Un altro modo è sentire: "Non ho fatto qualcosa di sbagliato, ma sto prendendo il karma dei miei cari perché sono più avanzato. La mia anima è piena di compassione e amore per i membri della mia famiglia, quindi la mia anima si sta assumendo la loro sofferenza. Non lo sto facendo consapevolmente, ma la mia anima me lo sta gettando addosso." Questo accade molto spesso.
Un altro modo ancora è dire: "Non soffro per qualcosa che ho fatto. Soffro perché Dio vuole che io faccia questa esperienza. Vuole che mi identifichi con l'umanità sofferente e prenda la sofferenza dell'umanità come mia. Se è giusto ora posso diventare coscientemente tutt'uno con la sofferenza del resto del mondo, perché questa è la Volontà di Dio, allora domani o dopodomani Dio mi darà un'altra esperienza: l'esperienza della Sua Estasi e Delizia."
La quarta via richiede saggezza. Dobbiamo poter dire: "Non lo so e non voglio sapere perché soffro. Non voglio sapere se è coinvolto o meno l'immediato passato. So solo una cosa: che sto volentieri e allegramente accettando questa sofferenza perché è la Tua Volontà. Sono venuto sulla terra solo per compiacerTi e appagarTi a Modo Tuo."
Se dico: "Sia fatta la Tua Volontà in me e per mezzo di me," allora sentirò immediatamente che Dio sta vivendo l'esperienza della sofferenza dentro e attraverso di me. Se riesco a mantenere questa saggezza, allora è un grande vantaggio. La stessa sensazione che la Volontà di Dio venga eseguita dentro e attraverso il mio corpo, mente e vitale significa un enorme progresso. Se sento che nulla può accadere nella mia vita senza l'espressa Conoscenza, Permesso, Approvazione e Premura di Dio, allora quel sentimento stesso rappresenta un enorme progresso da parte mia.From:Sri Chinmoy,Cento e una domande senza risposta, parte 1, Agni Press, 1998
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