Qualcosa nei miei occhi

La gente vide qualcosa nei miei occhi. Quello che videro, solo Dio lo sa. Stavo camminando per la strada vicino all'Ashram. Un signore si avvicinò alle mie spalle e disse: "Posso chiamarti Yogibar?" "Yogibar" significa il più grande degli yogi.

Non sapevo chi fosse! Lui aveva più di quarantacinque anni e io forse diciassette o diciotto. Io dissi: "No, mi chiamo Chinmoy."

"So che ti chiami Chinmoy, ma devi permettermi di chiamarti Yogibar." Non sapevo nemmeno il suo nome! Era molto gentile, un vero gentiluomo. È così che sono diventato Yogibar.

Pochi mesi dopo portò la moglie e il bambino all'Ashram. Sono venuti a casa di mia sorella. La moglie piangeva e piangeva perché non voleva ascoltare suo marito. Suo marito insisteva perché diventasse discepola di Sri Aurobindo, ma lei disse di no, perché aveva già preso Swami Vivekananda come suo Guru, non Sri Ramakrishna, ma Swami Vivekananda. Non aveva mai visto Swami Vivekananda sul piano fisico. Eppure il marito insisteva e lei non voleva diventare discepola di Sri Aurobindo. Il dissidio era in corso in quel modo. Lei voleva rimanere la discepola di Swami Vivekananda. Il marito disse: "Oh, Sri Aurobindo è molto più elevato di Swami Vivekananda: è un Avatar." Cercava di convincerla.

Le mie sorelle erano sagge. Dissero: "Permettile di rimanere con Swami Vivekananda. Perché obbligarla se non vuole diventare discepola di Sri Aurobindo?"

Era tarda sera. Io dissi: "Va bene, domani sera vieni a casa mia." In quel periodo mi trovavo con mio fratello in un piccolo locale vicino al campo sportivo, che distava solo una cinquantina di metri. Rimasi là per diciotto anni. La signora e suo marito vennero. La stanza era molto piccola. Chiesi loro di sedersi. Ci sedemmo tutti, il marito, la moglie ed io. Non ci vollero due minuti. Invocai Swami Vivekananda. Swami Vivekananda è così affezionato a me, così affezionato! Viene a qualsiasi ora. A volte mi rimprovera, perché sono come il fratello minore. L'affetto è così! Lo invocai ed egli venne.

Ero seduto accanto al marito e accanto a lui c'era sua moglie. Gli toccai i quadricipiti. Poi dissi: "Ora, per favore, tocca tua moglie." Non appena la toccò, una corrente la attraversò. Cominciò a urlare di gioia, letteralmente urlando, perché vedeva Swami Vivekananda in una forma bellissima. Lo vide in un angolo della stanza. Piangeva e piangeva con tale gioia, con estasi.

Toccai il marito, ma non vide Swami Vivekananda. La moglie vide Swami Vivekananda. Egli mi chiese come poteva succedere. Dissi: "Tu sei discepolo di Sri Aurobindo. Perché dovresti vedere Swami Vivekananda?"

Lui chiese: "Allora perché mi hai toccato?"

Dissi: "Solo per dimostrare sul piano fisico che stavo facendo qualcosa." Dopo quell'esperienza, il marito non insistette perché sua moglie diventasse discepola di Sri Aurobindo.

Questo tipo di esperienze hanno avuto luogo nella mia vita. Ho cercato di essere al servizio delle persone mentre vivevo nell'Ashram, quindi in quel momento sono diventato un Guru!

From:Sri Chinmoy,Solo un potere, Agni Press, 2015
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