In un momento in cui la nostra Patria stava svenendo sotto il giogo della sottomissione imposto dagli inglesi, si udì la voce profusamente ispirata di Tilak, il padre dei disordini indiani: "Il governo della Patria è il mio diritto di nascita." E la sua voce si propagò da quel momento all'eternità.
L'alto apprezzamento di Tilak per Sri Aurobindo si mostra in questo modo:
> "Nessuno è uguale ad Aravinda nel sacrificio di sé, nella conoscenza e nella sincerità... È una dispensa della benevola Provvidenza che persone come Aravinda siano state attratte al lavoro nazionale... Scrive per ispirazione divina, intelligenza satvica e determinazione incrollabile."
SAI 68. from "Un Grande Quartetto"↩
From:Chinmoy,Sri Aurobindo: L'Infinito, Agni Press, 1997
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