Un cercatore è colui che sa qualcosa del mondo interiore. Un cercatore si differenzia da una persona ordinaria solo perché pensa al mondo interiore, perché si prende cura del mondo interiore proprio come si prende cura del mondo esteriore.
Un cercatore ha un amico che è il più intimo, nel mondo interiore: l'aspirazione, l'ascendente anelito interiore. Di nuovo, ha un nemico davvero deplorevole: il desiderio. Vuole essere totalmente liberato dal suo nemico, dal desiderio, e vuole stare sempre con la sua amica eterna, l'aspirazione.
Quando aspiriamo, ci rendiamo conto che ci sono tre cose molto significative che dobbiamo sapere per scoprire Dio, vedere Dio faccia a faccia e crescere nell'immagine stessa di Dio. Quali sono queste tre cose di fondamentale importanza? Concentrazione, meditazione e contemplazione. Ogni cercatore dovrebbe sapere qualcosa sulla concentrazione, la meditazione e la contemplazione. Dato che io sono un cercatore, per la Grazia infinita di Dio so qualcosa a riguardo della concentrazione, meditazione e contemplazione.
Questa sera desidero condividere con voi molto brevemente ciò che so sulla concentrazione, meditazione e contemplazione. Nel mondo interiore, quando voglio correre velocissimo, secondo le mie capacità ovviamente, mi concentro. Nel mondo interiore, quando desidero volare più in alto, medito. E nel mondo interiore, quando desidero immergermi in profondità, più in profondità, nella massima profondità, contemplo.
Corro e la concentrazione è mia amica. Volo e la meditazione è mia amica. Vado in profondità e la contemplazione è mia amica.
Quando mi concentro, invoco Dio il Potere. Quando medito, invoco Dio la Pace. Quando contemplo, invoco Dio la Delizia. Ogni individuo qui, in una certa misura incarna Dio il Potere, Dio la Pace e Dio la Delizia. Quando invochiamo Dio, sentiamo che Dio il Potere, Dio la Pace o Dio la Delizia scendono su di noi dall'alto, o che Dio il Potere, Dio la Pace o Dio la Delizia emergono da dentro di noi.
Qui sulla Terra, in e attraverso Swami Vivekananda, Dio il Potere si è manifestato in misura considerevole; nel 1893 qui in America, il "Parlamento delle Religioni" fu testimone di questo fatto supremo. Dio la Pace si manifestò considerevolmente in e attraverso il Signore Budda. Infine, quando pensiamo al Signore Krishna, quando meditiamo sul Signore Krishna, vediamo che Dio la Delizia si è manifestato in lui e attraverso di lui. Quando ci concentriamo, meditiamo e contempliamo, queste tre grandi figure spirituali appaiono alla nostra visione mentale.
Quando mi concentro, sento di aver bisogno di Dio. In realtà mi concentro proprio perché ho bisogno di Dio. Quando medito, sento che Dio ha bisogno di me. E quando contemplo, sento che sia Dio che io abbiamo bisogno l'Uno dell'altro. Ho bisogno di Lui per la Realizzazione, per scoprire ciò che sono eternamente: l'Assoluto più elevato; e Dio ha bisogno che io Lo manifesti in perfetta perfezione, in e attraverso di me. Il cercatore in me vede e sente tutto questo, quando si concentra, medita e contempla.
Quando mi concentro, vedo la meta proprio di fronte a me oppure in un luogo lontano, remoto. Quando medito, vedo Dio nel mio cuore o vedo la mia Meta nel mio cuore. E quando contemplo, vedo e sento di essere l'eterno viaggiatore che cammina lungo la strada dell'Eternità. Allo stesso tempo sono la via, la via eterna, e l'eterna Meta. Io sono il viaggiatore, io sono la via, io sono la Meta. Quando contemplo, mi rendo conto di questo, e di qualcosa di più: mi rendo conto che in questo momento io sono l'Amante Divino e Dio è il Supremo Amato, e il momento successivo Dio è l'Amante Divino ed io sono il Supremo Amato. L'amante divino e l'Amato Supremo si scambiano costantemente i ruoli. Questo è ciò che scopro quando contemplo.
La concentrazione richiede da me un cuore coraggioso. La meditazione richiede da me un cuore calmo, quieto e tranquillo. La contemplazione esige da me un cuore-unità, un cuore di unità inseparabile e universale. Se devo vincere sul campo di battaglia della vita, ciò di cui ho bisogno è un cuore coraggioso per concentrarmi, un cuore calmo e tranquillo per meditare, e un cuore di unità universale per contemplare.
La concentrazione mi dice che ogni secondo è inestimabile; non devo sprecare nemmeno una frazione di secondo. La meditazione mi dice di avvalermi di tutte le opportunità divine che bussano alla porta del mio cuore; non devo sprecare nessuna opportunità, perché ogni opportunità mi sta portando un passo avanti verso la mia Meta destinata. La contemplazione mi dice di scoprire il Tempo eterno, il Tempo libero del Cielo, dentro al tempo fugace legato alla Terra.
Nel mondo interiore, prima di concentrarmi uso la mia amica-aspirazione, il mio anelito interiore, per purificare i miei occhi. Devo purificare i miei occhi se voglio concentrarmi al meglio. Prima di meditare, uso la mia amica-aspirazione per purificare il mio cuore. E prima di contemplare, chiedo alla mia amica-aspirazione di purificare tutta la mia esistenza terrena, il mio corpo, vitale, mente e cuore, in modo che io possa fare la migliore contemplazione, secondo le mie capacità.
L'immaginazione aiuta considerevolmente il cercatore in noi. Prima di concentrarci, se riusciamo a immaginare, in silenzio, il Sole ardente, il Sole infuocato, ci aiuterà notevolmente nella nostra concentrazione. Come una calamita, il cercatore in noi attira il potere del Sole, il potere illimitato del Sole.
Poi, prima di meditare, se riusciamo a immaginare il vasto cielo, la vastità del cielo entrerà in noi e ci aiuterà considerevolmente. Ci aiuterà a stabilire tranquillità e pace nella mente, nel cuore, nella nostra struttura fisica terrena.
E prima di contemplare, dovremmo in silenzio immaginare la Luna, la bellezza della Luna, che è l'emblema, qui sulla Terra, dell'Assoluto Supremo. La bellezza della Luna rappresenta la Coscienza della Madre Divina. L'aspetto della Madre, dell'Amato Supremo, è incarnato dalla Luna. Quindi, se immaginiamo la Luna, la bellezza, la delizia, la dolcezza, la vicinanza, l'intimità dell'Assoluto Supremo li sentiamo operare in e attraverso di noi. Oppure, se riusciamo a immaginare il bambino più bello della Terra e se, con la forza della nostra immaginazione, riusciamo a sentire questo bambino bellissimo, nei recessi più intimi del nostro cuore, questo ci aiuterà notevolmente.
Quando raggiungo il massimo della concentrazione, vedo il mio terzo occhio. Questo terzo occhio, che sta tra le sopracciglia un po' più sopra, mi offre un passaggio per entrare nel passato, nel presente e nel futuro. Tutto ciò che dev'essere annullato nel passato, lo annullo. Tutto ciò che nel futuro remoto dev'essere accelerato, lo porto nell'immediatezza di oggi. E tutto ciò che deve portare frutto oggi, nel presente, lo rendo possibile immediatamente.
Quando raggiungo lo zenit della mia meditazione, l'apice della meditazione, vedo Sat-Chit-Ananda: Esistenza Coscienza Beatitudine, diventare miei amici. Questa triplice coscienza, che può essere considerata come una, mi dice che le appartengo; sono dentro di essa, sono con essa e sono per essa. L'Esistenza-Coscienza-Beatitudine mi rivendica come proprio, così come io la rivendico come mia.
Poi, quando faccio la mia migliore contemplazione e raggiungo la contemplazione più elevata, vedo l'Eternità, l'Infinità e l'Immortalità. Mi dicono che sono il loro inseparabile amico. Sono un essere umano, ma loro sanno che sono tutt'uno con il cuore dell'Infinito, con il respiro dell'Eternità e con la vita dell'Immortalità.
A livello pratico: quando mi concentro, mi concentro sulla cosa più piccola, sulla cosa più piccola possibile, perché è così che io e tutti possiamo sviluppare rapidamente il potere di concentrazione.
Quando medito, medito sulla cosa più grande possibile. Questo è il modo segreto in cui si può acquisire molto velocemente il potere della meditazione.
Poi, quando contemplo, gioco insieme il ruolo della concentrazione e della meditazione. Mi concentro sulla più piccola sostanza, diciamo, su una goccia, la più piccola goccia. Allo stesso tempo medito sul vasto oceano. Così mi concentro sull'anima e sul corpo della più piccola goccia, e medito sull'anima e sul corpo del vasto oceano. Quando contemplo, in quel momento viene prima la Realizzazione del Divino Amante e dell'Amato Supremo. Di nuovo, all'interno della contemplazione devono esserci anche concentrazione e meditazione. La concentrazione indica l'aumento dell'intensità in profondità e in lunghezza. La meditazione indica l'assimilazione della vastità che è già acquisita o raggiunta.
Cornell University, 26 Novembre 1975Poi, quando ci concentriamo, possiamo passare dalla porzione più grande del fiore alla porzione più piccola, o dal corpo all'anima. Ancora una volta, possiamo passare dalla porzione più piccola alla più grande, dall'anima al corpo. Possiamo contrarre la nostra coscienza o espandere la nostra coscienza. In entrambi i casi è molto efficace.
Quando meditiamo, non permettiamo ai pensieri negativi di entrare nella mente. Se viene un buon pensiero, un pensiero di progresso, gli permetteremo di crescere. Ma se viene un pensiero non-divino, cercheremo immediatamente di distruggerlo. Un pensiero non-divino è come un ladro e non permetteremo al ladro di entrare nella nostra stanza. Ma se è un amico, lo accoglieremo. Gioia, amore, pace: questi sono i nostri amici, lasceremo che entrino in noi. Ma la paura, il dubbio, l'ansia, la preoccupazione, l'insicurezza e l'impurità sono i nostri nemici. Nella meditazione mediteremo sull'immensità: il vasto cielo azzurro o una vasta distesa d'acqua. Meditazione significa unità con la vastità.
Quando contempliamo, offriremo il nostro corpo, il nostro vitale, la nostra mente, il nostro cuore e la nostra anima, con il massimo amore e gioia, al nostro Amato Supremo, affinché Egli possa fare di noi il Suo perfetto strumento per la Sua Manifestazione. Lui solo è il nostro Amato Supremo. Lui solo è la nostra Realtà più alta. Contempleremo il più alto Assoluto, il nostro Amato Supremo. Nella contemplazione diventiamo tutt'uno con l'oggetto o il soggetto della contemplazione. In questo momento noi siamo l'Amante Divino e il Supremo è il Supremo Amato; il momento successivo noi siamo il Supremo Amato e il Supremo è l'Amante Divino. Questa è la contemplazione.La concentrazione vuole risultati immediati. È pronta ad ottenere qualsiasi cosa, per così dire, con le buone o con le cattive. Ma la meditazione non lo farà. La meditazione ha a sua disposizione un tempo infinito. Ciò non significa che la meditazione trascuri l'istante, no: apprezza l'istante, ma allo stesso tempo in esso vede il tempo infinito. Ecco perché la meditazione ha dentro di sé una pace infinita.
Quindi, se si conosce il risultato che si ottiene dalla concentrazione e dalla meditazione, non si può sbagliare, sono due cose differenti. L'intensità del vitale al momento della concentrazione non è negativa se proviene dal vitale purificato e non dal vitale esigente. Il vitale è un'ottima cosa, è come un cavallo molto dinamico, ma la domanda è: come lo utilizziamo. La maggior parte delle persone usa il vitale nel mondo della passione, della disarmonia, della discussione, dell'avidità; ma questo stesso vitale può essere usato come forza dinamica per combattere l'ignoranza, l'imperfezione e la morte. Quindi, se possiamo usare un vitale purificato al momento della concentrazione, allora il nostro successo sarà molto soddisfacente e ci assicurerà che la Realizzazione della nostra Meta sulla Terra non è solo un sogno.Proprio ora l'anima di Katyayani è venuta e si sta muovendo. Mentre ti parlavo, la sua anima era seduta ai miei piedi. Se ci fosse un occultista di altissimo livello qui, la vedrebbe immediatamente. Katyayani vive in Canada e la sorella di Rekha vive nel New Mexico. Dal Canada e dal New Mexico le loro anime sono venute da me.
Se succede qualcosa di molto grave a uno dei miei figli spirituali, in quel momento la mia mente fisica potrebbe non esserne consapevole, ma la mia anima lo saprà. La tua intera figura o il tuo viso si porranno di fronte a me. Cinque o sei giorni fa un'altra discepola era molto arrabbiata con i suoi figli, e subito l'ho vista proprio davanti a me. Ho pensato che fosse turbata da sua figlia... Ma di solito questo accade solo se si tratta di qualcosa di molto serio.Quando mediti, per favore senti che la meditazione non è un atto di una persona avida. Quando siamo avidi, vogliamo divorare tutto. Diventiamo mangiatori voraci e poi soffriamo di mal di stomaco. Anche nella vita spirituale dobbiamo andare molto piano, con costanza e certezza. Quando preghiamo e meditiamo, prima di tutto dobbiamo conoscere le nostre capacità. Non dobbiamo scoraggiarci, ma se so che la mia capacità è di correre cento metri, allora correrò cento metri per alcuni giorni o alcuni mesi, o anche per qualche anno. Ma se ho la capacità di correre solo cento metri e all'improvviso voglio correrne quattrocento, naturalmente non riuscirò. Completerò la corsa con grandissimo sforzo e poi cadrò, mi farò del male semplicemente. Anche qui quindi, quando meditiamo, dobbiamo sapere per quanto tempo possiamo meditare con tutta l'anima, cinque minuti o dieci minuti o quindici minuti o venti minuti. Dopo quel tempo potremmo avere una specie di avidità inconscia. Sentiamo che se riusciamo a ottenere tutto dall'oggi al domani diventeremo tutte anime realizzate in Dio, ma questo tipo di avidità sarà la nostra rovina.
Quindi, quando preghiamo e meditiamo, dobbiamo conoscere le nostre capacità: quanta volontà possiamo esercitare e quanto amore profondo, devozione, e resa abbiamo per Dio. Un bambino piccolo ha una certa forza, ma non sa che quando tira giù qualcosa di molto grande dall'alto, questa cade e lui si fa molto male. Come un bambino, anche tu stai facendo scendere giù qualcosa di molto pesante. È molto pesante nel senso che ha un potere enorme. E dove andrà il potere che hai invocato? Naturalmente il potere è un potere buono, ma a causa della sua enormità non è in grado di rimanere dentro di te. Non sei nella posizione di accogliere tale potere.
Quindi, quando mediti ogni mattina, per favore senti la necessità di vedere la tua capacità. Ora sei in grado di mangiare solo tre pezzi di pane. Se vedi che qualcuno accanto a te sta mangiando sei pezzi, allora pensi: "Cosa c'è che non va in me? Perché non posso avere la capacità di mangiare sei pezzi?" Ma lascia che lui mangi sei pezzi se ne ha la capacità. Forse c'è qualcun altro accanto a te che non può mangiarne nemmeno uno, può prendere solo mezzo pezzo di pane. Quindi, secondo le tue capacità, secondo la tua fame interiore, cercherai di soddisfare te stesso; secondo la loro la capacità altri faranno lo stesso. Quindi, le forze di cui parli non sono non-divine. Sono forze divine, ma il problema sorge perché stai cercando di farle discendere al di là delle tue capacità.Oppure può accadere che il tuo contenitore interiore sia piccolo; questo può essere il secondo motivo. Hai invocato la luce, che è la gioia stessa, ma la quantità che hai fatto scendere dall'alto è al di là della capacità e della ricettività del tuo contenitore. La quantità che hai ottenuto durante la meditazione ti ha soddisfatto ma non sei in grado di trattenere la quantità in eccesso, quindi essa scompare. In quel momento ti senti infelice.
Così questo accade per uno di questi due motivi. O la gioia è oltre la capacità del contenitore, o le idee impure entrano nel tuo cuore che aspira, e la gioia, che è luce, non può durare.La parola sanscrita per l'iniziazione è diksha. Diksha significa offerta, offerta di se stessi. Il Guru dà al discepolo una parte del suo respiro vitale e il discepolo dà al Maestro la sua profonda promessa che fino alla fine della sua vita sarà totalmente fedele al Maestro e servirà il Maestro incondizionatamente. Nell'iniziazione, il Maestro accetta coscientemente l'ignoranza del discepolo che inizia; il discepolo offre al Maestro una solenne promessa: che dopo essere stato purificato e trasformato, sarà uno strumento del Maestro cosciente, devoto e completamente sottomesso (surrendered, n.d.t.). Il Maestro durante l'iniziazione gli farà la promessa: "Ti farò realizzare la Verità più alta, Dio." Allora l'anima del discepolo farà una promessa spirituale al Maestro: "Dopo che avrò raggiunto la mia perfezione spirituale manifesterò la tua Luce, la Luce del Supremo, sulla Terra. Tu mi rendi perfetto nella mia Realizzazione e io ti adempirò nella tua Manifestazione." Il Maestro alla fine dice: "Che tu mi manifesti o no, il mio ruolo è farti realizzare l'Altissimo."
Se Dio vuole, può apparire davanti a un cercatore durante la meditazione o in una visione o in un sogno. Può assumere una forma umana luminosa e dire al cercatore che lo sta iniziando, o può dargli un mantra. Questa è l'iniziazione diretta, ma è molto rara. Di solito, l'iniziazione dev'essere fatta da un Maestro vivente.
Le Upanishad, le sacre scritture dell'India, parlano di tre diversi tipi di iniziazione. In un tipo di iniziazione, il discepolo deve prostrarsi davanti al Maestro, dopo essersi lavato e preparato. A volte deve prima praticare il celibato per un paio di mesi o anni. Porta riso, noci di cocco e poche altre cose tradizionali. Deve anche dare un compenso sacerdotale sotto forma di denaro o servizio. Poi il discepolo si siede ai piedi del Guru e il Guru gli sussurra un mantra all'orecchio. Questo mantra può essere una parola o alcune parole o anche alcune frasi. Quindi, secondo il modo tradizionale, il Guru tocca la fronte, la schiena e il cuore del discepolo al ritmo del battito del cuore del discepolo. L'aspirante deve praticare questo mantra per tutta la vita. Deve ripeterlo sinceramente, devotamente e profondamente ogni giorno, senza fallo. Insieme al mantra, il Guru gli dà istruzioni su come sedersi correttamente per meditare, come pregare e come adorare Dio. Questo è il modo tradizionale indiano di dare l'iniziazione.
L'anno scorso a Porto Rico iniziai una bambina che aveva solo pochi mesi in questo modo tradizionale. Le sussurrai un particolare mantra all'orecchio e parlai interiormente alla sua anima nel linguaggio dell'anima e le dissi cosa avrebbe dovuto fare da grande. Questa è l'unica iniziazione, che ho fatto in questo modo.
Nel secondo metodo di iniziazione, il Guru esercita il proprio potere interiore per elevare la coscienza del discepolo, non importa in quale coscienza si trovi il discepolo in quel momento. Il discepolo può essere in una coscienza molto bassa o molto alta. Ma il Guru inietta in lui il suo potere spirituale, e con la forza del suo potere, eleva il discepolo molto più in alto di quanto non fosse. Ho fatto questo tipo di iniziazione diverse volte.
La terza via è l'iniziazione attraverso la compassione. Qui il Guru, lentamente e costantemente, eleva il discepolo al più alto piano di coscienza attraverso una compassione illimitata e incondizionata. Ho fatto questo tipo di iniziazione molte volte.
Un Maestro spirituale può iniziare un discepolo anche attraverso gli occhi o toccandolo fisicamente, benedicendolo sulla testa e ponendo una mano sul suo cuore. Ho usato spesso questi metodi. Ho anche iniziato occultamente persone a miglia di distanza mentre erano in uno stato di coscienza molto elevato durante la meditazione nella loro casa. Ma questo l'ho fatto solo poche volte. Ma qualunque approccio io utilizzi, in ogni caso a coloro che accetto come discepoli, offro una parte del mio Respiro di Unità con il Supremo.
Mentre lavoravo al Consolato indiano, lessi sul The New York Times di un discepolo che stava iniziando venti o trenta aspiranti sotto gli auspici di un certo maestro spirituale. Stava distribuendo mantra e iniziando le persone mentre fumava una sigaretta. Questo tipo di iniziazione è a dir poco un crimine. Non è possibile dare il proprio respiro mentre si fuma una sigaretta e non è possibile dare l'iniziazione per procura. Se un discepolo è un'anima realizzata, certamente può dare l'iniziazione. Ma se il Maestro sa perfettamente che il discepolo non si è realizzato e se il discepolo stesso lo sa, allora se il Maestro gli dice di andare ad iniziare altri, è un terribile errore. Se un Maestro è a migliaia di miglia di distanza dal cercatore, dovrebbe iniziarlo direttamente, sul piano occulto. Se non ha la capacità di farlo, non ha il diritto di definirsi un Maestro spirituale. L'iniziazione per procura è sbagliata e priva di valore.
Se un discepolo vuole avere un'iniziazione cosciente, la prima cosa che ci si aspetta da lui è l'umiltà, la massima umiltà. Vi racconto una storia. Una volta un cercatore andò da un Maestro spirituale e disse: "Per favore iniziami." Era un grande cercatore, ma purtroppo era piuttosto orgoglioso. Il Maestro disse: "Sono disposto ad iniziarti domani, ma devi portarmi qualcosa o qualcuno che sia meno degno di te."
Il cercatore era felice. Pensava che sarebbe stato facile, poiché sentiva che c'erano molte persone e molte cose infinitamente inferiori a lui. Il giorno seguente, portò un filo d'erba al Maestro spirituale e disse: "Ecco un filo d'erba. Sono sicuro di essere superiore a questo filo d'erba."
Il Maestro disse: "Sei uno sciocco. Guarda questo filo d'erba: quanto è vasto il cuore di questo filo d'erba! Permetteresti a qualcuno di camminare sul tuo petto? Saresti furioso. Ma questo filo d'erba ti permette di camminare sul suo stesso cuore! Questo filo d'erba è infinitamente superiore a te. Portami qualcos'altro." Il cercatore era sbalordito e pensò: "Mi hai giocato uno scherzo, ma ora ti metterò in imbarazzo!" Il giorno dopo portò degli escrementi al Maestro e disse: "Senza dubbio questo è inferiore a me."
Ma il Maestro meditò sugli escrementi ed entrò nel suo stesso cuore, giungendo infine alla sua origine. L'origine era stata una mela. La mela parlò attraverso il Maestro: "Sei davvero ingrato! Quando ero così fragrante, così bella, così attraente, così gustosa, mi hai preso e divorato con tutta la tua avidità. Ora guarda la trasformazione della mia vita: quanto ero bella e quanto sono diventata brutta. Chi è il responsabile? Tu! E chi ti ha permesso di divorarmi? Sono stata io, per compassione, premura e amore per te. Quindi non mi sei superiore!"
Questa volta il cercatore si rese conto che non c'era nessuno e niente sulla Terra che potesse essere veramente inferiore a lui. Cadde ai piedi del Maestro e disse: "Maestro, ecco colui che è veramente in basso. Non c'è nessuno sulla Terra così inutile come me, ma per favore accettami!"
Il Maestro disse: "Oggi ti premio con l'iniziazione perché sei diventato la vera umiltà. Se sei umile la tua meta è davvero vicina. Se sei orgoglioso e arrogante, allora la tua meta rimarrà sempre un anelito lontano."
Il discepolo va dal Guru ed entra nel Guru con ciò che ha e ciò che è. Cosa avete? Avete un'anima. Che cosa siete? Voi siete l'anima. Quando avete la sensazione di avere un'anima e di essere l'anima, allora ciò che avete e ciò che siete sono la stessa cosa. Il vostro successo non è affatto diverso da ciò che siete. Con quella comprensione, con quella conoscenza, con quella saggezza, se entrate in me, allora non mi state dando nulla, perché in quel momento vedrete e sentirete la vostra totale unità con me.
Dovete sentire che ciò che chiamate 'voi stessi' è solo un altro nome del vostro Maestro. Un sentimento di unità indivisibile dev'essere stabilito tra la coscienza del Guru e la coscienza del discepolo. Potete dire che quello che avete e quello che siete lo state dando al Guru. Ma se vivete dentro il Guru, allora non c'è né dare né prendere. Non c'è niente da dare e niente da prendere. C'è solo il sentimento di crescere nel cuore del Guru. Per favore, restate dentro di me il più a lungo possibile, o dovrei dire, per sempre. Non c'è un momento in cui la vostra anima abbia bisogno di essere separata dalla mia coscienza. Rimanete dentro di me con ciò che avete e ciò che siete, non nel senso del dare ma nel senso di appartenere. Sentite che voi appartenete a me e io appartengo a voi. Cantiamo insieme il canto dell'unità.L'aiuto che ricevi può provenire da un Maestro vivente o da un Maestro che ha lasciato il corpo. Se il Maestro era un grande yoghi, quando muore è come se avesse lasciato la sua veste o vivesse nell'appartamento accanto. I Maestri realizzati possono venire dalla porta accanto in qualsiasi momento per ispirarti e dirti cosa fare. Un normale essere umano muore ed è fuori dalla vista, fuori dalla mente. Ma per le anime realizzate, il tempo e lo spazio non hanno effetto, né influenzano te se hai una stretta connessione con un vero Maestro spirituale.
Potresti provare ad aprire il terzo occhio da solo, ma non servirebbe. Una volta aperto, può creare molti problemi perché non sarai in grado di controllarlo. È come avere un cavallo che non puoi tenere sotto controllo. Ma se dietro lo sforzo personale c'è la Grazia del Divino, allora vedrai il mondo, diventerai il mondo e sarai il mondo.Se non hai un insegnante, allora è un caso diverso. Qui desidero consigliarti che se non hai un insegnante e ritieni di non fare un progresso soddisfacente, dovresti cercare di trovarlo. Un insegnante è l'unica persona che può aiutarti a fare progresso interiore. Ma se dici: "Non ho un insegnante e non ho bisogno di un insegnante e voglio fare progresso da solo" allora il tuo progresso sarà molto lento.
Non è che se preghi Dio da solo non realizzi Dio. Colui che ha realizzato Dio per la prima volta sulla Terra non aveva un essere umano come Guru. Ma in questa vita tutti devono essere saggi. Se ho bisogno di conoscenza e saggezza interiore, e se trovo qualcuno che è in grado di insegnarmi, qualcuno che ha studiato e imparato pochi giorni, mesi o anni prima di me, allora sento che non c'è niente di sbagliato nel farmi aiutare da lui.
Un vero Maestro spirituale non reclamerà mai l'illuminazione del cercatore. Dico sempre che il cercatore ha una scatola nel cuore e dentro la scatola c'è il tesoro, ma purtroppo la chiave è stata perduta. Il Maestro mostra al discepolo come aprire la scatola e il cercatore trova il tesoro. Di chi è il tesoro? È del cercatore; il Maestro non ha alcun diritto su di esso. Lo studente sente che è il suo tesoro e lo utilizzerà.
È così: supponi che io abbia qualcosa e l'abbia perso e qualcuno venga a dirmi che sarà in grado di aiutarmi a trovarlo. Se sono saggio, accetterò immediatamente il suo aiuto, e poi una volta trovata, sarò io a tenerla.
Qui dobbiamo conoscere la differenza tra un insegnante di scuola e un insegnante spirituale. L'insegnante di scuola darà voti in base al tuo merito. Se fai bene nei tuoi studi ti promuoverà, e se non fai bene, allora ti boccerà. Ma un Maestro spirituale non è così. È come un insegnante privato. Non ti darà voti, al contrario ti insegnerà privatamente e segretamente in modo che tu possa superare il tuo esame quando ti troverai faccia a faccia con il mare dell'ignoranza.
Per tornare alla tua domanda, se hai un insegnante, per favore vai dal Maestro. È assolutamente la persona giusta per aiutarti. Se non hai un insegnante, allora dovresti trovarne uno in cui puoi avere una fede implicita. Ora, se dici che non vuoi averne uno ma vuoi fare il giusto progresso, allora dovresti almeno incontrarti con i discepoli di altri Maestri. Non devi seguire alcun sentiero. Se ti incontri con alcuni cercatori che stanno seguendo un sentiero specifico, da loro riceverai un aiuto, anche se non abbondante o infinito. Se riesci a fare amicizia con loro, la loro stessa presenza ti ispirerà e accenderà la fiamma dell'aspirazione in te. Allora sarai in grado di camminare o marciare lungo il tuo sentiero spirituale.La mano sinistra rappresenta il passato. Sulla mano sinistra noterete più linee, più segni. La mano sinistra è come il magazzino; la mano destra è il negozio. Di solito le linee vengono trasferite dalla mano sinistra alla mano destra.
(Sri Chinmoy si riferisce ai suoi discepoli con "boys" e "girls" -n.d.t.).
Diciamo sempre che i ragazzi hanno problemi di impurità e le ragazze hanno problemi di insicurezza. Questo è vero, come vediamo nella vita esteriore. Ma le vostre mani dichiarano qualcos'altro. Alcune ragazze, vi dico, hanno problemi emotivi molto maggiori dei ragazzi, ma le ragazze tengono questi problemi sotto controllo e li sottomettono. I ragazzi non li tengono sotto controllo.
E vedo uno o due individui con un'incredibile forza di volontà. Un ragazzo ha un'enorme forza di volontà, ma non la sta usando affatto, sonnecchia. Avrebbe potuto usarla in centinaia di modi.
Mi avete mostrato le vostre linee del matrimonio. Alcuni dei ragazzi e delle ragazze qui sono sposati. Ma se fossero rimasti nel mondo esterno, a questo punto si sarebbero sposati almeno tre volte. Non sto scherzando. E alcuni di voi che si sarebbero sposati, non si sono sposati. Quindi sto dicendo come il destino può essere cambiato se seguite la vita spirituale.
A volte è questione di fortuna. Alcune ragazze hanno più fortuna dei ragazzi. Le ragazze purtroppo non lavoreranno duramente come i ragazzi, ma fino a che punto può portarvi la fortuna? È disceso un dollaro... non avete lavorato per questo, ma potete usare questo dollaro per comprare qualcosa dal negozio. I ragazzi lavoreranno sodo tutto il giorno per un centesimo. Poi gradualmente, gradualmente, guadagneranno un dollaro e andranno avanti, avanti. Nel caso delle ragazze, alcune di loro hanno molta fortuna, ma quelle ragazze non hanno una determinazione costante per andare oltre, oltre.Devi sapere che non puoi vivere del cibo di ieri. Se ieri sono stato bravo, oggi posso aspirare ad essere migliore, e domani posso aspirare ad essere il migliore in assoluto. E se sento che 'ieri' è stato molto negativo, insoddisfacente, scoraggiante e deplorevole, la cosa migliore è dimenticarmene immediatamente. Il passato è polvere!
Di nuovo, anche se il passato è stato soddisfacente, nella vita spirituale sappiamo che non è abbastanza. Se qualcuno sente di essere stato molto sincero, devoto e spirituale dieci anni fa, allora vorrà andare ancora più lontano, più in profondità, e più in alto. Sentirà che finché non avrà realizzato l'Altissimo, non potrà fermarsi. Supponiamo che tu sia un ottimo corridore, corri alla massima velocità. Il tuo obiettivo è davanti a te... stai correndo molto veloce, vero, ma nel momento in cui ti guardi indietro, cadrai. Quindi, poiché sai che il tuo obiettivo è davanti a te, devi continuare a correre il più veloce possibile verso il tuo obiettivo, e raggiungerlo.Sto scherzando... ma in realtà ciò che più infastidisce i Maestri spirituali è l'ingratitudine e la non accettazione da parte della Terra, non tanto l'ingratitudine quanto la non accettazione: questa è la coscienza terrestre. Qualunque cosa si faccia, le persone sono ingrate; sebbene oggi qualcuno sia ingrato, il Maestro spirituale spera che domani possa accettare la luce. Ma se anche domani non l'accetta, cosa può fare il Maestro spirituale?
Se ti do qualcosa, potresti non mostrare gratitudine. Ma se mi offri la tua gratitudine, allora la tua forza aumenta, la tua ricettività aumenta e la tua capacità aumenta. Senza gratitudine, queste cose non aumentano, e quindi la prossima volta che lo rifiuti, semplicemente lo butterai via, e io non potrò farci niente. Questa non accettazione è il motivo per cui i Maestri spirituali non desiderano tornare sulla Terra.In India, quando i mariti morivano, le mogli erano solite gettarsi nella pira ardente. Alcune lo hanno fatto in forza del loro amore sincero e dell'unità con i loro mariti. La loro categoria non è la stessa di coloro che lo hanno fatto perché obbligate dalla legge. A volte capitava che le mogli venissero spinte nelle pire. Non volevano morire, avevano paura della morte, ed era contro la loro volontà; di nuovo alcune vi si gettarono perché volevano che la gente pensasse che loro amavano i loro mariti. Magari quando i mariti erano in vita litigavano sempre... entravano nella pira, senza alcun amore, solo per sfuggire alle critiche della gente... ora, quale pensi fu il loro destino? Lo stesso delle mogli gettatesi nella pira per amore sincero e unità? Anche qui dobbiamo vedere da quale punto di vista viene fatta una cosa.
Di nuovo, supponiamo che io mi sia suicidato in questa incarnazione e abbia passato sofferenze e tutto il resto. Se un Maestro spirituale mi salva, anche se mi sono suicidato, è tutto svanito, lavato via. E ancora, nella mia prossima incarnazione, se comincio a pregare e meditare sotto la guida di un Maestro spirituale, ci sono tutte le possibilità che realizzerò Dio.
Se qualcuno viene ucciso violentemente, non è come se si fosse suicidato. Si può facilmente realizzare Dio dopo un incidente, un incidente d'auto... Pensi che l'anima di quella persona in particolare non avrà alcuna possibilità di pregare di nuovo e di realizzare Dio?In India e altrove è capitato molte volte che due guerrieri stessero combattendo, e che uno sapesse con certezza che l'altro avesse vinto e che fosse questione di un minuto o un secondo prima che lui venisse distrutto. Immediatamente mette fine alla sua vita. La sua sofferenza non sarà la stessa che se si fosse semplicemente suicidato. Molte volte è successo, quando i re sono stati arrestati e uccisi, che le regine dicessero: "Non voglio essere uccisa dal mio nemico, voglio uccidermi... dal momento che sono destinata ad essere uccisa dal mio nemico, la cosa migliore per me è uccidermi." Puoi dire che è il loro senso del prestigio che le spinge a non farsi uccidere dai loro nemici. Ma in questo caso, quando le persone che sanno che saranno uccise si tolgono la vita, allora ti dico, stanno sempre facendo la cosa giusta.
Di nuovo, da una diversa angolazione, devi vedere se una guerra è una vera guerra divina o meno. Sri Krishna disse ad Arjuna: "È tuo dovere andare in guerra e combattere, perché devi distruggere le forze non-divine." In quel caso era chiaro: i Kaurava erano non-divini, e in confronto i Pandava erano molto più divini. Krishna era divino e Krishna disse: "Combatti!" Arjuna usò tutte le sue armi morali, disse: "Non combatterò, non combatterò. Sono miei fratelli, miei cugini..." Ma Krishna disse: "Ti sto dando un consiglio divino: se perdi la battaglia perché combatti per il divino andrai in Paradiso. E se vinci sarai il Signore divino. Dominerai divinamente. Se conquisti le forze ostili, le forze non-divine, non sarai un sovrano ordinario ma un sovrano divino, e se fallisci, solo per il tuo sforzo sincero, solo perché hai combattuto coraggiosamente contro le forze non-divine, la compassione, l'amore e l'orgoglio del divino ti porteranno direttamente in Paradiso."
Ma solo tu devi sapere se in questa guerra c'è la volontà divina e la dispensazione divina. Se è volontà divina che queste persone vengano distrutte, allora se perdi andrai da Dio in Cielo. Personalmente ritengo che quando l'altra parte è piena di ignoranza, non è la saggezza che li sta punendo, è il loro scarso giudizio. Sono sciocchi e la forza dell'ignoranza li sta distruggendo. Allora perché permettere alla forza dell'ignoranza straniera di distruggerti, quando tu hai (di già -n.d.t.) la tua forza d'ignoranza? Entrambe sono ignoranza, ma in confronto la forza straniera dell'ignoranza è molto più distruttiva. Se hai la possibilità di fuggire, dovresti cercare di farlo. Altrimenti, se la forza dell'ignoranza straniera ti uccide e sei innocente, rispetto al caso in cui ti fossi suicidato, nel mondo interiore il trattamento sarà molto diverso.
ooo Revisione della traduzione: agosto 2023 oooFrom:Sri Chinmoy,Chiromanzia, reincarnazione e stato onirico, Agni Press, 1977
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