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Sua madre terrena, la "Rosa di Rangpur" -
Ahimè!ora zoppa è la sua mente.
"Dicono che il mio Auro è arrivato, ma dove?In alcun luogo trovo il suo volto.
Il mio adorabile ragazzino Auro
Non potrà mai essere questa giovinezza,Con i capelli lunghi e gli occhi sconosciuti."
L'amore e la pietà di sua madreUn destino senza cuore non gli permette
D'amare; il mare cupoDi guai tra loro giace oggi
E divora la realtà."Sono il figlio pazzo di una madre pazza."
Questo scherzo lo vediamo nella sua penna.Il Divino ora gioca a nascondino
Con pensiero e conoscenza umani.```
SAI 12. (1956)↩
From:Chinmoy,Sri Aurobindo: L'Infinito, Agni Press, 1997
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