Altruismo

L'uomo è infinito, l'uomo è eterno, l'uomo è immortale. Ma come possiamo davvero sentirci infiniti, eterni, immortali? Possiamo farlo solo grazie al nostro altruismo e sacrificio al Supremo in noi stessi e nell'umanità.

L'altruismo deve essere adeguatamente compreso. Se uno sente che è in virtù del sacrificio che sta diventando totalmente uno con il resto del mondo, allora questo non è altruismo. Per essere veramente altruisti, uno deve già sentire e realizzare la sua unità con l'intera creazione. Altrimenti, si avrà sempre l'impressione di fare qualcosa di grandioso e di grande offrendo se stesso e servendo qualcuno. Ma quando l'unità è già stata raggiunta, sentita e realizzata, in quel momento l'altruismo acquista davvero il suo significato. Il cercatore sa di essere tutt'uno con l'universo, e con questa unità ora sta recitando la sua parte. In quel momento non possiamo chiamare altruismo qualcosa che stiamo offrendo. No, è qualcosa in cui stiamo crescendo. Ogni atto disinteressato ci porta a qualcosa di più grande, e quel qualcosa di più grande è anche nostro.

Il vero altruismo lo vediamo solo in Dio. Non voleva separarsi dalla sua creazione. Creatore e creazione sono andati insieme, vanno insieme e andranno per sempre insieme. Quindi è il supremo altruismo di Dio che vediamo nella Sua creazione. Se possiamo avere quell'altruismo, quella realtà e quella visione nella nostra vita umana, questa sarà la piena manifestazione dell'altruismo nella realtà. Cerchiamo di realizzare la nostra unità con il resto del mondo e con la creazione di Dio. Allora la nostra meta sarà proprio di fronte a noi.

From:Sri Chinmoy,Foglie dell'albero della vita, Agni Press, 1974
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