Non possono usare il termine 'Dio'; possono anche non credere in Dio, ma credono nella bontà. Dal punto di vista spirituale, la loro scelta di una vita eticamente sana e fruttuosa e di un segnale di servizio all'umanità è un atto di fede. Nel modo in cui hanno scelto di vivere la loro vita, rappresentano Dio nella sua manifestazione attiva e dinamica.
Ma se si vuole realizzare l'Altissimo e crescere nell'Altissimo, allora bisogna necessariamente credere nell'Altissimo. Per quelle persone, non usiamo nemmeno la parola 'credenza', usiamo la parola 'fede'. La credenza è nella mente, con la mente e per la mente. La fede è nell'anima, nel cuore e nell'esistenza interiore, e alla fine viene alla ribalta nella vita esteriore.From:Sri Chinmoy,Bambini-Professori: i Frutti-Realtà di Dio, Agni Press, 1997
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