Un giorno, mentre stava preparando della corrispondenza nella sua stanza, chiamò uno dei suoi discepoli per fare un'archiviazione. Dopo qualche minuto il discepolo disse: "Maestro, tu sei il mio Signore, tu sei il mio Supremo. Mi mostri sempre amore e affetto sconfinati."
"Allora perché il mio amore non ti basta, figlio mio?"
"Cosa vuoi dire, Maestro? Quando ho detto che il tuo amore non mi basta?"
"Se sentissi davvero che io sono il tuo Tutto, che sono tutto per te, allora non avresti bisogno di nessuno tranne me. A volte non so mi ami di più me o la tua ragazza."
"Maestro, oggi sono così sincero con te. Perché non sei serio con me?"
"Figlio, quante volte oggi hai pensato alla tua ragazza e quante volte hai pensato a me?"
"Beh, maestro, forse penso a lei. Ma cosa c'è che non va?"
"Figlio, anche quando bevi sei mentalmente preso nella sua bellezza. Non hai idea di come la tua coscienza cada ogni volta che la apprezzi in questo modo. Cadi dalla tua più alta altezza spirituale."
"Maestro, non avevo idea di farlo."
"Figlio mio, se lo fai anche inconsciamente, allora non sei diverso da una persona priva di ambizione. Questo è ciò che le persone nella vita comune fanno tutto il tempo. Sul piano mentale la loro vita vitale continua costantemente."
"Allora Maestro, cosa dovrei fare adesso?"
"Figlio, devi essere più consapevole di quella parte del tuo mondo vitale a cui ti stai aggrappando e non mi stai dando."
"Maestro, tu dici sempre che sono assolutamente aperto e sincero con te. Ti ho detto tutto della mia vita passata e dei miei problemi presenti. Cosa ti sto trattenendo?"
"Purtroppo le cose di cui parlo sono a livello inconscio, proprio come quello che ti ho fatto notare oggi. Anche del tuo passato ci sono molte cose che non mi hai detto perché le hai dimenticate."
"Ma Maestro, se non ricordo una cosa, come posso offrirla a te?"
"Prega che queste cose si manifestino alla tua consapevolezza cosciente. Ma anche se non puoi portare al di fuori queste cose, non preoccuparti. Lavorerò con ciò che mi hai dato e che puoi darmi per darti la tua realizzazione, rivelazione e manifestazione. E c'è qualcos'altro che puoi fare."
"Cos'è, Maestro?"
"Figlio mio, amami di più."
"Maestro, ti amo con tutto il cuore e l'anima."
"Se mi amassi davvero allora ti renderesti forte vitalmente e mentalmente. Combatteresti contro questi pensieri e getteresti in me tutte queste forze inferiori per la purificazione. Devi dire che hai bisogno solo di me - del mio amore, del mio affetto — nella tua vita. Figlio, io ti do il mio amore infinito. Non c'è più niente che posso fare per mostrare il mio affetto e la mia sollecitudine sconfinati per te. Ora devi sentire che il mio amore ti basta e non guardare a qualcun altro per l'amore."
"Maestro, queste cose sono così difficili."
"Difficile, ma non impossibile. Bisogna fare la cosa difficile, figlio mio. La realizzazione di Dio è un compito difficile."
"Maestro, sono un po' confuso. Ultimamente mi hai detto che sto facendo un ottimo progresso interiore."
"Figlio, quando eliminerai questa debolezza vitale, il tuo progresso sarà ininterrotto. Correrai assolutamente veloissimo."
"Allora quanto tempo ci vorrà per questa purificazione?"
"Dipende dalla tua aspirazione. Possono volerci alcuni anni o un'incarnazione o Dio solo sa quante incarnazioni."
"Maestro, sembra che dovrei prestare meno attenzione alla purificazione della mia vita vitale e preoccuparmi di più della mia vita spirituale."
"Figlio, la purificazione del tuo vitale non può essere separata dalla tua vita spirituale."
"Ma Maestro, il problema non è ancora risolto."
"Figlio, non è questo uno dei maggiori problemi della vita? Ti ho aiutato e continuerò ad aiutarti con la mia infinita compassione. Ricorda che quando ti dico di fare qualcosa nella tua vita interiore o esteriore, io ti do la forza necessaria. Nel tuo caso te lo assicuro, i miei sforzi porteranno sicuramente frutti. Ci riusciremo senza dubbio."From:Sri Chinmoy,Potere dell'Amore e Fiore di Gratitudine, Agni Press, 1975
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