Divina speranza8

Cari cercatori, cari fratelli e sorelle, desidero parlare della speranza dal punto di vista spirituale. Dal momento che siamo tutti cercatori, è nostra profonda aspirazione che un giorno la nostra divina speranza si adempia. E qual è questa speranza? Quella speranza è la realizzazione di Dio.

Cos'è la speranza? La speranza è la preparazione dell'uomo allo sconosciuto. La speranza è l'aspirazione dell'uomo per l'inconoscibile. Lo sconosciuto in questo momento è la definitiva conquista dell'uomo; l'inconoscibile è l'eterno Ora di Dio.

La speranza è lo sforzo interiore dell'uomo. Un uomo comune non è consapevole di questo sforzo interiore, ma un cercatore della Verità più alta ne è pienamente consapevole. Questo sforzo interiore ispira il cercatore a vedere qualcosa di nuovo, a sentire qualcosa di nuovo, a dire qualcosa di nuovo, a fare qualcosa di nuovo e, infine, a diventare qualcosa di nuovo.

Quando sorrido, vedo qualcosa di nuovo intorno a me. Quando piango, sento qualcosa di nuovo nel mio cuore. Quando prego, dico qualcosa di nuovo ai mondi superiori. Quando medito, faccio qualcosa di nuovo per il mondo interiore ed esteriore. Quando mi arrendo, divento qualcosa di nuovo: lo strumento scelto di Dio.

Nella vita spirituale, la speranza è novità. In questa novità c'è la nostra autotrascendenza. La nostra autotrascendenza è l'Orgoglio di Dio, il Suo superno Orgoglio in noi. E l'Orgoglio di Dio vive nella nostra consapevole e costante gratitudine.

La speranza e la fede sono due intime sorelle; vanno sempre insieme. La speranza nutre la fede e la fede custodisce la speranza. La speranza sogna la Bellezza di Dio nella Realtà di Dio. La fede sogna la Realtà di Dio nella Bellezza di Dio. La speranza attira il cuore di domani nel corpo di oggi. La fede spinge il corpo di oggi nel cuore di domani. Quando il cuore di domani entra nel corpo di oggi, l'aspirazione dell'uomo è coronata dal successo. Quando il corpo di oggi entra nel cuore di domani, la visione del Cielo è coronata dal successo. Il successo dell'uomo è la vittoria della Luce di Compassione di Dio. Il successo del Cielo è la vittoria dell'Altezza di Realizzazione di Dio.

Sperare è vedere con l'occhio del cuore. Sperare è fare del cuore il capitano della mente, del vitale e del corpo. Sperare è mandare in esilio la notte d'oscurità. Sperare è sentire la presenza del sole interiore. Il sole interiore è; il sole esteriore diventa. Quando viviamo nella coscienza del sole interiore, raggiungiamo la più elevata Altezza della Luce-Silenzio di Dio. Quando viviamo nella coscienza del sole esteriore, diventiamo tutt'uno con la vita di suono della manifestazione di Dio sulla terra.

Nella vita spirituale, la speranza è la luce dell'umiltà. Allo stato attuale dell'evoluzione, l'umiltà umana è un'umiltà forzata. Ma l'umiltà divina è un'umiltà piena d'anima, spontanea. L'umiltà è la Barca di Sogno di Dio che raggiunge la Sua Sponsa della Realtà. L'umiltà è la Bellezza di Dio nella realtà dell'uomo.

Quando un pellegrino spirituale inizia a camminare lungo la strada dell'Eternità, la sua speranza non è altro che la luce dell'umiltà. Alla fine si trasforma nel diritto di primogenitura della divinità. Poi, finalmente, il diritto di primogenitura della divinità si trasforma nel Sorriso dell'Infinito, nella Luce dell'Eternità e nella Vita dell'Immortalità.

La speranza divina è la promessa della nostra anima all'eterno Supremo che qui sulla terra Lo realizzeremo pienamente, Lo riveleremo pienamente e Lo manifesteremo completamente e perfettamente. Di nuovo, ci sono speranze mondane o speranze non divine. Vogliamo diventare multimilionari dall'oggi al domani. Vogliamo dominare sul mondo e vedere la supremazia del nostro intrepido vitale. Vogliamo che il mondo intero sia ai nostri piedi e accetti la luce dalla nostra mente. Il mondo è nelle tenebre; noi soli stiamo facendo il bagno nel mare della luce: questa è la nostra ferma convinzione. Pertanto, sentiamo di essere in grado di offrire luce al mondo in generale. Sentiamo di avere tutto e di essere tutto; la nostra unica speranza è che il mondo sia ai nostri piedi. La speranza mondana non è come la speranza divina. È un desiderio senza luce che ci lega. Questo desiderio alla fine porterà alla frustrazione, che è immediatamente seguita dalla distruzione totale.

Nella nostra vita spirituale quella che ora chiamiamo speranza, centinaia e migliaia di anni fa l'abbiamo chiamata la promessa della nostra anima al Supremo Assoluto: per realizzare Lui, per rivelare Lui, per manifestare Lui sulla terra. A quel tempo la nostra speranza divina era la promessa della nostra anima che saremmo entrati nella scena del mondo e avremmo partecipato al Gioco Cosmico di Dio come attori consapevoli. Quando siamo entrati nella vita spirituale, lentamente, costantemente e infallibilmente questa promessa è venuta alla ribalta dall'interno. A poco a poco nella nostra coscienza risvegliata il potere e la luce di questa promessa cominciarono a profilarsi. Ora non vediamo la speranza come una promessa; la sentiamo come una preparazione necessaria per la nostra manifestazione di Dio sulla terra.

Nel mondo comune e privo di ambizioni, la speranza spesso non è altro che costruire castelli in aria. Ma nella vita spirituale, la speranza interiore e l'anelito interiore che chiamiamo aspirazione vanno sempre insieme. Qui la nostra speranza gioca il ruolo di un presagio divino. La speranza è come il sogno che è sempre un passo indietro rispetto alla realtà. Dio sta usando le Sue Mani che ci invitano a guidare e condurre l'aspirazione del cercatore alla Meta destinata. Dio naviga con la Sua Barca di Sogno verso la Sponda d'Oro dell'Aldilà sempre trascendente.

La speranza di un bambino umano è di ottenere la massima laurea o diploma. La speranza o l'aspirazione ascendente di un bambino divino è ricevere e raggiungere la Pace, la Luce e la Beatitudine in misura infinita. La speranza di un cercatore è la sua luce di aspirazione e la speranza del Pilota Interiore è la Delizia della Perfezione. Ogni cercatore individuale rappresenta una promessa consapevole e costante al suo Pilota Interiore. Allo stesso modo, il Pilota Interiore rappresenta una promessa cosciente e costante al cercatore individuale. Con la sua luce di aspirazione, il cercatore entra nel Sogno cosmico del Supremo per svolgere il suo ruolo unico nel Dramma di Dio e manifestare Dio nel Modo di Dio. Attraverso la Sua Delizia di Perfezione, Dio entra nella luce di aspirazione del cercatore per dargli ciò che ha eternamente e ciò che è eternamente. Quello che ha è la Barca d'Oro che porta i tormenti atroci dell'umanità; ciò che Egli è, è la Sponda d'Oro dell'Infinito, dell'Eternità e dell'Immortalità. Ancora una volta, Lui Stesso è il Pilota e Lui Stesso è la Barca che trasporta le atroci sofferenze dell'umanità e le brulicanti ignoranza, imperfezioni, limitazioni, schiavitù e morte alla Sponda d'Oro del Suo Aldilà sempre trascendente.


MRP 38. Faculty Room South, David Hume Tower, University of Edinburgh, George Square, Edimburgo, Scozia, 28 giugno 1974.

From:Sri Chinmoy,I Miei Petali di Rosa, parte 3, Agni Press, 1974
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