Quando uso il termine 'Dio', mi riferisco al concetto più ampio possibile di divinità. 'Dio' è il Creatore e la creazione. Egli è insieme Silenzio cosmico e Suono cosmico. 'Dio' è dentro di noi, intorno a noi, molto al di là di noi e, allo stesso tempo, è noi.
Quando usiamo il termine 'Dio', la nostra sensazione è che Egli sia sulla cima dell'Himalaya, nel mezzo dell'Himalaya e ai piedi dell'Himalaya. Egli è sia dentro la creazione che oltre la creazione. Dio è ovunque. Ma quando usiamo i termini Brahman, Paramatman o Purusha, sfortunatamente sentiamo che Dio è di stanza solo sulla vetta dell'Himalaya. Questi aspetti di Dio sono per noi, ma non sentiamo che sono dentro di noi o da noi. È lo stesso Dio, ma al vertice sentiamo che dovrebbe avere un Nome separato. Qui Dio è il testimone, '/sakshi purusha'. Come un individuo che agisce a vario titolo, ogni volta che recita un ruolo diverso, gli viene dato un nome diverso.
Per semplificare tutto, possiamo dire Paramatman, Brahman, Purusha, Dio: tutti questi comprendono un'unica Realtà suprema. Questa Realtà non è altro che la Luce e la Delizia dell'Infinito-Eternità-Immortalità dell'Aldilà sempre trascendente. Un bambino chiama suo padre 'papà' o 'papi'. Questi nomi gli danno molta più gioia della parola 'Padre'. Anche in questo caso, lo stesso bambino, quando cresce, può provare più gioia usando la parola 'Padre'. Nel mio caso, uso il termine "Supreme". So che il mio Supremo non è altro che l'Assoluto Paramatman, Brahman e Purusha. Ma quando uso il termine 'Supremo' provo una gioia enorme, mentre quando uso i termini Paramatman, Brahman e Purusha, non provo gioia. Sapendo perfettamente che Dio e il Supremo sono la stessa cosa, preferisco chiamarlo 'Supremo'.From:Sri Chinmoy,Bambini-Professori: i Frutti-Realtà di Dio, Agni Press, 1997
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