Sri Aurobindo disse qualcosa di molto carino sulla sua vita. Disse che la vera biografia di un Maestro spirituale è la sua vita interiore, non la sua vita esteriore. Non importa quanto grandi siano le sue realizzazioni esteriori, ciò che ottiene nella sua vita esteriore è praticamente nulla in confronto a ciò che realizza interiormente.
Nella vita esteriore, se dovessi dire quanto ho realizzato, potrei darmi il punteggio di due su cento. Non mi darò più di due. Ti dico due, e questo è essere indulgente. Se sono severo, forse non riesco a concedermi nemmeno tanto. Le mie capacità esteriori e le mie conquiste esteriori sono così deludenti. Ma nel mondo interiore, conosco i miei risultati, realizzazioni e capacità. Là non devo mostrare la mia falsa modestia.
E ancora, devo dire che la mia capacità dipende dai miei discepoli. Se la depressione di un particolare discepolo scompare, allora la mia capacità aumenta come qualsiasi altra cosa. Quando non dubiti, quando non hai gelosia o insicurezza, la mia capacità aumenta e divento un elefante divino nel mondo interiore. Quando mi offri una volto sorridente, posso operare con te come un leone spirituale. Quando mi offri un volto triste e cupo, divento un debole insetto. Quindi sono alla mercé dei miei discepoli.
Se i figli danno sempre al loro padre umano un volto cupo, il padre umano potrebbe essere in grado di ignorarli. Ma io sono il tuo Eterno Padre. Non posso evitare di vedere la tua sofferenza e, allo stesso tempo, devo assumermene la responsabilità. Il padre umano a volte può sentirsi disgustato e rinunciare ai suoi figli. Ma il Padre spirituale non accetta mai alcuna sconfitta, per questo è pronto a vedere il volto sofferente del figlio non solo con la speranza, ma anche con la convinzione, di poterlo trasformare in un volto sorridente.From:Sri Chinmoy,La vita interiore del Maestro, Agni Press, 1977
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