Osservazioni dopo la prima gara di 3.100 miglia3

Cari corridori,

Mi inchino alla vostra anima, mi inchino al vostro cuore, mi inchino alla vostra vita, insonne e senza riserve.

Il numero 31 ha un significato molto speciale nella mia vita. Sono nato nel 1931. Secondo il mio corpo fisico e il mio vitale, sono vecchio. Secondo me, io sono antico. Secondo il mio cuore, sono giovane come sempre. Secondo la mia anima, devo ancora essere pienamente manifestato. Secondo il mio Signore Amato Supremo, io vivo nel Suo stesso Cuore-Giardino, e lo farò per sempre. Infine, secondo me, sono tutta gratitudine alle lacrime ascendenti di Madre Terra e ai sorrisi discendenti di Padre Cielo. Io sono uno, inseparabilmente uno, eternamente uno con le lacrime ascendenti di Madre Terra e i sorrisi discendenti di Padre Cielo.

La nostra filosofia è l'autotrascendenza. Sì, non c'è limite al nostro progresso interiore e al nostro successo esteriore. Ma ancora, arriva un momento in cui raggiungiamo una certa altezza, un'altezza così straordinaria, che sentiamo di poter vivere lì per molti anni in modo sicuro e generoso. Quindi aspettiamo indefinitamente che l'Ora Scelta da Dio ci ispiri, che aspiri in e attraverso di noi ad andare avanti, a intraprendere un nuovo viaggio.

Queste 3.100 miglia sono un viaggio senza precedenti nel nostro sogno di manifestazione di pace nel mondo. La pace nel mondo può nascere solo quando siamo inondati di pazienza e perseveranza. La pazienza infinita di cui abbiamo bisogno nella nostra vita interiore e la perseveranza di cui abbiamo bisogno nella nostra vita esteriore.

Queste 3.100 miglia ci ricordano una realtà divina e suprema: possiamo e dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro comando per trasformare il mondo di letargia e riluttanza ad essere dinamico. Noi non ci lasciamo alle spalle la riluttanza. Perciò la felicità resta sempre lontana. La volontà di dare, la volontà di realizzare, la volontà di crescere e risplendere dovrebbero essere il messaggio delle nostre anime. Con le benedizioni della nostra anima possiamo soddisfare e soddisferemo la nostra vita terrena.

A Ed, Suprabha, George e Alexandar, il culmine dell'amore benedicente della mia anima, la gioia benedetta e l'orgoglio benedetto io offro senza riserve e senza condizioni. Ogni volta che passavo vicino a voi che correvate, mi ricordavate il viaggio eterno, senza nascita e senza morte delle nostre anime e mi ricordavate i corridori scelti dell'Eternità.

L'orgoglio umano è divorato e deve essere divorato dallo sviluppo dell'umiltà, di cui tutti abbiamo un disperato bisogno per fare progressi spirituali interiori ed esteriori. È il nostro progresso spirituale che ci renderà dei campioni di Dio in ogni campo della vita. Di nuovo, c'è qualcosa chiamato orgoglio divino. Questo orgoglio divino sussurra a perdifiato alle nostre orecchie: "Sei lo strumento migliore di Dio. È al di sotto della tua dignità crogiolarti nei piaceri della notte dell'ignoranza, arrenderti alle forze negative e non-divine. Dio vuole che tu sia un prototipo esatto della Sua Manifestazione Universale e Sogno Trascendentale." Così questo orgoglio divino l'ho visto e sentito in ciascuno dei quattro corridori, ho visto e sentito l'orgoglio stesso di Dio, fondato sulla sua infinita Delizia in ciascuno di voi.


PRT 6. 2 agosto 1997, Aspiration-Ground, Jamaica Hills, New York

From:Sri Chinmoy,Corridori-pionieri dell'alba della pace del mondo di domani: la corsa di ultramaratona e l'auto-trascendenza, Agni Press, 1998
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