'Bharati'70

Poeta, patriota, sapiente, risvegliatore del Tamil Nad: — Bharati è tutto questo. Quando la sua vita politica cadde sotto l'ombra del pericolo, fuggì nel 1908 a Pondicherry, allora un insediamento francese. Per qualche tempo si perse agli occhi del pubblico e la sua vita fu colpita dalla povertà.

Nel 1910 si verificò un atto di Provvidenza. Aurobindo Ghose del Bengala non era più nel vortice della politica. La Divinità che presiede Pondicherry ospitò l'ardente apostolo del nazionalismo indiano non solo pacificamente ma anche gioiosamente.

L'occasione era troppo bella per essere sprecata. Per anni, quando il sole tramontava, Bharati andava a casa di Sri Aurobindo per crogiolarsi al sole del suo affetto. Sotto quella grande influenza, la sua testa iniziò a pullulare di canti nazionali che gli portarono, dopo anni, lodi trascendentali. Sri Aurobindo gli insegnò a concepire il paese come la Madre personificata. Bharati vide che, mentre l'umanità era assorta nell'immediato, Sri Aurobindo era devoto all'Ultimo. Fu Sri Aurobindo che così gentilmente lo aiutò a lanciarsi nei misteri vedici e lo fece sentire a suo agio nelle antiche letterature. Ascoltiamo Prema Nandakumar, un'autorità su Bharati e uno studente di Sri Aurobindo, descrivere la relazione tra i due: "...un incantatore, un'ispirazione, un vero Krishna per il neofita Arjuna."


SAI 70. from "Bharati, Colui che risveglia il Tamil Nad"

From:Chinmoy,Sri Aurobindo: L'Infinito, Agni Press, 1997
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