Se usiamo la nostra volontà cosciente, allora ci alzeremo presto la mattina, faremo una doccia e pregheremo Dio. Ma se è volontà inconscia, terremo in fondo alla nostra mente il pensiero che dobbiamo pregare, e questo è tutto. Nel frattempo, rimarremo sdraiati. Mentre dormiamo, possiamo ripetere il Nome di Dio una o due volte, e poi sentiremo di aver pregato o meditato. Ma siamo letargici, pigri; non lasceremo il letto. Per un secondo mediteremo e per dieci minuti dormiremo. Questo si chiama volontà inconscia.
La volontà cosciente sarà come un treno espresso. Inizia e poi va a destinazione il più velocemente possibile. La volontà inconsciente si fermerà in molte stazioni prima di raggiungere la destinazione. Ogni volta che raggiunge una stazione, vi si riposa e si rilassa. Quindi deve riguadagnare la sua capacità di andare alla stazione successiva. In questo modo ci vuole molto, molto tempo. Le persone che pregano e meditano inconsciamente impiegheranno migliaia e milioni di anni per realizzare Dio.
La volontà cosciente apprezza il tempo. Conosce la necessità del tempo. La volontà cosciente ci insegna che il tempo è molto prezioso. Se non comprendiamo Dio oggi, come riveleremo e manifesteremo Dio domani? Perciò dobbiamo realizzarLo il prima possibile. Di nuovo, la realizzazione non ha fine, la rivelazione non ha fine, la manifestazione non ha fine. Quindi sentiamo che è necessità suprema di realizzare almeno una certa altezza e poi rivelare e manifestare quell'altezza.From:Sri Chinmoy,I Miei Petali di Rosa, parte 6, Agni Press, 1976
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