Dobbiamo anche sapere che in quei giorni il mondo era ad un certo livello di coscienza, e che gli dei cosmici avevano continuamente a che fare con la natura imperfetta della realtà. A volte usavano i loro aspetti di compassione o di perdono, ma il più delle volte usavano quello del potere. Usavano a profusione l'aspetto di Dio del Potere, per esercitare la loro supremazia, per conquistare gli altri e governare la vita umana. Non gli interessava Dio-la-Creazione: erano preparati a distruggerla in un batter d'occhio, ma con il potere non possiamo conquistare nessuno in modo permanente: possiamo farlo solo per cinque secondi o cinque giorni; solo se conquistiamo qualcuno con l'amore, la nostra vittoria durerà per sempre. Allo stesso modo, la gioia che viene dalla supremazia non è affatto gioia, mentre quella che viene dall’unità, che è basata sull'amore, è vera gioia.
Quando l'America lanciò la bomba atomica su Nagasaki e Hiroshima, il Giappone si arrese, ma l'America conquistò forse il cuore del Giappone? I giapponesi amarono e rispettarono l'America per aver distrutto il loro Paese? No! Lanciandoti una bomba in testa posso ridurti al silenzio per alcuni anni, e in quel momento mi sento la persona più felice, ma infine realizzo che ci sono molte persone che parlano male di me, e io non ricevo alcuna gioia. Ognuno vuole l'ammirazione degli altri: se sto per ucciderti, mi amerai, mi vorrai bene? No! Ma se ti do un grande abbraccio, naturalmente vorrai essere mio amico.
Molte cose nei Purana sono state aggiunte solo per rendere le storie più interessanti. Poi, quando le leggiamo, diciamo: "Gli dei cosmici sono come noi!" Altrimenti, chi vorrà pregare per migliaia di anni per il latte o la bellezza? Ma gli dei cosmici erano pronti a pregare per migliaia di anni per ogni cosa volessero, inclusa la morte di qualcuno. Ancora, le migliaia di anni di cui parlano non sono davvero migliaia: a volte era solo un anno, ma anche per un solo anno, pregheremmo noi per qualcosa, anche se questa fosse il nostro più grande desiderio? Se non otteniamo subito ciò che vogliamo, diciamo: "Non è la cosa giusta per me!" Dopo due settimane o due mesi diciamo: "Dato che non c'è speranza, lasciamo perdere!" Ma loro continuavano. Anche i demoni (o asura) non si arrendevano facilmente. Volevano estromettere gli dei dal Paradiso, così pregarono e meditarono in modo molto austero per anni ed anni. Dissero: "Non ci fermeremo finché non raggiungeremo il nostro obiettivo!"
Queste storie ci insegnano che niente può essere ottenuto facilmente, ci insegnano la necessità della pazienza e della perseveranza. Non importa quale desiderio o aspirazione abbiamo, queste storie ci insegnano a non arrenderci finché non abbiamo raggiunto la nostra meta.From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 07, Agni Press, 1996
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