Ora, quando pensiamo all’Eternità, in quel momento dobbiamo sapere che tutto ciò che viene creato, sul piano fisico, sul piano vitale, sul piano mentale o sul piano trascendentale, può essere eterno. Potrebbe aver avuto inizio ieri, ma può andare avanti, andare avanti per milioni, miliardi, trilioni di anni.
L’Immortalità si occupa della vita e la vita è venuta dal Silenzio. Possiamo contare l’Eternità, ma non possiamo contare l’Immortalità. In effetti l’Immortalità venne per prima, perché il Silenzio stesso era la vita. Quindi la vita viene prima, e solo dopo possiamo iniziare a contare. Per primo uno nasce, poi è vecchio di un secondo, di un giorno, di un anno e così via.
Così nell’Eternità c’è un senso di misurazione, che non c’è nell’Immortalità. Non puoi misurare l’Immortalità, mentre puoi provare a calcolare l’Eternità con la tua immaginazione. Il senso della misura arriva nell’Eternità. È una misurazione divina, intuitiva e psichica, quindi se usi il terzo occhio saprai immediatamente quando è iniziata e come va avanti. L’Immortalità è qualcosa che c’è già.
Prendiamo l’Eternità come un albero che cresce, cresce e cresce... L’Eternità cresce e l’Immortalità rimane la stessa. L’Immortalità è già lì, basta che usi la tua visione. Ma l’Eternità va sempre verso l’alto, il concetto di Eternità va verso l’alto, mentre l’Immortalità è tutt’intorno.From:Sri Chinmoy,Miracoli, emanazioni e sogni, Agni Press, 1977
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