Un uomo di aspirazione sa che ciò che ha è conoscenza umana. La conoscenza umana è ignoranza limitata o illimitata. L'aspirazione è conoscenza divina. L'aspirazione sa cosa ci lega e cosa ci libera. Ciò che ci lega è la notte d'ignoranza; ciò che ci libera è la luce di saggezza.
L'aspirazione non impara e non può imparare nulla dalla mente fisica o con la mente fisica. L'aspirazione impara tutto attraverso il cuore, attraverso la perfezione del cuore. L'aspirazione non è apprendimento mentale; l'aspirazione è il cuore in divenire. L'apprendimento con la testa dubita. Il dubbio è un lento veleno nel nostro sistema spirituale. Cancella la nostra purezza, la nostra serenità, la nostra realtà e la nostra profondità. Il divenire del cuore è fondato sulla nostra fede, sul nostro dono di noi stessi e sul nostro sentimento di unità universale. Il divenire del cuore accetta. Nell'accettazione si profila il messaggio della totale soddisfazione, perché attraverso l'accettazione alla fine trasformiamo l'imperfezione in perfetta Perfezione. Per prima cosa vediamo e accettiamo una cosa che non è divina. Poi, con la forza della nostra luce interiore, le diamo nuova vita. Infine la rendiamo supremamente divina.
L'aspirazione è l'accettazione della vita e la trascendenza della morte. L'aspirazione è la trasformazione e la trascendenza della forza della morte. Attraverso la nostra aspirazione cerchiamo di stabilire un libero accesso alla vita immortale in modo che qui sulla terra possiamo stabilire il Regno dei Cieli. Questo Regno non ha bisogno dell'immaginazione e non può rimanere eternamente immaginario. Deve essere stabilito nella nostra vita di aspirazione.
Quando entriamo nel profondo, scopriamo che l'aspirazione è lo stesso Respiro di Dio che utilizziamo per il nostro bene. Ancora una volta, l'aspirazione è la morte dell'ignoranza di millenni. Quando l'ignoranza finisce in un cercatore, Dio rivendica quel particolare cercatore come Suo strumento prescelto e Dio Si manifesta qui sulla terra attraverso quel cercatore. Ci sono due mondi sulla terra: il mondo del desiderio e il mondo dell'aspirazione. Nel mondo del desiderio, incombe la frustrazione e la vita animale regna sovrana. Nel mondo dell'aspirazione il nostro fiore di soddisfazione sboccia petalo dopo petalo. Nel mondo dell'aspirazione, il sogno del cercatore si trasforma nella Realtà suprema. Il cercatore arriva a realizzare che Dio è un uomo non ancora manifestato e che l'uomo è Dio non ancora realizzato. La realizzazione dell'uomo e la manifestazione di Dio hanno luogo quando l'intero essere del cercatore diventa tutta ricettività al flusso incessante di Compassione e Luce di Dio. A nome di Dio, l'aspirazione prepara il nostro essere interiore. E da parte nostra, l'aspirazione accoglie e riceve Dio. L'aspirazione accoglie il divino in noi e realizza l'umano in noi. L'uomo e Dio hanno bisogno l'uno dell'Altro allo stesso modo e sempiternamente. L'uomo ha bisogno di Dio per realizzare la sua Realtà trascendentale. Dio ha bisogno dell'uomo per manifestarSi totalmente, integralmente e universalmente sulla terra.
L'aspirazione accelera il cammino dell'uomo verso la Meta trascendentale e accelera la manifestazione di Dio qui sulla terra. Il cercatore può accelerare l'Ora scelta da Dio, purché la sua fiamma di aspirazione ogni giorno salga in alto, più in alto, altissima. Oggi, forte della sua aspirante fiamma, raggiunge l'Altissimo. Domani scenderà per rivelare la più elevata Realtà trascendentale nel cuore dell'aspirante umanità. L'aspirazione ospita il mondo esteriore e il mondo interiore, il mondo della realizzazione e il mondo della manifestazione, il mondo dell'ego e l'universo dell'unità universale.
Con l'aspirazione iniziamo il nostro viaggio e con l'aspirazione continuiamo il nostro viaggio. Poiché non c'è fine al nostro viaggio e poiché Dio è infinito, eterno e immortale, la nostra aspirazione fluirà costantemente verso l'Infinito, l'Eternità e l'Immortalità di Dio. Non c'è fine al nostro viaggio. L'aspirazione è la strada senza fine che conduce eternamente verso l'Aldilà sempre trascendente.
MMT 8. Queens University, International Centre, Kingston, Ontario, 22 marzo 1974↩
From:Sri Chinmoy,Il mio Albero di Acero, Bhakti Press, 1974
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