Aiutare gli altri per nutrire il proprio ego è inutile. Devi sapere che è un grave errore e che ritarderà il tuo progresso. Quindi la cosa migliore è vedere se ricevi un comando interiore di aiutare gli altri. Se ritieni di avere un comando interiore di lavorare in questo modo, la cosa succesiva da parte tua è farlo con devozione. Dovresti essere grato al Pilota Interiore per averti autorizzato a servirLo in questo modo. Ma se non ricevi un comando da una fonte interiore e superiore, allora devi sapere che le tue azioni sono motivate dal tuo ego: in tal caso, dovresti fermarti.
Quindi, quando uno vuole aiutare gli altri, deve prima determinare il motivo di questo desiderio. È motivato dall'ego o è il desiderio dell'anima? Se il cercatore è sincero, ma non ha un Maestro spirituale, può ricevere la guida divina andando in profondità attraverso la meditazione. D'altra parte, se ha stabilito una vera unità interiore con la coscienza di un Maestro spirituale, il Maestro consiglierà l'aspirante e si assumerà anche la responsabilità dell'azione del discepolo.
Anche la tempistica di ogni azione è significativa. Se è Volontà di Dio che la persona che cerca aiuto riceva aiuto in quel momento, e attraverso quel particolare aspirante, allora l'aspirante sarà guidato a farlo, o attraverso la propria meditazione, o dal suo Maestro spirituale. Il Maestro dirà quale azione è richiesta e se ne assumerà la responsabilità. Tuttavia, se l'aspirante intraprende qualche azione da solo, e se non è Volontà di Dio che il ricevente sia aiutato in questo modo o in questo momento, allora questo atto è contrario al bene supremo sia del ricevente che dell'aspirante. In questo caso, l'aspirante deve ora assumersi la responsabilità di qualsiasi azione sbagliata.From:Sri Chinmoy,La barca-servizio e il barcaiolo dell'amore, parte 1, Agni Press, 1974
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