Mio fratello stava recitando dei passaggi delle Upanishad, mantra sacri. Io ho sentito questi mantra molte, molte volte quando ero un bambino piccolo, ma, in quel momento, non prestavo molta attenzione perché ero l’agitazione incarnata. Solo quattro o cinque anni dopo, quando ero nell’Ashram di Sri Aurobindo, la mia agitazione scomparve completamente ed ero io a recitare i mantra ad alta voce migliaia di volte, qualche volta milioni di volte.
Comunque, mio fratello stava recitando con tutta l’anima [soulfully]. All'improvviso, un uomo di mezza età si avvicinò a noi e cominciò a urlare a mio fratello: “Tuo padre ha preso in prestito denaro da me e lui è morto. Ora chi mi darà i soldi indietro? Tu! Tu devi darmi i soldi.”
Quest’uomo era stato direttore di un circo. Perché mio padre avrebbe dovuto prendere in prestito denaro dal direttore di un circo? Mio fratello non prestò alcuna attenzione all'uomo e il suo grido divenne forte, più forte, più forte. Era quasi pronto a colpire mio fratello. Mi stavo cosí infastidendo che stavo per fare qualcosa, ma poi l'uomo improvvisamente si allontanò. Continuai a gonfiare il mio pallone da calcio con una pompa. Poi fui pronto ad andare.
In dieci o dodici minuti l’umo ritornò. Ancora una volta mio fratello non gli prestò alcuna attenzione. Da parte sua, c’era solo silenzio, silenzio. L’uomo venne e cadde disteso ai piedi di mio fratello. Questa volta non stava gridando, ma piangendo. Perché? Mio fratello non doveva restituire alcun denaro. Era quest’uomo che si era fatto dare in prestito denaro da mio padre! Egli pensava che mio fratello gli avrebbe chiesto il denaro indietro, ma mio fratello non ne era nemmeno al corrente. Mio fratello non sapeva nulla di lui. Quando l’uomo vide le qualità sante di mio fratello, la sua coscienza si manifestò. Poi egli dovette tornare e implorare il perdono. Disse: “Fui io a chiedere in prestito soldi da tuo padre, ma non ho alcun mezzo per restituire il denaro.”
Mio fratello restò nuovamente in silenzio. Non disse una parola. Allora l’uomo se ne andò. Sapeva che mio fratello non gli stava dando alcuna attenzione.
Cosí qui potete vedere come agisce il silenzio. Tentate di mantenere il silenzio il più possibile, silenzio, silenzio. All’inizio, il cane che abbaia ci disturba cosí tanto, ma quando abbiamo calma, calma interiore, il cane che abbaia si arrende. Piuttosto spesso siamo consigliati dal nostro Pilota Interiore che quando le persone ci ‘mordono’ spietatamente, noi non possiamo scendere al loro livello e morderli. Ci dovrebbe essere un po’ di differenza tra un cane che morde e un uomo che morde. La reale natura del cane è abbaiare e mordere, ma, dopo un po’ di tempo, il cane smette di mordere perché il suo ego inizia ad operare. È al di sotto della sua dignità abbaiare quando l’uomo non risponde.
Ho detto molte volte come possiamo sapere se è un amico o un nemico che sta bussando alla nostra porta. L’amico busserà alcune volte, e penserà: “Starà facendo qualcosa di importante. Altrimenti, mi avrebbe sicuramente aperto la porta. Ha un tale amore per me, io ho un tale amore per lui.” Poi l’amico aspetterà pazientemente.
Il nemico busserà forte per alcuni minuti. Poi si manifesterà l’ego del nemico e dirà: “È al di sotto della mia dignità bussare alla sua porta. Chi ha bisogno di lui? Non ho niente a che fare con lui."
Cosí il nemico scompare, ma l’amico rimane perché sa che dentro sta succedendo qualcosa di importante. Questo è il motivo per cui non aprite la porta.
Una mosca si posa sulla tua mano e tu la cacci via. Poi ritorna e tu la cacci via. Ritorna venti o trenta volte. Poi decidi che vuoi comporre una bella canzone o che vuoi scrivere qualcosa. Non puoi prestare attenzione a quella mosca. Cosa succede? Vedi che le mosce sono tutte scomparse. Perché? È il loro ego innato. Non stai dando loro attenzione, allora perché devono rimanere?
I nemici tentano sempre di attrarre l’attenzione con le buone o con le cattive. Quando tu li ignori, ignori, ignori, questi nemici scompaiono. Vanno a bussare alla porta di qualcun altro. Quando presti loro attenzione, ti crea solo più problemi.
Cosí il silenzio è la risposta. Questo è anche il tema della mia famosa storia Il Silenzio Libera.
SCA 1275. Il 25 Dicembre 2002, a Christchurch, Nuova Zelanda, Sri Chinmoy fu ispirato a parlare dell’importanza del silenzio dopo che un discepolo lesse una poesia intitolata Silenzio.↩
From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 38, Agni Press, 2005
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