Per cosa pregare?

Tutti noi abbiamo pregato Dio per soddisfare alcuni nostri desideri, ma poi. "Come ho potuto pregare per cose così insignificanti?!" Ma non è mai troppo tardi per correggere i nostri errori, una volta che ce ne siamo resi conto, e possiamo pregare Dio perché ci guidi, che è la cosa più essenziale. Quando permettiamo a Dio di guidarci, il problema del desiderio personale non si presenta perché Egli trasforma i nostri desideri personali in aspirazione.

Molto spesso i cercatori pregano per i loro cari e creano problemi concreti nel mondo interiore. Nonostante sappiano che i loro genitori o i loro cari siano persone del tutto ordinarie, senza alcuna aspirazione spirituale, pregano per loro molto sinceramente. I figli pregano per i genitori e per i loro cari perché sentono che è loro dovere farlo - e in una certa misura è vero. Se i figli pregano Dio di guarire i loro genitori dalla malattia, cosa succede? Quando sono stati guariti, i genitori entrano ancora di più nell'ignoranza e creano problemi ai loro figli, che sono spirituali.

Quando preghiamo per Luce, Purezza, Pace e Beatitudine, consapevolmente o meno ci avviciniamo a Dio. Questa è la differenza tra il desiderio e l'aspirazione. Nel nostro desiderio cerchiamo di possedere ed essere posseduti, ma con l'aspirazione entriamo nel nostro infinito Sé dove non c'è nulla da possedere o da cui essere posseduto; ogni cosa è già nostra, e noi siamo parte del tutto.

Quindi, cosa stiamo cercando di fare ora? Stiamo cercando di aspirare, non di desiderare. Nella vita umana ordinaria viviamo nei desideri, ma nella vita spirituale viviamo nell'aspirazione. Il desiderio è stato necessario all'inizio della nostra vita, ma la forza del desiderio è molto limitata. Ora abbiamo bisogno dell'aspirazione perché ci porti da Dio. Oggi un desiderio è soddisfatto, domani un altro e dopodomani ancora un altro, è come un treno senza fine. Con una sola aspirazione possiamo salire come una fiamma e toccare il Più Alto; con un'aspirazione possiamo realizzare Dio.

Quando preghiamo Dio c'è un approccio divino che dal punto di vista spirituale è infinitamente superiore all'approccio ordinario. Quando preghiamo col nostro amore umano, molto spesso, anche se non sempre, ci comportiamo come dei mendicanti. Abbiamo un desiderio più o meno cosciente di ricevere qualcosa da Lui. Fintantoché restano implicate due diverse volontà, il cercatore non avrà la Pace. La cosa migliore è pregare Dio solo per il soddisfacimento della Sua Volontà, in ed attraverso di noi. In quel momento non ci aspettiamo niente da Lui, neanche inconsciamente. In questo modo diamo a Lui la responsabilità e noi diventiamo l'osservatore. Noi preghiamo per tutto ciò che Dio senta essere meglio per noi. Se il cercatore può sinceramente affermare: "La mia volontà è la Volontà di mio Padre", la sua coscienza sarà libera perché lui si identifica con la Volontà del Supremo, il Padre eterno.

Qualcuno prega per la comunicabilità tra le generazioni. Pensa sinceramente: "Dobbiamo cambiare noi stessi prima di cambiare il mondo, poi ci dovremo adattare ai modi di fare degli altri". Il conflitto e l'incomunicabilità non rimarranno per sempre, tra la vecchia e la nuova generazione, se entrambe sono sincere ed autentiche nel proprio progresso interiore ed esteriore; ognuna deve cercare di vedere la verità che l'altra sta cercando di rivelare. La verità è onnipresente ed allo stesso tempo multiforme, continuamente viene utilizzata per un nuovo scopo.

Non dovremmo mai pregare Dio per cambiare le idee di qualcuno solo perché vogliamo che coincidano con le nostre. Se sentiamo che sta facendo degli errori, dovremmo pregare Dio di cambiarlo in modo divino, così come Lui vuole. Un uomo ha tutto il diritto di pregare Dio perché renda suo figlio brillante, sincero, onesto, un cittadino eccellente, di cui l'umanità possa andare fiera. Ma non ha il diritto di pregare Dio perché suo figlio sia sempre d'accordo con lui. Sarebbe una perdita di tempo: quell'uomo in realtà non sa cos'è meglio per suo figlio, ma la sua mente gli dice cosa essa pensa essere meglio. Sarebbe una preghiera egoista; ma possiamo liberamente pregare Dio per rendere nostro figlio, nostra moglie, o chiunque amiamo, la migliore persona sulla Terra in ogni modo possibile: sul piano fisico, vitale, mentale e spirituale. Questa preghiera è sempre positiva e mai una perdita di tempo. È un desiderio sincero per il meglio, per la persona a noi cara; così, non cerchiamo di giustificare i nostri modi di fare, ma preghiamo Dio di guidare e di modellare i nostri giovani in modo divino, nel Modo da Lui preferito.

Nella vita spirituale dovremmo pregare solo per compiacere Dio così come Lui vuole. Se Dio vuole che siamo i Suoi strumenti, benissimo. Se Dio vuole che qualcun altro sia il Suo strumento scelto, anche allora dobbiamo essere soddisfatti. Se un cercatore non riesce a compiacere Dio nel modo che Lui preferisce, la successiva migliore cosa da fare è cercare di compiacere Dio in un modo limitato. Possiamo cercare di compiacere Dio invece di compiacere l'oscurità e l'ignoranza, poi gradualmente svilupperemo ispirazione ed aspirazione copiose, per compiacere Dio nel modo da Lui preferito.

Qual'è la cosa migliore per cui pregare? La cosa di gran lunga migliore è pregare Dio di darti la capacità interiore di compiacerlo nel modo che Lui vuole. Puoi cercare di compiacere Dio in un modo scelto da te e Dio sarà compiaciuto in parte. Ma se riesci a compiacerlo così come Lui vuole, allora Dio può considerarti il Suo speciale strumento, perché sa che in qualunque momento può mandarti nel campo di battaglia della vita. Per fare cosa? Per combattere contro paura, ansia, imperfezioni, limitazioni, legami e morte. Questo farai nel momento in cui metterai in atto il tuo abbandono totale, incondizionato, alla Volontà di Dio. Quando potrai dire: "Sia fatta la Tua Volontà", Dio sentirà: "Ora sei pronto: posso accettarti come Mio speciale strumento".

Altrimenti, cosa succederà? Se Dio si trova di fronte a te, subito Gli porterai una ghirlanda e la porrai ai Suoi Piedi, pensando: "Sono sicuro che Dio è compiaciuto, perché Lui ama i fiori, ed io ho portato dei fiori per adorarlo," ma in quel momento Dio aveva sete e voleva da te un bicchiere d'acqua. Pensi che la tua offerta di fiori Lo abbia davvero compiaciuto? Aveva sete ma gli hai portato solo dei fiori, non hai immaginato che Dio poteva volere acqua, non fiori. Ma la tua mente ti ha detto che adorare Dio con i fiori fosse la cosa migliore da fare, così Gli hai portato i fiori e li hai posti ai Suoi Piedi. Ti aspettavi quindi che Dio fosse compiaciuto di te, e Dio lo è stato in una certa misura, dalla tua forma di adorazione, ma il povero Dio aveva sete e voleva l'acqua da te; se gli avessi chiesto: "Dimmi cosa vuoi che Ti porti", Dio avrebbe detto: "Portami un bicchiere d'acqua". Facendolo, avresti compiaciuto Dio completamente. Dobbiamo sempre attendere il Comando di Dio, dobbiamo essere sempre vigili, pieni di aspirazione e amore. In ogni momento Dio può dirci di essere pronto per il nostro servizio, in ogni momento può essere pronto per darci i Suoi Ordini. La nostra anima obbedisce agli Ordini di Dio, ma la nostra mente, vitale e corpo sono ostinati: molto spesso non vogliono obbedire ai dettami di Dio. Cosa succede in quel caso? C'è un litigio in famiglia. Così come nelle famiglie terrene i vari membri molto spesso litigano, il nostro corpo, vitale e mente molto spesso si oppongono al cuore. Il povero cuore vuole stare dalla parte dell'anima, ma quando il vitale e il corpo gli fanno pressione, spesso si arrende, perdendo la battaglia.

Prega sempre Dio perché tu possa appagarlo! Per poterlo appagare, dovrai prima realizzarlo consciamente. Egli è dentro di noi ed è dentro ogni cosa ed ognuno. Questa è un'idea teorica per ora, ma verrà il tempo in cui sarà una consapevolezza reale. Saremo coscienti dell'esistenza del Supremo in noi stessi ed in tutti quanti. Dobbiamo sentire il Supremo come la suprema Realtà. Finché non abbiamo il sentimento cosciente della presenza di Dio in ogni persona, sarà impossibile per noi appagarlo completamente così come Lui vuole. Per prima cosa dobbiamo sentire che Egli è in ogni persona, altrimenti continuamente troveremo difetti nei nostri amici, vicini e parenti, e così se Dio ci chiedesse di servire Lui stesso in loro, saremmo riluttanti. Tutti abbiamo letto o sentito da altri che c'è Qualcuno chiamato Dio, ma questa non è una realtà per noi. Quando avremo un sentimento vivo dell'esistenza di Dio dentro di noi, potremo sinceramente pregare: "Dio, desidero compiacerti ed appagarti così come Tu vuoi!" Questa è di gran lunga la migliore preghiera che possiamo offrire al Supremo.

From:Sri Chinmoy,Preghiera, mantra e japa, Agni Press, 1974
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