Quando un amico soffre, nelle tue preghiere devi dire al Supremo: "Se è la Tua Volontà, dammi la capacità di esserti di servizio dentro il mio amico. Se non è Tua Volontà, ti prego, ti prego, non voglio essere coinvolto, offrirò solo la mia positività.
Se è Tua Volontà, sarò coinvolto perché so che sarò protetto, ma se non è Tua Volontà, allora sto usando solo la premura e compassione creata da me stesso". Se il tuo amico sta soffrendo per dei problemi (depressione, frustrazione, problemi emozionali, e così via) la cosa migliore è pregare il Supremo e ricevere un messaggio interiore su cosa dovresti fare a quel punto. Dalle tue preghiere riceverai una guida interiore, e questa guida interiore ti dirà cosa fare. Dopodiché qualunque aiuto dovresti offrire a quella particolare persona, sarai in grado di offrirlo.
Domanda: A volte quando ti diciamo che una persona sta facendo qualcosa di sbagliato, quella persona si arrabbia molto. Una volta qualcuno non mi ha parlato per due anni perché ti dissi di una sua azione sbagliata. Qual è il modo migliore di comportarsi in questi casi?
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Sri Chinmoy: Chiediti questo: sei venuta nel mondo per ricevere il perdono di Tizio e di Caio, o sei venuta nel mondo per essere leale verso il tuo Maestro? Otterrai la tua Realizzazione di Dio dalla lealtà verso il tuo Maestro, o forse dalla paura verso il tal dei tali? Se tu non mi avessi confidato quella cosa, non sarebbe forse quella persona andata dall'oscurità alla profondità più oscura, fino al fondo dell'oscurità? Non sarebbe forse entrato nell'abisso degli abissi? E allora chi ne sarebbe stata responsabile? Saresti stata tu la responsabile. Dio avrebbe incolpato te.
Io ho scelto te come Responsabile di uno dei nostri Centri: non è forse tuo preciso dovere informarmi su ciò che accade nel tuo Centro? Chi te ne ha dato l'autorità? Sri Chinmoy. Chi ha dato l'autorità a Sri Chinmoy? Il Supremo. Sei venuta nel nostro Centro per essere leale, fedele, abbandonata, e devota a me, o l'hai fatto per compiacere qualcun altro nel modo che vuole lui?
Hai fatto assolutamente la cosa giusta a dirmelo. Anche se quella persona non ti parlasse più per l'Eternità, non perderai uno iota della tua spiritualità. Ma se non mi dici le cose che hai il dovere di dirmi, potresti perdere tutta la tua spiritualità, quindi, chiedi a te stessa se essere leale al Maestro ad ogni secondo non sia di suprema importanza nella tua vita: c'è null'altro che abbia lo stesso valore? No, Hai fatto la cosa giusta. Se quella persona non ti parla per un anno, non sta vivendo nel cuore, non sta vivendo nell'anima.
Dicendomelo, hai provato che hai a cuore tutto questo. Che succede se in una famiglia qualcuno ha il cancro? Se la sorella sa che il fratello si è ammalato di cancro, correrà da suo padre così che lui possa chiamare un medico. Ma cosa succede nella vita spirituale? Entra in gioco la paura, paura, paura. Una persona fa qualcosa di sbagliato e l'altra la nasconde, e poi diventa un caso irrecuperabile.
Devi chiedere a te stessa se la tua lealtà, la tua fede, la tua devozione, il tuo abbandono alla mia volontà sia di suprema importanza o se sia la sola cosa di cui hai bisogno, la risposta sarà certamente positiva. Non pensare alla persona che non ti parlerà per un anno. Tanto meglio! Se non ti parla per un anno non dovrai osservare le sue mancanze e i suoi errori; resterà con se stesso.From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 17, Agni Press, 1999
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