Se accettiamo la vita spirituale, il corpo deve essere attivo. Anche se all'inizio va nella direzione sbagliata, almeno dovrebbe esserci qualche movimento. Il corpo deve essere energico, ma non irrequieto. Altrimenti, sebbene il corpo fisico stesso possa non dormire ventiquattro ore al giorno, la coscienza corporea dormirà. Un corpo che aspira è un corpo attivo ed energico. Noi siamo profondamente addormentati quando non aspiriamo.
Il vitale deve diventare dinamico invece che aggressivo. Dovrebbe cercare di dare energia e ispirare gli altri, invece di cercare di controllare o distruggere gli altri. Dovrebbe dire agli altri "Non sprecare il tuo tempo prezioso. Alzati e fai qualcosa di buono per te stesso o per l'umanità."
La mente chiara, pura, divina, la mente illuminata dalla luce dell'anima, diventerà vasta. Dirà: "Non posso essere vincolata da nulla; non sospetterò di nessuno; non sminuirò nessuno. Al contrario, espanderò la mia coscienza e aiuterò gli altri ad espandere la loro coscienza."
Se pratichiamo la vita spirituale, otteniamo questo tipo di corpo attivo, vitale dinamico e mente illuminata. Se non accettiamo la vita spirituale, dobbiamo accontentarci di un corpo che dorme profondamente, di un vitale aggressivo e distruttivo e di una mente che è limitata e che vuole dubitare, criticare e sospettare se stessa e l'intera mondo.From:Sri Chinmoy,Il fiume-purezza vince, Agni Press, 1974
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