Parte III — Perfezione della Meta

Perfezione della Meta

La perfezione è l'appagante Realizzazione, e il compimento della Manifestazione del cercatore. Tutto è sorto sulla Terra, tranne la Perfezione, la perfetta Perfezione.

La Perfezione è l'albero.

La perfetta Perfezione è il frutto.

La speculazione dell'uomo sulla perfezione è la sua ignoranza. La concentrazione dell'uomo sulla perfezione è la sua conoscenza. La meditazione dell'uomo sulla perfezione è la sua saggezza. La contemplazione dell'uomo sulla perfezione è il suo occhio interiore che illumina il mondo e lo trasforma.

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Il messaggio di Dio è la Perfezione.

Il messaggio dell'uomo è la tentazione.

Il messaggio di Dio è la Perfezione.

Il messaggio dell'uomo è la frustrazione.

Il messaggio di Dio è la Perfezione.

Il messaggio dell'uomo è la distruzione.

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La Meta-Perfezione e l'anima-libertà vanno insieme. Colui che raggiunge lo stato di anima-libertà ha conquistato la sua vita interiore e ha reso immortale la sua vita esteriore. Egli è lo strumento scelto da Dio. Egli è il canale diretto di Dio. Egli è il rappresentante di Dio qui sulla Terra.

Anela e prova.

Quando aneliamo per vedere la Luce trascendentale, e quando proviamo a perfezionare la nostra natura esteriore, la nostra perfezione non rimane molto lontana. La perfezione è nostra.

Esercita e controlla.

Quando esercitiamo il divino in noi e controlliamo l'animale in noi, la perfezione comincia a sorgere dentro di noi. Il fiore della perfezione sboccia.

Vedi e sii.

Quando cerchiamo di vedere la verità con l'Occhio di Dio, non con i nostri occhi, e quando cerchiamo consapevolmente di essere lo strumento arreso di Dio, la perfezione sorge immediatamente. Il Tutto d'Oro della perfezione richiama i nostri cuori che aspirano. È vero che la Perfezione non può essere raggiunta dall'oggi al domani. La Realizzazione non può essere raggiunta tutta in una volta. Richiede tempo.

Lasciate che vi racconti una storia. Un giovane cercatore una volta si avvicinò a un Maestro spirituale per l'iniziazione e fu debitamente iniziato. Poi il giorno dopo disse: "Maestro, ora che mi hai iniziato devi darmi la Realizzazione. Voglio vedere Dio."

Il Maestro disse: "Figlio mio, come sarebbe possibile per te realizzare Dio in un giorno?"

Due giorni dopo, disse: "Oh, voglio realizzare Dio!"

Il Maestro disse: "Non sei pronto."

Pochi giorni dopo, ancora la stessa richiesta: "Maestro, voglio realizzare Dio." Non aveva portato a termine il suo compito. Non si era lanciato correttamente nel sentiero spirituale. Il Maestro lo aveva iniziato pochi giorni prima, ma ora lui stava anelando alla Realizzazione senza seguire il metodo corretto, senza nuotare nel mare dell'aspirazione.

Durante il cammino verso il Gange per un bagno, il Maestro invitò questo particolare discepolo ad accompagnarlo. Quando i due entrarono in acqua, il Maestro spinse la testa del discepolo sott'acqua per un paio di minuti! Quando lo rilasciò, il Maestro chiese: "Cosa hai provato quando ti stavo tenendo la testa nell'acqua?"

"Maestro, ero senza fiato. Stavo praticamente morendo e pensavo che non sarei sopravvissuto. Nel momento in cui mi hai rilasciato, ho riavuto la mia vita!"

Il Maestro disse: "Se riesci a raggiungere quello stesso stato di coscienza, e senti che senza Dio non puoi vivere nemmeno per pochi minuti, realizzerai Dio. Realizzerai Dio in quel momento con la forza della tua aspirazione più elevata. La fiamma interiore più luminosa dev'essere accesa, e poi devi anelare (cry, n.d.t.), piangere per Dio, come un bambino piange per sua madre. Solo allora è possibile la Realizzazione di Dio."

Il discepolo imparò la lezione. Veramente e con tutta l'anima entrò nella vita spirituale e ascoltò tutti i dettami del suo Maestro. Con tutto il cuore si lanciò nella vita spirituale. Sentiva la necessità della libertà dal dominio dei desideri. Sentiva la necessità di crescere nella fiamma crescente dell'aspirazione, nella costante aspirazione. La Realizzazione per lui non fu più un anelito lontano, e realizzò Dio.

Quando usiamo il termine 'Paradiso' sentiamo che il Paradiso è tutto luce, gioia e perfezione. Ma dov'è quel Paradiso? È nel profondo di noi, nei recessi più intimi del nostro cuore. L'alto Cielo, il Cielo altissimo, il Cielo più alto, sono tutti dentro di noi.

Quando offriamo i nostri pensieri pieni d'anima ai nostri fratelli e sorelle, viviamo nell'alto Cielo. Quando offriamo i risultati delle nostre azioni piene d'anima all'umanità, viviamo nel Cielo altissimo. Infine, quando offriamo la nostra esistenza piena d'anima all'umanità tutta, senza riserve e incondizionatamente, viviamo nel Cielo più alto.

Possiamo vivere ogni giorno nel Cielo più alto. Dio ci ha dato la capacità. Ci ha dato la potenzialità. Siamo noi che dobbiamo manifestare la nostra potenzialità e capacità interiore. Siamo tutti sovraccarichi di un indomabile coraggio interiore. Sfortunatamente non utilizziamo la nostra capacità interiore illimitata. Utilizziamo la nostra capacità esteriore limitata. Abbiamo paura di immergerci nel profondo. Dentro c'è il tesoro, dentro c'è la chiave. Non sappiamo dove abbiamo messo la chiave, l'abbiamo completamente dimenticato; non sappiamo dove si trova il tesoro.

A questo punto vediamo la necessità di un Maestro spirituale che sa dov'è la chiave e dov'è il tesoro. Non dà qualcosa di suo, al cercatore. Egli mette solo in primo piano la ricchezza interiore del cercatore. La Realizzazione di Dio non è suo monopolio. Ognuno realizzerà Dio, senza eccezione. È questione di tempo. Oggi qualcuno realizza Dio in forza della sua ispirazione interiore. Domani un altro realizza Dio in forza della sua sincera aspirazione. Ognuno realizzerà Dio, all'Ora scelta da Dio. Di nuovo, quelli di noi che sono sinceri cercatori possono accelerare il nostro viaggio. Possiamo camminare verso la nostra meta, possiamo marciare verso la nostra meta, possiamo correre verso la nostra meta. Se corriamo, naturalmente raggiungeremo la meta prima di coloro che stanno camminando verso la loro destinazione.

Meta-Perfezione. La perfetta Perfezione qui sulla Terra deve manifestarsi, ma come? Dobbiamo iniziare il nostro viaggio con l'ispirazione. Dobbiamo sentire ogni giorno nel profondo di noi stessi in tutte le nostre attività la necessità dell'ispirazione. Senza ispirazione non potranno esserci risultati adeguati; poi dobbiamo fare un passo avanti: dopo l'ispirazione, dobbiamo sentire la fondamentale necessità dell'aspirazione. L'ispirazione non è tutto, dobbiamo aspirare per raggiungere il Tutto d'Oro, vedere le Sponde dorate dell'Aldilà, l'Aldilà sempre-trascendente. Questo è ciò che ci aspettiamo dall'aspirazione, la fiamma che cresce dentro di noi.

Ma non basta nemmeno l'aspirazione. Dobbiamo meditare. L'aspirazione include la meditazione. Quando meditiamo, dobbiamo sentire che stiamo entrando nell'Infinito, nell'Eternità e nell'Immortalità. Questi non sono termini vaghi, ma i nostri veri possedimenti. Entrare un giorno nei nostri possedimenti divini - Infinito, Eternità e Immortalità - è il nostro diritto di nascita.

Poi, quando diventiamo avanzati nella nostra meditazione, quando la meditazione inizia ad offrirci i suoi frutti, entriamo nel regno della Realizzazione. Realizziamo la Verità più alta in questo corpo, qui sulla Terra. Non dobbiamo andare altrove per realizzare Dio, non dobbiamo entrare in una grotta dell'Himalaya o sederci su una montagna innevata per praticare la spiritualità. No, qui sulla Terra, nel trambusto della vita, dobbiamo praticare la spiritualità. Dobbiamo accettare la Terra così com'è. Se abbiamo paura della Terra, se la evitiamo, allora la Realizzazione di Dio rimarrà sempre un anelito lontano. Dobbiamo realizzare la Verità più alta qui sulla Terra.

Ma anche la Realizzazione non è sufficiente. Dopo la Realizzazione dobbiamo rivelare la nostra Realizzazione. Se non riveliamo la Realizzazione, ci comportiamo come avari che accumulano il proprio tesoro. Questo non è giusto, dobbiamo offrire la nostra Realizzazione, sotto forma di Rivelazione, all'umanità.

Eppure non basta nemmeno la Rivelazione. Dobbiamo entrare nel dominio della Manifestazione. Se non manifestiamo ciò che abbiamo realizzato qui sulla Terra, se Madre Terra non riceve il frutto della nostra Realizzazione, e se non lo ha per sempre, non potremo mai essere veramente realizzati. Madre Terra dev'essere nutrita con il frutto della nostra Realizzazione. Qui sulla Terra deve aver luogo la manifestazione della Realizzazione; e quando ha luogo la Manifestazione, la Perfezione è destinata a sorgere. La perfetta Perfezione non è altro che la manifestazione assoluta della Volontà Trascendentale di Dio qui sulla Terra.

Siamo tutti cercatori della Verità infinita. È nostro dovere assoluto salire in alto, più in alto, fino al più alto. Ogni essere umano è venuto al mondo con il messaggio della perfezione. Nessun essere umano sulla Terra rimarrà non realizzato. Nessun essere umano sulla Terra rimarrà insoddisfatto. Nessun essere umano sulla Terra rimarrà imperfetto.

Realizzazione, appagamento e perfezione, sono tre fratelli. La Realizzazione è il più giovane, l'Appagamento è il mezzano, e la perfetta Perfezione è il più anziano della famiglia. Questi tre fratelli devono procedere assieme. Devono camminare lungo il campo dell'aspirazione. Devono nuotare nel mare della meditazione. Devono volare nel cielo, l'azzurra volta celeste della contemplazione.

La Realizzazione di Dio, la Rivelazione di Dio e la Manifestazione di Dio possono aver luogo solo quando l'uomo sente di dover trascendere se stesso. La sua meta di oggi non è la meta finale. La meta di oggi dev'essere superata domani. La meta di oggi è la prima pietra. In ogni momento dobbiamo trascendere noi stessi, e mentre trascendiamo, nel profondo di noi conserveremo il messaggio della Perfezione.

La Perfezione è destinata a profilarsi potente in tutte le nostre attività se sentiamo che l'aspirazione è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno, l'unica cosa per cui ci sforziamo. Nell'aspirazione è la chiave che alla fine può aprire la porta della perfetta Perfezione.

From:Sri Chinmoy,Anima di Realizzazione e Meta di Manifestazione, Agni Press, 1974
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