Dico ai miei discepoli: "Non sono venuto a toccarti i piedi e supplicarti di seguire il nostro sentiero. No, tu hai visto e sentito qualcosa in me, ed io anche ho visto e sentito qualcosa in te. Non è stato solo da una parte, no, no, no, io ho sentito in te una vera fame interiore e tu hai sentito in me un vero fratello maggiore che ti avrebbe mostrato il massimo dell'amore e compassione. Un tempo ti crogiolavi nei piaceri dell'ignoranza, ma ora stai aspirando, e coscientemente anelando alla luce. Così la sola cosa che ti soddisferà e appagherà veramente è la gioia interiore che riceverai dalla tua preghiera e meditazione."
Quindici o vent'anni fa, prima che venissero sul nostro sentiero, alcuni dei miei studenti prendevano droghe. Quando mi ebbero veduto, durante conferenze o quando rispondevo a domande o meditavo con loro, abbandonarono la loro vita legata alla droga, perché realizzarono che quel 'cibo' non li avrebbe più nutriti. Volevano qualcos'altro. Un bimbo di uno o due anni scambia la sabbia e il fango per cibo. Qualsiasi cosa veda attorno a sé, la mangia. Sua madre lo sgriderà e gli insegnerà a mangiare il cibo giusto, e quando il bambino cresce vorrà mangiare solo del vero cibo. Esattamente allo stesso modo, una volta che entriamo nella vita spirituale, smettiamo di mangiare la terra e il fango della vita-di-piacere e beviamo solo il nettare interiore della gioia divina.
Ad ogni istante possiamo andare in alto o in basso, questo dipende da cosa vediamo, facciamo, e in cosa entriamo. Io vado in molti ristoranti indiani e mangio cibi piccanti. All'umano in me questo può piacere, ma il cibo di oggi ha compiaciuto immensamente il divino in me, perché era molto sattvico. Dal cibo di oggi ho ricevuto vero, divino nutrimento, non solo perché esso era davvero puro, ma anche perché sono qui con Gurudeva ed i suoi più cari devoti. In altri ristoranti indiani non odo i versi Vedici, c'è il rock and roll ed altra musica non-divina. Io cerco di mangiare, ma le forze del vitale inferiore e le vibrazioni negative che sono lì cercano di tirarmi giù, e così sono tutto il tempo in tensione; ma qui non devo preoccuparmi, perché chi è che vuol portare giù qualcun altro? Al contrario, qui ci stiamo solo innalzando l'un l'altro.
Editore: Stai dicendo in modo velato che senti che il brahmacharya è importante per la spiritualità?
Sri Chinmoy: Assolutamente, ma per alcuni non posso aspettarmi che avvenga immediatamente. Se qualcuno studia al livello del liceo, non posso aspettarmi che possa prendere subito la laurea. Inoltre, siamo nel ventesimo secolo, e cerco di essere pratico con i miei studenti: alle persone sposate dico: "Non cercare di diventar casto all'istante: riduci la tua fame fisica, terrena, in modo lento e costante."
Ancora, ci sono alcuni che nella vita spirituale sono pronti a correre molto velocemente. Forse sono nati in una famiglia spirituale, ed i loro genitori, e fratelli e sorelle maggiori, praticano già la spiritualità, così essi hanno quel background. Le persone che sono già risvegliate sono più che pronte a seguire la severa disciplina di una vita di celibato. Io dico loro: "Dipende da voi quanto veloce volete correre lungo la Strada dell'Eternità. Se avete premura di andare più velocemente possibile, se siete assetati di luce, allora dovete fare le cose che sono assolutamente necessarie per aumentare la vostra velocità."
Editore: Quali sono queste cose?
Sri Chinmoy: La nostra filosofia è:
```
Asato ma sad gamayatamaso ma jyotir gamaya
mrityor ma amritam gamaya```
```Guidami dall'irreale al Reale.
Guidami dall'oscurità alla Luce.Guidami dalla morte all'Immortalità.
```Come individuo io so cosa mi sta legando, tu sai cosa ti sta legando, lui sa cosa lo sta legando. Possiamo chiamarla tentazione o ignoranza o qualcos'altro, ma essa rivela se stessa in vari modi. Ciò che impedisce a una persona di fare progresso è diverso da ciò che impedisce a qualcun altro di fare progresso. Qualcuno soffre per la gelosia, qualcun altro soffre per l’insicurezza o la mancanza di purezza, ma qualunque sia il nostro problema, possiamo sempre trovare la soluzione abbandonando il problema a Dio, il nostro Pilota Interiore.
Poniamo che qualcuno stia soffrendo a causa della mancanza di purezza. Io dico a quella persona: "Pensa a te stesso come a un bambino di sei o sette anni: sei uscito ed hai giocato con il fango, ed ora sei tutto ricoperto di sporco e di terra, ma sai che c'è qualcuna che può renderti di nuovo pulito, e quella è tua madre. Così corri da tua madre e lei ti pulisce." Quando un bambino corre da sua madre, non si vergogna e non è imbarazzato, va semplicemente da lei e viene immediatamente purificato.
Similmente, non importa quante cose impure o non-divine abbiamo fatto, c'è sempre una Persona da cui possiamo venire per la purificazione, e quella è Dio, il nostro Adorato Supremo. Lui è sempre pronto ad aiutarci, perché questo è il Suo assoluto Dovere. Dio non potrà mai essere soddisfatto se il Suo figliolo, il Suo figliolo scelto, è tutto sporco. Così se ho fatto qualcosa di sbagliato, andrò dalla Persona giusta per essere salvato, e Dio immediatamente mi purificherà. Se una madre vede che suo figlio ha fatto qualcosa di sbagliato, immediatamente e segretamente ne pone riparo, perché vuole che i vicini dicano: "È un così bravo ragazzo!"
Cerchiamo di nasconderci da Dio, ma come possiamo nasconderci da qualcuno che è onnipresente? Dio è così affettuoso e compassionevole, ma cerca di nasconderlo. Questo è il Suo modo di giocare il Suo Gioco Cosmico, ma dobbiamo sapere che Dio cerca in ogni momento di renderci perfetti. Questo è il compito che Egli stesso si è dato. Noi non possiamo mai, mai diventare meritevoli della Compassione di Dio, ma Lui ha accettato la sfida. Noi non abbiamo sfidato Dio: Dio ha sfidato Sé stesso. Il nostro compito è solo di avere implicita fede in Lui, ed anche gratitudine e abbandono.
Tutti noi preghiamo, tu io ed ognuno di noi. Può esserci una preghiera migliore, più elevata, più illuminante e più appagante di: "Sia fatta la Tua Volontà"? Questa preghiera tocca le supreme altezze. La pace inizia quando l'aspettativa finisce. Se io ti faccio un favore, immediatamente mi aspetto un favore in cambio, e se tu non ricambi inizio a biasimarti; ma quando preghiamo Dio, la nostra preghiera dev'essere incondizionata. Questo 'sentimento incondizionato' è ciò che ci salverà. Dico ai miei studenti che è loro assoluto dovere pregare e meditare al mattino presto, ma poi devono lasciare a Dio la responsabilità di fare ciò che Lui sente essere meglio, perché Lui sa di cosa abbiamo bisogno per poter fare il progresso più veloce.
Supponiamo che un bambino trovi un decino per la strada e venga correndo dal padre per darglielo. Il suo solo avere è quel decino, ma lo dà con gioia al padre. Cosa farà allora il padre? Il padre sa che con quel decino il bambino avrebbe potuto comprare qualcosa, o che avrebbe potuto nasconderlo con avarizia, ma lo ha portato con gioia a suo padre per via del grande amore per suo padre e della grande fede in suo padre. Il padre è così contento del suo bambino, che gli darà dieci dollari. Poiché il bambino è andato dalla persona giusta, ha ricevuto molto più di quanto avrebbe ricevuto altrimenti.
Quando offriamo la nostra preghiera con tutta l'anima, con amore e incondizionatamente, riceviamo infinitamente più di quanto possiamo mai immaginare; ma la nostra preghiera dev'essere incondizionata. Faremo la cosa giusta, ma senz'alcuna aspettativa. Dico ai miei studenti: "Perché mai devi aspettarti qualcosa? Sei forse un mendicante? Se sai che tuo Padre è tutto per te e se reclami tuo Padre come intimamente, veramente tuo, allora come puoi non aver fede che Lui ti darà ogni cosa di cui hai bisogno?
Un bimbo piccolo sa solo piangere. Se ha fame piange, e sua madre corre da lui, non importa dove ella sia. Il bimbo non usa il termine 'latte', non chiede nulla in particolare. Si occupa solo di piangere. Quindi sua madre viene di corsa con il latte, perché sa di cosa lui ha bisogno.
Allo stesso modo, dobbiamo piangere solo perché Dio ci renda un Suo ottimo strumento. Nella nostra preghiera diremo: "Sono ai Tuoi Piedi. Rendimi un ottimo strumento." Per potermi rendere un ottimo strumento, Dio sicuramente mi renderà semplice, sincero, puro e pronto al dono-di-sé. Come posso essere un Suo ottimo strumento se non ho queste qualità? Ma queste buone qualità non le devo menzionare specificamente: lungi da ciò! Anelerò per diventare un Suo ottimo strumento, e le cose che servono per rendermi un ottimo strumento, Dio certamente me le darà.
Ancora, dobbiamo sapere che esiste l'Ora scelta di Dio. Piantiamo il seme ed immediatamente ci aspettiamo l'albero, ma questo richiede tempo. Dobbiamo lasciare che il seme germogli: deve diventare una piantina prima che diventi un gigantesco albero banyan. I cercatori spirituali spesso fanno l'errore di attendersi un risultato immediato, ma dobbiamo sapere che tutto richiede tempo. È come accendere la fiamma di una cucina a gas. Puoi continuare a girare la manopola, ma prima che essa raggiunga un certo punto, non c'è alcuna fiamma. Così dico ai miei studenti che devono aspettare l'Ora scelta di Dio. Questa Ora arriva solo quando Dio ci dà la capacità. Io pregherò, ma Lui appagherà Sé stesso in me e attraverso me, solo alla Sua Ora scelta.
Noi tutti abbiamo bisogno e vogliamo la libertà. Questa non è la libertà di un Cesare o un Napoleone, che volevano conquistare il mondo, ma la libertà di Gesù Cristo o del Signore Krishna o del Signore Budda, che volevano solo amare e servire il mondo. È la libertà-unità ciò che stiamo cercando di avere. Dobbiamo sentire che il mondo intero ci appartiene, che noi siamo parte integrante del mondo, e destinati a servire il mondo. Se questo è il nostro sentimento, e se preghiamo con tutta l'anima ed incondizionatamente Dio, allora per certo diverremo degli ottimi e perfetti Suoi strumenti.From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 02, Agni Press, 1995
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