Un giorno senti un grande cuore dentro di te e vuoi diventare tutt'uno con il mondo e mostrare simpatia al mondo. Ma il giorno dopo, se non hai la stessa sensazione, o la stessa capacità di sentire l'unità, non dispiacerti. Se lo fai, commetterai un errore. Da questa cosiddetta tristezza, molto presto si farà avanti la gelosia. Quando diventi geloso, inizi a maledire te stesso e a dubitare di te stesso. Dici: "Cos'ho fatto di male che quello che avevo qualche giorno fa oggi non l'ho più?" Poi inizi a pensare che Dio è parziale. Pensi: "Non mi ha dato la capacità in modo permanente. Ha dato questa capacità a qualcun altro ora."
Ma Dio non lascerà nessuno irrealizzato. Tutti devono realizzare l'Altissimo. È solo questione di tempo. Ti renderai conto di Dio domani; qualcun altro può impiegare duecento anni; qualcun altro potrebbe impiegare quattrocento anni. Ma se colui che impiegherà quattrocento anni si sente dispiaciuto che domani realizzerai Dio, la sua tristezza non lo aiuterà affatto. Se vince il corridore più veloce e mi sento triste quando lo osservo, questo non mi sarà di alcun aiuto. Lui ha la capacità, quindi vincerà. Io non ho la capacità, quindi non vincerò. Ma se posso apprezzare la sua velocità, automaticamente parte della sua capacità entrerà in me. Attraverso il sincero apprezzamento acquisiamo capacità. Quindi, se vedi che qualcuno ha un cuore grande, il cuore di un Cristo, se puoi apprezzarlo e ammirarlo tutto il tempo, con il tuo apprezzamento e identificazione aumenti automaticamente il potere e la capacità del tuo stesso cuore.From:Sri Chinmoy,Confusione della mente e illuminazione del cuore, parte 2, Agni Press, 1974
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