La nostra realizzazione indiana recita così: "Siamo venuti dall'infinita Delizia. Cresciamo nell'infinita Delizia. E alla fine del nostro viaggio, entriamo nell'infinita Delizia." Questo tipo di Delizia non la sperimentiamo nella nostra vita quotidiana. Nel corso delle nostre molteplici attività incontriamo molti problemi e soffriamo. Ma da parte nostra, non dobbiamo amare la sofferenza. Sarebbe un errore deplorevole.
Se gli altri stanno soffrendo, naturalmente simpatizzeremo con loro. Se sono malati o se qualcuno nella loro famiglia ha subito una catastrofe, saremo solidali con loro. Questo è un modo diverso di esprimere o incarnare la sofferenza. Ma non accogliamo con favore la sofferenza con l'idea che ci aiuterà a fare un progresso molto rapido. La sofferenza in quanto tale non è affatto necessaria per il progresso spirituale.From:Sri Chinmoy,Russia e lo sbocciante cuore della Russia, Agni Press, 1991
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