"No, mai!"

Quando stavo correndo l'altro ieri, ho sentito una tale stanchezza nel mio corpo. Il corpo era così non divino, per nulla ricettivo. Dopo 200 metri mi sono fermato senza motivo o ragione. Dopo 400 metri, di nuovo mi sono fermato. Questa volta mi sono arrabbiato con me stesso. "È stanchezza o è qualcos'altro?" Ho chiesto.

Interiormente ho detto alcune volte: "Non mi fermerò, non mi fermerò". Poi ho cominciato a cantare ad alta voce, ad ogni passo, “No, mai! No, mai!" In questo modo ho percorso un miglio. Se la gente mi avesse sentito cantare per strada, avrebbe detto: "Matto!" Per fortuna non c'era nessuno in giro. Poi sono corso fino a casa, sentendomi abbastanza contento.

— 29 Settembre 1979

From:Sri Chinmoy,Corridori-pionieri dell'alba della pace del mondo di domani: la corsa di ultramaratona e l'auto-trascendenza, Agni Press, 1998
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