Sri Aurobindo scrisse due libri in bengalese. Quello sulla sua vita in prigione è Karakahini, e l'altro è Jagannather Rath, 'Il Carro del Signore del Mondo'. Scrisse due storie in bengalese. Una è Kshamar Adarsha, 'L'ideale del perdono'. Misi quella storia in versi bengalesi con rima quando avevo quindici, sedici o diciassette anni. Poi, dopo molti, molti anni, lo tradussi in inglese. Si trovava nel mio libro The Infinite: Sri Aurobindo che fu stampato dall'Ashram. Uscì anche in occasione del centenario di Sri Aurobindo.
La versione bengalese di quella poesia fu letta a Sri Aurobindo, e Sri Aurobindo la apprezzò. Aveva due assistenti. Mentre un assistente leggeva la poesia a Sri Aurobindo, l'altro stava uscendo dall'edificio. Io ero il capitano della pallavolo e vidi l'assistente mentre andavo al campo da pallavolo. L'assistente disse: "Il Signore ora sta ascoltando la tua poesia." Poi Sri Aurobindo fece un bel commento.
Anche l'altra storia l'ho tradotta in versi: Swapna, 'Sogno'. A quel tempo Sri Aurobindo non era nel fisico.
Flame-Waves; L'Infinito: Sri Aurobindo; La Madre del Tutto Dorato; Chandelier — Scrissi questi libri quando ero in India e furono tutti stampati dall'Ashram.
PIP 2. 5 febbraio 2002, Nexus Resort, Karambunai, Kota Kinabalu, Sabah, Malesia↩
From:Sri Chinmoy,Il Sentiero del mio Pilota Interiore, Agni Press, 2015
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