Osservazioni dopo la corsa del 1991 di 700 — 1.000 — 1.300 miglia2

Io sono uno studente di pace e sento che questo è uno dei modi per offrire pace al mondo in generale. Sono un uomo di preghiera e meditazione, e dalla mia preghiera e meditazione ho tratto questa ispirazione per essere al servizio dell'umanità. Sento che durante la corsa siamo in grado di offrire il nostro meglio per stabilire un mondo di pace.

Gli atleti traggono enormi benefici da queste gare. Vanno oltre le loro capacità. Per rendersi felici bisogna andare sempre oltre e oltre e oltre le proprie capacità. Quindi qui, durante la corsa, ogni corridore ha un'opportunità molto speciale di andare oltre le sue capacità. L'autotrascendenza è l'unica cosa di cui un essere umano ha bisogno per essere veramente felice. Quindi queste gare aiutano moltissimo i corridori, anche se esteriormente attraversano grandi difficoltà. Alla fine, quando la gara è finita, sentono di aver realizzato qualcosa di molto significativo.

Il futuro di questo tipo di gara è molto luminoso. La nostra filosofia è la filosofia dell'autotrascendenza. Spero che in un prossimo futuro o in un lontano futuro aumenteremo la distanza. Alla fine, è mia fervida speranza che un giorno avremo una gara di 2.700 miglia. Poiché crediamo nell'autotrascendenza, sono sicuro che non ci fermeremo a milletrecento miglia. Cercheremo di coprire una distanza maggiore. I cercatori-corridori che credono nelle loro capacità - che sono totalmente la Grazia di Dio - con questa Grazia di Dio potranno realizzare qualcosa di unico nella loro vita.


PRT 5. 4 Ottobre 1991, Flushing Meadows-Corona Park, New York

From:Sri Chinmoy,Corridori-pionieri dell'alba della pace del mondo di domani: la corsa di ultramaratona e l'auto-trascendenza, Agni Press, 1998
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