Nei villaggi di Chittagong, abbiamo una superstizione secondo cui se mangi un pesce vivo sarai in grado di imparare a nuotare molto facilmente. Quindi, prima di tutto, mi diede un pesciolino da ingoiare. Me lo misi in bocca e, con grande difficoltà, riuscii a ingoiarlo. Soffrii molto, ma volevo davvero imparare a nuotare, quindi le obbedii volentieri.
Poi mia cugina mi caricò sulla schiena e iniziò a nuotare nello stagno. Io stavo aggrappando a lei e muovevo le gambe. In pochi minuti imparai a fare il movimento della rana. Dopo aver praticato per un po', uscimmo dall'acqua. Mia cugina mi sollevò sulle sue spalle e mi portò a casa da mia madre. Era così felice e contentissima del mio progresso.
La mia povera madre si era molto spaventata dalla previsione del mio oroscopo, ma mia cugina riuscì a convincerla che non sarei morto se fossi stato gettato in acqua perché sapevo nuotare.
Nonostante il sincero tentativo di mia cugina di annullare il mio destino, la previsione del mio oroscopo era quasi infallibile.From:Sri Chinmoy,Mio fratello Chitta, Agni Press, 1998
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