Domanda: Tu dici che le forze non-divine sono sempre vigili, piene di energia, sempre in cerca di un'opportunità, mentre le forze divine sono piú compiacenti, perché sanno che infine il Supremo sarà vittorioso. C'è qualcosa che possiamo fare nelle nostre vite, per ispirare le forze divine ad essere vigili e pronte come le forze in non-divine?

Sri Chinmoy: Un bambino ha tali amore ed ammirazione per suo padre, che cerca sempre di imitarlo. Se il padre cammina in una direzione, il figlio vuole seguirlo nella stessa direzione. Se il padre intona una nota, il figlio cerca di cantare la stessa nota. Quando il padre vede che l'intero mondo del figlio, la sua intera esistenza, è suo padre, non solo ne è felice e orgoglioso, ma cerca anche di agire in modo piú divino. Non è che solo il padre ha la capacità di ispirare il figlio: anche quest'ultimo ha la capacità di ispirare il padre, cercando di imitare le sue buone qualità.

Se mentre stiamo facendo qualcosa arriva un'altra persona e ci osserva, subito cerchiamo di farla meglio. Mentre meditiamo, se qualcuno ci guarda, la nostra meditazione va su sempre più in alto! Allo stesso modo, se gli dei e le dee cosmici notano di essere osservati, apprezzati, ammirati, le loro buone qualità dormienti si risvegliano ed iniziano a funzionare in modo piú dinamico.

La Madre Suprema è onnisciente, onnipotente ed onnipresente, ma secondo certe scuole di filosofia indiana, quando uno dei Suoi figli sente ed apprezza le Sue capacità infinite, diventa dinamica: non è a causa dell'adulazione del devoto che la Madre Suprema riversa su di lui la Sua Compassione, ma perché il devoto Le ha ricordato le Sue Capacità. Egli può non possederne alcuna, ma solo perché le ha notate, la Madre le usa al posto suo. Quando apprezziamo, ammiriamo, adoriamo sinceramente gli dei e le dee cosmici e le loro capacità, essi sono piú inclini ad usarle per aiutarci.

Possiamo apprezzare, ammirare ed adorare certe persone speciali ma senza amarle e tanto piú non vorremmo diventare quelle persone. Nel caso del Supremo, non solo Lo apprezziamo e Lo ammiriamo, ma Lo amiamo ed amandolo diveniamo una sola cosa con Lui. Osservando le Sue qualità e capacità divine con amore e devozione, diveniamo coscientemente una sola cosa con esse: dall'apprezzamento andiamo all'amore e dall'amore all'unità. Allo stesso modo, amando tutte le buone qualità degli dei e delle dee cosmici e del Supremo, possiamo acquisire queste qualità nelle nostre vite.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 05, Agni Press, 1995
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