Domanda: Dovremmo pensare alla felicità mentre meditiamo?

Sri Chinmoy: Va bene se vuoi meditare sulla felicità; ma se durante la meditazione pensi alla vita del piacere e la chiami felicità, allora è come usare male un coltello: invece di tagliare un mango e condividerlo con gli altri, ti stai solo procurando delle ferite. Durante la tua intensa meditazione, se ricavi piacere da pensieri non-divini o trattieni forze o idee sbagliate, ne accrescerai solo l'intensità. Quindi fai attenzione, quando durante la meditazione vengono pensieri sbagliati, se non riesci a controllarli, sospendi la meditazione, bevi un bicchiere d'acqua o fai qualcos'altro.

Devi chiederti cosa vuoi dalla vita spirituale. Se vuoi la felicità, la spiritualità è la risposta, ma questa felicità arriverà solo se sei preparato a rendere il Supremo felice nel Suo proprio Modo. Non importa in quanti modi Dio ti accontenti, non sarai felice se in un particolare modo stai ancora dispiacendo Dio. Dio è pronto a renderti felice a modo tuo, tantissime volte, in centinaia di modi, ma l'amore della tua anima per Dio è tale che se anche in un solo modo non riesci a soddisfarlo, la tua anima non sarà felice; e se la tua anima non è contenta del tuo corpo, vitale, mente e cuore, tu stesso non potrai mai essere felice. La tua anima vuol essere estremamente, estremamente, estremamente orgogliosa di te. Se il tuo corpo, vitale e mente fanno le cose sbagliate, la tua anima cerca di disciplinare questi membri capricciosi della sua famiglia, e di ispirarli.

Sei nella vita spirituale perché vuoi la felicità. Se la vita spirituale non potesse portarci la felicità, chi sarebbe così sciocco da praticare la spiritualità? Quando arrivi ad essere in risonanza con il Respiro vivente di Dio, quando entri nel Respiro di Dio e diventi tutt'uno con esso, la felicità diviene il tuo nome interiore ed esteriore, ed ottieni estasi infinita e delizia infinita.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 01, Agni Press, 1995
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/sca_1