Un giorno i soldati portarono il pigro Alessandro davanti al loro re. Dissero: "Quest'uomo si chiama Alexander. Tu sei il nostro amato re; tu sei il nostro supremo imperatore. Quando diciamo il tuo nome, Alexander, siamo pieni di grande amore, gioia, rispetto e ispirazione. Ma quando lo chiamiamo Alexander, tutta la nostra gioia e ispirazione se ne vanno. Non puoi sbarazzarti di lui?"
Alessandro Magno disse: "Lasciate che gli dia un'altra possibilità."
Il re disse all'uomo: "O sarai attivo e dinamico, o ti tolgo il nome. Dovrai trovare un altro nome."
L'uomo disse: "Oh no, no! Non posso permettere che accada."
"Non posso permetterti di avere il mio nome. In ogni modo, sei un tipo così pigro e inutile. D'ora in poi, devi diventare immediatamente attivo e dinamico," così disse Alessandro Magno.
Con grande sorpresa degli altri, l'uomo si riempì immediatamente di energia vitale. Il suo dinamismo superava anche quello di tutti gli altri soldati. Non potevano credere a quanto fosse diventato entusiasta e dinamico. Tutto questo perché Alessandro Magno stava per togliergli il nome.
Nella vita spirituale, vogliamo essere i figli scelti divinamente da Dio. Dobbiamo stare molto, molto attenti al modo in cui usiamo il Nome di Dio. Se non siamo totalmente sinceri, seri e disciplinati, allora non siamo degni di ripetere il Nome di Dio.
Dio non ci dirà che tirerà via i nostri nomi, o anche che non ci darà un'incarnazione umana. Dio dirà solo: "Ti ho dato un'incarnazione umana per essere il Mio rappresentante sulla terra. Ma stai solo sprecando il tuo tempo."
Alessandro Magno, essendo umano, non ebbe la pazienza di vedere la perfezione dell'uomo. Usò la sua impazienza e la sua autorità con successo. Nel caso di Dio, Egli ha una Pazienza infinita. Ma proprio perché Dio usa infinita Pazienza, non dobbiamo abusare della Sua Compassione. Dovremmo anche cercare di essere degni del Nome di Dio, nel modo in cui quel particolare soldato divenne così ansioso di essere degno del nome di Alessandro.
Per essere degni dell'amore, dell'affetto, della Tenerezza, della Compassione e delle Benedizioni di Dio, dobbiamo pregare e meditare. Dobbiamo amare e servire Dio più intensamente. Allora non perderemo la nostra preziosa eredità divina.From:Sri Chinmoy,Le giungle della mente e i giardini del cuore della vita, Agni Press, 2001
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