Domanda: Stiamo provando a tradurre i tuoi libri in Indonesiano e una delle difficoltà è che l’Indonesiano usa la stessa parola per Eternità e Immortalità. Persino nel dizionario Inglese, sono parole strettamente correlate. Così, ci stavamo chiedendo, quando usi queste due parole, quali sono i significati più profondi che stai cercando di trasmettere?

Sri Chinmoy: È molto facile. Quando si tratta della Vita, la Vita è senza nascita e senza morte, cioè è immortale. La morte stessa è solo un passaggio. La morte non è la fine, la morte è una strada. Anche la Vita è una strada. Dopo la strada-vita, viene la strada-morte. Alcune persone sono buone, mentre altre sono cattive. Allo stesso modo, alcune strade sono buone, alcune sono cattive. Per le persone buone, quando arriva la strada-morte, è pure una strada molto luminosa. Qui, dopo aver corso, possiamo riposare e anche là possiamo riposare. Qui non abbiamo la visione interiore, ma nel mondo dell’anima, vediamo quello che stiamo per fare, cosa dovremmo fare, qual è il Piano di Dio.

Lo sto rendendo semplice per voi. L’Immortalità è quando attraversiamo la vita e la morte. È come il “Midtown Tunnel” a Manhattan. Prima c’è luce, poi passiamo attraverso il tunnel e, dopo il tunnel, vediamo ancora la luce. Dalla mortalità andiamo all’Immortalità. La Vita può essere fugace, può essere questione di quaranta, cinquanta o sessanta anni. Ancora, la stessa vita può diventare immortale grazie alla realizzazione di Dio. Quando la vita umana diventa consciamente una sola cosa con la Volontà di Dio, allora diventa immortale. In quel momento, la vita finita e la Vita infinita procedono assieme.

L’Eternità non ha fine, ma dall’Eternità non riceviamo qualcosa di concreto. Una volta che qualcosa è fatto, nel corso dell’Eternità diventa quasi immateriale. L’Immortalità, d’altra parte, è piena di energia-vitale. Mentre andiamo dalla mortalità all’Immortalità, stiamo solo creando e creando, mentre l'Eternità è estesa molto a lungo, ma, per strada, non ha lo stesso genere di produttività. L’Eternità è molto, molto lunga e molto spaziosa, ma non possiamo ricevere dall’Eternità qualcosa di illuminante o soddisfacente. La forza-vitale che si trova là non è dinamica o produttiva.

Quando diciamo 'Immortalità', il cuore risponde immediatamente. Il cuore è connesso strettamente con l’Immortalità. L’Eternità non è così. Quando è qualcosa di eterno, la mente può avere una reazione, o può reagire qualcos’altro nella nostra vita.

Così, per me, l’Immortalità è più importante dell’Eternità, perché l’Immortalità sta producendo, producendo. L’Immortalità ha in essa più luce e gioia. Quando diciamo 'immortale', immediatamente succede qualcosa dentro al nostro cuore, ma quando udiamo la parola 'eterno', pensiamo a una terra senza fine, quasi ad una terra incolta. Questo è il mio sentimento interiore.

Capisco che in Cinese non c’è alcuna parola per 'coscienza'. Ci sono così tante parole Inglesi che non possono essere tradotte qui. Sfortunatamente, questa è la barriera linguistica. Allo stesso modo, anche in Bengalese, ci sono alcune parole che non possono essere tradotte in Inglese correttamente.

Ancora una volta, voglio essere chiaro. Per me, L’Immortalità è Vita e la Vita è vibrante. L’Eternità non porta questo stesso senso. Il mio terzo occhio, forse, ha a cuore più l’Immortalità, non l’Immortalità fisica, ma l’Immortalità che cresce e cresce, l’Immortalità che trascende sempre, non importa dove sia o a quale stadio sia. L’Immortalità porta auto-trascendenza, ma l’Eternità non porta questo messaggio.

From:Sri Chinmoy,Sri Chinmoy risponde, parte 37, Agni Press, 2005
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