Un lamento alla Madre

```

Ego:

Madre, sono veramente ingrate

Le squallide anime umane.

Il mio lavoro le ha liberate dal duro

Dalle pene velenose e incoscienti.

Ahimè, in cambio mi insultano.

I loro missili duri ora feriscono

Il mio seno senza età dall'alba al tramonto;

Al loro odio sono legato.

Madre:

Prole, dì la verità blu-oro.

Dove sono le tue parole di posta?

Perché compagni di prigione del tuo oscuro passato

Perché il tuo ego deve inveire?

Uomo:

Durante la nostra alba d'ignoranza lui era

Il nostro insegnante solitario puro.

Ma non abbiamo rivendicato la nostra eredità.

Quindi questa breccia di cui abbiamo bisogno deve durare.

Lo spirito la nostra unica guida immutabile.

Ad esso solo ci inchiniamo.

Salvalo, la nostra Forma immortale è nulla.

Tu sei l'Albero e Lui il ramo.

Madre:

Ego, mio ​​bambino errante e dolente,

Metti da parte la tua ira.

Inevitabile era il tuo dono.

L'uomo ora ha bisogno del Fuoco dello Spirito

Per cambiare il suo volto e il suo destino oscuro.

L'immensa alba dorata

Può da solo placare la sua sete insonne.

Lui mio leone, tu mio cerbiatto. ```

From:Sri Chinmoy,La Madre del Tutto Dorato, Agni Press, 1974
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/mga