Un giorno, mentre leggevo la lettera, vidi due parole inglesi seguite dai nomi dei nostri familiari. La prima parola era "permesso", ma non conoscevo affatto la seconda parola. Povero me, il mio inglese era solo lo standard della scuola primaria di Chittagong. In bengalese usiamo pure la parola "permesso", quindi è così che la conoscevo.
Sapevo che Chitta aveva chiesto alla Divina Madre dello Sri Aurobindo Ashram di essere accettati nell'Ashram come residenti permanenti, ma dalla sua lettera non potevo dire se la sua richiesta fosse stata accettata o rifiutata. Quindi per due miglia ero preoccupato e preoccupato. Da un lato, non vedevo la parola "non", quindi c'era la speranza che fossimo stati accettati. Ma, d'altra parte, pensavio che potesse esserci un'altra parola inglese che significava che ci era stato rifiutato.
Quando arrivai a casa, corsi da mio fratello Hriday e gli diedi la lettera. Ero pieno di apprensione. Poi vidi mio fratello sorridere. Era così felice. La seconda parola era "concesso". La Madre stava permettendo a tutta la nostra famiglia di andare e unirsi all'Ashram.
Poi, dopo essere arrivati a Pondicherry, in due settimane ci ha resi membri permanenti. Di solito ci vogliono dai due ai tre anni per diventare permanente.From:Sri Chinmoy,Mio fratello Chitta, Agni Press, 1998
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