Una sera arrivò in ritardo uno dei discepoli prediletti del Maestro. Era in piedi sulla porta, in attesa che il Maestro gli concedesse il permesso di entrare. Non appena il Maestro lo vide, il Maestro disse: "Entra! Devi rispondere alla mia domanda. Se rispondi correttamente, ti permetterò di rimanere dentro. Altrimenti, dovrai uscire immediatamente."
Il Maestro era piuttosto serio. Disse al discepolo: "Dimmi qual è la distanza tra l'uomo e Dio."
Il discepolo rispose: "Maestro, perché devi farmi una domanda così semplice?"
La faccia del Maestro si fece molto seria. Disse: "Cosa vuoi dire? Se sei così saggio, allora dimmelo subito."
Il discepolo disse: "Maestro, te lo dico ora." Il discepolo si avvicinò molto al Maestro, a solo uno o due pollici dal Maestro, e gli disse: "Questa è la distanza tra l'uomo e Dio."
Il Maestro rise e rise. Anche tutti gli studenti risero di cuore. Il Maestro disse a quel discepolo: "Mi sei così devoto, ma sei anche l'umorista numero uno nel mio ashram. Cerco sempre di sconfiggerti con l'umorismo, ma non ci riesco mai. Pertanto, sono estremamente orgoglioso di te."
Tutti erano così commossi, e tutti erano così orgogliosi del discepolo per aver dato immediatamente la risposta corretta.From:Sri Chinmoy,Le giungle della mente e i giardini del cuore della vita, Agni Press, 2001
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