Mr. Pathak: Ma non si può conoscere se stessi senza un Guru.

Sri Chinmoy: Cos'è che fa il Guru? La funzione del Guru è molto semplice, ti dice: "Tu non sai cosa c'è dentro di te: dentro di te c'è una cassaforte, e dentro di essa possiedi il piú bello e costoso diamante, ma ne hai perduta la chiave. Il mio compito è quello di aiutarti a trovare la chiave. Cercherò la chiave e la troverò, poi te la darò, e tu aprirai la cassaforte, non appena lo farai, vedrai il diamante dentro di te. Questo diamante è la tua divinità.

Il ruolo del Guru è quello di mostrarti la strada. Tu hai perso la tua stessa divinità, ma il Guru serve a riportarti da essa. La divinità è già lí, il Guru non ti dà la divinità, è Dio che ti ha dato la divinità, ma il Guru è il messaggero: egli ti mostra la tua divinità.

Il Guru è il ponte tra l'uomo e Dio, hai bisogno di un ponte, per andare da un luogo all'altro. Quando Sri Rama dovette andare a Lanka per combattere contro Ravana, ebbe bisogno di un ponte su cui passare. Nel nostro caso, abbiamo bisogno di un ponte per andare alla Sponda d'Oro, il Guru ci dice che l'Altissimo è il solo Guru: il vero Guru è Dio, il vero Guru è tuo Padre, e mio Padre, ma siccome tu sei piú giovane di me nella vita spirituale, io dico a te: "Vieni con me: ti mostrerò dov'è nostro Padre." Il fratello maggiore conosce meglio il padre, rispetto al fratello minore.

Tu sei mio fratello spirituale, proprio come gli altri sono miei fratelli e sorelle. Il vero Guru è l'Assoluto Signore Supremo. Io l'ho già Realizzato, anche tu devi farlo.

Ora è arrivato il tempo, per me, di aiutare l'umanità a recarsi dal piú alto Assoluto Signore Supremo, perché io so di averlo già Realizzato. Non solo in questa incarnazione: l'avevo Realizzato già in incarnazioni precedenti, in questa incarnazione, Dio, in virtú della Sua infinita Bontà, vuole che io Lo manifesti. In precedenti incarnazioni ho passato del tempo nelle caverne dell'Himalaya, presso il confine col Nepal, quante austerità ho praticato nelle caverne himalayane! In questa incarnazione, Dio vuole che io stia nel Paese ultramoderno, l'America.

Ogni cosa è una Creazione di Dio. Se Lui vuole che io stia in una caverna, starò in una caverna. Se vuole che io stia in un palazzo, starò in un palazzo. Questo è chiamato abbandono. Se vuole che io stia in India, starò in India. È stato Lui a portarmi in America, perché voleva che io servissi l'umanità qui in America, altrimenti, quanti Paesi, e quante persone avrebbero potuto ricevere il mio servizio? Se fossi rimasto in India, in un villaggio o in qualche altro luogo, Dio non mi avrebbe dato tale opportunità di essere di servizio. Adesso, persone da tantissimi Paesi, anche dall'ex Unione Sovietica, vengono tutte qui. Qui in America, Dio ha voluto che io fossi come un albero: un albero ha tantissimi rami, fiori, frutti, ed innumerevoli foglie. Lui ha scelto per me l'America, cosí che io potessi essere di grande servizio all'umanità.

Di nuovo, se Dio mi chiede di tornare in India, ci andrò con gioia. Nell'ashram di Sri Aurobindo ero il segretario di Nolini Kanta Gupta, che era il segretario principale di Sri Aurobindo. Io ero alquanto felice lí, ero un atleta, e scrissi abbondantemente. In quei giorni, non si davano voti lí nell'ashram, ma io studiai moltissimo, sarei potuto restare in India, e ancora, potrei ritornarci, qualsiasi cosa Dio vuole che io faccia, la farò con gioia. Se mi chiede di sedermi, mi siederò, se vuole che io corra, correrò, mi chiese di venire in America, nel trambusto della vita, quando arrivai in America, essa era come un leone ruggente! Pondicherry era un villaggio cosí tranquillo, era la semplicità incarnata! Dalla semplicità dovetti venire nella diversità, perché Dio mi volle qui, e Lui sta esprimendo Se stesso qui, in e attraverso di me. Esattamente allo stesso modo, Lui vuole esprimere Se stesso in ed attraverso di te, ed attraverso ogni persona.

Ci sono vari modi di lavorare per diffondere la Luce di Dio, e tu lo stai già facendo. Molto spesso pubblichi cose spirituali, e moltissime persone mi hanno conosciuto attraverso il tuo giornale.

Io capisco che sia tuo grande desiderio avere alcuni condiscepoli o cercatori in India. Se riesci ad ispirare alcuni cercatori a Delhi a seguire la nostra filosofia, anche quello sarebbe di grandissimo servizio. Da "uno" diveniamo "molti." Puoi vedere che moltissime persone son venute sul nostro sentiero dalla Germania: da uno sono diventati molti, un cercatore ha ispirato alcune persone, e loro a loro volta hanno ispirato altri. Quando un seme germina, diviene una pianta, e poi un enorme banyan, con migliaia di foglie.

La filosofia di Swami Vivekananda, all'inizio venne accettata da un solo discepolo, un professore di una scuola del Sud dell'India, fu lui quello che iniziò a diffondere la luce di Swami Vivekananda. Il seme è sempre uno, successivamente diviene un albero, e produce innumerevoli semi, un seme entra nel terreno, e quando si trasforma in albero, produce moltissimi semi, moltissimi fiori, dopodiché, molti viaggiatori e pellegrini arrivano e si deliziano della bellezza e profumo dei fiori. Cosicché, se sei ispirato, puoi ispirare gli altri.

Quando un bambino sorride a suo padre e sua madre, i genitori sentono di aver ricevuto il mondo intero, il bambino non possiede soldi, non possiede sapienza, possiede solo un sorriso, un solo sorriso di un bambino conquista il nostro cuore. Gli altri possono darci conoscenza, e tantissime altre cose, ma noi non ne siamo soddisfatti, ma il piccolo sorriso di un bambino ci dà tanta gioia e tanta soddisfazione.

Esattamente allo stesso modo, quando il Signore Krishna ci sorride, o Radha ci sorride, riceviamo il mondo intero. Il Signore Krishna non deve dare al cercatore dieci case o dieci automobili: quando Krishna sorride ad un cercatore, questo riceve il mondo intero.

Cos'è la Realizzazione di Dio? Solo un sorriso, e la soddisfazione. Se vediamo che Dio è soddisfatto di noi, che Dio ci sta sorridendo, significa che abbiamo ricevuto il mondo intero, ma per ricevere quel Sorriso da Dio, dobbiamo prepararci. Dobbiamo pregare, dobbiamo meditare, dobbiamo dargli tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che siamo.

La nostra difficoltà è che quando andiamo da Dio, sentiamo di dover essere puri, di dover essere sinceri. Dio dice: "Va bene, diventa puro, diventa sincero, ma se sei ancora impuro dove andrai? Se sei ancora insincero dove andrai? Devi venire da me con la tua purezza e con la tua impurezza, con la tua sincerità e con la tua insincerità."

Un bambino esce di casa e gioca sul terreno, nel fango e nel terriccio, poi va dalla persona giusta, sua madre, e cosa fa sua madre? Lo ripulisce. Mica il bambino si è lavato in un laghetto o in una piscina, prima di andare da sua madre! No, va da sua madre pieno di sabbia e fango, sa che sua madre dirà: "È il mio bambino", e lo laverà e gli offrirà tutto il suo affetto.

Esattamente allo stesso modo, dobbiamo andare da Dio con tutte le nostre imperfezioni. Se diciamo: "No, devo prima conquistare la mia impurezza, devo conquistare le mie gelosia ed insicurezza!", dovremo aspettare milioni di anni! Diciamo: "Dio, Tu conosci il mio cuore, sono insincero, sono impuro, sono geloso, puoi cacciarmi via se vuoi." Ma Dio dice: "Vieni da Me, l'ora è scoccata, è tempo che tu corra verso di Me."

Quando Lord Krishna suonava il flauto nei piú svariati momenti, Radha era sempre pronta. Aveva marito, ma correva dal Signore Krishna, perché la chiamata era arrivata. A qualunque ora Lord Krishna suonasse, Radha e le gopi accorrevano, perché l'Ora era giunta, abbandonavano ogni altro impegno, in quel momento non pensavano: "O Dio, non siamo pure!" Correvano per ricevere l'affetto, l'amore, e le benedizioni di Lord Krishna.

Nel nostro caso, l'Ora è suonata. Quando questo succede, non ci guardiamo intorno, o non facciamo attenzione a come siamo vestiti: Dio non ci chiede nulla dal nostro aspetto, ci chiede il nostro cuore. L'amore del bambino per sua madre e suo padre, lo costringe a correre dai suoi genitori, esattamente allo stesso modo, dobbiamo correre verso Dio, non importa cosa siamo, non importa dove siamo. Dobbiamo correre verso Dio perché l'Ora è suonata. Dio dice: "Vieni con tua moglie, con i tuoi figli, e con la tua "grande famiglia", la tua grande famiglia sono i tuoi amici, i tuoi cari, e i tuoi conoscenti."

Prima io non conoscevo i miei figli spirituali, ora essi sono parte stessa della mia vita. Proprio come un padre umano, quante volte li sgrido, li riprendo! Ma il loro amore è cosí forte, che sanno quanto li amo. Esattamente allo stesso modo, i genitori sgridano i loro figli, ma i figli sanno quanto amore i genitori hanno per loro. Ecco la famiglia "una", la famiglia "una": una casa-di-unione.

Quando fai ritorno a Delhi, puoi diffondere la Luce del tuo Guru parlando alle persone. Ancor piú di questo: loro vedranno qualcosa di totalmente differente in te. Non appena i tuoi amici e colleghi ti vedranno, vedranno qualcosa di diverso nei tuoi occhi, nel tuo volto. È qualcosa di migliore, qualcosa di piú elevato, qualcosa di piú puro, qualcosa di piú divino. Ora sei venuto dal tuo Maestro, e da qui porterai la bellezza interiore, la fragranza interiore, la luce interiore, e la delizia interiore.

Dopo essere stato qui per due settimane, tornerai indietro. Tua moglie ti conosce da moltissimi anni. Ora lei vedrà e sentirà in te qualcosa di spirituale, divino, e massimamente illuminante, dirà: "Mio Dio, cos'è accaduto a mio marito?" Quanto progresso vedrà nei tuoi occhi umani, perché lei stessa ama Madre Kali!

La tua mera presenza riuscirà ad ispirare i tuoi amici, i tuoi colleghi, e i tuoi cari. Le cose che ora stai ricevendo dal tuo Guru o dalla tua aspirazione verranno alla luce, e riuscirai a manifestarle. Ciò che semini raccogli: qui hai seminato divinità, lí la tua divinità verrà in luce.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 11, Agni Press, 1999
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