Altrimenti, dentro il tuo cuore ci sarà obbedienza, ma dentro la mente, vitale, e corpo, non ci sarà nulla… Ma se ogni parte di te è cuore, la tua esistenza sarà come un albero: se scuoti il tronco dell'albero, si muoveranno anche tutti i rami, foglie, e fiori. Se scuoti una pianta, la vedrai muoversi tutta insieme, dalla cima alla base.
Dal punto di vista esteriore, le varie parti del corpo hanno nomi differenti, ma dal punto di vista spirituale, dovrebbero avere un solo nome, e tale nome è Obbedienza. Questa è la spiritualità, secondo la nostra tradizione indiana. Se ti tocchi il braccio, devi sentire che esso esiste solo per obbedire al Supremo in me, che è lo stesso Supremo che è in te. Se ti tocchi gli occhi, devi sentire che essi esistono solo per la tua obbedienza al Supremo. Se ti tocchi la testa, i capelli, finanche l'unghia del piede, devi sentire che non stai toccando altro che la tua divina obbedienza.
Ogni parte del tuo corpo, ogni cellula, ogni goccia di sangue, devi sentire essere parte intima della tua obbedienza divina. Se questo è il tuo sentimento, la disobbedienza non potrà mai e poi mai nascere.Dopodiché, se qualunque mio discepolo sta facendo qualcosa di seriamente sbagliato, e tu lo vieni a sapere, devi dirmelo immediatamente. La teoria americana è: "Non sono affari miei" ma la teoria spirituale è: "Dato che stiamo tutti veleggiando nella stessa barca verso la Sponda d'Oro, i miei affari sono i tuoi, e i tuoi affari sono i miei." Altrimenti, se uno dei tuoi fratelli o sorelle spirituali sta facendo qualcosa di seriamente sbagliato e tu mantieni il segreto di quella persona, accadrà una vera e propria catastrofe. Se ad esempio sai che qualcuno è nel mondo emozionale, dovresti informarmi immediatamente. Altrimenti si inizia con un mal di testa, ma poi diviene un cancro: ed a quel punto sarà troppo tardi.
Dato che tu sei mio discepolo, la stessa cosa vale per quando tu stesso fai degli errori. La disobbedienza è come rotolare giù da un'altura. Un giorno fai una cosa sbagliata e questo rimane un piccolo errore; ma poi continui, continui, e la disobbedienza diviene sempre più grande; poi ad un tratto ti accorgi che stai andando giù, giù, giù da quell'altura, con tale velocità! In quel momento, quando stai cadendo in modo incontrollato, per me diviene un problema serio. Ma se mi avessi informato all'inizio, il problema sarebbe stato molto più facile da trattare.
Quando alcune donne discepole hanno un tipo di problema femminile molto serio, a volte hanno paura di dirmelo. Si comportano come se avessero fatto qualcosa di sbagliato o un crimine. Dopo sei mesi o un anno, solo quando il malanno è divenuto serio e sentono che le ucciderà, me lo dicono. Non è forse questa disobbedienza? Quando c'è qualcosa di seriamente sbagliato nei loro corpi non dovrebbero forse dirmelo immediatamente? Ma me lo dicono solo quando la situazione diviene critica.
Non sto dicendo che i medici non siano in grado di aiutare, io stesso mi faccio visitare da molti medici per il mio problema al ginocchio; forse non riescono sempre a curarmi, ma io so che Dio ha donato a questi medici una capacità speciale, e che loro hanno curato moltissime persone. Ma dato che voi mi avete accettato come vostro Maestro spirituale, dovete sentire che sono anch'io il vostro medico, anche se agisco in modo differente da un medico ordinario.
E quindi, non dovreste mai aver timore di riferirmi i vostri problemi. Finché ha timore del Maestro, il discepolo non potrà mai avvicinarglisi interiormente. Solamente se il discepolo riferisce al Maestro le proprie debolezze, e permette al Maestro di divenire tutt'uno con le proprie debolezze, diverrà intimamente vicinissimo al Maestro. In quel caso, il Maestro può correre a salvare il discepolo come un leone ruggente.
Quando le persone mi parlano privatamente o mi mandano lettere sui loro fallimenti o sulle loro debolezze, non li sgrido mai. Divengo tutto simpatia, tutto compassione, tutto premura, tutto affetto. Se qualcuno soffre di un certo tipo di problema mentale, vitale, emozionale, o di ogni altro tipo, io vedo la sua debolezza come mia, e lo perdono immediatamente. Non solo perdono quella persona, ma immediatamente agisco. Agisco interiormente ed a volte dico anche esteriormente alla persona quello che deve fare. Se la persona vuol davvero essere curata, io sono tutto per lui. Ma lo sono ad una condizione: che lui sia pronto a cambiare la sua vita.
Dopo alcuni giorni, alcuni mesi, o alcuni anni di disobbedienza, alcuni discepoli sviluppano l'abitudine di disobbedire regolarmente. Perché? Perché sentono che essa è tollerata. Dato che la sentono tollerata, la disobbedienza diventa la loro obbedienza. Non importa quanto il discepolo sia disobbediente, nella maggior parte dei casi io non credo nella giustizia. La giustizia arriva solo quando sento che non c'è altro modo per far capire al discepolo la gravità del suo comportamento. Quando vedo che la situazione sta diventando semplicemente impossibile, non ho altra scelta se non quella di essere severo. Intervengo con una verga solo quando null'altro ha funzionato e sono davvero in difficoltà, più in difficoltà dello stesso individuo che sta comportandosi male. Ma quando uso 'il bastone', raramente ho successo. Se minaccio qualcuno di buttarlo fuori dal nostro sentiero se non smette di comportarsi male, quella persona magari cambia la sua vita dopo un mese o dopo un anno… Altrimenti c'è solo ribellione, ostilità e paura.
Dio non può conquistarci attraverso la paura. È vero che può terminare la nostra vita: può ucciderci se facciamo delle cose brutte. Se Dio è arrabbiato con noi, per certo può farci soffrire… Ma questo tipo di punizione non ci conquisterà. Con il nostro ultimo respiro diremo: "Dio è crudele! Dio è non-divino!" È solo con l'amore che possiamo essere conquistati. Il Maestro deve conquistare il cuore del discepolo con l'amore, e il discepolo deve conquistare il cuore del Maestro con l'amore. Ogni altro modo fallirà. L'America è forte e può minacciarmi di lanciarmi contro la bomba atomica. Io sono indifeso e quindi mi arrendo… ma non c'è amore nella mia resa; ma se l'America viene con la compassione e le sue altre buone qualità, conquisterà il mio cuore.
Ci sono dei discepoli che hanno continuato a fare cose sbagliate per moltissimi anni. Poi ad un tratto vedono che il cuore del loro Maestro sta sanguinando. Quando vedono il mio cuore sanguinante, anche il loro cuore inizia a soffrire, e dicono: "Cosa ho fatto! Cosa ho fatto!" In quel momento il loro cuore si risveglia. Non hanno paura di me, hanno paura solo della cosa sbagliata che hanno fatto, per la quale il mio cuore si è ferito. Si dicono: "Se davvero amo il mio Maestro, come posso colpire così il suo cuore?" Cosicché divengono nuovamente dei gioielli. Il loro problema si risolve quando vedono le lacrime del loro Maestro. Se vedi le lacrime non solo nei miei occhi, ma anche nel mio cuore, allora se hai una briciola di amore per me, riuscirai a conquistare le tue debolezze, grazie al tuo amore.Quando ci identifichiamo con la nostra mente e facciamo ciò che essa ci dice, immediatamente riceviamo un certo tipo di gioia o felicità… Poniamo che la mente ci dica che è il momento giusto per andare a correre perché l'aria ora è fresca… dato che ci siamo identificati con la mente, andiamo fuori a correre con gioia. Ma supponiamo che in quel momento il cuore dica: "No, dato che il clima è fresco e la mente è tranquilla, è il momento giusto per leggere i libri di Guru o per cantare dei canti spirituali." Se in quel momento siamo identificati con il cuore, otterremo gioia spontanea leggendo libri spirituali o cantando canti spirituali.
Anche se riceviamo un certo tipo di felicità quando ci identifichiamo con la mente e facciamo ciò che la mente ci dice, quel tipo di felicità non è vera gioia. Quando la mente ci chiede di fare qualcosa, molto spesso crea in noi milioni di dubbi. Ora ci dice di fare una cosa, e il momento dopo non ne è più convinta e ci dice di fare qualcos'altro. Ora ci dice di aver fede nella nostra vita spirituale, e noi siamo felici della nostra fede, il momento dopo ci crea dei dubbi e noi riceviamo gioia dal dubitare della nostra vita spirituale. Identificandoci con la giocoleria della mente, possiamo con furbizia avere felicità spontanea — ora dubitando di Dio, e appena dopo dalla nostra fede in Dio — ma questo non ci darà mai vera gioia.
Cosicché, dobbiamo usare la nostra saggezza, e capire con cosa identificarci e chi considerare come nostra guida: la mente o il cuore. Ora la mente ci comanda di fare qualcosa, ma poco dopo ritorna con dubbio ed esitazione… e mentre noi dubitiamo ed esitiamo, la mente è altrove, a godersi il nostro dubitare ed esitare. Non ci aiuta in alcun modo, non fornisce alcuna determinazione. Allo stesso tempo invece il cuore non solo ci dice di fare la cosa corretta, ma ci aiuta a farla, a fare la cosa che accelererà il nostro progresso spirituale e che avvicinerà l' 'Ora di Dio'. È quindi dall'identificazione con il cuore e dall'ubbidire al cuore che possiamo ricevere gioia spontanea.
Il cuore ci dice di pregare e meditare, e la gioia che riceviamo dalle nostre preghiere e meditazioni, è vera gioia. È vero che non possiamo pregare e meditare per ventiquattr'ore al giorno, perché lavoriamo e portiamo avanti tutte le nostre attività… ma durante il giorno possiamo ricordare la gioia che abbiamo ricevuto dalla nostra meditazione mattutina. Al mattino siamo rimasti nel cuore-giardino per un certo tempo, poi siamo entrati per così dire nella nostra mente-giungla: ma anche da qui possiamo ricordare la bellezza e il profumo provati al mattino nel nostro cuore-giardino, ed essi ci daranno grandissima gioia.Ci sono molti tipi di disobbedienza. Se dico al mio 'miglior discepolo' di venire ad una certa ora ed egli arriva in ritardo, quel tipo di disobbedienza non è molto seria. Quando c'è disobbedienza esteriore, Dio è più indulgente e perdona subito, ma quando c'è disobbedienza interiore, Dio non perdona tanto presto. Molto spesso deve usare il suo Potere-di-Giustizia, perché la disobbedienza interiore è un male quasi incurabile; ma infine tale male dev'essere curato.
La tua disobbedienza interiore la conosciamo solo tu ed io, la conosce solo la tua anima e la mia anima. Prima che le forze negative attacchino qualcuno, a volte io vedo che egli apre deliberatamente la porta a tali forze.
Sapendo che sta per arrivare una tempesta, posso tenere la porta aperta e godermi la tempesta. Dopodiché la mia stanza sarà completamente distrutta. Anche nella vita spirituale, a volte so che qualcuno sta per fare qualcosa di sbagliato anche prima che lo faccia, perché vedo le forze attaccarlo. A volte osservo, per vedere se la persona sta per permettere a tali forze di attaccarla o se si accinge a combattere contro di esse, osservo se permetterà a queste scimmie di morderla o se si prepara a lottare in modo che le scimmie non possano mordere.Dipende da quanto valore dai alla felicità del tuo Guru. Tu dirai: "Facendo tale cosa per il mio Guru, lo rendo felice." Questo è vero, ma la nostra filosofia è quella dell'autotrascendenza. Tu sei soddisfatto dal rendermi felice facendo ciò che ti ho chiesto, ma se fai tali cose in minor tempo, riuscirai a rendermi più felice. Se hai la capacità di fare qualcosa in pochissimo tempo, perché dovresti attendere?
Noi crediamo nella gioia, ma la gioia è fatta di gradi. Se dici: "Se faccio tal cosa, Guru sarà felice, se faccio qualcos'altro, Guru sarà più felice, se faccio una cosa completamente diversa, Guru sarà ancora più felice." e così, cosa fai? Fai la cosa che mi rende più felice. Allo stesso modo, devi sentire: "Se faccio qualcosa alle sette Guru sarà felice, se la faccio alle sei e mezza Guru sarà più felice, se la faccio alle sei sarà ancora più felice!" In questo caso, ciò che importa è il grado di felicità.
Cosicché, se dai valore al mio sorriso più felice o al mio più alto orgoglio in te, sicuramente farai ciò che ti chiedo, il più presto possibile, altrimenti puoi dire: "Mi basta che lui sia orgoglioso di me" ma se vuoi vedere la differenza tra la mia felicità o il mio orgoglio per te, di quando fai qualcosa velocemente anziché lentamente, devi allora sapere che non c'è paragone.
In India, alcuni studenti dicono: "Se riesco ad arrivare a 33 su 100, potrò superare l'esame." Sono contenti se raggiungono tale voto modesto. Altri si struggono se non raggiungono 100 su 100: nemmeno 99 è abbastanza per loro. Cosicché, se vuoi restare soddisfatto con il voto sufficiente per superare l'esame, cosa posso dirti!? Ed ancora, se ti struggi per il voto più alto, per 100 su 100 assolutamente, chi mai può impedirti di arrivarci? Solo la tua mancanza di desiderio ardente. Quando prendi 100 su 100, non solo il tuo professore sarà orgoglioso di te, anche tu lo sarai di te stesso.
Devi sapere quale livello vuoi mantenere. Per alcuni discepoli è più che sufficiente restare semplicemente nell'imbarcazione. Non è un problema se dormono della grossa! Ci sono altri discepoli ad ispirare il barcaiolo, e ad aiutare l'imbarcazione a navigare veloce, più veloce ed ancora più veloce.Nella vita spirituale, se davvero vuoi rendere felice il tuo Maestro, non devi averne paura — no, no, no! Il Maestro non è venuto al mondo per attaccare le persone! Questo lo facevano Giulio Cesare, Alessandro Magno e tutti questi militari, ma a volte io vi sgrido, come ultima risorsa.
Nella Bhagavad Gita, prima della battaglia di Kurukshetra, Sri Krishna quanto supplicò i Kauràva di concedere solamente cinque villaggi ai Pandàva! I Kaurava avevano il regno, ma non vollero dar via quei cinque villaggi. Sri Krishna si recò tre o quattro volte al palazzo dei Kaurava, ma non lo ascoltarono. Dissero: "Senza combattere non daremo ai Pandava nemmeno tanta terra quanta ne passi per la cruna di un ago!" Un ago è lungo ma la sua cruna è minuscola. Quanto ne potrebbe passare attraverso? Sri Krishna quindi vide che la situazione era insolubile e disse: "La guerra è necessaria." La guerra fu l'ultima risorsa.
Anche con voi, vi sgrido, come ultima risorsa. Altrimenti cerco di convincere voi, il vostro cuore, la vostra mente, il vostro vitale, il vostro fisico, a tutti i miei discepoli, dico: non abbiate paura di me, ma identificatevi con le mie sofferenze. Aver paura di me è un approccio stupido ed inutile. Identificarsi con la mia tristezza, con le mie lacrime, è assolutamente il giusto approccio.
Non scegliamo la paura: scegliamo invece l'amore. Quando abbiamo paura, nascondiamo tutti i nostri problemi. Alcuni, quando hanno un male, hanno paura come se avessero commesso un furto, sentono di aver sbagliato e quindi di doversi nascondere, non è forse il massimo della stupidità? Se hanno qualcosa che non va fisicamente, dovrebbero andare da un medico. Stanno trattenendo la paura, ma allo stesso tempo non pregano. La paura li domina per tutto il giorno e la notte, non hanno tempo per pregare il Supremo, in loro vediamo solo paura, paura, paura! Sentono che verranno scoperti. Che cosa stupida! Se non vogliono andare da un medico, possono pregare Dio. È Dio che ha dato a queste persone la piccola capacità di cui avevano bisogno per diventare medici, possono pregare Dio, il vero Medico; ma non hanno tempo di pregare, solo per essere distrutti dalla paura. Dio ha mandato un Suo rappresentante nella forma di Maestro spirituale. I discepoli dovrebbero dire: "Andiamo da lui, lui potrà curarci."**Signora Guruge: La mia domanda è sul karma: come si concilia con il Vedantismo Advaita? Loro non credono nel karma.
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Sri Chinmoy: C'è forse qualcuno che non crede nella legge del karma? Tutti conosciamo il detto 'Ciò che semini raccogli'. Ma comunque può esserci l'intervento divino: se discendono la Grazia, la Compassione, ed il Perdono di Dio, la legge del karma può essere annullata. Dio può annullare il karma. Se un bambino monello picchia un altro bambino suo vicino, il padre della vittima arriva per punire il colpevole, ma poi interviene il padre del monello: dato che ha moltissimo affetto per il suo bambino, non permette all'altro padre di picchiarlo, dice: "È vero che mio figlio ha fatto questo, io so che ha sbagliato e non lo farà più, ma non ti permetterò di picchiarlo." Dato che il padre del monello è molto forte, il padre della vittima gliela dà vinta.
Dio può proteggerci esattamente allo stesso modo. Noi facciamo moltissimi errori, ma qualche volta il nostro Padre Adorato Supremo infrange la Sua Legge Cosmica e ci salva. In questi casi, il nostro Padre vuol giocare il ruolo di Dio il Perdono, o perché abbiamo fatto qualcosa di buono per Lui, o perché sente esserci la speranza che infine diverremo Suoi buoni figli. Dice: "Ora hanno fatto uno sbaglio, qualcosa di bruttissimo, ma nel futuro non faranno più una cosa simile." Oppure potrebbe dire: "Nel corso degli anni hanno pregato per la Mia Vittoria moltissime volte, o hanno fatto varie cose per rendermi Felice: cosicché userò il Mio Perdono." Ma ancora, se Lui vede che davvero non c'è speranza, che siamo davvero cattivi, e che continueremo a fare la cosa sbagliata, dirà: "No, devi subire la Legge Cosmica. Hai fatto uno sbaglio, e devi pagarne il pegno."
A volte, il Supremo non solo utilizza i suoi Compassione e Perdono infiniti, ma anche i Maestri spirituali che Lo rappresentano, fanno lo stesso. È vero che il Supremo è l'oceano e il Maestro spirituale è solo una goccia, ma la piccola goccia si identifica totalmente con l'oceano infinito ed è consapevole della sua unità con l'oceano. E questa piccola goccia è stata creata dallo stesso oceano, perché sia d'aiuto a coloro che sfortunatamente non sono ancora neanche delle gocce.
Quindi la legge del karma è molto complicata, e non ci sono regole rigide. Se prendiamo la legge del karma in senso stretto, se facciamo una cosa sbagliata saremo puniti, e se facciamo una cosa molto positiva la legge del karma dice che saremo premiati, purtroppo ci aspettiamo i risultati in un batter d'occhio, ma ci dimentichiamo di tutte le cose negative che abbiamo fatto insieme a quella sola cosa positiva. Prima di fare una cosa molto positiva, prima di fare ciò che consideriamo un supremo sacrificio, magari abbiamo fatto molte cose sbagliate: ecco perché non riceviamo i risultati della nostra azione divina. Dio usa la nostra sola buona azione per annullare tutte le cose tremende, le cose peggiori, che abbiamo fatto nel corso degli anni. Noi diciamo: "Dio non ha occhi! Dio non ha orecchie!" Ma in realtà Dio sta facendo uso di Compassione illimitata, ponendo la nostra unica piccola buona azione sullo stesso piano di tutte quelle negative. In tal modo Lui ci salva da moltissima sofferenza karmica.
Quindi, se siamo nella vita spirituale, non possiamo mai dire come Dio risponderà alle nostre azioni. Nella vita umana ordinaria, di solito la legge di causa ed effetto agisce, ma nella vita spirituale vediamo alquanto spesso l'intervento della Grazia divina. Questo avviene perché nella vita spirituale preghiamo sempre Dio. Anche se Gli chiediamo solo un'ottima colazione, almeno diciamo "Dio" e "Supremo"! Così, Dio dice: "Almeno ha usato il Mio Nome!" Ma la persona che non è nella vita spirituale non chiede niente a Dio.A volte, quando conosco la data di un'operazione, non ho bisogno neanche di conoscere l'ora esatta; se è qualcuno con cui ho uno stretto rapporto, anche se mi mette al corrente un mese prima, posso promettergli che mi prenderò cura della cosa, e la mia promessa sarà assolutamente mantenuta. Nel momento dell'operazione, la mia mente fisica può anche non esser consapevole che questa è in atto, ma ho moltissimi rappresentanti interiori, i quali possono agire in mia vece. Uno dei miei esseri interiori manterrà la mia promessa per me.
Ma nel tuo caso è stato del tutto diverso, non mi sono affidato ai miei esseri interiori: ero coinvolto io stesso, al cento per cento. Il giorno prima dell'intervento ti ho chiamata, e ti ho chiamata anche il mattino dell'intervento.
Prima della tua esperienza mi presi cura del padre di uno dei miei discepoli. Tutti della sua famiglia sono miei discepoli, e mi sono molto devoti: sua madre, suo padre, e suo fratello. La madre ha un tale amore per me! Ed aveva una tale fede che io avrei fatto tutto per suo marito, anche se allo stesso tempo era del tutto preparata a vederlo andare all'altro mondo. I medici gli diedero due settimane di vita, ma ora invece è ancora in questo mondo! Una settimana fa ha guidato fino all'ospedale. I medici dissero: "Com'è possibile che riesca a guidare!?" Ma ha guidato, poi, due giorni fa, è andato all'ospedale (che non è lontano) a piedi. Solo alcune settimane fa non stava affatto bene, ma Dio è stato gentile con lui, davvero gentile.
È necessaria la fede, e se la persona in cui hai fede ne ha la capacità, tutto è possibile. Sri Aurobindo disse: "Se hai fede in qualcosa, quella cosa sarà efficace." Non importa quanto sia serio il problema, alcuni Maestri spirituali dicono semplicemente ai loro discepoli: "Prendi dell'olio di senape." Non c'è nulla di magico nell'olio di senape: il Maestro semplicemente vede quanta fede hai in lui. Se prendi l'olio di senape con devozione e senti che ti curerà, quello funzionerà. Il Maestro non separa se stesso da ciò che dice: egli è dentro quell'olio di senape e, in e attraverso di esso, ti curerà. Oppure a volte ti dirà di andare dal medico.
Nel mio caso, dico sempre "Prendi del latte di cocco." Per ogni problema dico "Prendi del latte di cocco". I medici dovranno ridere di me! Dal punto di vista scientifico, diranno che il latte di cocco non ha nulla a che fare con questo o quel malanno, ma io so che il latte di cocco è la mia medicina, e se il paziente ha fede nel mio latte di cocco, esso farà miracoli. È una questione di fede. Fintantoché hai fede, sarai curato.
Ed ancora, il Maestro potrebbe avere la capacità di curare il male del discepolo, ed il discepolo potrebbe avere fede implicita nelle capacità del Maestro, ma c'è qualcun altro implicato: il Supremo potrebbe dire: "No, per varie ragioni non voglio che la persona viva." Un Maestro spirituale è implicitamente tutt'uno con la Volontà di Dio, tutto il tempo, ma dato che è nel fisico, che è pieno di sofferenza, a volte si identifica con la Terra. Se qualcuno che mi è molto devoto sta per morire, dico al Supremo tutte le cose positive che egli ha fatto per me e per il Supremo nel corso degli anni. Poi, durante l'ultimo minuto, prego: "Non potrebbe restare sulla Terra ancora alcuni mesi o alcuni anni?" In quel momento Dio può acconsentire ad un piccolo allungamento della vita, cinque o dieci anni, oppure potrebbe non farlo. Ma se vedo che il Supremo è davvero serio riguardo al fatto che qualcuno vada all'altro mondo, sarò l'ultima persona a pregare "Potresti farlo rimanere un po' di più?" No, no, non oserei mai dire una cosa del genere, non posso farlo, se qualcuno che mi è molto vicino e caro è in punto di morte, e se vedo che il Supremo sarà disturbato se inizio a supplicare e lamentarmi, sarò l'ultima persona a chiedere che viva di più.
A volte, dato che sono qui sulla Terra, i Maestri spirituali agiscono in un modo 'umano'. Il mio cagnolino Kanu ed io ci volevamo tanto bene. Nel suo ultimo anno lui voleva stare solo con me, voleva anche dormire con me; se lo prendevo e lo mettevo vicino al mio cuore, si alzava e si metteva a dormire ai miei piedi. Era sempre ai miei piedi. Quando sapevo che era prossimo a morire, praticamente già morto, spesso lo portavo giù al primo piano, e lui apriva di nuovo gli occhi. O Dio! Il Supremo è molto saggio, non voleva che io vedessi il mio Kanu morire. Così, dodici o tredici giorni dopo che ebbi lasciato New York per la nostra vacanza di Natale, il Supremo portò Kanu all'altro mondo. Quando Kanu morì, piansi per giorni e giorni, versando molte lacrime. Da un lato il Supremo rideva, dall'altro mi consolava.
In circostanze normali, se il Supremo vede che sono molto affezionato a qualcuno o a qualcosa, non solo perdona il mio stupido affetto o attaccamento, ma se ne diverte, ma se gli eventi vanno diversamente dalle mie speranze o desideri umani, immediatamente io divento tutt'uno con la Volontà del Supremo. Anche se l'umano in me si lamenta, il divino in me resta distaccato e felice.
Questo vale per tutti i Maestri spirituali. Quando uno dei devoti di Sri Ramakrishna lasciò il mondo — non era neanche un vero e proprio discepolo — Sri Ramakrishna ne soffrì terribilmente; ma quando vide l'anima di quella persona volare su felice, come un uccello, iniziò ad applaudire! Prima era devastato dal dolore, ma quando vide quanto l'anima era felice, divenne anch'egli felice.
Quindi, c'è una grande differenza tra Sri Ramakrishna ed una persona ordinaria. Una persona ordinaria potrebbe soffrire e dare la colpa a Dio per anni, ma Sri Ramakrishna si identificò completamente con la Volontà di Dio. A volte Sri Ramakrishna lottava per qualcuno: anche se sapeva che alla fine avrebbe accettato con gioia la Volontà del Supremo, all'inizio lasciava venir fuori l'umano in lui, perché voleva essere tutt'uno con la Terra. Altrimenti sarebbe semplicemente rimasto nelle caverne dell'Himalaya: "Ho realizzato Dio, non mi interessa il mondo." Anch'io ho realizzato Dio, e potrei fare la stessa cosa, ma Dio mi chiede di vivere nel mondo e di essere di servizio a Lui qui in Occidente, quindi rimango qui.
La consuetudine della vecchia tradizione indiana era quella di restare in un sol luogo e ripetere il Nome di Dio; ma oggi il ruolo del Maestro spirituale è differente. Sia l'India che l'America, l'Oriente e l'Occidente, hanno qualcosa da offrire al mondo. L'India offre il messaggio della pace e l'Occidente offre il messaggio della scienza. Se l'Occidente non avesse dato all'Oriente il messaggio della scienza, l'India sarebbe rimasta primitiva. E se l'India non avesse portato una briciola di luce all'Occidente, esso sarebbe rimasto non illuminato. Qualunque cosa abbiano l'India e l'America, devono darlo all'altra con gioia. Sono come due fratelli in una famiglia: se un fratello è medico darà la medicina, se l'altro è elettricista farà il lavoro elettrico, come potrebbe il medico fare il lavoro dell'elettricista, e viceversa? Esattamente allo stesso modo, ciò che l'India può offrire al mondo, l'Occidente deve accettarlo con gioia; e ciò che l'Occidente ha da offrire, l'India deve accettarlo. Solo allora l'Oriente e l'Occidente potranno diventare completi.Se qualcuno si abbandona in modo incondizionato, è sulla strada della propria Realizzazione di Dio. Se pratica l'abbandono incondizionato realizzerà Dio. Il punto massimo dell'abbandono incondizionato è: "Sia fatta la Tua Volontà." Questa è l'altezza suprema della meditazione e della preghiera. Esse portano alla stessa meta. Se una persona sta avendo una buona meditazione, dirà forse: "Sia fatta la 'mia' volontà"? No! Precisamente perché è andato in profondità, dirà: "Dio, dimmi cosa devo fare, ed io lo farò." Anche la preghiera, con mani congiunte, dice: "Dio, dimmi cosa devo fare." Qualcuno va in profondità e dice: "Dio, dimmi cosa devo fare." Un altro guarda in alto e dice: "Ti prego, ti supplico, dimmi cosa devo fare." Sia la meditazione che la preghiera dicono la stessa cosa. L'una va dentro nel profondo, l'altra guarda in su; l'una sale sull'albero, l'altra resta ai piedi dell'albero, guardando in su.
Preghiera e meditazione sono due strade. Quando medito, porto giù Dio. Quando prego, salgo da Dio. È la stessa cosa. Quando uso un modo, dico: "Per favore scendi e dimmi cosa dovrei fare." Quando uso l'altro modo, dico: "Sto salendo. Per favore dimmi cosa dovrei fare." Ancora, nella mia preghiera dico: "Dammi pace, dammi amore, dammi luce, in modo che io possa compiacerti" e nella mia meditazione dico: "Per favore dimmi di cosa ho bisogno e per favore, per favore dammi quello di cui ho bisogno." Entrambi i modi arrivano alla stessa meta.La mia dolcezza proviene dalla bellezza del mio cuore universale e dalla fragranza della mia anima trascendentale.
Proprio ieri alla P.S. 86 [scuola pubblica di New York in cui Sri Chinmoy si incontrava quasi ogni sera con i suoi discepoli -n.d.t.] io diventai il mio cuore universale e la mia anima trascendentale. Non era solo come vedere, non era solo come sentire, ma era 'diventare'. Spero che alcune persone abbiano visto qualcosa di non usuale. Per alcune persone conoscere la mia altezza trascendentale e la mia ampiezza universale è un obiettivo impossibile. Vedere e sentire la vera realtà è un compito impossibile, ma vedere o sentire qualcosa di inusuale, in senso normale, è quasi possibile. Spero che qualcuno abbia visto o abbia sentito qualcosa di inusuale ieri alla P.S. 86.Nella nostra vita esteriore, non sentiamo che il gioco stesso è gioia. L'importanza del gioco consiste solo nei risultati. Se vinciamo, solo allora riceviamo gioia, questa è un'idea totalmente sbagliata. Quando preghiamo, dovremmo sentire che la preghiera stessa è gioia. Preghiamo a Dio in Persona. Dovremmo essere così grati a Dio che ci ha dato la capacità di pregarlo. Dio ci dice: "Voglio giocare con te, bambino Mio; ma voglio che tu giochi con gioia e con dono-di-te."
Quindi la preghiera stessa è un gioco di felicità, gioia e soddisfazione.Quando facciamo il passo successivo, diciamo a Dio: "Ci piacerebbe compiacerti con gioia, con desiderio ardente e incondizionatamente." Se Lui vuole che in quel momento io conversi con Lui, lo farò felicemente, volentieri, con orgoglio. Poi, se mi chiede di giocare a tennis, giocherò volentieri a tennis. Poi, se il momento seguente mi chiede di fare qualcos'altro, farò anche quello con felicità ed orgoglio. Infine vorremo fare ogni cosa per Dio incondizionatamente. Non porremo alcuna condizione tipo: "Dio, se mi dai questa cosa, farò quell'altra cosa per Te", questa non è la nostra filosofia. Diremo a Dio: "Ti daremo felicemente e con dono-di-sé ciò che Tu vuoi da noi. Siamo venuti al mondo per compiacere Te nel Tuo proprio Modo": questa è la nostra filosofia.
Abbiamo anche qualcos'altro nella nostra filosofia, l'autotrascendenza. Non saremo pienamente soddisfatti con le nostre realizzazioni passate o presenti: dobbiamo andare avanti, dobbiamo andare in alto, dobbiamo andare all'interno di noi.Il corpo, il vitale e la mente hanno ciascuno un proprio ruolo speciale nelle nostre vite. Se il vitale non è dinamico, saremo letargici. Dobbiamo essere dinamici col nostro vitale, non aggressivi. Poi dobbiamo essere mentalmente puri. Dobbiamo avere pensieri puri ed illuminanti nella mente e non indulgere nel dubbio. Altrimenti, ora dirò che sei una donna molto negativa. Il momento successivo dirò a me stesso: "Che diritto ho di dire ciò? È una persona eccellente." Così, prima sei una persona eccellente, ma prima che tu te ne vada, la mia mente può dire che sei molto cattiva. Capisci?! Chi sono io, sono nella posizione di giudicare se sei buona o cattiva? No; ma invece sono nella posizione di offrirti buoni pensieri, pensieri gentili.
Sei stata così gentile con me qui e anch'io sto cercando di essere gentile con te offrendoti buoni pensieri, pensieri illuminanti, pensieri appaganti. La mente deve avere un atteggiamento positivo e dire che tu sei una buona persona. Pensando che tu sei una cattiva persona, cosa guadagno? Sto solo sprecando il mio tempo prezioso, ma pensando e sentendo che sei una buona persona, sto schiarendo e purificando la mia mente. E se ho una mente chiara, una mente pura, sarò in grado di realizzare molte cose incoraggianti e ispirative nella mia vita.Domanda: Stanno meditando consciamente ora, o sono presi dalla vita moderna?
Sri Chinmoy: Alcuni di loro non si sono convertiti alla vita moderna, sono tuttora in India ed in altre nazioni Orientali, dove pregano e meditano. Mentre altri volevano allargare le loro esperienze e procedere lentamente nella vita spirituale. Ecco perché ora sono in America ed in altri paesi Occidentali. Altri hanno sentito che quanto avevano già ricevuto era più che abbastanza, così hanno potuto incarnarsi in Occidente. Ed alcuni, persino dopo aver raggiunto una parziale Realizzazione di Dio, hanno sentito che la scienza è migliore della spiritualità! La loro teoria è che se la scienza fa qualcosa di grande, immediatamente milioni di persone ne trarranno beneficio. Non si rendono conto che in un secondo la benevolenza di Dio o di un Maestro spirituale possono influenzare milioni di persone.
Ora sono qui a scherzare con voi, ma in un secondo potrei inviare un po' di benevolenza col mio potere occulto e col mio potere spirituale ed essa si diffonderebbe immediatamente. La scienza non può fare questo. Ecco perché Swami Vivekananda ed altri erano soliti dire: "Se un Maestro spirituale invia benevolenza per pochi secondi dalla cima dell'Himalaya, essa coprirà il mondo intero." La scienza può lanciare la bomba atomica, ma potrà distruggere solo una o due città. Il mondo è così vasto! Quante bombe atomiche saranno necessarie per distruggere il mondo intero? Ma nel mondo interiore, in pochi secondi la benevolenza entra immediatamente nelle anime di milioni e milioni di esseri umani.
Questo è vero al cento per cento, ma dovete arrivare al livello da cui potete vederlo e sentirlo. Ci sono moltissime cose che non possiamo provare agli altri finché non arrivano a quel livello. Un'infermiera conosce la capacità di un dottore, ma cosa so io di medicina? I Maestri Spirituali hanno raggiunto una certa altezza. Non appena mandano la loro benevolenza da quell'altezza, essa si diffonde in ogni luogo. Sri Ramana Maharshi era solito dire che in un secondo inviava la sua benevolenza la quale copriva il mondo intero. Non se lo stava immaginando e non stava ingannando se stesso.
Io so che anche quando mi sto rilassando con i miei discepoli, se invio benevolenza, in pochi secondi va a tutti, non importa quante anime vivano sulla Terra, e se voi siete di un livello diverso e volete inviare benevolenza all'altro mondo, immediatamente va anche all'altro mondo.
Proprio ieri il giornale stava mostrando la superficie di Marte. Stavo leggendo il giornale in modo rilassato quando lo vidi. Non me lo sono immaginato: mentre guardavo quella fotografia per forse un minuto, vedevo moltissimi esseri! L'uomo non è ancora atterrato là, ma la foto è stata scattata. Questo pianeta sembra un posto così bello, con la vegetazione, come sulla superficie della Terra. Quando mi sono concentrato dalla mia veranda, credetemi, quanti esseri stavano mangiando voracemente la mia luce! 'Voracemente' è la parola giusta.
Era la mia immaginazione? Sri Ramakrishna direbbe no, non era immaginazione, era assolutamente vero; Sri Aurobindo direbbe che era assolutamente vero; ma chiedete a qualcun altro, un uomo comune, direbbe che era una mia allucinazione, che era peggio dell'immaginazione. A chi credere? Quando mi concentro, vedo qualcosa, proprio come sto vedendo voi qui. Se qualcun altro dice: "No, lui non vede niente" cosa faccio? Meglio che quella persona resti soddisfatta nel dire che io non vedo nulla.
Dopo tutto, sono io che ho mangiato il mango. Se ho mangiato il mango e ho gradito il suo gusto delizioso, ma voi dite: "No, lui non ha mangiato il mango" per me va bene. Ora sto mangiando questo pancake ed a voi capita di essere qui, ed è per questo che mi credete, ma nel caso delle persone che non sono qui in questo momento, alcune possono credermi, alcune possono non credermi. Perdo forse il gusto di ciò che ho mangiato perché tizio e caio non mi credono? No!Domanda: Così le persone non vivranno là fisicamente?
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Sri Chinmoy: Non penso saranno in grado di vivere là fisicamente, perché quel livello non è per il fisico. Le persone potranno andare là solo con i corpi sottili. Poi, chi è che conosce il futuro? Ma in questo momento il nostro fisico non è pronto. Se andiamo solo un po' al di sopra della Terra, congeliamo a morte.Recentemente una delle nostre discepole svizzere, dopo aver attraversato a nuoto la Manica, è andata in parte in bicicletta e in parte di corsa a Parigi. Se la guardi, chi potrebbe mai immaginare che possa fare questo genere di cose?
Attualmente abbiamo almeno tremila discepoli. Di questi tremila, solo cinque o sei entrano nell'aspetto alpinistico della nostra Manifestazione. Mi dispiace, se avessi denaro, sarei la prima persona a dartelo per venire incontro alle tue spese. Il denaro è necessario per tutto. Ci sono moltissimi discepoli che hanno denaro, ma dove sono? Hanno il denaro, ma non hanno la volontà, il desiderio ardente, il dono-di-sé che tu invece hai. Quante persone hanno l'audacia di scalare? Come sai, alcune persone hanno paura anche di salire le scale. Sono troppe! Se ci sono otto piani, aspetteranno otto ore che arrivi l'ascensore!“Best disciple”: Guru, non mi piace il freddo!
Sri Chinmoy: Non gli piace il freddo e a qualcun altro non piacerà qualcos'altro!
“Best disciple”: Ho anche paura delle altezze!
Sri Chinmoy: Devi essere consapevooe di quante persone sono in grado di fare ciò. Ogni cosa ha un tale significato nella vita, individualmente e collettivamente: nuotare, scalare, correre. Guarda che lavoro meraviglioso ha fatto la nostra Peace Run! Milioni di persone ci conoscono grazie alla Peace Run. Nella Peace Run puoi invitare migliaia di persone a partecipare ed ognuno sarà tutto unità ed entusiasmo. Questo è un modo, il modo collettivo, ed è un'enorme Manifestazione; ma per altri tipi di Manifestazione, devono farsi avanti alcune persone individualmente. Quando parliamo di scalare, anche se alcune persone hanno unità, oseranno fare il tentativo? Ogni cosa che raggiungiamo è memorizzata nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Se le persone hanno paura, se sentono che moriranno, io sarò l'ultima persona a chiedere loro di iniziare a scalare. Prego Dio che voi che accettate la sfida non abbiate alcun incidente. Scalare l'Himalaya è estremamente difficile; è anche una grande avventura. In un'avventura, se non hai immediatamente successo, devi sentire che col tempo lo avrai. All'inizio, l'idea di attraversare a nuoto la Manica sembrava impossibile. Ora un certo numero di discepole lo stanno facendo e un uomo più anziano sta sconfiggendo l'età e conquistando il Canale della Manica! Così se qualcun altro fallisce, non dovreste rinunciare. O lo fate voi o ci sarà qualcun altro che ci riuscirà.From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 12, Agni Press, 1999
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