai bisogno della Prontezza, Volontà, ed Entusiasmo, ma la Prontezza, la Volontà, e l'Entusiasmo devono venire dal cuore, non dalla mente. La Prontezza della mente ti guiderà per due passi e poi dirai: "Devo tornare a prendere la maglia, forse pioverà, mi serve l'ombrello, chissà cosa succederà!?", ecco la prontezza della mente! La mente cercherà sempre di essere pronta guardandosi intorno, cercherà sempre di proteggersi; ma il cuore non ha tempo per pensare alla pioggia o al sole o ad altro, agisce e basta.
Dobbiamo sempre pensare ad Hanuman, il discepolo di Sri Ramachandra. Per lui non c'era Sole, non c'era Luna, non c'era giorno, non c'era notte, ed ha insegnato all'umanità una lezione così significativa! Quando ricevette in dono un costosissimo medaglione portafoto, lo aprì e vide che la fotografia di Sri Ramachandra non c'era: così lo fece a pezzi! Disse: "Che valore ha? Non c'è il mio Signore Rama!"Hanuman non era una scimmia, la sua era un certo tipo di tribù evoluta, era così evoluta da essere quasi al livello degli esseri umani. Hanuman riceveva infinita forza dal suo abbandono alla volontà del suo Signore Sri Ramachandra. Sapeva che Sri Ramachandra era il discendente diretto di Dio stesso, un Avatar, ed il suo sacro dovere era quello di servire il suo Maestro incessantemente e a perdifiato. Quindi Hanuman non era semplicemente una scimmia con un grande corpo, lungi da ciò! Hanuman di Sri Ramachandra ebbe precedenti incarnazioni molto, molto elevate. La sua era una specie di tribù, che però in termini di evoluzione era molto avanzata.
Ho visto alcuni elefanti le cui anime sono così evolute, che quando prenderanno un'incarnazione umana, subito sorpasseranno ampiamente molti esseri umani; molti esseri umani impiegheranno quaranta o cinquanta incarnazioni per raggiungere l'altezza che essi raggiungeranno in una sola incarnazione, specialmente nella mente, vitale, e corpo. Quando questi animali prenderanno la loro prima incarnazione umana, sorpasseranno di moltissimo gli esseri umani che hanno già visitato la Terra diverse volte. Quindi, per tornare alla tua domanda, Hanuman era eccezionale.La bicicletta per te è cosa buona per mantenerti in forma, sicuramente aiuterà la tua meditazione; se mediti bene, la gioia interiore che ricevi dalla meditazione e preghiera ti farà sentire di volare mentre pedali, quindi ogni cosa ha il suo proprio tempo. Se fai tutto al momento corretto, la cosa precedente ti darà sempre Gioia mentre fai la prossima cosa, ed anche queste cose ti daranno grandissima Gioia. C'è sempre tempo per fare la cosa giusta.
La nostra difficoltà è che quando non facciamo una cosa, il nostro mondo finisce! Se non mediti al mattino presto alle sei, allora medita alle sette o alle sette e mezzo o anche alle otto, prima di uscire. Se non mediti alle sei, tu senti che Dio è così dispiaciuto di te che arriverà con un bastone per spaccarti la testa! Ti dici: "La mia giornata è già fallita!" Ma questa non è l'attitudine giusta.
Semplicemente fai la cosa che hai mancato, prima di fare la prossima, specialmente nel caso della preghiera e meditazione. Queste cose devono venire per prime, nella vita spirituale nulla dovrebbe essere preso sul serio quanto la preghiera e la meditazione: dopodiché devi sentire la bellezza e la fragranza della tua preghiera e meditazione, in tutte le tue attività durante il giorno.Quando un amico soffre, nelle tue preghiere devi dire al Supremo: "Se è la Tua Volontà, dammi la capacità di esserti di servizio dentro il mio amico. Se non è Tua Volontà, ti prego, ti prego, non voglio essere coinvolto, offrirò solo la mia positività.
Se è Tua Volontà, sarò coinvolto perché so che sarò protetto, ma se non è Tua Volontà, allora sto usando solo la premura e compassione creata da me stesso". Se il tuo amico sta soffrendo per dei problemi (depressione, frustrazione, problemi emozionali, e così via) la cosa migliore è pregare il Supremo e ricevere un messaggio interiore su cosa dovresti fare a quel punto. Dalle tue preghiere riceverai una guida interiore, e questa guida interiore ti dirà cosa fare. Dopodiché qualunque aiuto dovresti offrire a quella particolare persona, sarai in grado di offrirlo.
Domanda: A volte quando ti diciamo che una persona sta facendo qualcosa di sbagliato, quella persona si arrabbia molto. Una volta qualcuno non mi ha parlato per due anni perché ti dissi di una sua azione sbagliata. Qual è il modo migliore di comportarsi in questi casi?
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Sri Chinmoy: Chiediti questo: sei venuta nel mondo per ricevere il perdono di Tizio e di Caio, o sei venuta nel mondo per essere leale verso il tuo Maestro? Otterrai la tua Realizzazione di Dio dalla lealtà verso il tuo Maestro, o forse dalla paura verso il tal dei tali? Se tu non mi avessi confidato quella cosa, non sarebbe forse quella persona andata dall'oscurità alla profondità più oscura, fino al fondo dell'oscurità? Non sarebbe forse entrato nell'abisso degli abissi? E allora chi ne sarebbe stata responsabile? Saresti stata tu la responsabile. Dio avrebbe incolpato te.
Io ho scelto te come Responsabile di uno dei nostri Centri: non è forse tuo preciso dovere informarmi su ciò che accade nel tuo Centro? Chi te ne ha dato l'autorità? Sri Chinmoy. Chi ha dato l'autorità a Sri Chinmoy? Il Supremo. Sei venuta nel nostro Centro per essere leale, fedele, abbandonata, e devota a me, o l'hai fatto per compiacere qualcun altro nel modo che vuole lui?
Hai fatto assolutamente la cosa giusta a dirmelo. Anche se quella persona non ti parlasse più per l'Eternità, non perderai uno iota della tua spiritualità. Ma se non mi dici le cose che hai il dovere di dirmi, potresti perdere tutta la tua spiritualità, quindi, chiedi a te stessa se essere leale al Maestro ad ogni secondo non sia di suprema importanza nella tua vita: c'è null'altro che abbia lo stesso valore? No, Hai fatto la cosa giusta. Se quella persona non ti parla per un anno, non sta vivendo nel cuore, non sta vivendo nell'anima.
Dicendomelo, hai provato che hai a cuore tutto questo. Che succede se in una famiglia qualcuno ha il cancro? Se la sorella sa che il fratello si è ammalato di cancro, correrà da suo padre così che lui possa chiamare un medico. Ma cosa succede nella vita spirituale? Entra in gioco la paura, paura, paura. Una persona fa qualcosa di sbagliato e l'altra la nasconde, e poi diventa un caso irrecuperabile.
Devi chiedere a te stessa se la tua lealtà, la tua fede, la tua devozione, il tuo abbandono alla mia volontà sia di suprema importanza o se sia la sola cosa di cui hai bisogno, la risposta sarà certamente positiva. Non pensare alla persona che non ti parlerà per un anno. Tanto meglio! Se non ti parla per un anno non dovrai osservare le sue mancanze e i suoi errori; resterà con se stesso.From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 17, Agni Press, 1999
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